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STORIA POSTALE - C.R.I. CIRCOLARI PACCHI e CORRISPONDENZA

SECONDA GUERRA MONDIALE, CIRCOLARI di ISTRUZIONE per:
INVIO CORRISPONDENZA, VAGLIA, TELEGRAMMI e
PACCHI POSTALI
ai
PRIGIONIERI di GUERRA in
ESENZIONE DI TASSA


Solo nel corso della seconda guerra mondiale si ebbero le norme relative alla corrispondenza dei PRIGIONIERI DI GUERRA, ben specificate ed accettate dalla maggior parte dei paesi belligeranti. Nella prima guerra mondiale la corrispondenza era regolata da norme molto meno dettagliate , ciononostante i servizi furono gli stessi ed in esenzione di tassa. Corrispondenza, servizi danaro, pacchi postali e telegrammi usufruirono di un servizio discretamente eseguito.

Qui di lato sono riprodotte due circolari emanate allo scoppio del secondo conflitto mondiale. La prima circolare composta di una sola pagina è la normativa da seguire per corrispondere con i prigionieri e gli internati di guerra sia con quelli di cui si conosce la località di prigionia, sia di quelli di cui non si conosce la località; infatti alla Croce Rossa Internazionale (a cui bisognava indirizzare la posta da inoltrare) aveva anche reparti specializzati per la ricerca dei combattenti prigionieri; si deve ricordare che per la convenzione di Ginevra "la potenza detentrice dei prigionieri" era obbligata a notificare alla C.R.Internazionale la cattura dei combattenti, specificando lo stato di salute, la località di internamento, e naturalmente "nome cognome e numero di matricola" del prigioniero.

La seconda circolare di tre pagine è relativa alla spedizione dei pacchi postali, dei vaglia e dei telegrammi (questi ultimi a pagamento).
Per ottenere questi tre servizi nel periodo 1940 - 45 (a differenza della semplice corrispondenza) occorreva effettuare la spedizione solo se si conoscevano con certezza: la destinazione definitiva del campo ed il numero del prigioniero (oltre naturalmente le generalità)
Altra normativa da seguire riguardava il modo di confezionamento dei pacchi, ed inoltre: il divieto di inviare generi deperibili, contenitori di vetro, carte da gioco, dadi da gioco , libri di argomento politico ecc.. I medicinali potevano essere inviati solamente attraverso la C.R.I. e direttamente da ditte farmaceutiche legalmente riconosciute.
In caso di perdita del pacco postale non erano ammesse richieste di indennità.

Per l' invio del danaro a mezzo vaglia, il solo limite era la non accettazione dei vaglia telegrafici e il divieto di aggiungere frasi di corrispondenza sul "polizzino" allegato; erano quindi accettati i vaglia internazionali normali (sempre in esenzione di tassa). Il danaro si poteva inviare in alcuni paesi anche a mezzo dell'ufficio prigionieri della Croce Rossa Internazionale, rivolgendosi agli uffici postali e con dei limiti di cifra accreditarli alla C.R.I. con la frase "per il prigioniero o l'internato" seguito dal nome, grado militare, numero del prigioniero e del campo e comprendendo tutte le indicazioni per identificarlo.

Era possibile indirizzare i telegrammi in alcuni paesi, altri erano esclusi. Il pagamento era molto spesso effettuato in franchi oro e non era ammesso il servizio telegrafico con risposta pagata.

 

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Busta Croce rossa italiana  1945
Busta Croce rossa italiana  1945
1940 - 45 Buste per corrispondenza in franchigia, a sinistra un modello nato per la corrispondenza internazionale sovrastampata per uso nazionale, a destra una di fabbricazione italiana. Ambedue senza bollo di franchigia e di partenza ma al retro riportano entrambe il bollo di arrivo.

 

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Croce Rossa Norme per la corrispondenza
1940 - Circolare con le norme per corrispondere con i prigionieri e gli internati.
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Croce Rossa Norme per la corrispondenza prigionieri e internati
1940 - Prima pagina della circolare N° 20 con le norme per corrispondere con i prigionieri e gli internati.
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1940 - Seconda pagina della circolare N° 20 con le norme per corrispondere con i prigionieri e gli internati.
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Croce Rossa  Circolare N° 20 Norme per la corrispondenza prigionieri e internati
1940 - pagina 3 della circolare N° 20 con le norme per corrispondere con i prigionieri e gli internati.
Vedi Breve storia della Croce Rossa