falsi in filatelia

Armi e metodi contro trucchi & falsificazioni

le domande sui falsi

Il decalogo dell'acquirente on-line di Lorenzo Oliveri

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Una artificiosa ricostruzione
Gianni Vitale

In filatelia bisogna stare con le antenne sempre in ricezione sia sugli oggetti del “desiderio” sia sui “personaggi” che via via si incontrano per strada; infatti a volte dare fiducia a chi fino a ieri non ti aveva mai bidonato, quindi abbassare la guardia, può risultare fatale e letale.

È il caso occorsomi con queste due ricevute di raccomandazione con pagato l’aggiuntivo diritto di ricevuta. Non mi inoltro nello studio del servizio e, per chi lo volesse, può consultare le pagine: https://www.ilpostalista.it/sommario/sommario_175.htm.

Qualche anno fa, in un convegno nazionale, mi contattò un venditore campano che in precedenza mi aveva ceduto piccole cose ma di buona qualità. Mi offrì queste due ricevute:

Ad una prima superficiale visione mi sembrarono genuine e trattandosi di poca cosa le acquistai. Fidandomi di chi me le aveva cedute non le studiai subito a fondo come invece ho fatto successivamente, ingannato anche dal fatto che proprio in quel periodo stavo per porre a “Ilpostalista” di Roberto Monticini un quesito su questa tipologia di servizio. Queste due ricevute cascavano “a fagiolo”! ...già. Ultimata la discussione con il Sig. Marino Bignami misi a posto i due oggetti.

Poco tempo dopo, un collezionista di democratica, discutendo sull’argomento ed avendo visionato in precedenza le ricevute, mi confessò la sua opinione sulla non autenticità degli esemplari. Questo logicamente mi fece accendere la lampadina e portò alla verifica e quindi alla scoperta:

 

...era bastato scollare con dell’acqua i francobolli sezionati e veder apparire gli annulli originali che erano stati celati con l’applicazione dei due frammenti di francobolli creati ad arte.

Che dire! Chapeau al collezionista che ha visionato per primo i supporti, li ha studiati ed ha correttamente verificato la ricostruzione, delle scuse sincere invece all’amico Roberto Monticini che ha pubblicato questi falsi, da me proposti nell’interrogazione su “diritto di ricevuta”, ed al Sig. Marino Bignami che ha argomentato sulla mia domanda visionando anche questi pezzi.

Forse mi si chiederà: perché sbandierare ai quattro venti dei fallimenti? Realizzare di essere imperfetti con modestia e professionalità induce a capire che l’errore è una possibilità di crescita e di evoluzione esistenziale.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Il significato è chiaro: l'errare è parte della natura umana. Questo, però, non può essere inteso come attenuante di responsabilità per una reiterazione dello sbaglio, quanto piuttosto un mezzo per imparare dall'esperienza (Wikipedia). Quindi nessuna ritrosia nel riconoscere le proprie cantonate. Quel che conta invece è permettere che altri, tramite l’esperienza maturata nel tempo, non incorrano nel nostro stesso svarione.

L’errore ci dona semplicemente l’opportunità di iniziare a diventare più intelligenti (Henry Ford).