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LA SENTENZA DEL 22 FEBBRAIO


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Comunicato

L'INCONTRO DI VERONA del 28 luglio 2017

1. SCOPO ED OBIETTIVI DELL’INCONTRO

  • Trovare un punto di convergenza tra le differenti opinioni
  • Definire una linea comune su come procedere con azioni concrete
  • Stabilire una modalità di comunicazione univoca
  • Analizzare tutti gli aspetti positivi e negativi che potrebbero scaturire da questi incontri
  • Indentificare le aree operative in cui mantenere la discussione

2. PRESENTI

  • Fabrizio Bignotto
  • Giuseppe Buffagni
  • Lorenzo Carra
  • Marika Cavallari
  • Paolo Gazzera
  • Claudio Ernesto Manzati
  • Thomas Mathà
  • Giovanni Valentinotti

3. AGENDA

10.00 – 10.30 Ritrovo e accoglienza
10.30 – 11.30 Discussione e riflessione sulla situazione, messa in comune di idee e proposte sui singoli punti
11.30 – 12.30 Definizione di un piano d’azione
12.30 – 13.00 Piano di Comunicazione
14.00 - Calendario possibili Prossimi Appuntamenti

4. VERBALE DELL’INCONTRO

L’incontro si è articolato nei seguenti punti:
4.1 Riflessioni sull’incontro con Famiglietti a Roma
4.2 Considerazioni di Giovanni Valentinotti
4.3 Intervento di Giuseppe Buffagni
4.4 Punti aperti di discussione
4.5 Sintesi e proposte di azioni

Lorenzo Carra ha aperto i lavori ricordando che scopo dell’incontro era trovare un punto comune fra le varie posizioni per concordare un possibile piano d’azione per proseguire nell’attività di difesa del collezionismo.
Visto che gli era stata fatta notare l’assenza di rappresentanti della Federazione e dei Commercianti, ha fatto presente che entrambi erano stati avvisati ed invitati e che Sebastiano Cilio aveva avuto un contatto con Valentinotti delegandolo informalmente per poi essere alla fine relazionato. Lorenzo Carra d’altra parte aveva avuto colloqui telefonici con Emilio Simonazzi e con il Presidente della Federazione Piero Macrelli.

4.1 Riflessioni sull’incontro con Famiglietti

Il giorno 18 luglio, a Roma presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) il dr. avv. Gino Famiglietti, Direttore Generale degli Archivi, accompagnato dalla dr.ssa Micaela Procaccia ed il dr. Mauro Tosti Croce, hanno incontrato una delegazione formata dal Senatore Carlo Amedeo Giovanardi – Presidente dell’Associazione degli Amici della Filatelia della Camera e Senato della Repubblica Italiana, Emilio Simonazzi in rappresentanza della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, Andrea Mulinacci - Vicepresidente ed il consigliere Carlo Catelani per Associazione Nazionale Professionisti Filatelici, Silvano Sorani - Presidente e Manuela Sorani in rappresentanza dell’Associazione Periti Filatelici Italiani Professionisti, e Giuseppe Buffagni, Claudio Ernesto Manzati e Giovanni Valentinotti in rappresentanza del Gruppo di Modena. http://www.cifo.eu/news/mibact-bicchiere-mezzo-pieno-o-bicchiere-mezzo-vuoto/

L’incontro mette in evidenza la volontà da parte del dr. Gino Famiglietti di ascoltare le ragioni della delegazione partendo dall’assunto che i francobolli, le buste, gli involucri e le lettere con contenuto irrilevante “non sono di interesse per le Soprintendenze”… A fronte della nostra denuncia dei comportamenti opposti messi in atto nei confronti dei commercianti incriminati di ricettazione e nel caso Gazzera condannati per materiali dichiarati in quella sede “non di interesse”, il dr. Famiglietti ha convenuto nella necessità di promulgare una circolare di chiarimento e di indirizzo comportamentale per gli archivisti e sovraintendenti, offrendo alla nostra delegazione la possibilità di avere il testo in anteprima entro la fine di settembre p.v. onde poter eventualmente proporre osservazioni. La nostra delegazione ha chiesto in modo formale che stante l’attuale confusione di comportamenti difformi dei funzionari pubblici da Regione e Regione si proceda prima in via amministrativa per acquisire eventuali elementi conoscitivi invece di operare con sequestri ed procedure giudiziarie che creano grave danno economico allo Stato (vedi sentenza Gazzera con 53 pagine di testo, 3/4 sequestri e perquisizioni per un valore di 204 euro dei materiali incriminati) ed hai privati che anche in caso di assoluzione devono coprire di tasca propria le spese di parte.

