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Zara e la P.M. 141
Enrico Bettazzi

 

Per la seconda guerra mondiale quasi sempre il numero di posta militare veniva associato ad un reparto militare e/o ad una zona operativa. Quando si parla di posta militare n. 141 , questa viene subito associata ai reparti operativi a Zara.


La città, provincia italiana, risultava essere una enclave in territorio jugoslavo, all’interno perciò di uno stato neutrale dopo lo scoppio della guerra mondiale. Aveva quindi truppe di presidio (circa novemila uomini) che facevano capo ad un proprio Comando, il Comando del Deposito Truppe del Presidio di Zara.

Stemma del Comando Deposito Truppe del Presidio di Zara stampato al retro di corrispondenza viaggiata in PM 141


Un’eventuale aggressione poteva giungere dall’entroterra come dalla parte del mare, cosicché le truppe, fin dal 1936 quando fu strutturato il sistema di difesa cittadino, erano suddivise in Fronte a terra e Fronte a mare. Del Fronte a terra facevano parte reparti di origine G.a.f. (Guardia alla Frontiera), in una visione omogenea a quella di difesa statica in piazzeforti come quella pensata per tutti i confini della madrepatria, all’inizio del conflitto; 3 battaglioni di mitraglieri posizionati a difesa: Battaglione Rismondo, Battaglione Diaz e Battaglione Cadorna. Si aggiungevano vari raggruppamenti di artiglieria, con unico Comando: gruppo Chiarle, gruppo Fadini e gruppo Ederle.

Vi si aggiunse poi il III gruppo della 10 Legione Maca (Milizia contro-aerea) e un battaglione di bersaglieri (Btg. Zara). Vi erano poi aliquote di altri servizi dell’Esercito (in particolare reparti del Genio, XXX Battaglione), Carabinieri, Guardia di Finanza e Pubblica Sicurezza. Un Distretto Militare ed un Ospedale di Riserva (S. Demetrio). Era presente anche un comando della Regia Marina.

Tutti questi reparti dell’Esercito si appoggiavano alla P.M. 141, ufficio costituitosi il 20 giugno 1940 presso il Comando del Deposito Truppe con inizio servizi (eccettuato il telegrafico) dal 10/7/40. L’ufficio era posto in città, in Piazzetta San Crisogono 1. In città vi erano anche diversi uffici postali civili: Zara C.P. , Zara Vaglia e Rsparmi e Zara Telegrafo; Zara n.1 Barcagno, Borgo Erizzo, Punta Amica. Il 16/12/1940 l’ufficio di posta militare si trasferì in Piazza dei Signori. Funzionò normalmente dopo la dichiarazione di guerra contro la Jugoslavia.

L’Assedio di Zara ebbe inizio il 6 Aprile 1941, data della dichiarazione di guerra dell’Asse alla Jugoslavia, colpevole di aver tradito l’alleanza stipulata il 25 marzo precedente con la sottoscrizione di adesione dello stato jugoslavo al Patto Tripartito. L’assedio (per il quale venne poi dato apposito distintivo numerato con diploma di conferimento ai difensori), terminò il 12 aprile, data di occupazione dell’isola di Ugliano prospiciente la città.

Distintivo numerato conferito per l’assedio a Zara 6-12/4/41.


Nel corso dell’assedio, i circa 9.000 uomini a difesa di Zara, al comando del generale di Brigata Emilio Giglioli, restarono inizialmente sulla difensiva, resistendo ai bombardamenti aerei jugoslavi per poi, il 12 Aprile, passare all’offensiva superando il confine sotto la protezione del fuoco dell’artiglieria. Le truppe italiane in marcia verso l’interno della Jugoslavia occuparono Obrovazzo il 12, Zaravecchia e Rudele il 13, Vodizze e Tenin il 14, congiungendosi con la 133° Divisione Corazzata “Littorio”. Con la conquista di Tenin ed il consolidato allargamento dell’occupazione, il Comando delle truppe di Zara cessò di essere alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore dell’Esercito, passando a far parte della 2° Armata che aveva sbaragliato le resistenze jugoslave sul fronte giulio.

