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  AREZZO: bolli del periodo filatelico 01/04/1851 - 30/04/1866
Roberto Monticini

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REVISIONATO il 10-11-2025

Il 1° aprile1851 è la data di emissione dei francobolli toscani, essendo entrato in vigore il trattato postale firmato con l’Impero Austriaco. Per le lettere dirette all'estero, l'uso dell'affrancatura era obbligatorio, mentre per quelle circolanti all’interno del Granducato rimaneva in essere, facoltativamente, l’antico sistema del pagamento in contanti del porto a volte da parte del mittente più spesso dal destinatario. La tariffa per la spedizione delle corrispondenze all’interno del Granducato rimase valida sino al 30 giugno 1856.

Relativamente all'annullamento dei francobolli, non si conoscono disposizioni diverse da quelle contenute nel Trattato stesso:

In Toscana gli impiegati si attennero alle norme per periodo precedente l'emissione dei francobolli: datario indicante l'ufficio di provenienza e datario d'arrivo delle lettera.

E il "contrassegno" sui francobolli? Ciascun ufficio si adattò autonomamente, utilizzando bolli cosidetti "muti" fabbricati localmente; questo in un primo momento, successivamente saranno i datari i maggiori annullatori dei francobolli ed insieme ai datari anche vari bolli accessori; PD, per Consegna ecc., dando luogo alle più disparate collezioni di annullamenti, del tipo: io questo ce l'ho e tu no! Arricchendo cataloghi e commercianti.

BOLLI DATARI NOMINATIVI

 

Bollo di origine precursoria, usato come datario di provenienza, non è noto come annullatore

Bollo di origine precursoria, usato come datario di provenienza, non è noto come annullatore, ma come accompagnatore di bolli muti

Bollo noto a partire dal 1855, sembra essere stato in uso fino al 1856, venne usato, come i precedenti, quale datario accompagnatore di bolli muti.

Bollo introdotto nel 1859 (aprile) e rimasto in uso fino al 1861, è noto come annullatore sia su Granducato che su Governo di Toscana

5 ottobre 1861

8 giugno 1861
rimasto in uso fino al 1861, è noto come annullatore sia su Granducato che su Governo di Toscana, è noto anche in rosso come annullatore su Governo della Toscana ( R ) - Asta Tuscanphila

NdR: Arezzo: un nuovo bollo a "bandellette" di Roberto Monticini

Bollo introdotto nel 1859, è noto solo come accompagnatore ed in arrivo.
E’ noto un documento del 9 settembre 1866 in cui viene usato come bollo d’ufficio
 

Bollo introdotto nel 1860, è noto come datario di provenienza e come annullatore fino al 1864

Bollo introdotto nel 1861, è noto come datario di provenienza e annullatore su Sardegna

Bollo introdotto nel 1862, è noto anche con mese rovesciato su Sardegna (R)
15 dicembre 1862 - Cerchio semplice con singolo ornato - mese inclinato
Raro in questo anno

9 aprile 1866 - Impresso in rosso evidentemente per rimarcare l'insufficiente affrancatura della lettera e la dovuta tassa da pagare.

 

19 dicembre 1864 - Datario, noto solo come accompagnatore dal dicembre 1864 fino al maggio 1872

 

 

ANNULLI MUTI


Bollo muto introdotto nel luglio 1851, usato come annullatore con datari di vario tipo fino al maggio 1852

 

Bollo muto a rombi, noto dal dicembre 1852 fino al gennaio 1860, usato raramente

Tre barre di medio spessore, mm. 16 x 30, si può riscontrare ripetuto incrociato

tre barre spesse

NdR: in vari cataloghi si segnalano due tipologie di barre più o meno spesse, più o meno lunghe; non si può escludere che si tratti di bolli diversi, ma le diversità potrebbero essere dovuto al largo uso che ne fu fatto che può aver portato allo slargamento delle stesse impronte.
Sono state notate, in uno o due casi, anche barre spesse quasi doppie rispetto a quelle normali, ma ciò è stato prodotto da una doppia timbratura, fatta una di seguito all'altra.

BOLLI ACCESSORI

 

30 novembre 1861 - Insufficiente, da Arezzo a Gubbio, coannullatore di 10 cent. IV di Sardegna
Unico caso al momento di questa impronta su francobollo

9 aprile 1866 - Insufficiente, da Firenze ad Arezzo


Di provenienza precursoria, non è noto come annullatore - dal web

 


31 marzo 1852 - P. D - dal web