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Il postalista 
  
 
  
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    UNA DOVEROSA RISPOSTA ALLA TUA LETTERA APERTA  
    di Gianni Carraro 
      
            
    Egr. Dott. Marcello Manelli 
          Casella Postale 158  
          40124 Bologna Centro  
              
    Caro Marcello,  
         leggendo la tua 
    “lettera 
    aperta” a me indirizzata, il mio primo pensiero era stato quello di non 
    risponderti, ritenendo non fosse il caso di alimentare ulteriori inutili 
    polemiche che certamente non giovano a nessuno e men che meno alla Filatelia 
    Specializzata. 
    Poi, accertato che questa lettera l’hai inviata a destra e a manca e visto 
    che diverse persone mi hanno contattato per manifestarmi la loro 
    solidarietà, mi sono sentito obbligato a risponderti, anche per precisare 
    alcuni punti che (per come li hai presentati) sembrano dei veri e propri 
    capi d’accusa.  
    
              1° L’antefatto 
    Dopo che hai letto nella bozza della “Ruota Alata” l’articolo di Luciano 
    Garagnani riguardante il cent. 45 della serie “Donna nell’Arte” non 
    dentellato, mi hai telefonato dicendomi: “...quello (Garagnani) sta 
    distruggendo la filatelia specializzata e bisogna fermarlo, pertanto devi 
    scegliere, subito e non domani o fra una settimana, tra la mia 
    collaborazione e la sua”. Io ti ho risposto che chiedo, per il Catalogo 
    Specializzato, la collaborazione delle persone più qualificate e brave del 
    settore (tu e Garagnani siete certamente fra i migliori) ma non accetto 
    imposizioni di nessun genere e da nessuno, ti ho consigliato di calmarti, 
    lasciar decantare tutta questa faccenda e di richiamarmi dopo una settimana, 
    convinto che nel frattempo le cose non ti sarebbero apparse tutte di colore 
    rosso fuoco, ma di colori più “tenui”. Inoltre ti comunicavo che, avendo 
    preso visione in anteprima dell’articolo “incriminato”, avevo parlato con 
    Garagnani, consigliandogli di smorzare i toni ed evitare inutili polemiche, 
    consiglio che lui ha accettato come puoi constatare dalla lettura della 
    versione definitiva dell’articolo, in seguito pubblicata sulla “Ruota 
    Alata”. La tua reazione è stata invece immediata e il giorno successivo alla 
    nostra telefonata hai scritto la tua “lettera aperta”. 
    Tu affermi che non è stato un ultimatum, io non saprei come altrimenti 
    definirlo.  
            
     2° La situazione della filatelia specializzata 
    Tu definisci “disastrosa” la situazione della filatelia specializzata degli 
    ultimi trent’anni (quindi da quando è nato il Catalogo Specializzato), a 
    causa di “evidenti interessi commerciali” che hanno portato al successivo 
    “spolpamento” dei collezionisti. 
    Ti rammento, nel caso non te ne sia accorto, che in questi ultimi anni 
    l’economia mondiale ha avuto, ed ha tuttora, grossi problemi di carattere 
    economico, quindi tutti i beni non di prima necessità (fra questi anche la 
    filatelia) hanno subito un ridimensionamento. L’ultima edizione del Catalogo 
    Specializzato 2008, come ben sai, è stata preparata l’anno precedente e le 
    quotazioni di allora erano sì leggermente alte, ma si sperava in una ripresa 
    del mercato. Oggi purtroppo la situazione non è migliorata (anzi!) e 
    addirittura molti collezionisti si vedono costretti a vendere le loro 
    collezioni: l’offerta di materiale medio/basso supera quindi di gran lunga 
    la domanda e oggi molte quotazioni (ma non certo tutte) del Catalogo non 
    sono più realistiche. Per questo sto cercando la collaborazione dei migliori 
    specialisti del settore: per dare una regolata ai prezzi anche a costo di 
    qualche “taglio netto”, oltre che per apportare generali migliorie al 
    Catalogo, aspetti per cui la Sassone mi ha dato carta bianca (nuovi 
    inserimenti, nuova impostazione grafica, etc.). 
    Ora tu ti tiri indietro. Pazienza, se non ci ripensi farò a meno di te. 
    Sempre a proposito di quotazioni esagerate ed interessi personali: i prezzi 
    del tuo Catalogo del 2010, tecnicamente molto valido, sono uguali o 
    inferiori del 10% rispetto a quelli del Catalogo Specializzato 2008, quindi 
    altrettanto poco realistici. Per non parlare del celebre Cavallino 1000 lire 
    con perforatore lineare modificato (varietà quindi sul bordo), citato e non 
    quotato dallo Specializzato, che tu, proprietario di una quartina a.d.f., 
    quoti € 14.000. 
    Suvvia, un po’ di coerenza! 
    Per quanto riguarda lo “spolpamento” degli appassionati, devo pensare che 
    consideri questi ultimi degli sprovveduti o, peggio ancora, degli idioti. Ti 
    faccio notare che tra questi ci sono avvocati, medici, professori, politici, 
    industriali e uomini di finanza. 
    Ti rammento anche che, quando alcuni di questi collezionisti, di cui conosci 
    benissimo i nomi, hanno deciso di vendere le loro collezioni, io (a volte da 
    solo, altre in collaborazione con i miei soci o colleghi di case d’asta), le 
    ho sempre acquistate sulla base del Catalogo Specializzato. Altri hanno 
    invece preferito esitarli all’asta ed hanno realizzato cifre vicine o 
    superiori al prezzo del Catalogo: per queste collezioni, esitate tramite 
    Arphil, Italphil e A.P., tutti i realizzi sono stati assolutamente reali e 
    sulle aggiudicazioni sono state regolarmente pagate le tasse. Pensa come 
    saranno contenti i titolari di queste case d’asta quando sapranno che un 
    individuo insinua pubblicamente che fanno vendite addomesticate o truccate. 
    Una sola grande collezione non ho acquistato, quella del compianto Ezio 
    Bienaimé: per quella avevo fatto solo una stima (con Ezio ancora vivo) per 
    un nostro comune amico (che quindi ben conosci), che poi ha rilevato la 
    collezione al prezzo da me indicato. L’unica nota stonata di 
    quell’operazione fu che un personaggio (a te ben noto) si “intrufolò” nella 
    trattativa e, minacciando di far acquistare la collezione in questione da un 
    fantomatico commerciante, pretese, per non interferire nella transazione, 
    una bella collezioncina di regno specializzato ed alcuni valori da lire 100 
    e 200 della serie “Italia al lavoro” con posizioni di filigrana rarissime.  
    
