| Buonconvento | 
         
         
           Integrazione della scheda di Buonconvento (pag. 
            112) 
            IV parte | 
         
         
          Già dal 1884 il Comune aveva preso in esame 
            l'opportunità di impiantare anche a Buonconvento il telegrafo, 
            ma la questione era stata temporaneamente accantonata ritenendo più 
            importante ed urgente il miglioramente dei trasporti per il servizio 
            postale; fu rimessa all'ordine del giorno nella seduta consiliare 
            del 23 Marzo 1885, nella quale si prese atto che la concessione di 
            un Ufficio da parte della Direzione dei Telegrafi era subordinata 
            all'accettazione da parte del Comune delle seguenti condizioni:  
            " 1° Nella somministrazione del locale mobiliato, coll'obbligo 
            del mantenimento del medesimo e della mobilia. 
            2° Pagamento per una sola volta, anticipato, di £ 300 pel 
            primo impianto dell'Ufficio Telegrafico. 
            3° Pagamento anticipato di £ 100 per ogni chilometro di 
            palificazione, ovvero somministrazione a piè di opera dei pali 
            occorrenti in ragione di 15 al chilometro 
            4° Pagamento di un canone annuo di £ 40 al chilometro, per 
            la sorveglianza e manutenzione della linea, il quale si ridurrebbe 
            a £ 30 quando il Comune si obbligasse a fornire i pali occorrenti 
            pel ricambio annuo." 
             
            Il Sindaco "…volendo affrettare il giorno auspicatissimo 
            in cui batterà il telegrafo nel paese nostro, con grande profitto 
            di tutti gli amministrati" si dice favorevole all'accoglimento 
            di queste condizioni, ma il consigliere Sciarelli oppone che devesi 
            prima provvedere a "…completare il servizio postale.". 
            Il Sindaco assicura di essersi presa a cuore anche tale questione 
            e che la Giunta "…per non trovarsi al caso, chiedendo 
            troppo, di non ottener nulla, si è limitata a domandare pel 
            momento alla Direzione Provinciale delle RR. Poste, un servizio giornaliero 
            per le frazioni del Ponte d'Arbia e di Bibbiano …senza la più 
            piccola spesa da parte del Comune, salvo a fare quindi ogni premura, 
            entro il corrente anno, per una seconda corsa del procaccia a Torrenieri, 
            che confida di conseguire con la massima economia, purché si 
            abbuia la virtù di sapere aspettare nel domandarla". 
             
             
            Lo Sciarelli però resta del parere di dare la precedenza alla 
            posta rispetto al telegrafo "…sembrandogli che la prima 
            sia di uso più popolare che non il secondo, e che rappresenti 
            un bisogno più generalmente e fortemente sentito". 
             
            Un altro consigliere, Batignani, sostiene invece la proposta del Sindaco, 
            perché "…il telegrafo sarà più 
            di vantaggio al povero che al ricco, perché questo, potendo 
            senza sacrifizio spendere, può anche ora usufruirne recandosi 
            a vicini uffici, mentre quello, per mancanza di comodità e 
            di mezzi adeguati, deve oggi renunziare a servirsene, e fare a meno 
            talvolta di notizie desideratissime. Ricorda d'essere occorso più 
            volte al Municipio di pagare a famiglie povere un telegramma, per 
            domandare notizie di giovani soldati gravemente ammalati negli Ospedali 
            militari." 
             
            La proposta per l'istituzione di un ufficio telegrafico passò 
            infine a malapena, con sette voti favorevoli e sei contrari. 
             
            Il 28 Gennaio 1886 il Sindaco comunica al Prefetto che le pratiche 
            per l'impianto dell'ufficio telegrafico furono sospese alla fine di 
            Novembre "…per le probabilità sorte dalla concessione 
            d'una ferrovia tra Viterbo-Torrenieri- Buonconvento-Siena, poiché, 
            data per questa località tanta fortuna, ne conseguirebbe pure 
            il conseguimento gratuito del telegrafo." Il progetto di 
            questa nuova ferrovia però rimase sulla carta, così 
            il 5 Ottobre 1886 il Consiglio delibera, questa volta all'unanimità, 
            "…di provvedere immediatamente all'impianto del Telegrafo, 
            col versare alla Direzione Compartimentale dei Telegrafi di Firenze 
            la richiesta somma di £ 1580." 
             
            Per la realizzazione dovette trascorrere ancora un anno: è 
            del 31 Ottobre 1887 la delibera "…di collocare l'ufficio 
            telegrafico nella stanza ove attualmente trovasi l'Esattoria trasportando 
            questa al pianterreno pel maggior comodo dei contribuenti …e 
            di prendere occasione dell'impianto del telegrafo per porre un palo 
            elettrico sulla vicina torre dell'Orologio." 
             
            Il 23 Dicembre 1887 la Direzione Compartimentale dei Telegrafi di 
            Firenze comunica al Prefetto che "…il 21 andante è 
            stato attivato al servizio dei privati e del Governo un Ufficio Telegrafico 
            di 3a categoria nella sede Comunale di Buonconvento." 
            ULTIM'ORA 
            Nella prima parte della integrazione di Buonconvento avevamo espresso 
            il dubbio che il bollo lineare potesse essere stato usato dall'Aprile 
            1816. Ebbene, questo dubbio è stato ampiamente fugato dalla 
            cortese segnalazione del socio Aspot Fabrizio Noli che ci ha fatto 
            vedere questa lettera, datata addirittura 9 Marzo 1816. 
             
            
             
            Resta inspiegabile la lettera da noi illustrata in 
            precedenza, partita da Buonconvento nell'Aprile, ma senza il bollo 
            postale di quel Distributore; forse non era stata impostata a Buonconvento, 
            bensì a Siena.  
             
            Ringraziamo l'amico Noli e invitiamo i nostri quattro lettori a darsi 
            da fare per rintracciare una data del BUONCONVENTO anteriore a quella 
            da lui segnalata. Chi ci riuscirà, sarà ricompensato 
            con una finta imitazione del falso PER CONSEGNA di Montepulciano (quello 
            di Beppe). 
             
             Tutti i documenti citati sono in ASS - Prefettura 
            n.1855, cat.8. 
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