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Posta Militare

Le Brigate di Fanteria

Brigata Alessandria
di Giuseppe Marchese (revisione di Samuel Rimoldi)
Cartolina reggimentale della Brigata Alessandria con l’annullo della posta militare della 46^ Divisione da cui la Brigata dipendeva. Sono citate le azioni in cui la Brigata fu coinvolta. La Cartolina può essere datata alla fine del 1916 in quanto mancano i fatti d’arme del 1917

Origini

Costituita il 1° marzo 1915 coi Reggimenti: 155° e 156°. Sciolta nel novembre 1917.
Fatti d’arme:
Prima guerra 1915/18.
1915: dal 20 luglio partecipa ai combattimenti di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia, Monte San Michele, dove subisce pesanti perdite. Nell’agosto-ottobre è sul fronte del San Martino e del San Michele (Cima 4) nel settore della 3^ Armata.
1916: nel maggio partecipa a vari scontri su Cima Portule - Cima Undici, nel settore della 1^ Armata. Nel luglio è trasferita nel settore della 3^ Armata con azioni verso Monfalcone e Debeli.
1917: il 21 gennaio è destinata nel Vodil - Dolje, dove rimane fino alle vicende di Caporetto.

LA POSTA MILITARE ADOPERATA DURANTE LA 1^ GUERRA

 

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME - PRIMA MONDIALE (1915-18)

1915: trasferita sulla fronte isontina il 20 luglio entra in azione e riceve il battesimo del fuoco con i reggimenti alle dipendenze della 22^ e 21^ Divisione. Combattono valorosamente a Bosco Cappuccio, a Bosco Lancia e sul Monte San Michele subendo numerose perdite.
L'11 agosto la brigata, riassunti i propri reggimenti, ha il compito di difendere il settore di destra della 30 Divisione e qui combatte ogni giorno per trattenere il nemico e per impadronirsi d i nuove posizioni. Dopo varie operazioni il 19 è completata l'occupazione del boschetto rettangolare a nord della strada di S. Martino. I suoi reparti puntano nuovamente verso la Sella di S. Martino contro la quale vengono sferrati nuovi e numerosi attacchi e qualche pattuglia riesce a raggiungere l'obiettivo che non può tuttavia mantenere. Dal 6 al 13 settembre l'Alessandria è nuovamente tutta in linea sul fronte S. Martino - S. Michele dove rimane fino al 25 settembre quando viene sostituita dalla Piacenza. Nuovamente in linea il 6 ottobre, il 9 inizia il movimento dei suoi reparti che si preparano all'attacco e alcune nuove posizioni vengono acquisite nei giorni successivi contro la Cima 4 del monte San Michele; un trincerone avversario viene occupato e il 21, sferratasi l'offensiva, il 155° deve occuparsi della cresta S. Martino-S. Michele mentre il 156° deve aggirare le posizioni avversarie situate nella conca del S. Michele. Le prime ondate conseguono successi notevoli, anche se non tutti gli obiettivi vengono raggiunti: la cattura di oltre mille prigionieri sono la testimonianza dell'impegno della brigata nelle operazioni. Il 22 ottobre l'azione viene ripresa e Cima 4 cade con la cattura di 400 prigionieri mentre il 155° completa l'occupazione del trincerone facendo altri 500 prigionieri; superata l'ultima trincea sotto la cresta del S. Martino - S. Michele (600 prigionieri) gli uomini si attestano sulle nuove posizioni ma debbono sostenere tre violenti contrattacchi avversari. Dopo un periodo di riposo il 2 novembre è nuovamente in linea per riprendere l'attacco e numerosi sono gli scontri a fuoco per il mantenimento o il miglioramento delle posizioni acquisite. In queste due fasi delle operazioni la brigata ha perduto 78 ufficiali e 1.877 soldati.

Anno 2015
Dal 20 luglio al 24 agosto Monte Fortin – Filanda di Sdraussina – Bosco Cappuccio – S. Michele – quota 170 S. Martino del Carso – Boschetto rettangolare
Dal 6 al 24 settembre S. Martino del Carso – S. Michele
Dal 6 al 24 ottobre S. Martino del Carso – S. Michele Cima 4 – Trincee “ferro di cavallo” e “cassa da morto”
Dal 2 novembre al 31 dicembre S. Martino del Carso – S. Michele, Cima 4 – Monte Fortin (Mocchetta, Mainizza)

