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Posta Militare

Le Brigate di Fanteria

Brigata Padova
di Samuel Rimoldi

 

 

Cartolina reggimentale della Brigata Padova con allegoria dei combattimenti di Col del Rosso. Al verso date e località dei luoghi d'impiego del reparto. Inoltrata attraverso la Posta Militare 22 in data 21.1.19.

 

Origini

Costituita il 1° marzo 1915: con il 117° e 118 Reggimento Fanteria, formati dai depositi del 58 e 71° Fanteria, la brigata partecipa interamente al primo conflitto mondiale e viene sciolta il 3 febbraio del 1920 in Longatico (Gorizia).

Campagne di guerra e fatti d'arme - I GM 1915/18

1915: all'apertura delle ostilità la Brigata ha il 117° dislocato fra Cavazuccherina – Cortellazzo - Cavallino mentre il 118° presidia il settore di Chioggia; il 30 agosto è schierata nel settore di Castelnuovo (118°) e in quello di S. Martino (117°). In settembre la Brigata è nuovamente riunita nella zona Polazzo – Castelnuovo ove i reparti del 117° sono fortemente impegnati dal nemico. Il 21 ottobre si trasferisce a Staranzano e il giorno successivo il 118° conquista, dopo accanita lotta, alcune importanti quote a sud del Monte Cosich. Fino al 13 dicembre la Padova rimane nel settore di Monfalcone ove alterna i suoi battaglioni in periodi di linea e di riposo, esplica intensa attività di pattuglia e azioni dimostrative.

1916: il 15 marzo la Padova torna in prima linea nella zona Castelnuovo - S. Martino sostituendovi le Brigate Sassari e Macerata: riprende l'attività di pattuglia con frequenti puntate offensive allo scopo di mantenere impegnato l'avversario. Alla fine di maggio, trasferita in altra zona, impiega i suoi reparti in varie azioni (Monte Altissimo, Passo Buole). Il 18 giugno è schierata sull'Altopiano di Asiago nella zona di Monte Lemerle - Monte Magnaboschi dove i suoi reparti concorrono efficacemente ad arginare l'offensiva scatenatasi in quel settore fin dal 15 e vi perdono 25 ufficiali e 425 soldati. Il 19 la Padova assume la difesa ad oltranza del settore di Monte Zovetto che occupa il 25, il 26 procede per Cavrari e Fondi e il 27 raggiunge l'Assa spingendosi in ricognizione verso Mezzaselva ed Albaredo. Rimane in questo settore fino al 14 agosto. Alla fine di settembre, tornata sulla fronte carsica, sostituisce la Brigata Macerata e il 10 ottobre, con l'inizio dell'azione offensiva, i suoi reparti conquistano q. 208 sud e la linea segnata dalla carrareccia Nova Vas - q. 175 catturando 500 prigionieri. Il giorno successivo, nonostante i contrattacchi avversari, l'azione prosegue con la cattura di altri 300 prigionieri e il rafforzamento delle posizioni conquistate. Inviata a riposo il 16, il 27 la Padova è nuovamente in linea e fino al 6 novembre rinnova ripetuti attacchi contro le trincee avversarie che portano a sensibili miglioramenti delle linee e alla cattura di altri prigionieri anche se la difesa nemica non permette il mantenimento del vantaggio. Il 18 novembre è nuovamente in linea dove si alterna con la Mantova sino alla fine dell'anno.

1917: continua nella suddetta attività fino al 19 maggio portando a compimento alcuni audaci colpi di mano che permettono la cattura di avversari e la distruzione delle postazioni nemiche. Il 20 maggio, mentre infuria la decima battaglia dell'Isonzo, la Brigata è inviata sul Monte Sei Busi e il 23 i suoi reparti occupano alcune importanti quote che mantengono nonostante i violenti attacchi nemici. Il 7 giugno, dopo successivi trasferimenti, è nuovamente in linea sulle posizioni di q. 208 dove riprende la consueta attività; vi rimane fino al 21. Il 18 agosto, dopo un periodo di riposo, riordinamento e addestramento è trasferita nel settore di Ronchi dove si schiera per partecipare all'azione offensiva. Il 19, con slancio gli uomini della Brigata occupano le trincee avversarie di q. 146 ma un violento contrattacco li ricaccia sulle posizioni di partenza; si ripetono i tentativi nella stessa giornata ma solo il giorno successivo è possibile conquistarle definitivamente e spingersi oltre catturando numerosi avversari e materiale bellico. Il 16 -17 ottobre sostituisce in prima linea la Lombardia nel settore di Monfalcone fra q. 77 - Debeli - Viadotto e vi rimane fino al 26; il 27, infatti, iniziatosi il ripiegamento della 3^ Armata la Padova lascia le posizioni occupate e per successive tappe raggiunge, il 7 novembre, il Piave dove si schiera a difesa del tratto C. Tonetto - C. Palazzon che tiene fino al 4 dicembre. Il 19 dicembre è nuovamente in prima linea nel tratto Fossalta – Losson - Pralongo.

1918: fino al 28 marzo rimane sul Piave alternando i suoi reparti in turni di linea e di riposo. Il 15 aprile sostituisce la Brigata Regina nel settore orientale dell'Altopiano di Asiago, il 15 giugno sostiene un pesante attacco nemico che si ripete il giorno successivo e il 17 la Brigata respinge e contrattacca definitivamente l'avversario. Il 26 luglio torna in linea nel sottosettore di Col del Rosso - Col d'Echele e fino al 21 ottobre alterna turni di linea a turni di riposo, compiendo qualche ardito colpo di mano.


Posta Militare utilizzata durante la I Guerra Mondiale


Illustrazioni della Brigata

Cartolina in franchigia non ufficiale commemorativa della creazione del 117° Reggimento di Fanteria nel 1915.

Cartolina reggimentale del 118° Reggimento di Fanteria edita alla fine della guerra.

Cartolina in franchigia inoltrata attraverso l'ufficio di Posta Militare 33^ Divisione in data 28.9.16. Il mittente è un soldato del 117° Reggimento Fanteria.

Nel testo: "[...] Ti faccio sapere che ora mi trovo al fronte ma faciamoci sempre coraggio sperando che si possa riuscire sano e salvo come il passato [...]".

Cartolina in franchigia inoltrata attraverso l'ufficio di Posta Militare 33^ Divisione in data 10.4.17. Il mittente è un soldato del 117° Reggimento Fanteria.

Cartolina in franchigia inoltrata attraverso l'ufficio di Posta Militare 81 in data 27.10.17. Il mittente è un capitano medico del 117° Reggimento Fanteria. Proprio il giorno 27 ottobre, a seguito delle sfondamento di Caporetto, inizia la ritirata della 3^ Armata della quale fa parte anche la brigata Padova.

Cartolina in franchigia inoltrata attraverso l'ufficio di Posta Militare 150 in data 14.4.18. Il mittente è un caporale medico del 117° Reggimento Fanteria, residente a Montereale Valcellina (PN) che scrive al proprio sindaco a Firenze stante l'invasione austriaca del Veneto.

Piego raccomandato inoltrato dall'ufficio di Posta Militare 22 in data 28.1.19. Il mittente è il comando del 117° Reggimento di Fanteria operante in Slovenia come forza d'occupazione.

 

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