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CACCIA AL CODICE A BARRE

di Oreste CAGNO



Da qualche tempo l’uso del francobollo per affrancare è andato via via quasi a spegnersi del tutto, ma le cieche e sorde Burocrazie (i veri poteri forti mentre i Governanti vanno e vengono) non si sono accorte di nulla e, ancora nel 2014, ne stampavano per tre milioni per esemplari.
Nell’anno in corso, finalmente, qualcuno si è accorto che i magazzini delle Poste erano stracolmi di francobolli invenduti (con evidente danno erariale), e si decise di dare un forte taglio alle tirature: da tre/ quattro milioni a 800.000 e, per il nostro bel francobollo di euro 0,95 (emesso il 21.10.2016) addirittura 400.000 di cui soli 18.000 (due codici per ogni foglio di 45 esemplari) con il CODICE A BARRE, com’è d’uso collezionare ora i francobolli italiani.
Il risultato è che oggi detto francobollo, sparito ovviamente dagli sportelli postali, si trova sul mercato anche a otto/dieci volte il suo valore facciale!
Andando così, da un estremo all’altro, si finirà di compromettere anche quel poco che resta della sana passione filatelica.

Centro studi storico-postali del Garda
   
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