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Pane al pane, vino al vino,
falso al falso

di Lorenzo Oliveri

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PANE AL PANE, VINO AL VINO, FALSO AL FALSO
Cominciamo a fare un po' di pulizia
di LORENZO OLIVERI

80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma

Parlare dell'80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma vuol dire trattare del francobollo degli Antichi Stati Italiani più raro allo stato di usato. In tutto se ne conoscono sfusi quanti le dita di una mano (qualcuno dice 7, comprendendo quello su lettera, comunque per lo più difettosi) e uno su grosso frammento.

Questo pezzo è sempre stato presentato come una vera e propria busta, la più rara di tutta la filatelia italiana: o la lettera non è completa, mancando la località di destinazione, o è sempre stata illustrata parzialmente… i latini dicevano "tertium non datur". Mi chiedo inoltre perché non sia mai stato riprodotto il retro con il bollo di arrivo...


Ecco, secondo la rivista "Il Collezionista" (ottobre 2013), i 6 esemplari usati considerati con annullo originale.

Dunque si tratta di francobolli che allo stato di usato sono rarissimi (non sono comuni neppure nuovi, in quanto la tiratura fu di soli 2400 pezzi) e pertanto si dovrebbe essere estremamente cauti nel loro acquisto: nella stragrande maggioranza dei casi non è necessario esaminare l'originalità dell'annullo, ma è sufficiente (e spesso facile!) appurare la falsità dello stesso francobollo, perché ben difficilmente il possessore di un pezzo nuovo originale rischierebbe di vanificarne totalmente il valore apponendovi un timbro falso.

Nonostante questi elementi dovrebbero mettere in guardia i collezionisti, numerosissimi sono stati (specie su ebay) gli acquirenti di queste vere e proprie patacche, come si vedrà dagli esempi riportati, sempre con la segreta, eterna speranza di concludere l'affare della vita.

I principali elementi distintivi sono i seguenti: a parte le cifre del valore, negli originali la seconda riga della cornice superiore è sempre interrotta e la "I" di STATI manca sempre del trattino superiore destro.


Note di mercato: qualcuno sosterrà che si sono acquistati i falsi come "tappabuchi", visto il costo degli originali, ma non si pagano i tappabuchi rispettivamente 251 e 461 euro, prezzo di aggiudicazione su ebay dei primi due pezzi nuovi illustrati (entrambi con oltre 40 offerte). Il primo della seconda fila degli annullati (Pavullo) ebbe 26 offerte e raggiunse i 181 euro; il primo della quarta fila (griglietta) venne aggiudicato per 162,20 euro (31 offerte); l'ultimo della stessa fila (griglietta) raggiunse le 122 sterline (10 offerte); il terzo della penultima fila (PD) fu acquistato dal 12° offerente a 133 euro.

A parte la stravaganza di alcuni annulli, l'ignoranza dei falsari (e la dabbenaggine degli acquirenti!) è testimoniata da alcune date (furono in corso dal 27 agosto 1859 al 31 gennaio 1860 - e tollerati nel mese successivo) e da alcune località indicate nei timbri (Fitto di Cecina e Marina di Rio erano uffici della Toscana, non del Ducato di Parma!). Ho riservato un posto di rilievo all'ultimo pezzo perché, su ebay, fu oggetto di una polemica, riportata in calce al lotto, fra il venditore e un collezionista che ne affermava la evidente falsità (mentre il venditore ribatteva che "aveva l'identico disegno di quello firmato da G.Bolaffi" - e, come potete osservare, non era affatto vero!): 43 offerenti credettero al venditore e il lotto venne aggiudicato l'8 novembre 2007 a 806 euro.

Lorenzo Oliveri
26-12-2022