Nella rapidissima campagna dell’aprile 1941 le truppe di Zara contarono 5 caduti e 27 feriti, di cui 8 ufficiali; vennero fatti prigionieri 70 ufficiali e 2.159 tra sottufficiali e soldati nemici, unitamente al recupero di ingenti quantitativi di armi, munizioni e materiali.

Il 17 aprile la Jugoslavia capitolava; la campagna di guerra era durata 10 giorni. Con l’integrazione dei territori raggiunti alla preesistente provincia di Zara fu annesso il territorio a nord di Punta Planca con l’arcipelago antistante; la provincia passava ad avere una superficie di circa 3700 kmq. e circa 180 mila abitanti. Naturalmente furono estesi i servizi delle Regie Poste. Zara divenne la sede del Governatorato della Dalmazia (province di Zara, Spalato e Cattaro).

Anche la posta militare 141 servì non più solo le truppe di Presidio, che anzi vennero ristrutturate e rinforzate per dargli un ruolo operativo più mobile. Il Comando del Deposito Truppe fu sostituito da una più strutturata Divisione di Fanteria chiamata appunto “Zara” e designata dal numero 158. I precedenti battaglioni presidiari confluirono all’interno di tale divisione costituita da due reggimenti di fanteria (291° e 292°) e uno di artiglieria (158°). L’unità divisionale fu costituita il 1° settembre 1942. Le truppe della divisione, presenti in vari luoghi della Dalmazia (Spalato, Sebenico e Traù), furono principalmente utilizzate, assieme ad altri reparti collegati, in funzione di presidio e di controllo del territorio, svolgendo compiti antiguerriglia e di sorveglianza alle vie di comunicazione. Per le truppe presenti a Knin fu attivata una sezione staccata (P.M. 141 sez. A).

Zara divenne nel maggio 1942 anche sede del Comando gruppo CC.NN. squadristi “Dalmazia” (in tutto 6 battaglioni), tristemente famosi per il loro impiego antipartigiano in Slovenia, Croazia e Bosnia. Possono quindi trovarsi corrispondenze di tutti questi reparti annullati dalla PM 141.

Caso unico nel panorama del collezionismo di posta militare quello dell’utilizzo prolungato della medesima ben oltre la data armistiziale del 8/9/43; Giuseppe Marchese nel suo catalogo della posta militare della Seconda Guerra lo definisce un uso “unico e anomalo”. In effetti col dissolversi delle strutture del Regio Esercito esistono casi sporadici di utilizzo di posta militare, con corrispondenze regolarmente timbrate con la data dell’armistizio e di qualche giorno dopo.

A Zara, che era occupata dalle truppe germaniche fin dal 10 settembre, i Tedeschi consentirono il regolare funzionamento dell’ufficio di posta militare, vista la presenza ancora in città delle truppe italiane; vennero utilizzate anche specifiche cartoline in franchigia con testo pre-stampato al retro, in cui si poteva dire a casa solo “Sto bene, attendo notizie. Saluti cari”.

La posta militare funzionò fino allo scioglimento ufficiale della 158ª Divisione, avvenuto il 13/10/43.

Da quel momento la corrispondenza dalla città fu solo inoltrata tramite gli uffici postali ancora in funzione in città.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

G.MARCHESE, La posta militare italiana 1939/1945, vol.1, Trapani, 2000
B.CADIOLI – A.CECCHI, La posta militare italiana nella seconda guerra mondiale, Roma, 1991
V.ASTOLFI, Occupazioni ed annessioni italiane nella seconda guerra mondiale. Albania, Francia, Grecia, Jugoslavia. 1939-1943 La posta civile. Annullamenti e storia postale, Milano, 1996
G.BEDESCHI, Fronte jugoslavo-balcanico: c’ero anch’io, Milano, 1985

https://archivioirredentista.wordpress.com/2016/01/24/distintivo-assedio-di-zara-6-12-aprile-1941/ (consul. 18/4/21)
http://www.regioesercito.it/reparti/fanteria/rediv158.htm (cons. 18/4/21)
https://www.ilpostalista.it/sommario_41.htm

 

Busta indirizzata dal Generale al Comando Truppe Zara al Generale di C.di A. Aymonino. PM 141 20/10/40.

