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Una passione trasmessa a Km 0

la lezione di Antonio: il Prof fai da te

Ecco la mia esperienza nel tentativo, spero riuscito, di dare un futuro alla mia raccolta di francobolli.
La mossa per invogliare mio nipote è stata quella di far leva su qualcosa che gli piacesse! Tempo fa avevo recepito, per esempio, che era affascinato dal suono della mia chitarra! Fargliela toccare, provare ed insegnargli qualche accordo è stato semplice poi… una chitarra tutta sua (all’insaputa di mia figlia) ed il giorno di Natale dell’anno scorso piccolo concerto a sorpresa per due chitarre e voci con una canzoncina natalizia!
Veniamo ai francobolli…
Il nonno sistema la sua raccolta ed il nipotino guarda e chiede lumi. Risposte brevi e concrete che raggiungono la mentalità acerba poi, sfruttando la comune passione per i felini, ecco che gli mostro francobolli con bei micioni su. “Belli! Li voglio anch’io!
Un vecchio classificatore un paio di pinzette ed un po’ di doppi per cominciare!
Domani ordino un po’ di francobolli a tema gatti, ne prendo due serie, una per me e l’altra per te!
La piccola raccolta prende forma…
“Di che paese è questo?” “Dove è situato?” e comincia a sistemare i francobolli dividendoli secondo dei parametri a sua scelta (continente, valore facciale, colore, etc) i parametri cambiano ma comunque è un’esperienza per lui!
Poi comincia a compilare un database ed inserirci i suoi francobolli. Trovo su Delcampe un Penny Red con le sue iniziali! Lo acquisto e glielo regalo spiegandogli che è stato probabilmente stampato nel 1841 ovvero 174 anni fa! Il giorno dopo mi mostra una ricerca fatta sul suo computer (ebbene sì io ho acquistato il mio primo computer nel 1997 a 49 anni lui il primo lo ha avuto a otto anni) una storia della prima emissione dei francobolli inglesi con tanto di immagini prese in rete.
Credo che a questo punto andrà avanti con le sue gambe e sono contento di quanto ho seminato! Se non altro ho la convinzione che tutti gli anni dedicati alla filatelia non andranno persi e che la mia collezione sopravvivrà a me che l’ho messa insieme e che ancora sto facendo crescere!
Un po’ di fortuna certo, ma anche toccare i tasti giusti serve…

Molti collezionisti sono un po’ gelosi del loro “raccolto” e cercano di tenere il tutto fuori portata di figli e nipoti e poi pretendono che questi ci si dedichino. Quest’atteggiamento invece li allontana e, semmai un giorno dovessero entrarne in possesso, finirebbero col venderli per pagarsi le vacanze o peggio!
Giorni fa parlavo con un’amica ed il discorso era finito sull’argomento filatelia. Io le avevo detto che ero contento del fatto che mio nipote potesse continuare la mia passione perché almeno questa avrebbe avuto un futuro. E se così non fosse stato? Non era meglio vendere il tutto e lasciare il ricavato ai miei eredi?
La mia spiegazione è stata questa:
Ho raccolto francobolli per tutta la vita perché mi affascinano, mi affascina il lavoro che c’è dietro di loro, l’uso che ne è stato fatto, le notizie belle o brutte che hanno portato in giro per il mondo… sono una passione e non li venderei mai per realizzare denaro da lasciare a chi sopravviverà! Se vendi una passione è solo per acquistarne un'altra quindi o trovi a chi trasmettere la tua passione o decidi cosa fare. Se mio nipote non si dovesse dedicare a questo io venderei tutti i miei francobolli, metterei insieme del denaro e lo utilizzerò per divertirmi e rifarmi di tutte le restrizioni che mi sono imposto per ottenerli a cominciare dai soldini spesi da ragazzino per comperare un classificatore dove metterli rinunciando forse a portare al cinema quella ragazzina che mi piaceva.
Ai posteri lascio una passione o nulla!

Antonio