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Annullamenti tondo - riquadrati
Il bollo tondo riquadrato venne introdotto dalla Amministrazione Postale principalmente per semplificare il lavoro degli ufficiali postali che, avendo in uso il numerale a sbarre, dovevano apporre due bolli sulla corrispondenza. Inoltre, essendo il movimento postale in forte aumento, si rendeva necessario velocizzare il lavoro di bollatura ed aumentare la produttività al fine di contenere i costi del servizio.
Nel 1888 venne assegnato allo Josz, già incisore delle Poste dal 1875, il compito di realizzare un timbro che sostituisse il cerchio grande e che nello stesso tempo, con un'unica bollatura, fosse in grado di impedire il riutilizzo del francobollo.
Guardando quello che avevano già fatto altre amministrazioni postali, dopo diverse proposte, venne scelto un cerchio semplice circondato da 4 lineette curve in modo da ottenere un quadrato, simile a quello in uso in Gran Bretagna da circa 10 anni.
Con il bollettino N.11 del 1889 la Direzione delle Poste diede disposizione di utilizzare un unico tipo di bollo per tutti gli uffici postali (comprese le collettorie di 1a e 2a classe) man mano i bolli in uso diventavano inutilizzabili per usura.
Lodovico Josz fornì il primo bollo (Roma Succursale N.14) il 14-1-90, ma il primo tondo riquadrato noto "Torino (Ferrovia)" venne realizzato da un incisore privato e la prima data nota è 14-11-89 1S.
Il bollo rimase in uso fino al 1910, ma non tutti gli uffici postali lo utilizzarono, diversi vennero realizzati anche dopo il 1915 e l'uso si prolungò nel tempo. L'ultima data nota è Bivongi (Reggio Calabria) 29-1-51 con data scritta a mano.
Nel nuovo aggiornamento del catalogo del "IL NUOVO GAGGERO" vengono riportati ora 8000 annulli, contro i 7000 della vecchia edizione.

Questa seconda edizione presenta numerose novità rispetto alla prima brillantemente curata da Bruno Crevato-Selvaggi. Non si tratta di un mero aggiornamento, pur inserendo 1.243 nuovi ritrovamenti: ad esempio, mette in evidenza tutti i bolli fino ad oggi sicuramente visti e conosciuti corredandoli con il primo e l'ultimo anno d'uso noto; propone, data la particolare tipologia del timbro, la separazione delle scritte della corona superiore e della corona inferiore, permettendo una precisa identificazione; oltre 20 pagine di introduzione con dati storici, l'origine del bollo tondo-riquadrato, la storia della catalogazione, i criteri usati per il catalogo, le varie tipologie dei bolli e le indicazioni del punteggio.
Raccoglie oltre un cinquantennio di ricerche di Illustri studiosi, che hanno accumulato un'imponente mole di dati e l'hanno messa a disposizione con grande sensibilità e collaborazione.
Chi volesse fornire nuovi aggiornamenti può inviare le Informazioni a info@ilpostalista.it o info@vaccari.it allegando anche le immagini.
Per chi ha fornito o fornisce validi aggiornamenti sarà previsto uno sconto del 20% sul prezzo di vendita del catalogo del 10% per i lettori della rivista "il postalista".

  Articoli e aggiornamenti a cura di:
  Daniele PRUDENZANO (escluso quelli dove è citato l'autore) con riferimenti storico-postali di Alcide SORTINO

  in ritrovamenti l'elenco per regione e provincia

per saperne di più

IL NUOVO GAGGERO Catalogo dei bolli tondo-riquadrati del Regno d'Italia
Daniele Prudenzano, ed. 2016 - ISBN 978-88-96381-14-4, in italiano.
Reperibile www.vaccari.it - email info@vaccari.it - Prezzo di copertina EUR 30,00

Lodovico Josz incisore di bolli postali in una famiglia di artisti - a cura di Paolo Saletti, con la collaborazione di Paolo Guglielminetti e Italo Robetti - Poste Italiane "Divisione Filatelia", nella "Collana di Studi sui Bolli Postali" dell'ANCAI (Associazione Nazionale Collezionisti di Annullamenti Italiani), con l'allegato CD e abbondante iconografia - NON IN VENDITA - (Alcune copie sono ancora reperibili presso l'autore: paolosaletti@canneti.it)
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