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TAINO (CO) bollo tondo-riquadrato muto | ||||||||||||||
di Simone Foggetti |
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Nuovo ritrovamento di un bollo tondo riquadrato che non compare nella seconda edizione del catalogo “Il Nuovo Gaggero”: l’annullo muto con lineare Taino, apposto su cartolina diretta a Milano con data 21.06.1905. Taino è un comune in provincia di Varese: si trova su una collina tra Sesto Calende e Angera, con uno splendido paesaggio tra Lago Maggiore, la Rocca Borromea di Angera e Monte Rosa. Panorama di Taino Nel primo Novecento Taino era posto in provincia di Como, circondario di Varese: nel 1901 la popolazione contava 1.658 abitanti, 1.929 nel 1910 e 1.594 nel 1921. Solo nel 1927 venne aggregato alla nascente provincia di Varese. Lo stemma porta l’unicorno incoronato dei Borromeo e l’albero di sorbo, richiamo alla casata Serbelloni, feudataria del territorio dal XVI secolo.
Piazza del paese Fino ad allora l’attività principale era stata quella agricola: lo scenario iniziò a cambiare quando i Serbelloni, i maggiori proprietari terrieri, lasciarono definitivamente il paese, innescando così una profonda trasformazione sociale ed economica che dal mondo contadino portava all’era industriale. Taino con vista della Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Protomartire I Tainesi furono impiegati in altri settori: ad esempio nella Polveriera, diventata operativa nel 1914 nei pressi del paese, tristemente nota per la violentissima esplosione che nel 1935 causò molti morti e feriti e che devastò l’area. Molti altri lavorarono in SIAI-Marchetti (Società Idrovolanti Alta Italia) con sede a Sesto Calende, una delle principali aziende aeronautiche italiane. La sua stazione ferroviaria era la “Taino-Angera” sulla linea Oleggio (Novara)-Pino (Lago Maggiore), il cui edificio è ancora in piedi, scendendo dal paese verso Angera, ma non più utilizzata per il traffico passeggeri. La linea, operativa dal 04.12.1882, collegava Novara al confine con la Svizzera, costituendo un passaggio merci diretto da Genova alla ferrovia del Gottardo.
Cartolina con bollo muto e lineare Taino La cartolina illustra il “Viale al Castello”, ovvero il viale che dalla piazza cittadina conduce al Palazzo Serbelloni-Corti: villa signorile del XVIII secolo, passata dai Serbelloni alla famiglia Corti nei primi del Novecento. Simone Foggetti Riferimenti storico-postali di Alcide SORTINO Taino fu uno dei tanti uffici istituiti nel 1860/61 dalla amministrazione sarda nelle "nuove province", furono inizialmente previsti in ogni comune, ma il programma venne poi abbandonato per l'infinito numero di comuni nella Lombardia ex austriaca, dove l'amministrazione del Lombardo-Veneto aveva ripristinato l'organizzazione amministrativa teresiana, in cui anche piccolissimi centri abitati erano comunque eretti a comune. Presumibilmente a causa di questo nuovo orientamento, anche molti dei nuovi uffici istituiti, come Taino, che però presentavano scarso movimento postale, vennero rapidamente soppressi. TAINO
Si ringrazia Carlo Grossheim per alcune precisazioni fornite. | ||||||||||||||
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