il telegrafo

Le "Istruzioni sul servizio"
del 1952

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INTERAZIONI FRA IL TELEGRAFO E IL TELEFONO

di Marino BIGNAMI

Come era successo a cavallo fra Ottocento e Novecento la necessità di arrivare con il servizio telegrafico anche nelle piccole comunità per mezzo del servizio postale si ripristinò il sistema nel 1955 utilizzando il telefono. La diffusione del telefono che si ebbe negli anni Cinquanta del Novecento rispolverò la possibilità di spedire brevi telegrammi pagando in francobolli sia dagli l’uffici postali periferici con moduli postali, oppure per mezzo del telefono da posti telefonici pubblici attrezzati come edicole, tabaccai, bar ecc. che svolgevano anche il servizio della consegna.

Altro servizio analogo si attivato negli anni Trenta; era stato creato il sistema, TELEFONO-TELEGRAFO-CONSEGNA (Servizio delle Commissioni Telefoniche) per gli abbonati del telefono che volevano inviare una comunicazione ad un destinatario sprovvisto di telefono; il messaggio era telefonato dal mittente al sistema telefonico che lo trasmetteva al posto telegrafico prossimo al destinatario che trasferitolo sul cartaceo lo recapitava per mezzo dei fattorini del servizio telegrafico per espresso. Il costo era pagato in bolletta telefonica.

Era usato un modulo del tutto simile ad un telegramma Mod.30, ma caratterizzato da vistose righe per evitare confusioni. Questa possibilità di trasmissione era accettata ad un costo superiore anche dai Posti Telefonici Pubblici che inoltravano il messaggio alla sede telefonica centrale che ne determinava il prezzo che era pagato immediatamente e passava il messaggio agli uffici telegrafici per la trasmissione e la consegna.

Da notare che durante momenti particolari della storia nazionale, a partire dal primo conflitto mondiale, l’utilizzo del telegrafo fra le istituzioni fu intenso e con lunghi testi, per questo spesso i testi vennero telefonati (sulle indicazioni spesso compare la sigla tf o fono). In questo caso il messaggio era dattiloscritto su un modulo di carta leggera di grande formato cm. 30x21 denominato Mod.30ter. che aveva in testa le stesse caselle per i dati di trasmissione dei normali telegrammi. Il Mod.30ter era battuto in duplice copia con carta copiativa, una era per l‘ufficio e l’altra era incollata sul Mod. 30 usuale per la consegna.










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