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Pane al pane, vino al vino,
falso al falso

di Lorenzo Oliveri

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PANE AL PANE, VINO AL VINO, FALSO AL FALSO
Cominciamo a fare un po' di pulizia

Con l'inizio del collezionismo filatelico nasce la produzione di francobolli falsi: quando un francobollo è ricercato perché non comune, ecco subito arrivare chi ne produce una copia spacciandola per originale. Questa è una lotta che va avanti da 150 anni ed esaminarne la sua storia ci porterebbe troppo lontano. È proprio per contrastare l'immissione fraudolenta sul mercato dei francobolli falsificati che nascono i periti filatelici.

Poiché da oltre 50 anni mi interesso di francobolli antichi, se non volevo prendere delle fregature (all'inizio qualcuna l'ho presa pure io) ho dovuto giocoforza mettermi a studiare i francobolli che intendevo collezionare, memore del monito del maestro Emilio Diena: "Prima i libri, poi i francobolli".

Un tempo i falsi circolavano meno di oggi perché la maggior parte dei filatelisti si riforniva presso commercianti di fiducia (che conoscevano ciò che vendevano e ne garantivano l'autenticità): negli ultimi vent'anni, soprattutto grazie alle vendite on-line, si è assistito all'invasione di una marea di francobolli falsi, che vengono tranquillamente spacciati in barba alla legge Giovanardi, grazie anche a una "pretestuosa" politica di privacy. Delle mie quasi diecimila inutili segnalazioni fatte a eBay ho già parlato su questa rivista e non è il caso di ritornare sull'argomento.

Da questo numero comincerò invece, attingendo dal mio corposo archivio, a pubblicare le immagini di francobolli falsi, fornendo così, si spera, la possibilità di eliminarli dal mercato (o quantomeno limitarne la circolazione). PROSEGUI LA LETTURA >>>>>


di LORENZO OLIVERI

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