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Posta Militare

Le Brigate di Fanteria

Brigata Chieti
di Giuseppe Marchese (revisione di Samuel Rimoldi)

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Cartolina reggimentale della Brigata Chieti, emessa nel primo dopoguerra. L’immagine del soldato assomiglia a un “povero cristo”. Lo salva lo sguardo attento rivolto al futuro, ma nell’insieme non è un’immagine di un soldato uscito vittorioso da un conflitto; piuttosto di un reduce che spera qualcosa per se...

Origini

Costituita il 1° marzo 1915
Reggimenti: 123° 124°
Sciolta nel gennaio 1920.

Fatti d’arme

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME - PRIMA GUERRA MONDIALE (1915 - 1918)

1915: il 28 luglio si schiera in prima linea ad ovest di Fogliano e nei primi sei giorni di agosto riceve il suo battesimo del fuoco, attaccando le antistanti posizioni e conseguendo discreti risultati conquistando una trincea avversaria e facendo numerosi prigionieri. Rimane su queste posizioni fino al 4 settembre rinnovando continui attacchi alle posizioni avversarie. Il 25 ottobre è nuovamente in prima linea fra le quote 118 e 100 ad est di Polazzo e il 28 agisce contro le trincee avversarie dette dei Sassi Rossi e Ipsilon. L'azione continua fino al 3 novembre con lievi vantaggi e alterne vicende; è ripresa poi nei giorni 10 e 11 ma la resistenza del nemico e le avverse condizioni atmosferiche non permettono sensibili vantaggi. Dopo un periodo di riposo la Chieti, il 12 dicembre, è nuovamente in linea nelle consuete posizioni.

1916: dal principio dell'anno fino alla battaglia di Gorizia la Brigata si alterna con la Barletta nelle posizioni di Polazzo e Redipuglia compiendo puntate offensive e colpi di mano. Iniziatasi il 4 agosto la battaglia di Gorizia, la Chieti vi concorre con azioni di pattuglia e colpi di mano che fruttano prigionieri e materiale bellico. Il 10 agosto la Brigata si spinge decisamente in avanti prima verso Doberdò e q. 116 e poi verso il margine orientale del vallone fra Ferletti e Boneti. Proseguendo incontra resistenze nemiche accentuate sulle alture di Mikoli e a nord - ovest del Crni Hrib che vengono conquistate di slancio (per tale azione riceve l'elogio del Re che ha seguito l'operazione da un osservatorio del Carso). Raggiunto Boneti, nei giorni 13, 14 e 15 tenta di proseguire conducendo ripetuti attacchi senza risultati positivi. Rimane in linea fino al 27. Di nuovo in linea il 14 settembre, inizia le operazioni contro il Lukatic - q. 238 riportando lievi vantaggi e sensibili perdite, così anche il giorno 16. Il 29 ottobre sostituisce in linea la Valtellina nelle posizioni Monte Melina - Plubega -Cima Palone - M. dei Pini, ove trascorre il resto dell'anno.

1917: in linea sul fronte delle Giudicarle, l'attività della Brigata, a causa dell'abbondante neve, è ridotta a quella di pattuglia che si intensifica in maggio compiendo alcune azioni dimostrative e subendo anche contrattacchi avversari: praticamente l'anno trascorre con questa alternanza di azioni e relativi successi mantenendo sostanzialmente inalterate le due linee contrapposte.

1918: rimane nelle consuete posizioni fino ad aprile, finché viene rilevata dalla Siena. Il 22 torna in linea nel tratto testata di Val Croina - M. Palone - fondo Val Chiese – pendici est di Monte Melino e per tre volte il 10, il 18 maggio e l’8 giugno tenta un colpo di mano su Castel Romano. Il 15 giugno, all'inizio dell'offensiva del Piave, i reparti della Chieti intensificano l'attività di vigilanza e il 30 eseguono un nuovo colpo di mano contro le posizioni nemiche di q. 1750 e il 1° luglio contro quelle di Por. Il 28 - 29 settembre sostituisce la Casale nella zona Thiene - Carré - Chiuppano – Zugliano e alla fine di ottobre rileva la Acqui sulle posizioni di Monte Cimone e fondo Val d'Astico. Il 2 novembre i reparti della Brigata sfondano lo sbarramento di Pedescala, superano l'orlo meridionale dell'Altopiano di Tonezza, catturano il presidio di Monte Cimone e si dirigono su Tonezza e Valle. Il 3 la Brigata prosegue per Centa e Vattaro dove giunge dopo aver catturato le retroguardie avversarie. Un battaglione del 123°, spinto in avanguardia, ha l'onore di far parte delle truppe italiane entrate per prime a Trento.

Post prima guerra – Zone Occupazione

1919: dal 26.11.1918 al 1.12.1919 dislocata a Innsbruck (Austria).


POSTA MILITARE UTILIZZATA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE


Illustrazioni della Brigata

Cartolina franchigia spedita da militare del 124° Reggimento, Brigata Chieti, spedita con annullo della Posta Militare 31^ Divisione, il 30.7.15, alle cui dipendenze era la Brigata.

Cartolina franchigia spedita da militare del 124° Reggimento, con annullo della Posta Militare 6^ Divisione il 4.4.17 alle cui dipendenze era la Brigata Chieti fino alla fine del conflitto e oltre.
Lettera spedita dal colonnello comandante del 124° Reggimento fanteria della Brigata Chieti, con annullo della Posta Militare 151 il 23.3.18. La lettera, affrancata cent. 20 Michetti, per il porto interno, è diretta a Mogadiscio, al Reggente il Governo della Somalia.

Cartolina reggimentale del 123° Reggimento emessa nei primi mesi del 1917 in quanto sono riportati i fatti d’arme fino al 1916. La vignetta riproduce una trincea presidiata da fanti della Chieti pronti a combattere per raggiungere Trento e Trieste.

Cartolina fotografica con veduta di militari italiani nei pressi di Innsbruck, spedita da militare della Brigata Chieti, con annullo della Posta Militare 151 in data 28.2.19

La Brigata Chieti rimase nella zona occupazione austriaca fino al 31.8.19.

 

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