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il piano delle corse del 1814
di Giovanni Aceto Cattani, Ispettore e Direttore Generale delle Poste
terza parte

di Giuseppe Marchese

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Altezza Reale

Signore

La lentezza con la quale si verifica oggi la comunicazione per via di poste tra la Capitale e l’interno del Regno, non eseguendosi tutte le corse nella buona stagione in meno di undici o di tredici giorni, gli ostacoli che soffre il nuovo sistema di Polizia e di Amministrazione, per trovarsi non pochi paesi di ogni distretto, mancanti di una diretta comunicazione cò lor capoluoghi per cui giornalieri reclami e lagnanze pervengono da ogni punto dell’Isola, le conseguenze e il pregiudizio che ne soffre il commercio interno, soggiogando spesso i particolari alla spesa di espressi corrieri, ed il dispendio a cui va soggetto l’Erario dello Stato, tanto per la spesa della periodica staffetta che si spediscono con dispacci, che non ammettono l’indugio, e la lentezza dell’attuale sistema di corse sono stati tanti oggetti che hanno lungamente fissato la mia attenzione, onde avessi potuto proporre alla fine del presente affitto delle Poste, che spirerà col termine del corrente mese, un nuovo piano, il quale abbreviando la lunghezza delle corse attuali, stabilisce un sistema di comunicazioni, più celere, e più spedito tra i comuni di ogni Distretto cò lor Capoluoghi e tra questi altri con la Capitale; e benché non abbia io potuto portarlo presto a compimento, per essere messo in esecuzione al termine del suddetto affitto a cagione della molteplicità d’informazioni che ho dovuto raccogliere, pure dopo non lieve fatica mi affretto ora ad umiliarle a V. A. R. per la sovrana approvazione.

La partenza de corrieri resta in esso piano fissata invece dell’ora una dopo mezzogiorno dè giorni di Lunedì e Giovedì, alle ore pomeridiane dè giorni di Mercoledì, e Sabato, onde così possano non meno le R:li Segreterie e i pubblici uffici, che i particolari, far più comodamente le loro spedizioni sino alle ore due pomeridiane e per essere i nuovi giorni, oltre alla maggiore convenienza, meglio combinabili ancora con l’arrivo e con la partenza della valigia del Continente.

Sono le corse invece di sette quante sono attualmente, ristrette al n.ro di sei, restando abolita quella sinora detta di Messina per le montagne, e sono: 1^ di Messina, 2^ di Catania, 3^ di Noto, 4^ di Terranuova, 5^ di Mazara, e 6^ da Messina a Terranuova.

In ciascuna di esse si scorge la rotta, che dovrà tenere ogni corriere; ed il tempo entro il quale deve ogni corsa essere compiuta ch’è di giorni 4 per quella di Mazara e di giorni sei circa per tutte le rimanenti.

Ciò premesso V.A.R. può ben considerare con un tal piano abbreviando per metà il tempo che si è sinora impiegato nel sistema delle attuali corse non potrà effettuarsi senza un numero di cambiature di animali, e di uomini, proporzionate alle stagioni, ed all’orario fissato, e per conseguenza senza una sensibile alterazione della spesa, e quando a questa aggiunger si voglia, l’altra non meno necessaria, cioè di proporzionare un conveniente soldo agli impiegati del R. Corso, che han fin’ora o di speranza, o di abusi. L’A.V.R. conoscerà quanto sia necessario, che la tassa delle lettere soffra la stessa alterazione, onde si possano così equilibrare le spese.

Tali alterazioni, che sarebbe giustificata abbastanza coll’aversi riguardo all’epoca in cui fu simil tassa stabilita, ed al valore che ha oggi la moneta, comparata col tempo di allora, diviene assai più giustificata ed indispensabile a cagione delle maggiori spese da farsi, ed in considerazione che non pochi vantaggi che il pubblico sperimenterà da sì essenziali miglioramenti. Stimo quindi necessario che la tassa sinora di grani 5 per ogni foglio, di grani 8 per ogni foglio e mezzo, di grani 10 per due fogli, e di grani 12 per ogni oncia di peso, sia ridotta a quella di grani sei per ogni mezzo foglio, di grani 8 per un foglio, di grani 10 per un foglio e mezzo, di grani 16 per due fogli e di grani 18 per ogni oncia di peso; abolendosi per tale aumento il diritto di doppia corsa, a cui fin’ora assoggettate le lettere che passano da una in altra corsa, prima di giungere al luogo di loro destinazione, ciò che ha dato generalmente motivo a non poche doglianze.

