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dal Granducato al Regno d'Italia
(prima parte)
di Vittorio Morani (Aspot)

 

 Storia postale Toscana dal 1851 al 1861, con particolare riguardo alle vicende postali che accompagnarono e caratterizzarono l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna, la formazione dell’Italia Unita , nonché le peculiarità ed i privilegi postali di cui continuò a beneficiare la regione nel primo periodo del Regno d’Italia.

Cronologia storico-postale

  • Periodo Provvisorio: 250 giorni (dal 27 aprile 1859 al 31 dicembre 1859);

  • Periodo Sardo, provvisorio: 80 giorni (dal 1° gennaio 1860 al 21 marzo 1860);

  • Periodo Sardo: 360 giorni: (dal 22 marzo 1860 al 16 marzo 1861);

 

prima del 27 aprile 1859

 


Governo Provvisorio 27 aprile – 10 maggio 1859

 


Governo della Toscana 11 maggio – 31 dicembre 1859

 


Governo della Toscana Amministrazione degli
Stati Sardi 1° gennaio 1860 – 16 marzo 1861 
 

Regno d’Italia
17 marzo 1861

 


Francobolli in crazie e tariffe toscane
 
Francobolli in crazie e tariffe toscane Francobolli in crazie e tariffe toscane Francobolli in lire e tariffe sarde   
  • Dal periodo prefilatelico al filatelico
  • 1° aprile 1851 – 27 aprile 1859
  • tariffe per la Lega Austro-Italica
  • tariffe per l’interno

     
  • 28 aprile 1859
  • 27 aprile – 10 maggio 1859
     
  • 11 maggio – 15 giugno 1859
  • 16 giugno – 31 ottobre 1859
    Stati Sardi
    Lombardia liberata, Veneto austriaco
    Ducato di Modena
    Ducato di Parma
    Romagne
  • 1°novembre – 31 dicembre 1859
    Stati Sardi
    Lombardia liberata, Veneto austriaco
    Ducato di Modena
    Ducato di Parma
    Romagne
     
  • 1° gennaio 1860 – 16 marzo 1861
    Stati Sardi
    Lombardia liberata, Veneto austriaco
    Ducato di Modena
    Ducato di Parma
    Romagne
     
 

Periodi tariffari postali

 

I principali avvenimenti politici dal 27 aprile 1859
 

  • 27.4.59 Il Granduca Leopoldo II abbandona Firenze

  • 27.4.59 – 10.5.59 Costituzione del Governo Provvisorio;

  • 11.5.59 - 1.8.59 Governo della Toscana, commissario Carlo Bon-Compagni di Mombello, la Toscana diventa protettorato piemontese;

  • 2.8.59 - 22.3.60 Governo della Toscana, Ministero Barone Bettino Ricasoli;

  • 11.3.60 - 12.3.60 Plebiscito per l’annessione al Regno di Sardegna;

  • 22.3.60 Decreto di annessione;

  • 23.3.60 – 13.2.61 Luogotenenza di Eugenio di Savoia Carignano

  • 15.4.60 Ratifica decreto di annessione;

  • 17.3.61 Proclamazione del Regno d’Italia;



Periodi postali

  • 28.4.59 * – 10.5.59 Governo provvisorio, tasse postali assolte in moneta toscana;

  • 11.5.59 – 31.12.59 Governo della Toscana, tasse postali assolte in moneta toscana;

  • 1.1.60 – 28.2.61 Governo della Toscana, tasse assolte in centesimi di lira italiana;

  • 1.3.61 – 17.3.61 Amministrazione degli Stati Sardi e poi del Regno d’Italia.


    *La costituzione del governo provvisorio, venne annunciata nella sera del 27 aprile, quando gli uffici postali erano già chiusi. Pertanto, agli effetti postali, la prima data del Governo Provvisorio della Toscana è quella del 28 aprile che è anche, in assoluto, la prima di tutti i governi provvisori degli Stati preunitari.

     

Dal periodo prefilatelico al filatelico
 


 


Ultimo giorno del periodo prefilatelico
1851, 31 marzo. Da Firenze a Siena, lettera di primo porto spedita l’ultimo giorno del periodo prefilatelico.
Al recto timbro “cerchio a banderuola” di Firenze, al verso timbro di arrivo “doppio cerchio” di Siena del 1° aprile.
 


