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La cartolina pubblicitaria “Barbus impermeabili“

nei suoi usi postali
 

di Giuseppe LI VIGNI  (L'INTERO POSTALE n. 116/117 - 2013)

 



Negli anni dal 1919 al 1925 fu fatto largo uso dell'inserzione pubblicitaria su carte valori dello stato. Durante il Regno di Vittorio Emanuele III, negli anni successivi alla Grande Guerra, fu infatti emessa un'apposita serie di francobolli con appendice pubblicitaria, preceduta da diverse cartoline e biglietti postali, già in corso, che ricevettero la stampa di un tassello pubblicitario. In seguito, per vari motivi, la pubblicità venne vietata tramite un apposito RD 7.5.1925 n°584 convertito nella legge 21.3.1926 n°597. Questi due provvedimenti legislativi furono abrogati, in periodo repubblicano, col DCPS 15.9.1946 n°622 nel quale lo stato si riservava, “a fini di pubblicità commerciale, industriale e professionale, l’uso degli spazi disponibili sugli stampati, moduli e pubblicazioni del Ministero delle poste e delle comunicazioni”. Questa frase, con minime modifiche, viene ripresa sulla successiva Legge 8.7.1949 n°463 che fa seguito al decreto del 1946 ed esplicita nuovamente come possibile la pubblicità sulle carte valori.

La particolarità è che questa pratica riguardò solamente due tipi di cartoline postali:

 

1) - Democratica Lire 15 verde oliva su cartoncino crema con tasselli CHLORODONT e LEOCREMA, che furono messe in distribuzione almeno da fine dicembre 1950, secondo quanto riportato dal catalogo Interitalia.
 

2) - Quadriga Lire 20 verde su cartoncino crema o grigio-camoscio
con tasselli BARBUS, CHLORODONT, LEOCREMA, messe in circolazione almeno da maggio 1952.

 

Queste cartoline postali sono di facile o facilissima reperibilità, tranne quella col tassello Barbus impermeabili, che allo stato di nuova è una rarità di prima grandezza e, di conseguenza, è anche la meno comune nei vari usi postali.

Desidero ora presentare alcune immagini di esemplari che documentano gli usi a me noti.
In Fig.1 la cartolina, spedita da Greve (FI) il 29.5.52 e diretta a Firenze, è nel suo impiego più normale per l'interno.

 

Fig. 1

 

Trattandosi di una cartolina poco comune, tutti gli altri impieghi, come quelli con servizi accessori, si dimostrano poco facili da reperire. Vediamo quello in raccomandazione, in questo caso con aggiunta di un Lire 35 Lavoro, da Firenze il 21.5.52 a Bologna, che va a coprire la tariffa di raccomandata aperta. Vedi Fig.2.

 

Fig. 2



Altro uso non facile è per espresso, in questo caso con aggiunta di un apposito francobollo speciale da Lire 50, che va a coprire la tariffa Espresso, da Firenze il 10.7.52 a Scarperia (FI). Vedi Fig.3.

 

Fig. 3


Veniamo ora ad usi più inconsueti.

Nel caso documentato in Fig. 4, l'intero è stato spedito come stampe raccomandate, con aggiunta di un Lire 20 Lavoro a coprire la tariffa di Lire 5 stampe più Lire 35 raccomandata aperta, da Catania il 19.10.52 a Misterbianco (CT).

 

Fig. 4

 

Nel caso successivo l'intero è stato spedito come stampe raccomandate contrassegno, con l’aggiunta di un Lire 5 Lavoro e di un Lire 25 Centenario Francobolli Modena e Parma a coprire la tariffa di Lire 5 stampe più Lire 35 raccomandata aperta più Lire 10 assegno, da Genova il 4.6.52 a Belluno. Vedi Fig.5.

 

Fig. 5


Altro impiego particolare da segnalare è quello come Avviso di Ricevimento di una raccomandata spedita da Loreto (AN) il 13.5.52 a Spoleto. Spesso, in vari periodi, la cartolina postale è stata utilizzata con funzione sostitutiva di un avviso di ricevimento (o ricevuta di ritorno) e quello illustrato in Fig.6 ne è appunto una dimostrazione.

 

Fig. 6

Fig. 6 (retro)

 

La cartolina Barbus venne usata anche per l'estero e ne sono noti alcuni pezzi usati.
In Fig.7 ne presento uno spedito da Rapallo il 7.5.1952 e indirizzato in Francia, in un periodo in cui le cartoline postali per l’estero prevedevano una tariffa di Lire 35, ma dal 1.6.1950, per un accordo fra Italia e Francia, le lettere e le cartoline postali dirette in Francia, Monaco principato, Algeria e Andorra francese usufruivano di una tariffa agevolata parificata a quella per l'interno. Per questo motivo l’esemplare è regolarmente privo di francobolli aggiunti.
Curiosamente l'intero è stato ridotto manualmente al lato destro pur risultando completa la scrittura sul retro.

 

Fig. 7

 

In Fig. 8 vediamo invece un uso da Ancona 21.5.52 per l'Inghilterra con aggiunti Lire 5 e Lire 10 Lavoro a formare l'esatta tariffa da Lire 35, di cui si diceva.

 

Fig. 8

 

A chiusura, in Fig. 9 segnalo uno di questi interi spedito all'interno da Samasi (CA) 23.6.52 a Paderno Ponchielli (CR) stampato su cartoncino grigio-camoscio anziché crema. E' l'unico che conosco con questa tonalità di cartoncino.

 

Fig. 9

 

Ringrazio fin da ora chi vorrà segnalare ulteriori possibili usi.

 

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