Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
L'ambulanza: un trasporto soddisfacente di ammalati e feriti

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" ... un trasporto soddisfacente di ammalati e feriti è il primo requisito per salvare loro la vita ..." era solita dire Florence Nightingale, protagonista di un precedente articolo.

Tutti conosciamo la parabola del Buon Samaritano:

"..... caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.” Possiamo certamente definirlo un trasporto ambulante di infermi "ante litteram".

Come a volte succede dal male scaturisce il bene e anche in questo caso lo sviluppo del mezzo lo dobbiamo purtroppo attribuire ad esigenze belliche.
L'ambulanza, intesa come mezzo di trasporto infermi, è un'idea che vide promotore Ambroise Parè (1510-1590) con l'organizzazione dei primi soccorsi sul campo e le prime cure portate ai feriti; le sue idee furono concretizzate successivamente da Dominique Larrey (1766-1842), chirurgo militare in forza all'esercito di Napoleone, suo medico personale come ricordavamo qui.

Nella sua mente aveva ben chiaro che il soccorso e la cura già sul campo di battaglia avrebbe salvato molte più vite rispetto al fatto di lasciare i feriti, anche per giorni, soli e abbandonati.
Nel 1792, durante una campagna sul Reno, ideò e realizzò un carro leggero ma resistente montato su molle, con l'intento di facilitare il trasporto dei feriti dal campo di battaglia al più vicino ospedale. Parallelamente si crearono corpi speciali di barellieri e infermieri, arruolati e inquadrati anche loro nelle truppe napoleoniche.
Furono successivamente gli inglesi che, a causa dell'eterogeneità morfologica dei terreni su cui poggiava il loro impero, utilizzarono i mezzi più vari e anche animali come il mulo e il dromedario.

Nel 1858, dopo gli spiacevoli episodi della guerra di Crimea, le armate Britanniche furono dotate di carri trainati da cavalli e provvisti di opportuna copertura. Durante la Guerra Boera in Sud Africa nel 1900 dalla madrepatria giunse in aiuto alle truppe inglesi il primo treno equipaggiato per il trasporto dei feriti, anche se dobbiamo dire che questa idea era già stata adottata 30 anni prima durante la guerra franco-prussiana.


Organizzarsi fu poi comunque una necessità per tutti: l'Impero Russo con il chirurgo Nicolai Pirogoff o l'esercito Nordista durante la Guerra di Secessione con il Dr. Jonathan Letterman.

Nel cuore di Londra ancor oggi troviamo il quartier generale della St. John's Ambulance Association. Costituitasi nel 1887 opera a favore degli ospedali e della Croce Rossa, organizza il trasporto di infermi, mantiene del personale “ in riserva” per eventuali operazioni belliche.
Sino al 1950 durante i conflitti il ritorno in patria per un ferito era alquanto complesso; dal campo di battaglia con mezzi motorizzati si veniva spostati in stazioni di transito e poi, se le condizioni lo permettevano, attraverso un treno-ospedale, sino al più vicino porto di imbarco dove una nave ospedale poteva essere pronta per il ritorno in patria, come vediamo raffigurato in questo francobollo delle isole Fiji.

In seguito, in modo più rapido e sicuro, lo spazio tra campo di battaglia e ospedale fu coperto a mezzo di elicotteri attrezzati. Molti di voi ricorderanno gli episodi della serie televisiva M.A.S.H. che sta per Mobile Advanced Surgical Hospital in cui una allegra brigata di dottori allestiva ospedali da campo, conducendoli con tipico humor inglese.

Il trasporto infermi in condizioni estreme è ben rappresentato nella meritoria attività svolta dai Flying Doctors, corpo volontario fondato nel 1928 da John Flynn e operante nel desolato entroterra australiano.
Nel dopoguerra, quando l'ambulanza ha incominciato a servire per scopi civili nella normale vita pubblica, assistiamo a miglioramenti meccanici del mezzo, soprattutto riguardo l'adozione di opportuni ed efficaci mezzi di segnalazione, come sirene sonore o lampeggianti luminosi.

L'Italia non si dimostra seconda a nessuno, perchè già intorno al 1200 furono costituite molte confraternite religiose che si occuparono del soccorso e cura degli ammalati. Utilizzavano per lo più personale laico, che rimaneva anonimo agli occhi del malato in quanto durante il servizio indossava un cappuccio che gli copriva il volto.
Vogliamo ancora ricordare nella prima metà dell'800 i Corpi di Sanità, formazioni stabili nel Regno di Sardegna. Qui il termine ambulanza veniva adoperato sia per indicare i reparti che operavano sia il mezzo di trasporto utilizzato. E a due italiani dobbiamo anche il perfezionamento del "carro ambulanza" : Agostino Bertani e Alessandro Locati, i quali si adoprarono per rendere il trasporto sempre più efficiente e comodo.

Riportiamo una curiosità : negli States nel secolo scorso i costruttori di ambulanze erano al pari i costruttori anche dei carri funebri e le ambulanze stesse, dopo aver passato un certo periodo di utilizzo e raggiunta una discreta usura, venivano convertite nel mezzo utilizzato "per traghettare" i corpi verso la loro ultima destinazione.

Terminiamo con una domanda : “Vedremo in futuro anche l'ambulanza “spaziale” così come raffigurato in questa emissione del Paraguay in occasione del centenario della fondazione della Croce Rossa?