 

Cartolina in franchigia di soldato della Guardia alla Frontiera inquadrato nel Battaglione Cadorna, indicazione in chiaro Zara, timbro di PM 141 in data 30/3/42.

 

Dettagli di timbri dei reparti presenti a Zara.

 

Cartolina in franchigia con timbro di PM 141 in inchiostro blu in data 13/3/43. Timbro lineare di reparto Ospedale Militare di Riserva S. Demetrio. Segue immagine del medesimo, timbro stavolta circolare.

 


Tra i servizi svolti quello di raccomandazione delle corrispondenze. Postalizzata con pm 141 in data 7.12.1940 (collez. Roberto Monticini)

 

Dettaglio della censura su busta spedita tramite pm 141; striscia Verificato per censura con indicazione a stampa ZA e timbro circolare a sigillo della Regia Prefettura Zara Comm. Prov. Censura.

 

Cartolina illustrata scritta da militare che si appoggia sull'ufficio di posta civile di Zara C.P., uso anomalo in data 3/7/43.

 

Biglietto postale in franchigia spedito tramite PM 141 sez. A (Knin) il 5/8/43, durante avanzata alleata nel Sud Italia; corrispondenza rimasta bloccata dal fronte, striscia di censura alleata e recapitata tardivamente a destino il 25/3/44 (timbro frazionario di Vallelonga al retro).

 

Cartolina in franchigia illustrata di formato più piccolo, propagandistica, edita dallo Stato Maggiore dell'Esercito, scritta da appuntato dei CC. RR. tramite PM 141 in data 19/12/42.

 

Cartolina in franchigia spedita da squadrista del Btg. Squadristi Milano, appoggiato al Btg. Rismondo, Fronte a terra. Postalizzata con PM 141 in data 17/6/42.

 

Cartolina in franchigia usata per la Regia Marina con timbri di censura di vario tipo e timbro circolare viola del Comando Marina di Zara spedita all'indirizzo convenzionale Ministero Marina Roma a marinaio imbarcato sulla torpediniera F.R.43, che come dice la sigla era una delle navi requisite alla Francia (ex francese Iphigenie, catturata a Biserta).

 

Cartolina in franchigia postalizzata da PM 141 in data 7/6/43. Retro della cartolina disegnata dal militare.

 

Cartolina paesaggistica spedita da ufficio postale civile di Zara da soldato di stanza al Quartier Generale, PM 141, manoscritto (non congruo) 10/9/43. Timbro datato 9/9/43. Il giorno 10 Zara viene occupata dai Tedeschi.

 

Cartolina in franchigia con vignetta propagandistica postalizzata da PM 141 in data 25/9/43.

 

Cartolina in franchigia spedita dal Colonnello Wladimiro Nani, comandante del 291 Rgt. Fanteria.
Timbro circolare di reparto. Timbro di PM 141 in data 28/9/43.
Nel testo: "Sto bene e sono nella nota città dove son arrivato sano e salvo." Le truppe della 158ª Divisione dopo l'armistizio si concentrarono rientrando nella loro piazzaforte in città.

 

Retro di cartolina in franchigia da PM 141 con testo prestampato usato nel periodo post armistiziale a Zara. Timbrata e datata 1/10/43.

 

Corrispondenze di militare del Btg. Bersaglieri Zara che utilizza PM 141. Dopo l'8/9/43 rimane sotto mentite spoglie in città e utilizza la posta civile, secondo il suo "nuovo" status.
Presso famiglia di origini albanesi che lo ospita scrive dal quartiere cittadino di Borgo Erizzo.
La cartolina postale Vinceremo da 30 cent. presenta timbro civile di Zara (arrivi e partenze) datato 13/11/1943. Non sono presenti le usuali sovrastampe della occupazione tedesca.

 

Enrico Bettazzi
18/4/21