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Storia Postale della Venezia Giulia
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Storia postale della Venezia Giulia | ||||||||||
Vengono così definiti, per convenzione, una serie di territori che comprendono la Val Canale, il Friuli Orientale, il triestino, l’Istria, Fiume e le isole quarnerine. Fino all’avvento di Napoleone queste terre erano divise tra la Serenissima e l’Austria; nel periodo post napoleonico fecero parte dell’impero austriaco e, a seguito dei trattati di pace post Prima Guerra Mondiale, la gran parte di esse entrarono a far parte del regno d’Italia. Attualmente queste terre sono divise tra Italia, Slovenia e Croazia. Già nel Settecento la posta vi aveva regolare corso e si contavano alcuni uffici postali statali (Gorizia, Trieste, Fiume, Capodistria, tanto per citarne alcuni); con la restaurazione seguita al Congresso di Vienna del 1815 e il progressivo ammodernamento del sistema economico, la posta assunse sempre maggior importanza e nel giro di pochi anni la rete degli uffici postali si diffuse in modo capillare. Il sistema postale era quello austriaco. Con la fine della Grande Guerra e la nuova sovranità italiana, il sistema postale venne armonizzato a quello italiano. Di particolare interesse è il periodo novembre 1918 – aprile 1919 (uso di francobolli di occupazione soprastampati e tariffe austriache). La storia postale di Fiume poi riserva piacevoli sorprese ed è meritevole di attenzioni particolari. Stefano Domenighini | ||||||||||
I SITI DEDICATI:
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