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I saggi e le prove dei francobolli
della Repubblica Sociale Italiana

di Luigi SIROTTI (© by Luigi Sirotti - 2006)

Parte seconda - vai alla prima parte

 

La nuova emissione definitiva

A seguito del provvedimento di fissare la sede del Governo e dei Ministeri nel nord dell'Italia, all’inizio del 1944 venne disposto anche il trasferimento degli impianti del Poligrafico da Roma, ormai era diventata una città di retrovia del fronte, a Novara presso alcuni capannoni dell'Istituto Geografico De Agostini. Il trasferimento a Novara coinvolse gran parte degli impianti e dei macchinari del Poligrafico e venne completato fra la fine di marzo e la prima decade di aprile del 1944.
A Roma vennero allestiti gli impianti dei nuovi francobolli e venne eseguita la stampa del 20 e 25 centesimi, il 30, il 75 centesimi e l'espresso da 1,25 lire vennero stampati a Novara. Restarono a Roma parte delle provviste dei valori da 20 e 25 centesimi con i relativi cilindri di stampa, una delle due rotative Goebel e tutte le attrezzature che il Poligrafico già da tempo aveva smesso di utilizzate; queste ultime saranno recuperate dopo la liberazione di Roma ed utilizzate per stampare le prime tirature dei francobolli emessi dalla Luogotenenza.

I saggi e le prove delle vignette dei francobolli

Le prove dei bozzetti dei francobolli datate fino a tutto l'aprile 1944 vennero eseguite a Roma, quelle che recano date successive vennero approntate nel nord Italia, presumibilmente a Verona.

Cartoncino, presumibilmente elaborato a Roma presso il Poligrafico, contenente tre prove in grigio delle vignette, simili a quella del francobollo definitivo, su fondo dentellato, nelle dimensioni definitive, del valore da 50 centesimi.
Al verso la data "1 MAG 1944" e la dicitura "Cartella di lavoro 110 N".

Cartoncino, presumibilmente elaborato a Roma presso il Poligrafico, contenente due prove in grigio, nelle dimensioni 22 x 27 mm. di un bozzetto per il valore da 50 centesimi e da 2 lire. La vignetta del valore da 50 centesimi è simile a quella del francobollo definitivo, dalla quale si differenzia per la diversa collocazione delle scritte, mentre quella del 2 lire è simile alle vignette del valore definitivo da 1,25 e 3 lire, dalle quali si differenzia per il valore e la diversa collocazione delle scritte.

Cartoncino, presumibilmente elaborato a Roma presso il Poligrafico, contenente tre prove in grigio, due nelle dimensioni 37 x 22 mm. relative a due bozzetti per francobolli espresso da 1,25 lire e 2,50 e una nelle dimensioni 18 x 22 mm. per un valore di posta ordinaria da 75 centesimi. La prova dell'espresso da lire 1,25 e quella del francobollo da 75 centesimi, sono del tutto simili alle vignette definitive dei due valori, dalle quali si differenziano per le scritte e la diversa collocazione. La prova dell’espresso da lire 2,50 si differenzia dalla stessa su cartoncino 90 x 50 millimetri, per la diversa dicitura.
Sul frontespizio del cartoncino la data "22 febbraio 1944" impressa a tampone.

Vignetta di prova nel colore violetto, eseguita presumibilmente a Roma presso il Poligrafico, nel formato di 122 X 155 centimetri, per il valore da 50 centesimi, contenente un soggetto simile a quello del francobollo definitivo, rispetto al quale manca la scritta in alto.
(archivio Ferrara)

 

Prove di colore dei bozzetti dei francobolli per la nuova serie definitiva

Dieci cartoncini contenenti le prove in bianco e nero nel formato rettangolare 40 x 50 mm. delle vignette dei dieci valori della seconda emissione “monumenti distrutti” e due cartoncini con le prove in bianco e nero nel formato 90 x 50 mm. dell’espresso da 1,25 lire e di un altro valore espresso, non emesso da 2,50 lire. Sono interessanti le date di protocollo interno indicate al verso di ogni cartoncino, che meritano di venire confrontate con le prime date conosciute di uso dei vari francobolli:


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I valori da 20 e 25 centesimi della prima emissione su carta con filigrana corona stampati a Roma.
Gli undici valori della seconda emissione su carta senza filigrana stampati a Novara. Le vignette del 30 e 75 centesimisono le stesse dei valori della prima emissione stampati a Novara su carta con filigrana corona.