 



 


Primo giorno di introduzione dei francobolli nel Granducato di Toscana
1851, 1° aprile. Da Firenze a Lucca, lettera spedita in porto assegnato il primo giorno di introduzione
 dei francobolli nel Granducato di Toscana.
Al recto timbro “cerchio a banderuola” di Firenze, al verso timbro di arrivo “doppio cerchio” di Lucca del 2 aprile.
 


 

 

GRANDUCATO DI TOSCANA
1 aprile 1851 – 27 aprile 1859
 

Cronologia Storico-Postale

  • 1851, 1° aprile: entra in vigore la convenzione per la Lega Austro-Italica, il Granducato è membro fondatore, vengono emessi i primi francobolli di Toscana; le tariffe per le corrispondenze dirette negli altri paesi della Lega vengono stabilite a 2, 4 e 6 crazie per il porto della lettera semplice, rispettivamente per la prima, la seconda e la terza distanza, mentre stabilisce una tariffa uniforme ed unica di 2 crazie per la lettera di porto semplice diretta nell’interno del Granducato;

  • 1851, 1° ottobre: entra in vigore la convenzione stipulata il 15.3.51 con la Francia;

  • 1852, 1° agosto: entra in vigore la convenzione stipulata il 28.4.52 con gli Stati Sardi;

  • 1854, 1° ottobre: introduzione della tassa di bollo straordinaria per i giornali provenienti dall’Austria, Modena e Parma;

  • 1857, dal marzo: II emissione dei francobolli granducali;

  • 1857, 1° luglio: cambio delle tariffe;
     

CORRISPONDENZE DALLA TOSCANA AGLI STATI DELLA LEGA AUSTRO-ITALICA


Le tariffe venivano fissate in base al peso ed alla distanza tra l’ufficio mittente e quello destinatario

Le lettere insufficientemente affrancate pagavano il complemento di affrancatura
e la penalità prevista per le lettere non affrancate.
 

Tra uffici distanti fino a 75 chilometri, un porto ogni 15 denari (17,6 grammi)

I DISTANZA
 

Tra uffici distanti tra 75 e 150 chilometri, un porto ogni 15 denari (17,6 grammi)

II DISTANZA
 
Tra uffici distanti oltre 150 chilometri un porto ogni 15 denari (17,6 grammi)

III DISTANZA
 
Un porto ogni 15 denari (17,6 grammi) pagano una soprattassa oltre il porto

NON AFFRANCATE
 

2 crazie
 
4 crazie 6 crazie + 2 crazie

 

Lettere “Per Consegna” (raccomandate) affrancatura obbligatoria
 
Stampati un porto ogni 15 denari (17,6 grammi) affrancatura obbligatoria
 

+ 4 crazie diritto di raccomandazione
 
1 soldo

 

 


Lega Austro-Italica
Prima distanza

 


 


1852, 28 dicembre. Da Seravezza a Carrara, (13,8 km.), lettera di primo porto, franca a destino,
tra destinazioni distanti fino a 75 km., affrancata in tariffa con una coppia verticale della crazia,
carminio cupo su azzurro, annullata con bollo “muto a sigillo con monogramma I.L.”.
Al recto bollo” doppio cerchio grande” di Seravezza , al verso bollo di arrivo
“doppio cerchio grande” di Carrara del 29 dicembre.
 


Lega Austro-Italica
Seconda distanza

 


 


1857, 18 maggio. Da Firenze a Modena, (km. 131,5), lettera di primo porto, franca a destino per la seconda
distanza, affrancata con un francobollo da 4 crazie, annullato con bollo”PD”in cartella, ripetuto a lato.
Al recto bollo “cerchio a banderuola” di Firenze, al verso bollo di arrivo “cerchio con cappello”
 in azzurro di Modena del 19 maggio.

Prima data d’uso a me nota del francobollo da 4 crazie della seconda emissione.
 


Lega Austro-Italica
Terza distanza



 


1854, 10 gennaio. Da Pisa a Crema, lettera di primo porto, franca a destino, per la terza distanza (oltre 150 km).,
affrancata in tariffa per 6 crazie con una striscia di 5 della crazia più un esemplare singolo, tutti annullati con
bollo “muto a rombi” in rosso di Pisa. Al recto bollo “doppio cerchio piccolo” in rosso di Pisa, al verso bollo di
arrivo “LOV” di Crema del 13 gennaio.
 


