Per la genesi e gli aspetti storico postali di questo francobollo rimando a quanto scritto nell'articolo relativo alla "Crocetta", l'altrettanto famoso cimelio filatelico dell'ex Regno di Napoli (https://www.ilpostalista.it/panealpane/194.htm).

Note di mercato:

Nonostante l' "assurdità" di molti fra questi falsi, sul mercato ci sono sempre alcuni "allocchi"

filatelici disposti a comprarli, con l'eterno miraggio di aggiudicarsi una rarità spendendo qualche decina di euro.

Il "TE" nuovo è stato aggiudicato a 135 euro (23 offerte); molti "TE" usati hanno superato i 100 euro, ma le migliori performances le hanno ottenute il quinto valore usato illustrato (186 euro e 15 offerte) e il successivo (157 euro e ben 50 offerte).

Finiti i "TE", il primo della serie con "T" senza il punto di abbreviazione (sesta fila degli usati) ha raggiunto i 241,55 euro, con 50 offerte

Fra i falsi "meno improponibili" meritano un cenno, il quarto fra i nuovi, che è stato aggiudicato a 445 ero (35 offerte) e il primo dell'ottava fila degli usati (300 euro, 41 offerte).

Tra i francobolli applicati su frammento il primo ha realizzato 201 euro (23 offerte).

Il penultimo pezzo usato, con un aspetto orrendo, quello con la "G" al posto della "T"(!), è stato conteso da 5 offerenti, arrivando a 76 euro, posto in vendita da un certo "soleado", che dichiarava la residenza in Romania e che, piazzate diverse centinaia di falsi dozzinali, è scomparso ormai da 7 anni dalle vendite di e-bay (almeno con quello pseudonimo).

Lorenzo Oliveri
16-05-2023