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Posta Militare

Le Brigate di Fanteria

Brigata Pescara
di Samuel Rimoldi

 

 

Cartolina in franchigia inoltrata in data 6.10.16 attraverso l’ufficio di posta militare 47^ Divisione. Il mittente è un caporal maggiore del reparto salmerie del 212° Reggimento Fanteria, brigata Pescara. In quei giorni la Brigata è al fronte nei settori Oppacchiasella, Nova Vas, Sud Ferleti, Palikisce, Hudi Log.

 

 

 

Origini

Costituita il 16 maggio 1916 con i Reggimenti 211° e 212° già formati, il primo, nel novembre del 1915 dal deposito del 93° Reggimento Fanteria e il secondo nel dicembre 1915 dal deposito del 18° Fanteria. Partecipa al primo conflitto mondiale fino a 22 novembre 1917, data in cui viene sciolta in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.

Campagne di guerra e fatti d'arme - I GM 1915/18

1916: inquadrata nella 20^ Divisione la Brigata Pescara entra in linea allorché gli austriaci, iniziata l'offensiva nel Trentino e superate le nostre difese, minacciano da vicino le seconde linee. Trasferitasi da Ariis - Pocenia – Romans dove era raccolta, si porta, il 28 maggio, a Osteria di Granezza a disposizione della 30^ Divisione. I suoi reparti dislocati in vari punti del fronte, in cooperazione con altri, difendono la testa di Val Canaglia, Monte Cengio, Monte Belmonte, Monte Barco, Casere Magnaboschi e Monte Boscon perdendo dal 30 maggio al 5 giugno 61 ufficiali e 2.492 militari di truppa. Il 7 giugno i battaglioni, in seguito alle perdite subite, ricevono l'ordine di apprestarsi a difesa della seconda linea nel tratto di fronte Cima di Fonte, Cima del Porco, Monte Mazza, Monte Corno. Alcuni giorni dopo la Brigata si trasferisce a Casa Girardi dove i suoi reggimenti continuano la loro riorganizzazione; il 15 la Pescara si sposta a Morostica e quindi nella zona Ospitale di Brenta - Nisotto ove si accampa e nella quale intensifica il lavoro di riordinamento passando alle dipendenze della 43^ Divisione. Il 6 agosto, allorché ha inizio la battaglia di Gorizia, la Pescara è chiamata a concorrervi ricevendo l'ordine di spezzare ogni resistenza nemica sui costoni di Oslavia e di occupare la q. 138 del Monte Peuma. Malgrado le resistenze avversarie l'obiettivo è raggiunto e consolidato: numerosi i prigionieri e il materiale bellico catturati. Il 9 la Pescara riceve l'ordine di passare l'Isonzo e incalzare il nemico per procedere all'occupazione di S. Caterina e quindi iniziare l'attacco del S. Gabriele. Nonostante lo slancio dei reparti il nemico oppone seria resistenza e gli obiettivi vengono raggiunti lentamente nei giorni successivi a prezzo di sacrifici, impegno e ripetuti assalti. Quando la prima fase dell'operazione sembra avviata a conclusione positiva il combattimento sulla sommità di S. Caterina costringe i fanti della Pescara ad indietreggiare. In questa giornata i reggimenti della Brigata subiscono numerose perdite e lo stesso comandante, di ritorno da una ispezione sulla linea presidiata dal 211, cade colpito da una granata. Altri due giorni di lotta accanita, il 14 e 15 agosto, aspettano la Brigata nel quadro dell'operazione della 45^ Divisione che deve muovere all'attacco di S. Caterina e del Monte San Gabriele; il 16 tutta la Brigata viene ritirata sulla seconda linea (Monte Sabotino - costone S. Mauro - q. 609) per le gravi perdite subite. Alla fine del mese la Brigata è inviata a riposo a Brazzano e passa alle dipendenze della 47^ Divisione. Il 17 settembre viene richiamata in linea per rilevare nel settore Oppacchiasella la Brigata Marche. Il 9 ottobre, all'inizio dell'ottava battaglia dell'Isonzo, la Pescara, che ha schierato in linea i suoi reggimenti, riceve l'ordine di occupare Nova Vas, e il tratto di strada Nova Vas - Oppacchiasella; il giorno successivo, sferrato l'attacco gli uomini della Brigata superano di slancio le prime linee nemiche e occupano Nova Vas. Nella notte l'avversario tenta un contrattacco che viene decisamente respinto. Il giorno successivo la brigata avanza verso Hudi - Log ma la reazione nemica non permette sensibili miglioramenti. Solo il 12 la Pescara riesce a portarsi nelle immediate vicinanze di Hudi - Log dove appresta linee a difesa e dove viene rilevata, il 15, dalla Brigata Marche. Fino al 20 la Pescara usufruisce di un periodo di riposo per riorganizzare le proprie truppe. Il 21 ottobre, chiamata di nuovo in linea sostituisce l’Aosta nella difesa dei sottosettori destra e sinistra dell'Isonzo sul fronte Ravnilaz - Ravelnik dove rimane per tutto l'inverno.

1917: per tutto l'inverno la Pescara si alterna con la brigata Udine nelle posizioni affidatele. Nel mese di giugno i suoi reparti occupano la regione Monte Kucla - Cezsoca e in agosto, dopo essere stata definitivamente rilevata su quel fronte dalla Brigata Friuli, passata alle dipendenze del XXVII Corpo d'Armata partecipa alla battaglia della Bainsizza sostituendo la Brigata Abruzzi nelle quote di Hoje con il compito di occupare il massiccio e il Vetrnik. Nonostante i reiterati assalti, che costano numerose perdite, gli obiettivi non possono essere raggiunti a causa della decisa reazione avversaria. Il 13 settembre, sostituita in linea dalla Brigata Puglie si trasferisce a Mulini Raunich per riordinarsi e riposare e il 23 occupa le pendici del Monte Globokak ove si accampa. Il 3 ottobre è nuovamente in linea sull'Altopiano della Bainsizza dove sostituisce la Brigata Puglie. Il 24, scatenatasi l'offensiva nemica, è messa a dura prova la resistenza dei suoi uomini che combattono validamente nelle posizioni assegnate. Il giorno successivo, a causa del ripiegamento delle ali laterali, anche la Pescara è costretta a ritirarsi fino al vallone di Ovsje dove riceve l'ordine di trasferirsi sull'Altopiano di Vhr per occupare il fronte Gorenje Vas - Canale. Attestatasi poi nel tratto di fronte da q.70 a Pavia d'Udine la Brigata è costretta a continuare il ripiegamento sotto la pressione nemica. Il 30 passa il Tagliamento, Il 31 raggiunge Colle presso Azzano Decimo e il 1° novembre si trasferisce a Cordenons. Il 3 novembre, passata alle dipendenze della 10^ Divisione si porta a Venegazzù. Con successivi trasferimenti raggiunge le zone di Salvatronda - S. Marco - S. Brigida - Arsego - Villafora - Conselve - Vescovana dove è sciolta il 22 novembre.


Posta Militare utilizzata durante la I Guerra Mondiale


 

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