 

Saggi e prove di cinque francobolli
della emissione “Mazzini e Garibaldi” non emessi


Dieci cartoncini contenenti le prove in bianco e nero, nel formato rettangolare 40 x 50 millimetri, delle vignette predisposte per la emissione di cinque francobolli di alto valore, comprendenti l’effigie di Mazzini e Garibaldi. Sono evidenziate nei singoli cartoncini le variazioni apportate durante i vari passaggi e che riguardano la collocazione e il tipo di carattere delle cifre indicanti il valore, prima della versione definitiva della quale venne allestita anche la prova di colore.

 

Prove di colore dei francobolli di alto valore di una serie definitiva

Cartoncino (14,5 x 13,5 centimetri), presumibilmente eseguito a Novara per conto della Direzione Generale delle Poste, contenente le prove di colore dei cinque alti valori della nuova serie ordinaria nel formato definitivo 18 x 22 millimetri: 2 lire carminio (effigie di Mazzini); 2,50 lire arancio (Garibaldi); 10 lire, violetto cupo (Mazzini); 50 lire violetto (Mazzini).
Al verso la dicitura in riquadro: "Cart. N. 324 N - 325 N - 328 N - 329 N - 332 N - . BOZZA N: 1a INVIATO LI 4 - 4 - 45 - XXIII"

Cartoncino (19 x 15 centimetri), presumibilmente elaborato a Verona presso la Direzione Generale delle Poste, contenente le prove di una serie di francobolli per segnatasse che era destinata a sostituire quella del Regno. E' composta dalle vignette nel formato 22 x 18 mm. dei valori da 10 centesimi e 2 lire stampate in cinque colori diversi: azzurro per il 10 centesimi, carminio per il 20 centesimi, verde per il 25 centesimi, arancio per il 30 centesimi, violetto per il 50 centesimi, arancio per 1 lira, verde per il 2 lire violetto per il 5 lire, azzurro per il 10 lire e carminio per il 20 lire. Vennero stampate in rotocalco, ritagliate e applicate su fondo dentellato.
Al verso del cartoncino i riferimenti "CART. N. 282 N; BOZZA N. 2a; INVIATA LI 4 - 4 - 45 - XXIII".

 

Prove di altra provenienza

Sono noti anche quattro saggi (50 cent. verde, 1 lira violetto, 2 lire arancio, 5 lire carminio) eseguiti nel 1945 in offset da bozzetti dell'artista Cisari per lo studio di un'emissione commemorativa di Alessandro Volta. Due di questi bozzetti vennero poi, con alcune modifiche, utilizzati per la serie commemorativa di due valori emessa dalla Repubblica Italiana nel 1949. Questi saggi furono stampati dalla ditta Vallardi nel suo stabilimento di Appiano Gentile (Como) su carta normale o gessata, usando retini molto larghi.



Due prove su carta bianca, senza filigrana con dentellatura lineare 14 x 14, stampate in rotocalco in azzurro per un valore da 1,25 lire e in nero ardesia perun valore da 1,50 lire eseguite nello stabilimento Vallardi di Appiano Gentile.

 

 

 

 

 

Dieci prove di colore preparate per una serie commemorativa di Alessandro Volta, comprendenti quattro vignette con valori e colori diversi . Il valore da 50 centesimi è noto in sei diverse tonalità di verde (dal verde giallo al verde grigio); quello da 1 lira in tre tonalità di violetto; quello da 2 lire in due tonalità di giallo arancio e arancio; il 5 lire in tre tonalità di carminio.
Due di queste vignette vennero utilizzate nel 1949 per la realizzazione della serie commemorativa del 150° anniversario dell’invenzione della pila elettrica.

 

I due valori emessi nel 1949

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