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Posta Militare

Le Brigate di Fanteria

Brigata Pesaro
di Samuel Rimoldi

 

 

Cartolina reggimentale doppia della Brigata Pesaro edita a guerra finita. All'interno l'inno della Brigata ed al verso le località dei maggiori scontri ai quali prese parte.

 

 

 

Origini

Costituita nel maggio 1917, con i Reggimenti: 239° 240°. Sciolta nel gennaio 1919.

Campagne di guerra e fatti d'arme - I GM 1915/18

1917: in maggio la Pesaro si attesta fra Passo Stretto, Roccolo Cimon e Monte Baldo e i suoi reparti si alternano in turni di linea con altri appartenenti ad altre brigate; partecipa ad azioni dimostrative con il compito di occupare alcune quote verso le quali i reparti della Brigata conducono numerosi attacchi per tutto il mese di giugno. In agosto è dislocata fra Leonacco e Reana, quindi destinata a sostituire la brigata Modena sul fronte del Sober tra S. Pietro - Ovcia - Draga e Casa Gialla. Durante la battaglia della Bainsizza la Pesaro ha il compito di agire dimostrativamente contro lo sperone delle qq. 98, 123 e 122. Assolve brillantemente l'ordine ricevuto nei giorni 27, 28 e 29 agosto, impegnando il nemico e infliggendogli numerose perdite. In occasione dell'offensiva austro - tedesca, il 27 ottobre la Pesaro assume la difesa della linea Grafenberg - M. Fortin - Medea a protezione del ripiegamento dei reparti della 3^ Armata e della 4^ Divisione e in questa azione il 240° Reggimento Fanteria subisce numerosissime perdite tra feriti e prigionieri, mentre il 239° resiste a Villanova di Monte Fortin fino al 29 quando inizia il suo ripiegamento. Il 30 tenta di resistere a Bertiolo e il 31 passa il Tagliamento. Da Cordovado la Pesaro, con il 239° e i resti del 240°, inizia il 2 novembre una serie di trasferimenti per giungere, il 9, nella zona tra Pionca, Peraga,Vigonza e Mellaredo dove si riordina e il 29 si trasferisce a sud della linea Vaccherie – Stazione Villa del Conte e il 30 in quella fra Vignola - S. Zenone - Carniato - Bessica - Casoni. In dicembre, nella zona fra Romano Alto, Corte, Pove, Borso i suoi reparti sono nuovamente in linea e debbono sostenere nella seconda quindicina di dicembre nuovi combattimenti partecipando, tra l'altro, alla conquista della vetta del Monte Asolone. Per questo e altri fatti merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.

1918: in gennaio è destinata a sostituire la Brigata Messina sul Monte Grappa e su quella linea i reparti della Brigata impegnano notevolmente l'avversario alternandosi con altre brigate quali la Lombardia, la Cremona e la Massa Carrara sul Monte Pertica. Dopo un mese di permanenza in linea, durante il quale sono respinte due puntate offensive avversarie, è inviata a riposo dopo essere stata rilevata dalla Messina con la quale si alterna nei mesi successivi. In giugno i suoi reparti tentano un'azione di sorpresa sul Monte Pertica dove, superate le difese avversarie e due ordini di trincee, sorprendono alcuni reparti nemici nelle caverne dietro la cima del monte; questi contrattaccano ma vengono respinti dagli uomini della Pesaro che rientrano nelle proprie linee. Mentre è in corso il trasferimento sulle nuove posizioni di Colli Vecchi, di Val Damoro e Corsoni è coinvolta nella lotta contro l'offensiva nemica. Il 15 è nuovamente in linea in Val Cesilla e Val Damoro, occupa la q. 1503, la linea delle Pendane, la linea del Monte Rivon. Il 16 la nuova conquista è ampliata fino a q. 1490 e 1478: in tal modo tutta la linea di cresta è in saldo possesso della Pesaro che merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 23 giugno 1918, n. 1125. Nel corso della battaglia finale, in ottobre e dopo essere stata comunque in linea salvo brevi periodi di riposo, la Pesaro ha l'incarico di occupare lo sperone di Monte Pertica – Casera - Col della Martina. L'azione impegna la Brigata per i giorni 24, 25 ottobre e dopo cruenta lotta il Monte Pertica è conquistato con la cattura di molti prigionieri e abbondante quantità di materiali e munizioni. Dopo la conquista di questa quota (1549) i reparti della Brigata si slanciano all'attacco della q. 1451 che viene conquistata dopo una dura lotta e il 26 anche il Col della Martina è definitivamente occupato. Il 27 ottobre il nemico tenta un contrattacco sul Monte Pertica ma viene decisamente respinto. Il valoroso comportamento della Brigata merita nuovamente la citazione sul bollettino di guerra del Comando.


Posta Militare utilizzata durante la I Guerra Mondiale


Illustrazioni della Brigata

Cartolina raffigurante il Sottotenente del 240° Reggimento Fanteria Alberto Cadlolo, classe 1899, caduto sul Monte Pertica e decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Cartolina in franchigia inoltrata in data 10.4.17 attraverso l'ufficio di posta militare 52^ Divisione. Il mittente è un soldato del 240° Reggimento Fanteria. Nel testo "[...] la pasqua del 17 è passata benchè poco lieta [...] speriamo intanto che per un altra ugual festa saremo a casa [...]".

Cartolina in franchigia inoltrata in data 12.5.17 attraverso l'ufficio di posta militare 13^ Divisione. Il mittente è un soldato del 240° Reggimento Fanteria. Nel testo "[...] Ove mi trovo attualmente il calore non è troppo e gli insetti non ci disturbano. Sto bene e speriamo che finiscano questa triste ostilità da poterci rivedere presto [...]".

Cartolina in franchigia inoltrata in data 15.9.17 attraverso l'ufficio di posta militare 91. Il mittente è un soldato del 172° Reparti Mitragliatrici aggregato alla Brigata Pesaro.
Cartolina in franchigia inoltrata in data 21.12.17 attraverso l'ufficio di posta militare 15^ Divisione. Il mittente è un soldato del Battaglione Complementare della Brigata Pesaro.
Cartolina in franchigia inoltrata in data 1.3.18 attraverso l'ufficio di posta militare 109. Il mittente è un soldato del 239° Reggimento Fanteria, 3^ Sezione Bettica. Le torpedini Bettica erano delle speciali granate a tubo tipiche della guerra di trincea.
Cartolina in franchigia inoltrata in data 25.3.18 attraverso l'ufficio di posta militare 109. Il mittente è un soldato del battaglione complementare della Brigata Pesaro. Nel testo "[...] son tuttora lontano dalla linea, da giorni si sente il bombardamento delle artiglierie che lavorano ogni notte e di giorno si vede qualche aeroplano nemico che tenta di passare i monti ma non vi riesce perchè ricacciato dalle nostre batterie antiaeree [...]".

 

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