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prefilatelia di Milano: aggionamento n. 2

di Raffaele Baroffio

Fino a quando verranno ritrovate nuove prefilateliche, impronte differenti o anche semplicemente segnalate integrazioni di date d’uso, non cesserà l’interesse per la prefilatelia.
A differenza del collezionismo filatelico non sono stati prodotti cataloghi a cadenza sufficientemente ravvicinata per aggiornare i nuovi ritrovamenti. Ciò induce gli appassionati di questo settore a consultare diverse pubblicazioni per perfezionare le proprie conoscenze o per completare la proprio collezione.
Seppur cultori di un collezionismo che affonda le radici in secoli lontani, gli attuali appassionati di prefilatelia possono però contare sull’informatica che potrebbe facilitare un aggiornamento rapido ed efficace.
Sarebbe davvero interessante se qualche rivista o studioso raccogliesse le integrazioni dei singoli annullamenti. Se ogni esperto di una “zona prefilatelica” arricchisse l’annullo di cui è collezionista, accorpando le segnalazioni della letteratura, si potrebbe arrivare a compendiare un aggiornamento prefilatelico almeno per le impronte più studiate o collezionate.
Il “web” consente, con una certa facilità, la ricerca di pubblicazioni, riviste o segnalazioni, relative ai vari annulli e non dovrebbe essere complicato costituire un “ database” per ogni bollo prefilatelico, gestito, curato dai più esperti cultori della materia, con la supervisione di periti di provata esperienza e capacità. Ovvero la tecnologia moderna a supporto di un collezionismo antico.
Solitamente è in giovane età che nasce l’interesse per la filatelia, alcuni approfondendo le conoscenze, vengono attratti dalla storia postale. Una parte di essi, incuriosito dalla prefilatelia l’avvicina. Alcuni vengono però frenati dalle difficoltà interpretative dei numerosi segni e bolli delle lettere che incontrano. E’ solo una piccola parte di collezionisti che viene affascinata e allettata da questo studio, che affronta con passione. E’ lo “zoccolo duro” della prefilatelia, coloro che continuano a cercare nuove lettere, altre impronte, a tentare di interpretare ogni segno delle missive. Tra questi, pochissimi ma colti e instancabili studiosi, affrontano gli archivi e spesso, portano a conoscenza di un pubblico più vasto notizie fondamentali per la prefilatelia.
Non deve sorprendere quindi che i cultori di questo settore collezionistico, in minoranza rispetto ai collezionisti classici, non abbia strumenti di studio e confronto adegati, come i cataloghi. Per produrli occorre avere a disposizione e poter consultare una massa enorme di lettere. Occorre tempo, pazienza, cultura. Anche gli editori sono restii a pubblicare lavori, anche se costati anni di fatiche, sapendo che il mercato è limitato e non ci sarà un adeguato ritorno economico. A fronte di questo aspetto bisogna però notare che le pubblicazioni prefilateliche (giornali, riviste, articoli) sono relativamente diffuse, compensando la carenza di libri e cataloghi che appaiono raramente sul mercato. E’ proprio questo gruppo di studiosi appassionati che permette di tenere desto l’interesse per la prefilatelia. Per fortuna, nei principali cataloghi d’aste, l’offerta di questo materiale, anche di pregio, non manca mai.
Vengono riportati alcuni aggiornamenti e integrazioni della prefilatelia di Milano, facendo riferimento al classico volume del Vollmeier : “Catalogo dei bolli postali del territorio Lombardo-Veneto dalle origini all’introduzione del francobollo”-Sirotti editore- Milano-1979.



LETTERA DA MILANO A GENOVA DEL 3 MAGGIO 1809.
PRESENTA L’ANNULLO ROSSO “ MILANO P. P.” CON RIQUADRO PARZIALE.
POTREBBE ESSERE RIFERITO ALL’ANNULLO 8.6 (IN ROSSO)
CHE FU USATO IN PARTENZA TRA L’APRILE 1805 E IL 1809) SECONDO IL VOLLMEIER
( CHE APPONE LA SUA FIRMA DI PERIZIA ALLA LETTERA).
IN REALTA’ TALE ANNULLO, NEL CATALOGO DELLO STUDIOSO TICINESE
PRESENTA SOLO IL BORDO INFERIORE, MENTRE IN QUESTO CASO E’ EVIDENTE UN BORDO
SUPERIORE E LATERALE DESTRO: POTREBBE ESSERE RIFERITO AD USURA DEL TIMBRO




LETTERA DA MILANO A VENEZIA DELL’11 DICEMBRE (1846) RECANTE ANCHE IL BOLLO “D” IN ROSSO, CONSIDERATO INIZIALMENTE DA VOLLMEIER COME DI CONTROLLO: IN TAL CASO POSTICIPEREBBE DI CIRCA 5 ANNI L’ULTIMA DATA NOTA. ORA VIENE RITENUTO UN BOLLO (DEL TIPO 87) APPOSTO IN ARRIVO DAL CASELLISTA A VENEZIA.


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