ISLANDA – Macchina Affrancatrice “POSTALIA”

Quando ci troviamo di fronte ad aziende che sono delle multinazionali e per di più leader nel loro campo, anche le relative impronte di affrancature meccaniche sono numerose e utilizzate nelle varie filiali in tutte le parti del mondo.

E, indiscutibilmente, la International Business Machines Corporation, per gli amici “Big Blue” è sul campo sin da quando l’informatica ha mosso i primi passi e ne ha scritto la storia ma soprattutto si è saputa mantenere sempre in sella con scelte a volte giudicate avventate ma rivelatesi alla lunga vincenti. Se dalla storia dell’informatica e dei computer cancellassimo tutto ciò che riguarda IBM, non ci sarebbe storia da raccontare ed anche il bel famoso Bill Gates avrebbe dovuto trovarsi un altro mestiere.

DANIMARCA – Macchina Affrancatrice “FRANCOTYP Cc”

Il suo fondatore, ai più sconosciuto, fu Herman Hollerith (1860-1929) che da assistente universitario fu coinvolto nel censimento della popolazione americana del 1880. Capì che per facilitare in futuro il lavoro di conteggio degli innumerevoli dati del censimento, sarebbe stato necessario ideare un mezzo meccanico e automatizzato. L’idea gli venne viaggiando in treno e osservando il controllo fatto dall’impiegato sui biglietti dei viaggiatori, che presentavano opportune perforazioni. Da qui il passo fu breve per inventare quelle che diventeranno le famose schede la cui perforazione altro non era che la trascrizione del codice che porta il nome del suo inventore. Una curiosità: le dimensioni di una scheda perforata erano esattamente uguali alla banconota da 1$.

Scheda perforata IBM, con i caratteri in codice Hollerith,in uso negli anni ‘70/’80. La scheda rappresenta una matrice da dodici righe e 80 colonne. Il bordo in alto reca in chiaro la codifica dei fori (disposti a colonna in corrispondenza di ciascuna lettera o simbolo), nel numero massimo di tre per ogni colonna. L’angolo tagliato, normalmente in alto a destra, consentiva di verificare a vista e al tatto il corretto inserimento delle schede all’interno del pacchetto che costituiva il programma vero e proprio oppure la sequenza dei dati in ingresso.

È l’azienda dei record:

• maggior numero di brevetti registrati ogni anno (più di 40.000 dalla sua nascita)
• maggiori investimenti nel campo della ricerca
• estrema varietà nella produzione
• la prima azienda ad assumere un impiegato invalido, 59 anni prima che venga promulgata la legge
• la prima ad istituire centri di formazioni per dipendenti e venditori

AUSTRIA – Macchina Affrancatrice “FRANCOTYP D”

Inizialmente l’azienda si chiamava “Tabulating Machine Company”, ed aveva sede presso Washington D.C. Figura chiave per il suo sviluppo fu Thomas Watson; assunto nel 1914 come General Manager, creò, grazie alla sua esperienza di venditore, un azienda vincente, forte e stabile sul mercato.

GRAN BRETAGNA – Macchina Affrancatrice “PITNEY BOWES Automax”

Dopo un anno aveva le redini dell’azienda in mano e ne era il Presidente; grande la sua capacità di far sentire tutti i dipendenti membri di un’unica squadra “vincente”. Nel 1924 decise il cambiamento del nome in I.B.M., una ragione sociale che descriveva meglio gli obiettivi perseguiti e la realtà aziendale in genere.

PAESI BASSI– Macchina Affrancatrice “HASLER F66”

Fu una delle poche aziende ad incrementare il fatturato anche durante il periodo della Grande Depressione e le sue fortune furono legate alle sorti del conflitto bellico, come fornitore privilegiato del Governo degli Stati Uniti. Nel 1927 aprì una sede in Italia, a Milano.

ITALIA – Macchina Affrancatrice “PITNEY BOWES R”

Durante la Seconda Guerra Mondiale diventò uno strumento nelle mani del Governo americano; le sue macchine servirono per realizzare il progetto Manhattan e successivamente per lo sviluppo delle due bombe di Hiroshima e Nagasaki. L’Harvard Mark I, il prototipo di computer elettromeccanico, fu utilizzato durante le operazioni della Marina americana. Le commesse di guerra permisero quindi all’azienda guidata da Watson di realizzare profitti assai imponenti.

GIAPPONE – Macchina Affrancatrice “PITNEY BOWES GB 5000”

Dopo la guerra, morto Watson, il ruolo di Presidente fu del figlio che cercò di rendere più snella la struttura aziendale. Proficua fu la commessa per la realizzazione di una rete di difesa aerea computerizzata, per la quale ottenne un compenso di circa 300 milioni di dollari. Sono gli anni in cui l’IBM domina il mercato dei mainframe con il suo sistema 360.

SVEZIA – Macchina Affrancatrice “HASLER F88”

Ma alle porte era ormai la rivoluzione dei personal computer che avrebbe portato l’informatica nelle case di ogni famiglia. Il 1981 fu l’anno di lancio dell’IBM PC, il primo computer “casalingo” (home computer) di piccole dimensioni che costava circa 1600 dollari. Negli anni ’80 la leadership della IBM in campo informatico fu pressoché indiscussa.

FRANCIA – Macchina Affrancatrice “HAVAS C”

Poi a causa di strategie aziendali sbagliate iniziò un lento declino a cui pose fine la nuova leadership di Luis V. Gerstner che si inventò la linea dei laptop “Thinkpad” che per anni hanno poi dominato il campo dei notebook professionali, potendo contare su caratteristiche hardware di alto livello, fino alla cessione della linea nel 2005 alla cinese Lenovo.

ZAIRE (ora REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO)
Macchina Affrancatrice “PITNEY BOWES Multivalue”

Oggi la IBM non è più solo informatica: nel 2008 ha cominciato ad investire anche nel campo delle energie rinnovabili, e in tempi più recenti ha focalizzato la sua attenzione sul tema delle smartcity, attraverso la realizzazione di un progetto assai interessante, denominato “Smarter Planet”. Un nuovo ramo aziendale si occupa di Big Data mentre altre iniziative denominate “Health Corps” la vedono impegnata in progetti che hanno come oggetto la soluzione dei problemi di salute dei cittadini.

VIETNAM - Macchina Affrancatrice “SATAS”