La Dalmazia è una regione storica che si affaccia sul Mare Adriatico, di fronte alle coste orientali italiane. Attualmente appartiene alla Croazia ma per molti secoli ha condiviso le sorti politiche e culturali italiane (provincia romana, periodo delle invasioni barbare, periodo veneziano). Dopo la parentesi napoleonica la regione venne elevata al rango di regno e divenne una provincia dell’impero austriaco. Alla fine della prima guerra mondiale passò al neonato regno S.H.S. (Serbi, Croati e Sloveni, poi Jugoslavia), tranne la città di Zara e l’isola di Lagosta che passarono all’Italia (perse poi nel 1947).

Postalmente la regione per lunghi secoli venne servita solo dalle navi che seguivano la rotta Venezia-Costantinopoli. Nel 1797 venne aperto il primo ufficio postale a Zara. Durante il periodo austriaco venne ampliata la rete degli uffici postali e riorganizzata tutta la struttura postale. Nel 1850 vennero introdotti i francobolli dell’impero austriaco. Alla fine della Grande Guerra la regione venne momentaneamente divisa tra Italia e Regno S.H.S.; poi, con la firma del Trattato di Rapallo, avvenne la definitiva sistemazione territoriale. Questo periodo è molto interessante a livello postale: nella zona italiana venne mantenuta in vigore la normativa austriaca pre-bellica anche se a Zara, Sebenico e Curzola vennero aperti ex-novo tre uffici postali di “diritto italiano”, in contrasto quindi con le norme internazionali. In più operavano diversi uffici di Posta Militare. Ciò ha contribuito a rendere particolarmente interessanti molti documenti postali dell’epoca.

Nella zona S.H.S. solo nei primi mesi del 1919 venne mantenuta in vigore la normativa austriaca; vennero poi introdotti i francobolli del nuovo stato e adottare nuove tariffe postali.

Nel 1921, per effetto del trattato ti pace, l’Italia cedette la gran parte della Dalmazia occupata nel 1918. Quindi la regione seguì le sorti dello stato jugoslavo fino alla sua disgregazione e alla nascita dello stato croato.

Stefano Domenighini