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Le bollatrici BP utilizzate in Toscana

Alcide Sortino
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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La BP è già stata descritta nella serie di articoli dedicati alle varie bollatrici usate dalle Poste, pertanto mi limiterò a qualche cenno riassuntivo. Macchina a funzionamento elettrico, realizzata dalla OMT di Taranto, imitando la BB della francese Secap, venne distribuita nel 1971/1972 a piccoli uffici, specialmente di località turistiche, destinata soprattutto alla bollatura delle cartoline, che allora si spedivano in quantità. Era una bollatrice da tavolo dal funzionamento alquanto semplice: per aggiornare la data bastava sollevare il carter e con un punteruolo far ruotare le rotelle con le cifre e l’inchiostrazione si otteneva spalmando il feltro con un pennellino. La posizione corona-blocchetto era intercambiabile, ma pressoché tutte le impronte note sono con il güller a destra. La grafica dell’impronta era simile a quella BNG (il modello distribuito in quantità a partire dal 1970), ma di dimensioni maggiori: la corona aveva un diametro di 28 mm, però con le cifre del datario più piccole, mentre il blocchetto con le linee ondulate era più lungo, ovvero 50x27 contro 45x27.

 

Ma una volta in uso, apparvero evidenti due difetti: la rumorosità, dovuta anche alle vibrazioni del carter e soprattutto la lentezza, dato che gli oggetti andavano inseriti in orizzontale uno alla volta, di modo che la bollatura manuale risultava assai più veloce. Nel 1974 le BP e furono ritirate e rispedite alla OMT per modifiche, ma gli interventi non portarono però a sostanziali miglioramenti e poco a poco la baracchetta venne abbandonata e solo in pochi uffici continuò ad essere utilizzata.

In un articolo pubblicato in quegli anni su L’Annullo, descrivevo tre BP che seguivo da vicino: due in provincia di Como (ora Lecco) e una in Liguria. Due di esse, approfittando del trasloco dell’ufficio, furono relegate in cima ad un armadio, giusto per risultare nell’inventario annuale, mentre la terza veniva utilizzata solo il lunedì, quando il figlio del direttore, tornando da scuola si divertiva a timbrare le cartoline dei gitanti domenicali.
L’unica targhetta pubblicitaria in versione BP fu nel 1974 quella per l’Anno Marconiano, distribuita a 132 macchine, ma in pratica usata da pochissime, causa la contemporanea rispedizione delle stesse alla OMT. Non avendone rinvenute di “toscane”, riproduco un’impronta “campana”.

Ma veniamo a quelle usate in Toscana, tenendo presente che l’elencazione potrebbe non essere esaustiva. Gli uffici elencati, oltre che dal materiale rinvenuto, sono stati ricavati da un elenco generale delle bollatrici, avuto a suo tempo grazie alla cortesia di Enrico Veschi, allora Direttore centrale servizi postali. Ma purtroppo l’elenco era denso di errori e lacune, dato che molte Dirpostel, all’atto della sua preparazione, avevano inviato i dati “alla carlona”, confondendo i modelli o addirittura con elenchi incompleti, come quella di Napoli che si limitò al solo capoluogo.






Alcide Sortino
25-06-2023

 


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