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Francobolli in passerella ad Asiago.
In palio l’Oscar della filatelia

Asiago torna ad essere capitale del bel francobollo. L’appuntamento è fissato per domenica 3 luglio, nella Sala dei Quadri del Municipio, che deve il suo nome ai 12 basso rilievi in legno dipinto che evocano i dodici mesi dell’anno, dono di Giovanni Forte Tanasio. Ma anche i grandi pannelli (misurano 5 metri per 2) sui quali il veneziano Alessandro Pomi ha fissato alcuni significativi momenti della vita politica e sociale della capitale dell’Altopiano.
Promosso dal Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”, presieduto da Maurizio Stella, con la collaborazione di altri enti – in primis l’Amministrazione comunale – l’evento che si ripete per la quarantaseiesima volta vede in passerella la migliore produzione filatelica del mondo che si contende l’Oscar della filatelica. Il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, appunto. In palio il trofeo “Città di Asiago”, firmato dello scultore Giò Pomodoro, destinato al più bello fra i francobolli prodotti in tutto il mondo durante lo scorso anno. Quello che in un certo modo è chiamato a rappresentare le migliaia e migliaia di francobolli che in dodici mesi sono stati sfornati dalle Amministrazioni postali del mondo.
Con “Mister francobollo”, nella sala dei Quadri del Municipio riconoscimenti andranno anche a quelle emissioni che hanno concorso a promuovere il turismo e a quelle che hanno contribuito a richiamare l’attenzione sul rispetto del creato. Della natura che scriteriatamente viene offesa e calpestata come è stato sottolineato lo scorso dicembre a Parigi, nel corso del summit conclusosi con l’accordo sul clima che a parere del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, “segna il punto di svolta verso una profonda modifica del modello di sviluppo del pianeta, dei rapporti fra i paesi, dei sistemi di approvvigionamento e gestione dell’energia”. Perché “per contrastare la dinamica del riscaldamento globale, causato dall’accumulo dei gas serra nell’atmosfera – ricorda ancora il Ministro – è necessario, come ha detto il Papa nella sua enciclica Laudato si’, ‘ridefinire il progresso’”.
Altri riconoscimenti saranno attribuiti, con marchio dell’Accademia Olimpica – il cui presidente, Mario Breganze, è anche alla guida del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica – al francobollo portatore di cultura, mentre il francobollo con il maggiore contenuto di creatività avrà il riconoscimento dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, rappresentata da Franco Filanci.
Due, come da tradizione, gli annulli postali attraverso i quali Poste Italiane e Repubblica di San Marino hanno deciso di tributare il loro personale omaggio al Premio che esalta sì la bellezza grafica e artistica dei francobolli ma che al tempo stesso esalta e promuove la corrispondenza epistolare. I messaggi scritti che hanno la capacità di mantenere immutati nel tempo sentimenti ed emozioni.
Disegnato da Pino Barolo, l’annullo italiano che domenica 3 luglio viene stampigliato su lettere e cartoline dall’Ufficio postale straordinariamente aperto nell’atrio del Municipio, mostra un gallo forcello. Parente lontano, forse, di quello anni fa “graziato” da Mario Rigoni Stern che sulla Zingarella riuscì per l’appunto a “sbagliare” per sette volte uno di questi graziosi pennuti. Si narra che una volta sceso dal monte e scaricati i fucili sparando in aria, un volo di sette fagiani di monte, come sono denominati anche questi galli, sorvolò lo scrittore-cacciatore.

Annullo anche dal Titano, al Repubblica fondata dallo scalpellino Marino, presente ad Asiago da trentacinque anni. Il bollo del 18 luglio 1981, in primo di una lunga serie che anno dopo anno continua ad arricchirsi di nuovi contributi, proponeva la Torre del Municipio costruita, al pari dell’intero edificio, in marmo locale bianco e rosso su progetto dell’architetto veneziano Vittorio Invernizzi. All’inaugurazione, il 21 settembre 1929 intervenne il principe di Piemonte.
L’obliterazione targata 2016 è invece firmato da Fabrizio Cotognini, un ancor giovane (è nato a Macerata nel 1983), ma già affermato artista. Viene stampigliata il 2 luglio all’interno della Sala delle maschere e domenica 3 nella Loggia dei Caduti del Municipio, dove si può ammirare la statua “La Fede nella grandezza d’Italia”, del veneziano Annibale De Lotto.

Per parte sua il Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”, ha deciso di offrire a turisti e collezionisti la possibilità di rivivere, attraverso documenti postali d’epoca messi insieme da Giuseppe Badin, la “Storia dell’indipendenza d’Italia” e la “Seconda guerra mondiale in Italia”. Con ingresso gratuito la mostra è allestita nella Sala delle maschere del Palazzo della Comunità, in piazzale della Stazione, dal 2 al 10 luglio (orari: 9 -12.30 e 16-19 sabato e domenica, 16-19 i restanti giorni; info studioassociatistella@gmail.com, 0424 460798).

 

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