Oltre a ciò, con lo stabilimento del suddetto piano, la corsa di Messina venendo a compirsi dentro lo stesso tempo che s’impiega oggi dà corrieri della staffetta, sarebbe mia opinione d’addossare al fittuario di detta corsa il carico di portare colà dalla Capitale, e di riportare di là quì la valigia delle lettere del Continente, mercè una diversa gratificazione per la spesa di un animale di cui vi sarà di bisogno, e di abolirsi così la staffetta per il Continente, la di cui spesa sul piede dell’attuale di onze 22 che si pagano provvisoriamente per ogni corsa, è di onze 2288, e sul piede di onze 30 come si è per l’addietro praticato, e come si reclama dà corrieri così detti ordinari, ascende all’anno di onze 3.120, oltre alla spesa di onze 9 al mese per la mensiglia di un corriere, che dovrebbe stare stazionato a Messina, per partire con la valigia del Continente al momento del suo arrivo a Calabria.

Avendo rassegnato a S.A.R. tutto ciò, che potrebbe praticarsi per la maggiore economia dell’Officio, conviene che le faccia anche presente la necessità di farsi oggi innanzi de stabilimenti per migliorare le condizioni dei luogotenenti, e de distributori, impiegati delle Poste subalterni del Regno. E’ ad essi fidato il sogno, ed interessante deposito della fede pubblica, ed è interamente dipendente dalla loro integrità, e scrupolosa esattezza nello adempimento delle proprie competenze, il buon ordine, e la sicurezza di questo interessante ramo del pubblico servizio. E perciò son’io nell’obbligo di rassegnare a V.R.A. che non mi lusingo di ottenere giammai da suddetti ufficiali l’esatta osservanza dè necessari regolamenti, finchè dare alla perdita del foro, ch’era tanto riguardato, dare alla esclusione de consigli civici della Magistratura municipale, e della rappresentanza Nazionale, soffriranno anc’ora detti impiegati la privazione di qualunque emolumento. Trovo perciò conveniente di proporre a V.A.R.

1° che si abolisca il diritto, che si è sinora esatto per conto del Regio Erario sulle patenti dei suddetti impiegati, a quali si abbiano da oggi innanzi le medesime dar gratis.

2° che ogni comune oltre all’obbligo di prestare un’officina comoda, e centrale, e fornita del bisognevole per l’uso del Regio Corso, abbia ancora ad assumere quello di assegnare un soldo al distributore invece del diritto finora percepito sul valore delle lettere, concernendo un tal servizio direttamente l’utile del proprio comune.

3° che detto soldo non possa essere minore di onze 6 annue per li Comuni la di cui popolazione non eccede mille anime. Di 12 per le popolazioni al di là di 1.ooo anche non eccedano le 5.000. Di 24 per quelle al di là di 5.000, e che non eccedano le 10.000. Di 36 per quelle al di la di 10.000 e che non eccedano le 15.000. Di 48 per quelle al di la di 15.000 e che non eccedano le 20.000. Di 60 per quelle al di la di 20.000 e che non eccedano i 25.000. Di 72 per quelle al di la di 25.000 e che non eccedano le 30.000. Di 84 per quelle al di la di 30.000 e che non eccedano le 40.000. Di 96 per quelle al di la di 40.000 e che non eccedono le 50.000. Di 108 per quelle al di la di 50.000 e che non eccedano le 70.000. Di 132 per quelle al di la di 70.000 e che non eccedano 80.000. Di 144 per quelle al di la di 80.000 e non eccedano le 90.000. Di 156 per quelle al di la di 90.000 e che non eccedano le 100.000. Di 168 per quelle al di la di 100.000.
Con l’obbligo ad ogni distributore di provvedere a proprie spese a gasti necessari, e al pagamento dè salari di aiutanti, se ne occorrerà il bisogno.

4° Che i rispettivi Magistrati di ogni comune abbiano, in caso di vacanza, il diritto, di far proposta di tre soggetti per la carica di distributore all’Ispettore e Direttore Generale delle Poste, nel quale si abbia tra questi a fare la scelta.

5° Che dagli affittatori in caso di affitto, e dall’Erario in caso di economia si facciano buoni tarì due per oncia a ogni distributore per le lettere indispensate, quali dovranno correre a carico dè rispettivi distributori.

6° Finalmente, che ogni luogotenente percepisca il diritto di tarì 5 per oncia sulle lettere appartenenti al rispettivo comune, incluso il tarì 1 per oncia sinora percepito.

Non mi resta adesso che pregare V.A.R. onde si degni di munire un tal piano della sovrana sanzione e di autorizzarmi a disporre l’affitto sia di tutte le corse insieme che di ognuna di esse, in particolare per lo spazio di un anno; nella intelligenza che in virtù del regio dispaccio di 17 di questo mese, dal primo dell’entrante luglio in poi, resta il presente affitto delle Poste provvisoriamente prorogato sino all’esecuzione del nuovo piano.