1916: da gennaio a marzo solo il 155° è in linea sul fronte Monte Fortin - Mocchetta - Mainizza. Iniziatasi l'offensiva austriaca nel Trentino la brigata, il 22 maggio occupa la linea M. Mosciagh - M . Meatta - Bocchetta di Portule - Cima Portule - Cima Undici. Fino al 27 maggio si combatte con alterne vicende per il mantenimento delle posizioni. Dal 4 luglio al 24 settembre è in linea nel settore di Monfalcone e il 4 agosto, sferratasi l'offensiva, l’Alessandria vi concorre destinando le sue truppe alle colonne attaccanti. Le prime ondate raggiungono le quote 81 e 121 catturandone parte dei difensori. Il 6 l'azione è ripresa con alterne vicende: più volte gli uomini raggiungono gli obiettivi ma sono poi costretti a ripiegare sotto il peso dei contrattacchi avversari. L'11 l'azione è sospesa in attesa che le truppe impegnate sul Debeli raggiungano i propri obiettivi; il 12 le due quote citate vengono finalmente occupate e, il 14, la brigata punta alla conquista delle quote 77 e 57: la prima è raggiunta il 15, ma lo stesso giorno debbono essere sgomberate per la reazione avversaria. Richiamata sul Carso, il 16 ottobre è in linea sul fronte di Ferleti e Nova Vas e il 1° novembre inizia un'azione contro il Lukatic ed il Versic; il 2 sono raggiunte alcune trincee nemiche che debbono comunque essere abbandonate. Dopo un periodo di riposo, torna in linea il 26 dicembre.

Anno 1916
Dal 1° gennaio al 3 marzo S. Martino – S. Michele – Monte Fortin
Dal 21 al 27 maggio Cima Manderiolo – Porta Manazzo – Bosco Varagna – Monte Mosciagh – Cima Portule – Monte Cucco – Val Galmarara
Dal 4 luglio al 24 settembre (settore di Monfalcone) linea tra “la mandria” e pendici su ovest di quote 121 – quota 85 – trincea “poggio delle guercie” – quote 89 – 108
Dal 16 ottobre al 29 novembre zona Ferleti – Nova Vas – quota 208 nord – Lukatic – Versic.
Dal 27 al 31 dicembre settore Lukatic, Doberdò

1917: rilevata in linea il 10 gennaio, il 21 è destinata sul fronte Vodil - Dolje dove rimane fino all'offensiva nemica di Caporetto. In questo settore svolge intensa attività di pattuglia che porta a conclusione numerosi colpi di mano. Coinvolta nell'offensiva austro – tedesca il 24 ottobre 1' Alessandria oppone una tenace resistenza ma non può contenere le forti colonne avanzanti e subisce molte perdite. Raccolti a Nimis i suoi superstiti ripiega a Gajo fino a raggiungere la zona dove verrà disciolta.

Anno 1917
Dal 1° al 7 gennaio settore Lukatic – Doberdò
Dal 17 gennaio al 5 novembre (Regione di Timino) Monte Mrzli – Dolje – Monte Vodil – Gabrije – quota 600 – Offensiva austriaca Ripiegamento Nimis – Gajo (destra Tagliamento) – S. Lucia di Piave. Dal 1° al 7 gennaio settore Lukatic – Doberdò
Dal 17 gennaio al 5 novembre (Regione di Tolmino) Monte Mrzli – Dolje – Monte Vodil – Gabrije – quota 600 – Offensiva austriaca Ripiegamento Nimis – Gajo (destra ragliamento) – S. Lucia di Piave.
Dal 6 al 18 novembre (trasferimento) Bolzonella – Curtarolo – Vaccarino – Ponte di Barbarano – zona di Spessa – Legnago – Cerea – Bovolone

ILLUSTRAZIONI DELLA BRIGATA

Cartolina in franchigia con annullo della posta militare 77 in data 31.8.17. La Brigata dipendeva dalla 46^ Divisione.
Si sono riscontrati documenti, come il presente, provenienti dalla Posta Militare 77 assegnata alla 50^ Divisione.
E’ possibile che pur non menzionata si tratti di una dipendenza tattica o dell’intera Brigata oppure del solo 156° Reggimento.
Le due Divisioni, 46^ e 50^ operavano insieme nel IV Corpo d’Armata, nella 2^ Armata

 

Cartolina in franchigia con annullo della Posta Militare della 30^ Divisione in data 19.11.1915.
Nel testo si comunica al Sindaco di Iolanda di Savoia (Ferrara) della morte di un soldato avvenuta il 22 ottobre, durante la battaglia del 21 / 23 ottobre 1915, sul Monte San Michele

 

Lettera affrancata cent. 20 con annullo della Posta Militare della 46^ Divisione del 29.7.1917. La Brigata Alessandria rimase alle dipendenze della 46^ Divisione dal gennaio 1917 al 23 ottobre 1917.
Il 24 ottobre venne direttamente coinvolta nell’offensiva austro – tedesca e la sera dello stesso giorno si considerata dispersa.
Per questi fatti la Brigata Alessandria viene sciolta l’8 novembre 1917

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