MEMORIE
di Antonio Rufini

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Memorie di un anziano collezionista di storia postale (XXXIX parte):

Storie marcofile di avvisi di ricevimento

Antonio Rufini

§1) Come detto, spesso i datari di tassa pagata in cartella non sono stati forniti agli U.P. allorquando vennero dotati di M.A. tipo Citis(1); talvolta per eccessivo lavoro non funzionavano o non reggevano l'usura e non venivano prontamente sostituiti dalle Direzioni Provinciali e così sui miei Modelli 23-I sono comparsi i timbri più inusuali o anche nulla, cioè solo "Tassa Pagata" manoscritta e in più il bollo d'ufficio o anche senza bollo, talvolta niente (il Mod. 23-I al recto è senza timbro o senza scritta di sorta ed ha viaggiato regolarmente), altre volte è comparso un timbretto in gomma per "Pagato" o simili (fogge e dimensioni le più fantasiose), quasi sempre ultra usurato perché l'elastomero dell'epoca (non era ancora arrivato il "silicone") umettato sul tampone ad olio e non su quello ad alcool o acqua diventava moscio come un chewing-gum.

Un pochino di sciatteria c'è stata nell'apposizione dei timbri datari in cartella di Tassa Pagata, non sempre ma con una certa frequenza: a) per mancanza di precisione o menefreghismo degli ufficiali postali, b) per stress da lavoro, c) per scarsa preparazione degli impiegati addetti agli sportelli Raccomandate; così i timbri sono stati impressi con le inclinazioni le più varie, da 45° a 90°(capovolti) e più, talvolta ripetuti (2 timbri sullo stesso Avviso), spesso illeggibili, o anche accompagnati dal bollo tondo dell'Ufficio (inutile); il datario in cartella talvolta è stato utilizzato senza senso su Avvisi affrancati i cui valori avrebbero dovuto avere il solo bollo tondo obliterante; in somma una casistica varia, molto varia.

Alcuni Avvisi che ho raccolto in tanti decenni ebbero timbri assolutamente inusuali.
Seguono vari esempi con poche note illustrative ma con la eccezione degli Avvisi con impronta di M.A. Sysco e per quelli di POSTACELERE per i quali ho fatto capitoletti a parte.

La panoramica che mostro è parziale, minima in confronto agli Avvisi con timbri e diciture varie che ho in collezione (sostitutivi dei datari metallici in cartella), ma di certo dà una immagine complessiva di quanto sia successo negli Uffici Postali nei circa 40 anni durante i quali vennero usate le macchine affrancatrici che rilasciavano, solo sugli invii, le loro belle impronte generalmente rosse e nulla sui Mod. 23-I (con la eccezione, come detto, delle M.A. Sysco usate solo a Roma e nel Lazio)..

Nelle cosine che mostro, naturalmente quasi recenti, dato che la timbratura degli Avvisi coi datari metallici in cartella di PAGATO e i loro “sostituti”, come appresso, è terminata il 31 dicembre 2001, dominano gli Avvisi partiti dagli Uffici Postali di Roma (mia specialità) e del Lazio, ma il resto d’Italia non è stato esente da errori, orrori e arrangiamenti fatti in casa e alla buona, con ampia libertà di fantasia degli Ufficiali postali e dei di essi Direttori.

Mi ero ripromesso di non superare un certo numero di Avvisi mostrati coi loro datari malmessi, così per gli Avvisi senza datari in cartella farò uno o due paragrafi a parte, cioè gli invii affrancati e con timbretti vari ad abundantiam e quelli senza francobolli ma con lineari e altro.

Gli ultimi 2 Avvisi che vado a mostrare, però, stanno a rappresentare come le forniture e le timbrature avrebbero dovuto essere realizzate e finisce che loro due (della Direzione Provinciale di Viterbo) siano l’eccezione alla regola generale !

Quindi, in ordine sparso e con poche note illustrative:











NOTE FINALI

GLI AVVISI SOPRA RIPRODOTTI E CHE HANNO AL RECTO TIMBRETTI VARI (O ANCHE NULLA) SONO TUTTI "CIRCOLATI" CON I BOLLI DI DISTRIBUZIONE AL VERSO; HO ALLEGATO SOLO LE IMMAGINI "FRONTE" PER NON APPESANTIRE TROPPO LE IMMAGINI MOSTRATE ANCHE CON LE SCANSIONI "RETRO"; LI’ DOVE HO MOSTRATO ANCHE IL RETRO C’E’ STATO UN MOTIVO PRECISO ED È STATO SPIEGATO.

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1) La fornitura dei datari in cartella di TASSA PAGATA era compito delle Direzioni Provinciali (così: Istruzioni Attuazione Decentramento, Titolo V, Capo I, punto 10, + Paragrafo 146 B.U. 28/1/1976 parte seconda) ma spesso non c’è stato “collegamento” tra la fornitura di M.A. Citis e le varie Direzioni. Oppure poteva trattarsi di “risparmio”? Nessuno è mai riuscito a darmi una risposta.


Antonio Rufini
05-08-2022

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