Ed maggiore ossequio ho l’onore di rassegnarmi di V.A.R.

umilissimo e fedelissimo suddito

Giovanni d’Aceto
Ispettore e Direttore Generale delle Poste

Palermo lì 27 giugno 1814


A V. A. R.
Il Principe Vicario Generale
per via della Real Segreteria di Stato,
Affari Esteri e Poste


NUOVO PIANO

DELLE

CORSE DI SICILIA

COMPILATO DA

GIOVANNI ACETO CATTANI

ISPETTORE E DIRETTORE GENERALE DELLE POSTE

NELL’ANNO 1814 IN PALERMO

RIPRESO DA
ARCHIVIO DI STATO PALERMO
REAL SEGRETERIA INCARTAMENTI BUSTA 5348


N.B
I passi notati in rosso sono quelli per dove passa il Corriero principale, o i corrieri secondari.
Quelli notati in verde ricevono le lettere dai Capi di Comarca principali per via di Postiglioni, e sono al tempo stesso Capi di Comarca secondari di altri paesi subalterni.
Quelli notati in nero ricevono le lettere dai Capi di Comarca primarj e secondarj per via di Postiglioni

 

1^ corsa

Da PALERMO A CATANIA

2^ corsa

Da PALERMO A TERRANUOVA (GELA)

3^ corsa

Da PALERMO A MAZZARA

4^ corsa

Da PALERMO A MESSINA

5^ corsa

Da PALERMO A NOTO

6^ corsa

Da MESSINA A TERRANUOVA (GELA)

 

 

QUADRO GENERALE DELLE CORSE

 


CORSA DA PALERMO A CATANIA

 

Questa corsa traversa i Distretti di Termini di Cefalù di Nicosia e di Catania
Comunica per mezzo di Termini e di Catania colla corsa di Noto.
Per mezzo di Palermo comunica con la corsa di Mazzara e di Terranova, e comunica ancora per mezzo di Catania con quest’ultima.
Per mezzo di Polizzi, Termini, e Catania comunica colla Corsa di Messina e con quella da Messina a Terranova.

 

ITINERARIO

CAMMINI

 

ORARIO PARTENZA

OSSERVAZIONI

ANDATA

CORSE TRAVERSE

CORSE INTERNE

PARTENZA

 

PALERMO

 

 

Alle ore quattro pomeridiane dei giorni di Mercoledì e Sabato

 

FICARAZZI

 

 

 

 

SANTA FLAVIA

 

Milicia, Castelluccio, Bagaria

 

 

TERMINI

 

Sciara Signora , Cerda, Alminusa (Aliminusa), Montemaggiore

Arrivo in detti giorni alle ore 9 pomeridiane

 

TERMINI

Caccamo

Roccapalumba, Alia, Castronuovo, Lercara Friddi, Vicari, Villafrati, Godrano, XX miglia, Mezzojuso, Diana, Baucina, Ciminna

 

Le lettere di Villafrati, di Roccapalumba e dei Paesi rispettivamente dipendenti saranno portati in Caccamo dai loro Postiglioni, e di la a Termini dal Postiglione di Caccamo

POLIZZI

 

 

Giovedì e Domenica alle ore cinque della mattina

 

NICOSIA

 

Troina, Sperlinga, Cerami, Villadoro

La sera di detti giorni

 

 

 

 

 

 

REGALBUTO

 

Carcaci, Leonforte, Centorbi, Assaro, S. Filippo d’Argirò, Nissoria

Venerdì e Lunedì alle ore 10 antimeridiane in inverno a m. g. (mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

CATENANUOVA

 

 

 

 

PATERNO’

 

Trecastagni, Biancavilla,Pedara, Belpasso, Viagrande, Nicolosi

 

 

 

 

Adernò, Randazzo, Bronti (Bronte), Maletto

 

 

MISTERBIANCO

 

 

 

 

CATANIA

 

 

 

Acireale, Aci Bonaccorso, Aci S. Antonio e Filippo, Camporotondo, S. Giovanni di Galermo, Gravina, Mascalucia, Massannunziata, Acicastello, Acicatena, S. Agata Li Battiati, S. Giovanni la punta, S. Gregorio, S. Pietro di Catania, Tremisteri

La sera di detti giorni in Està e Sabato e Martedì mattina in Inverno

Castiglione, Linguaglossa, Calatabiano e Piedimonte comunicheranno con Catania per via delle Giarre per mezzo del Corriere della corsa da Messina a Terranova, che passerà di là la notte di Mercoledì e Sabato all’andata, e Lunedì, e Mercoledì al ritorno.

