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OCCUPAZIONE SARDA DEL PIACENTINO
(luglio 1848-marzo 1849)
di Elio Balossini

Gli eventi bellici della Prima Guerra di Indipendenza,inizialmente favorevoli all’Esercito Sardo ed i violenti moti popolari favorevoli ad una unione col Regno di Sardegna indussero Carlo Ludovico di Borbone, Duca di Parma e Piacenza ad abbandonare il Ducato rifugiandosi all’Estero. Proprio in relazione all’assenza del Duca in virtù di quanto disponeva il trattato di Aquisgrana del 1748, mentre gli Austriaci occupavano Parma e Guastalla i Sardi nel luglio 1848 occuparono Piacenza e parte del territorio circostante. Dopo la conclusione delle ostilità con la firma dell’Armistizio di Milano del 9 agosto 1848 gli Austriaci imposero il ritiro da Piacenza delle truppe Sarde il che avvenne sulla base di un accordo firmato dal Luogotenente Generale Conte di Bricherasio comandante delle truppe Sarde ed il Luogotenente Generale conte di Thun comandante del IV° Corpo d’Armata Austriaco.

I Sardi abbandonata Piacenza occuparono Castel San Giovanni, dove posero il loro Quartier Generale,e insediarono presidii in altri paesi del territorio sino a Fiorenzuola. La presenza militare dei Sardi nel Piacentino venne progressivamente aumentata sino alla consistenza di una Brigata di 3600 uomini che dal 22 ottobre 1848 assunse la denominazione di Brigata Avanguardia. La componevano tre battaglioni di Fanteria e due di Bersaglieri cui si aggiunse successivamente una batteria a cavallo. A Castel San Giovanni fu mantenuto il Quartier Generale mentre i principali presidii furono ad Albaredo, Borgonovo, Gragnanino, Pontenure e Fiorenzuola. La Brigata prese parte ai preparativi per la ripresa delle ostilità contro l’Austria ma non fu coinvolta in scontri militari. Rientrò in Piemonte il 26 marzo 1848 ponendo fine all’occupazione Sarda del Piacentino.

Queste in breve le notizie storiche relative all’occupazione Sarda del Territorio nel 1848-1849.

Sotto il profilo Storico Postale il periodo è interessantissimo anche per la rarità della documentazione pervenutaci. Dell’occupazione di Piacenza, durata meno di un mese, è sino ad ora nota solo corrispondenza militare d’Ufficio. La lettera che presento scritta su carta intestata “ Ducato di Piacenza – Commissariato di Guerra per S.A. il Re di Sardegna “ è firmata dal Commissario Luigi Ramorino.


Lettera d’Ufficio del Commissario di Guerra  Sardo scritta a Piacenza il 4 agosto 1848,indirizzata al Sindaco di Fabbiano richiedente con urgenza delle provviste alimentari per le truppe.

La lettera che reca al fronte l’indicazione manoscritta “Urgente” fu inoltrata per staffetta.

Fu inoltrata per staffetta al Sindaco di Fabbiano che la ricevette, come da Sua annotazione in calce alla lettera, alle 10  della sera stessa. Nessun Ufficio di Posta Militare Sarda funzionò a Piacenza durante l’occupazione.
Dopo l’abbandono della Città ed il ridispiegamento delle truppe Sarde sul territorio circostante nulla cambiò per ciò che concerne la Corrispondenza Militare d’Ufficio che continuò ad essere inoltrata con Staffette Militari mentre quella della Truppa era spedita e ricevuta dagli Uffici Civili della Posta Ducale.
Le lettere d’Ufficio recano al verso frequentemente un bollo a doppio cerchio,sempre usato in verde,del tipo seguente:

mentre sul fronte della lettera talvolta compare la dizione manoscritta “ Armata Sarda “.


Lettera d’Ufficio del Commissario di Guerra Sardo scritta a Castel San Giovanni il 21 ottobre 1848 e diretta al Sindaco di Pontenure annunciante l’arrivo di una Compagnia di Bersaglieri che sarebbero restati di presidio. La lettera che reca sul frontespizio le indicazioni manoscritte “Armata Sarda” e “Urgentissima” ed al verso il Bollo in doppio cerchio in verde del Commissario di guerra fu inoltrata per staffetta.

E’ solo dopo la costituzione della Brigata Avanguardia (22 ottobre 1848) che iniziò a funzionare,presso il Comando di Castel San Giovanni un, Ufficio della Posta Militare Sarda dotato del seguente bollo:

già impiegato dalla metà di luglio 1848 sino al !9 agosto successivo. Nel Piacentino fu utilizzato sempre in rosso (in precedenza, per contro, era stato utilizzato solo in nero) accompagnato costantemente dal bollo Ducale a doppio cerchio di Castel San Giovanni anch’esso noto solo in rosso. L’Ufficio espletò servizio per tutta la Brigata ovunque fosse stanziata sul Territorio. La prima data di uso di questo bollo, sino ad ora nota, è il 14 novembre 1848 su una lettera scritta da Fiorenzuola,


Lettera di un Ufficiale Sardo scritta a Fiorenzuola il 13  novembre !848 e diretta ad Acqui. Sul frontespizio il bollo della Posta militare Sarda in rosso nel suo primo giorno di uso,sino ad ora noto ad il bollo ducale di Castel San Giovanni con data 14 novembre 1848. La lettera reca, manoscritto, il porto  di 1 s. pari a 5 c. corretta tariffa per il porto delle lettere scritte dai militari Sardi.

mentre l’ultima è il 17 marzo 1849. Meno di 15 sono le lettere, sino ad ora note,recanti questo bollo della Posta Militare Sarda di cui un terzo con date del 1848 e due terzi con date del 1849. Da segnalare che il bollo Ducale di Castel San Giovanni utilizza per il 9 dell’anno 1849 sempre il numero 6 rovesciato.


Lettera d’Ufficio da Castel San Giovanni a Voghera, del Commissario di Guerra Sardo, datata 15 marzo 1849 penultima data di uso sino ad ora nota, del bollo della Posta Militare Sarda nel Piacentino. Il bollo Ducale di Castel San Giovanni, che lo accompagna, ha il 9 di 1849 costituito da un 6 rovesciato.


 

 


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