Lega Austro-Italica
Raccomandate “Per Consegna”

 


 


1853, 23 ottobre. Da Firenze a Milano, lettera raccomandata (Per Consegna nella terminologia toscana),
affrancata per 16 crazie, (12 crazie per la tariffa di doppio porto e 4 crazie per il diritto di raccomandazione),
con una striscia di cinque del 2 crazie ed un francobollo singolo ed al verso striscia di quattro della crazia.
Tutti i francobolli sono annullati con bollo “cerchio con PD” di Firenze.
Al recto indicazione manoscritta “Per Consegna”, “33” numero di registrazione e bollo “PER CONSEGNA”
stampatello diritto di Firenze, al verso bollo di arrivo “cerchio semplice con data” di Milano del 25 ottobre.
 


Lega Austro-Italica
Stampati



 


1858, 2 aprile. Da Firenze a …., giornale “La Lente”, affrancato in tariffa,
con un soldo della seconda emissione, annullato con bollo “cerchio a banderuola” di Firenze.

Prima data d’uso su giornale del soldo della seconda emissione.
 


Lega Austro-Italica
Lettere affrancate insufficientemente


 


1854, 23 marzo. Da Livorno a Pontremoli (97,9 km.), lettera di primo porto per la seconda distanza, affrancata
 insufficientemente per 2 crazie con dieci francobolli da 1 quattrino (tre coppie orizzontali, una verticale e due
esemplari isolati), tutti annullati con bollo “PD” ripetuto a lato. Come si evince al recto dall’ indicazione
manoscritta “insufficiente” e dal segno “4”, (indicante le due crazie mancanti e le due crazie di soprattassa),
la lettera richiedeva un’affrancatura di 4 crazie pertanto venne tassata per 30 centesimi (indicazione
 manoscritta in inchiostro azzurro), 15 centesimi equivalenti a due crazie e 15 centesimi di soprattassa.

Questa affrancatura rappresenta il massimo multiplo su busta, del francobollo da 1 quattrino della prima emissione.

 


Lega Austro-Italica
Lettere affrancate insufficientemente





1859, 13 aprile. Da Firenze a Camerino (162,3 km.), lettera per la terza distanza, affrancata per 4 crazie con sei
francobolli di tre monete diverse, annullati con bollo “muto a cinque sbarre”. Al recto bollo “cerchio a banderuola” e
bollo “PD” per indicare che la lettera era franca a destino. Al verso bollo di transito di Perugia del 14 aprile e bollo
di arrivo di Camerino del 15 aprile. La lettera avrebbe dovuto essere affrancata per 6 crazie perché la distanza
fra Firenze e Camerino supera i 150 km; l’affrancatura nelle tre monete ha, probabilmente, permesso alla lettera di
giungere franca a destino (per la difficoltà del calcolo totale), senza venir tassata.

Unica combinazione conosciuta.

 


PER L’INTERNO

Dal 1° aprile 1851 al 30 giugno 1857

Dal 1° luglio 1857 al 27 aprile 1859



Lettere
 

Fino a 6 denari esclusi

Primo porto
 
Da 6 fino
a 12 denari esclusi

Secondo porto
 
Da 12 fino
a 18 denari
esclusi
Terzo porto
 
Da 18 fino
a 24 denari
esclusi
Quarto porto
 
Una
Oncia

Quinto porto
 
 

Lettere
 


2 crazie
 

3 crazie

5 crazie

8 crazie

10 crazie

*

*Per le lettere rimaneva in essere, facoltativamente, l’antico sistema del pagamento in contanti del porto
da parte del mittente, più spesso dal destinatario. La tariffa per la spedizione delle corrispondenze all’interno
del Granducato il 1° aprile 1851 era quella in uso fin dal 1° gennaio 1836 e rimase valida fino al 30 giugno 1857.

Il 22 ottobre 1852 il Soprintendente Generale delle Poste disponeva che i diritti di francatura delle
corrispondenze non potevano più venir pagati in contanti ma mediante l’applicazione sulle stesse
di francobolli di valore sufficiente a francarle e se i francobolli applicati non fossero stati
di valore sufficiente la somma mancante doveva pagarla il destinatario.
 


Per l'interno


 


1852, 1° luglio. Da Pisa a Firenze, lettera di primo porto, franca a destino, affrancata in tariffa con un francobollo
da 2 crazie, angolo di foglio. Al recto bollo “muto a rombi”di Pisa come annullatore e bollo cerchio semplice “Pisa
strada ferrata”. Al verso bollo di arrivo “cerchio a banderuola” di Firenze del 2 luglio.
La lettera ha viaggiato utilizzando la “strada ferrata Leopolda”.
 