RITORNO

 

 

Mercoledì e Domenica avanti l’alba

N. B. Nei luoghi subalterni si osserverà al ritorno del corriero lo stesso sistema, che all’andata, per mezzo dei rispettivi postiglioni

MISTERBIANCO

 

 

 

 

PATERNÒ

 

 

Mercoledì e Domenica avanti al far del giorno

 

CATENANUOVA

 

 

 

 

REGALBUTO

 

 

A mezzogiorno di detti giorni

 

NICOSIA

 

 

La sera di detti giorni in Està, e Giovedì e Lunedì all’alba in inverno

 

POLIZZI

 

 

Giovedì e Lunedì mattina in Està e la sera in inverno

 

TERMINI

 

 

La sera di detti giorni in Està e il Venerdì e Martedì mattino in inverno

 

TRABIA

 

 

 

 

SANTA FLAVIA

 

 

 

 

FICARAZZI

 

 

 

 

PALERMO

 

 

Venerdì e Martedì all’alba in Està, ed a mezzo giorno in Inverno

 

 

Cammino da Palermo a Catania


SECONDA CORSA DA PALERMO A TERRANUOVA (GELA)

 

Questa corsa traversa i Distretti di Corleone, di Sciacca, di Girgenti, e di Terranuova (Gela).
Per mezzo del postiglione di Sciacca à Mazara stabilito due volte la settimana comunica con quella di Mazara.
Per mezzo di Palermo comunica colla corsa di Messina.
Per mezzo di Terranuova (Gela) comunica colla corsa di Noto, e con quella di Messina a Terranova

 

ITINERARIO

CAMMINI

 

ORARIO PARTENZA

OSSERVAZIONI

ANDATA

CORSE TRAVERSE

CORSE INTERNE

PARTENZA

 

PALERMO

 

 

Alle ore 4 pomeridiane dei giorni di Mercoledì e Sabato

 

PARCOREALE

 

 

 

 

CORLEONE

 

Palazzo Adriano

Prizzi, Bivona, S. Stefano la Quisquina, Cammarata, Villafranca, Cianciana, Burgio Casteltermini, Alessandria, S. Blasi, Lucca, Ribera, Calamonaci

 

Alle ore 2 della mattina dè giorni di Giovedì e Domenica

Un postiglione a cavallo parte da Corleone immediatamente dopo l’arrivo del corriero per Palazzo Adriano, Bivona, Villafranca, d’andata. In ritorno per la stessa strada a Corleone nei giorni di Martedì e Venerdì sera.

CONTESSA

 

Bisacquino, Giuliana, Chiusa, Vaccarizzo

 

 

SAMBUCA

 

S. Margherita, Montevago, Menfi

 

 

SCIACCA

 

 

S. Anna, Caltabellotta

Arrivo la sera di Giovedì e Domenica

Da Sciacca a Mazara partirà un postiglione due volte la settimana pella comunicazione della corsa di Terranuova (Gela) e di Mazara

MONTALLEGRO

 

Cattolica

 

 

SICULIANA

 

Monteregale

 

 

GIRGENTI

Naro

Camastra, Campobello, Canicattì, Ravanusa

Castrofilippo

Nella buona stagione alle 5 pomeridiane dei giorni di Venerdì e Lunedì e nella cattiva la sera delli stessi giorni

Un postiglione a cavallo partirà da Girgenti per Naro immediatamente dopo l’arrivo del corriere.

GIRGENTI

 

S. Angelo Muxiaro, Aragona, Comitini, Bifara Raffadali, Favara S. Elisabetta, Grotte, Ragalmuto, Joppolo, Monteaperto

Nella buona stagione alle 5 pomeridiane dei giorni di Venerdì e Lunedì e nella cattiva la sera delli stessi giorni

Un postiglione a cavallo partirà da Girgenti per Naro immediatamente dopo l’arrivo del corriere.

PALMA

 

 

 

 

LICATA

 

 

 

 

TERRANUOVA (GELA)

 

Butera, Riesi, Mazzarino

Alle 4 pomeridiane dei giorni di Sabato e Martedì

S. Maria di Niscemi comunica con Terranuova (Gela) per via del postiglione da Terranuova (Gela) a Caltagirone

 

 

 

 

 

RITORNO

 

 

Orario Partenza

Da Terranuova (Gela) va all’alba dei giorni di Domenica e Mercoledì

 

LICATA

 

 

 

 

PALMA

 

 

 

 

GIRGENTI

 

 

Arrivo alle 8 pomeridiane dei suddetti giorni.

 

SICULIANA

 

 

 

 

MONTALLEGRO

 

 

 

 

SCIACCA

 

 

Alle ore 3 pomeridiane del Giovedì e Lunedì

 

SAMBUCA

 

 

La sera di detti giorni

 

CONTESSA

 

 

Martedì e Venerdì mattino

 

CORLEONE

Palazzo Adriano

Villafranca, Bivona

 

 

PIANA

 

 

 

 

PARCOREALE

 

 

 

 

PALERMO

 

 

La sera di Martedì e Venerdì

 

 

CAMMINO DA PALERMO A TERRANUOVA (GELA).

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