La delegazione ha evidenziato come i Collezionisti abbiano sempre, con le loro ricerche, i loro studi, il loro impegno ed anche risorse economiche, salvaguardato il patrimonio Storico Postale Italiano e si dichiarano tuttora disponibili a collaborare con il MiBACT per la tutela di detto patrimonio.

Nei giorni successivi, vi è stato un fitto scambio di email tra appartenenti al Gruppo di Modena e le Associazioni di categoria, in conseguenza del quale il Gruppo di Modena ha promosso un incontro a Verona il 28 luglio per trovare un punto comune tre le varie posizioni, concordare un possibile piano d’azione per proseguire nell’attività di difesa del collezionismo.

4.2 Considerazioni di Giovanni Valentinotti

Valentinotti ha evidenziato come gli eventi degli ultimi 4-5 anni abbiano fatto emergere problemi di rappresentatività ed un contrasto con le due principali Associazioni dei Circoli e dei Commercianti ed il “gruppo” che ha trainato il confronto sino ad oggi. Questa questione con un po’ di buona volontà può e deve essere risolta.

Se siamo arrivati dove siamo oggi e stato merito di un gruppo spontaneo che si è impegnato sino ad oggi; e questo va riconosciuto come nota di merito.

Si è arrivati a comprendere che il Parere Ministeriale dei Beni Culturali (dr. Carpentieri) ottenuto nel passato pur con le correzioni successive è stato un passaggio importante, ma come tale non è vincolante per i funzionari delle Soprintendenze che non lo hanno benché minimamente considerato nelle loro azioni. Una Circolare Ministeriale emanata dal Direttore dei Beni Archivistici dello Stato che i funzionari sono tenuti a rispettare è invece uno strumento importante che, pur nell’ambito della legge poco chiara, permetterebbe di risolvere gran parte delle questioni che sono in atto. Valentinotti ha continuato sulla riunione del 18 luglio a Roma ponendo l’accento sulle affermazioni fatte dal dr. Famiglietti ed i vincoli che esso ha all’interno della propria funzione e riprende le differenti percezioni dell’incontro del MiBACT, ovvero del “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”. Crede che la sintesi sia che ora c’è il bicchiere, ma dobbiamo anche capire in che “osteria” ci troviamo.

Sono trovate positive le affermazioni del dr. Famiglietti al riguardo del loro mancato interesse per quello che concerne i francobolli, le lettere-buste vuote o prive di notizie di scarso valore storico. Vista la genericità con cui si individuano in materiali “inutili”, si propone di render più oggettiva tale individuazione allegando il MASSIMARIO di scarto. Escludendo l’interesse Archivistico sul materiale indicato dal Massimario, viene meno la richiesta di esportazione e l’obbligo di registrazione del materiale stesso (TULPS RD 18giu.31 N.773).

Altro aspetto evidenziato è l’intenzione del dr. Famiglietti di far prevalere la via amministrativa a quella penale nel caso di intervento delle Soprintendenze.

I convenuti ritengono che sarebbe inoltre opportuno che si appurasse fino a che punto siano difendibili i nostri diritti e che il far prevalere la via amministrativa non sia in ultima analisi un risultato peggiorativo per noi. Sarebbero pertanto da sentire pareri di esperti e avvocati in merito, sia civilisti che penalisti.

4.3 Intervento di Giuseppe Buffagni

“Il senso del discorso” di Buffagni è che da 150 anni lo Stato “cede” lettere ed in proposito abbiamo fornito molte prove di tanti scarti e cessioni. Non possiamo quindi accettare che il materiale al di fuori dell’Archivio di Stato e attualmente di proprietà dei collezionisti sia definito BENE DEMANIALE da parte della Soprintendenza (fatto salvo il caso di denuncia di furto ben circostanziata).

Dal punto di vista dei collezionisti resta fermo il concetto che ciò che non è ora presente negli Archivi non può definirsi DEMANIALE, che ciò che i collezionisti hanno acquisito negli anni lo hanno fatto in forma lecita con scambi e acquisizioni tramite aste o commercianti, o cessioni della Croce Rossa. Inoltre le leggi attuali non obbligano i collezionisti a mantenere la documentazione di acquisto. La sentenza di Torino che stravolge l’ordinamento giuridico invertendo l’onere della prova non è accettabile in un Paese democratico.

Buffagni, evidenzia come la questione sia riconducibile al comportamento solo di qualche funzionario e che la via della “Diffida” sia una via suggerita anche da “Portatori d’Interesse Istituzionali” e che le due principali associazioni dei Circoli e dei Commercianti sono contrarie.

Nonostante questo è stata condivisa l’opportunità di tenere pronto il testo per l’eventuale “Diffida” che il Gruppo di Modena ha già predisposto. È chiaro che la Circolare del MIBACT una volta disattesa da un funzionario, aumenta la forza dell’eventuale ricorso alla “Diffida”, quindi le due cose non sono in antitesi ma sinergiche. Si decide quindi di attendere il testo della Circolare e soprassedere al momento sull’avvio della “Diffida”, mettendo però in evidenza che è pronta all’invio.

