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Pane per munizione
Ercolano Gandini detto Luciano

Con il nome curioso di "Pane per Munizione" si indicava nella zona di Vercelli, in Piemonte, la pagnotta di pane. Era così chiamata perché costituiva la razione giornaliera dei soldati, ai tempi di Napoleone Bonaparte, il grande.
Pane di munizione, la galletta che si dava un tempo in dotazione a soldati e marinai perché avessero di che nutrirsi in caso di emergenza.

Durante la prima guerra per l’Indipendenza Italiana anno 1848, Pozzolengo, come Milano, (cinque giornate di lotta dal 18-22 Marzo 1848) insorse contro gli austriaci, e nello scontro all’IRTA (località appena fuori del paese) si scagliò violentemente contro le truppe austriache. Il paese tutto, senza armi e con solo forconi, fu presto sopraffatto e subì per questo forti punizioni, oltre che avere 3 morti.

Quando nel maggio l’esercito sardo s’impegnò in battaglia contro l’invasore austriaco (Goito, Monzambano, Valeggio 8,9, 10 maggio) il paese accolse con rinnovato fervore le truppe nostre.
L’unico ricordo della battaglia, oltre che una lapide in Municipio che ricorda l’evento c’è questo “Buono per la quantità di razioni “

Sulla sinistra è indicata la Composizione della Razione-Viveri. Il Buono emesso porta la data di Pozzolengo 24 Luglio 1848 ed è valevole per 3 pasti completi (trois) da Munizione. Il timbro rosso (MINISTERO DELLA GUERRA COMMISSIONE SPECIALE DI LIQUIDAZIONE. Il timbro evanescente in nero si legge “Comune di Pozzolengo con al Centro lo stemma del paese “Pozzo, catena e secchio”.

La ditta che ha fornito i tre pasti si chiama De Santi ed era un fornitore dell’Esercito sardo-italiano di stanza a Pozzolengo.

Ricordo, per inciso, che dal 22 al 27 luglio 1848 si combatté la battaglia di Custoza che da quel giorno si chiamerà “fatal Custoza”.

Ercolano Gandini detto Luciano
01-05-2020