Per l'interno


 


1855, 23 aprile. Da Anghiari a Pisa, lettera di terzo porto, franca a destino, con peso da 14,2 gr. a meno di 21,3
gr., affrancata in tariffa per 5 crazie con una coppia verticale da due crazie ed un francobollo da una crazia,
annullati con tratti a penna paralleli. Al recto timbro lineare maiuscolo “ANGHIARI” e scritta a penna,in alto,
indicante il peso di mezza oncia. Al verso timbro di arrivo “cerchio a banderuola” di Pisa.
 


Lettere raccomandate "Per Consegna"


 


1855, 30 settembre. Da Castiglione della Pescaja a Firenze, lettera raccomandata “per consegna”, di primo porto,
franca a destino. La lettera del peso fino a 6 denari (7,1 gr.), venne affrancata per 10 crazie (2 crazie per il porto
ordinario e 8 per il diritto di raccomandazione) con due strisce orizzontali di cinque francobolli da una crazia.
I francobolli sono annullati con piccoli tratti a penna. Sul fronte sono presenti: in alto il numero di registrazione, il bollo
doppio cerchio di Castiglione della Pescaja ed il bollo su due righe in stampatello nero “PER CONSEGNA”.
Al verso bollo di arrivo in rosso “cerchio a banderuola” di Firenze del 2 ottobre.
 


Stampati


 


1853, 21 dicembre. Da Livorno a Firenze, circolare , (listino prezzi), franca a destino, affrancata in tariffa
per 1 quattrino, nero su grigio, annullato con bollo “cerchio a banderuola” di Firenze.
 

 CENNI STORICI


Il 10 gennaio 1859 Vittorio Emanuele,
all'apertura del parlamento, tenne il famoso
discorso del "grido di dolore":

"Confortati dall'esperienza del passato,
andiamo risolutamente incontro all'avvenire...;
e mentre rispettiamo i trattati, non siamo
insensibili al grido di dolore che da tante parti
d'Italia si leva verso di noi".

Queste parole commossero ed entusiasmarono
alla follia i Piemontesi e tutti gli Italiani. Il Re Vittorio Emanuele decideva di rischiare la sua
vita, il suo trono, il suo Stato nella difficile lotta
per l'indipendenza italiana.
 



 

 

 

CENNI STORICI (la seconda guerra di indipendenza)


Lo scopo dell’intervento piemontese in Crimea (1855), voluto da Cavour era duplice: accrescere il prestigio del piccolo regno ed inserire la politica in una più vasta visuale europea. Inoltre costituiva la premessa dell’alleanza Franco-Sarda che si concretizzò durante il Convegno di Plombières (20 luglio 1858) nel quale si stabiliva il futuro assetto della penisola. L’accordo precisava che l’alleanza militare sarebbe divenuta operante solo nel caso che uno dei due contraenti fosse stato aggredito dall’Impero Austriaco. Questa clausola costrinse Cavour a provocare gli austriaci, si votarono crediti per gli armamenti, si dette inizio ad una mobilitazione e si accolsero e si armarono i volontari. L’Austria chiese la smobilitazione dell’esercito ed il congedo dei volontari. La richiesta venne accompagnata da un perentorio ultimatum che il Piemonte respinse il 26 aprile 1859. Il 29 aprile gli austriaci invadevano il territorio piemontese rendendo operativa la clausola dell’alleanza. Dopo sanguinose battaglie Montebello, 20 maggio; Palestro, 30 e 31 maggio; Magenta, 4 giugno; l’8 giugno Vittorio Emanuele II e Napoleone III entrano in Milano, con la successiva sconfitta del 24 giugno a Solferino e San Martino, in provincia di Mantova la ritirata delle truppe austriache al di là del Po nel Quadrilatero, l’Austria venne definitivamente sconfitta. L’11 luglio a Villafranca, venne firmato l’armistizio: il Veneto ed il quadrilatero restarono all’Austria, la Lombardia venne ceduta al Piemonte. Infine la pace di Zurigo del 4 ottobre 1859 sancì questi accordi preliminari.
Dal punto di vista storico postale la Seconda Guerra d’Indipendenza ci ha lasciato interessantissimi documenti che, data la brevità delle operazioni belliche (due mesi e 11 giorni), sono rari ed interessanti.

 

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