Si riprendono i punti da discutere col dr. Famiglietti al prossimo incontro.

Sarà importante vedere anche la modalità con cui Famiglietti deciderà di proporre il testo:

  • qualche giorno prima dell’incontro?
  • lo stesso giorno dell’incontro?
  • richiederà e raccoglierà le opinioni?

4.4 Punti aperti di discussione

Giovanni Valentinotti, per poter aiutare il confronto e la messa a punto delle idee, elenca le questioni che andranno poste in quella occasione, qui di seguito riportate e che sono state condivise dai presenti l’incontro.

4.4.1 Partendo dalla affermazione fatta nella riunione dal Direttore che non sarebbero di interesse pubblico le lettere vuote, i pieghi senza contenuto nonché le comunicazioni amministrative (anagrafe, spedalità, leva, ecc.) sarebbe bene ancorare questo concetto al sistema che regola ed ha regolato nel passato gli scarti d’archivio, per cui Il MASSIMARIO di scarto (vedi approfondimento allegato) potrebbe essere allegato alla circolare di Famiglietti dal momento che contiene in dettaglio i materiali che per legge dello Stato venivano scartati e quindi non ritenuti di interesse pubblico e che pertanto non erano beni demaniali, pur essendo conservati in archivi assieme a beni demaniali. (per una più corretta definizione seguirà altro approfondimento).

4.4.2 Il Massimario sarebbe utile anche per affrontare e risolvere il tema delle vendite internazionali, semplificando il lavoro delle soprintendenze locali a cui chiunque, in teoria, dovrebbe sottoporre tutti (sono milioni di pezzi!) i materiali destinati alla vendita (non esistendo una distinzione fra quelli destinati all’interno da quelli per l’estero).

4.4.3 Utilizzo corretto dei registri di carico dei materiali da parte dei commercianti e definizione degli obblighi in coerenza con quanto sopra. (TULPS RD 18giu.31 N.773 - peraltro soppresso con DL 25nov.2016 N.222.). Questa è una questione ad oggi non chiara)

4.4.4 Definire il tema degli atti notarili, distinguendo bene quelli che costituiscono l’Archivio Notarile Pubblico con gli altri che di norma sono stati consegnati agli attori privati

4.4.5 Fare chiarezza sul comportamento dello Stato in riferimento a collezioni private che spesso per la loro qualità e per il prezioso lavoro del collezionista proprietario hanno certamente valore culturale, ma non per questo possono essere oggetto di “esproprio proletario”.

4.4.6 Precisare i criteri delle notifiche sui beni dei privati. Attualmente si è constatata una disuguaglianza di azioni e valutazioni di merito fra le varie Soprintendenze.

4.4.7 Confermando la disponibilità di tutto il nostro mondo a collaborare per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e culturale Italiano, ottenere che le richieste e le segnalazioni da parte dei Funzionari della Soprintendenza seguano una via amministrativa e non l’attivazione di procedure giudiziarie che creano costi e danni sia ai Collezionisti che allo Stato stesso.

4.4.8 Conoscere, per poter collaborare e eventualmente segnalare, le denunce di furti, come già avviene in altri settori dell’antiquariato.

4.5 Sintesi e proposte di azioni

Si concorda che i presenti rappresentano di fatto il Coordinamento del Gruppo di Modena, e che sono presenti al tavolo come “Collezionisti di Storia Postale”.

Tra i presenti si registra un clima di omogeneità di intenti, di idee e di azioni da intraprendere.

Si richiede inoltre alle Associazioni di categoria di delegare con atto formale i loro rappresentanti per gli incontri futuri.


I comunicati del Gruppo saranno condivisi e preparati. Si concorda inoltre di incaricare Roberto Monticini quale portavoce ufficiale per il Web del Gruppo di Modena.

5. CALENDARIO PROSSIMI INCONTRI

Venerdì 22 settembre a Verona alle 14.00, presso l’Hotel Fiera, via Ugo Zannoni 20 (è l’Hotel Ramada dove tiene le aste Santachiara)

6. ALLEGATI

- Guida da osservare in caso di perquisizione e sequestro, a cura dell'avv. Andrea Valentinotti,
- Elenco di massima delle carte da eliminarsi,
- documentazione visionabile nel sito Cifo, all’indirizzo:
http://www.cifo.eu/risorse/il-gruppo-di-modena/bibliografia-storica/
- documentazione visionabile nel sito Il Postalista, all’indirizzo:
http://www.ilpostalista.it/editoriali/editoriali_86.htm


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