              3° Il “Circolo 
    amici della Specializzazione” 
    Nessuna magia o magheggio per quel che riguarda le vicende del “Circolo 
    amici della Specializzazione”: semplicemente quando l’ho rilevato da 
    Sirotti/Ghisolfi (pagandolo) lo gestivo, come privato, da casa mia. Quando 
    poi ho intrapreso l’attività di commerciante filatelico le due cose non sono 
    state più conciliabili dal punto di vista fiscale: da quel momento le 
    circolari sono diventate quelle dello studio filatelico Gianni Carraro. 
    Quando tu ed altri avete fondato il Circolo A.F.I.S. sono stato ben felice 
    di mettere a disposizione (gratuitamente) tutto quanto in mio possesso 
    poteva esservi utile. 
           
     4° “Finte cessioni, collaborazioni tanto per dire, offerte con 
    scambio” 
    Sinceramente non riesco a capire a cosa tu ti riferisca. Forse alludi a 
    quando ho manifestato l’intenzione di donare all’A.F.I.S. il Catalogo 
    Sassone Specializzato. 
    Se così fosse, ti ricordo i motivi che non hanno permesso che ciò avvenisse: 
    1) Non volevo stravolgimenti nel Catalogo e chiedevo la supervisione finale. 
    2) Il Catalogo avrebbe dovuto continuare a chiamarsi “SASSONE”. 
    3) La mia donazione sarebbe stata all’A.F.I.S. e non a singole persone. 
    4) In caso di sciolgimento dell’A.F.I.S. il Catalogo non si sarebbe potuto 
    vendere (allora il suo valore era di € 100.000/150.000) ma sarebbe dovuto 
    ritornare di mia proprietà. 
    5) La collaborazione di tutti sarebbe dovuta essere a titolo gratuito: ma, 
    come ben ricorderai, due soci avevano chiesto di venir pagati per le loro 
    consulenze (uno addirittura pretendeva delle provvigioni per l’eventuale 
    pubblicità raccolta dai soci ed inserita nel Catalogo). 
    Venute a mancare alcune di queste premesse, non se ne fece più nulla.  
           
     5° Le esternazioni del “MIO” Garagnani, il Budda e i “leoncini” 
    Al di là del fatto che trovo estremamente puerile definire Garagnani il 
    “mio” Garagnani, ci tengo a ripetere che i vostri problemi personali sono e 
    devono rimanere solo vostri, io non posso e non voglio entrarci per nessun 
    motivo. 
    Ti ricordo solo che diverse volte ho avuto delle discussioni (filateliche) 
    con alcune delle persone che chiami in causa, con Garagnani anche a “muso 
    duro” per certe sue convinzioni, a mio parere errate: tutte si sono risolte 
    civilmente e nessuno di loro si è mai sognato di mettermi di fronte all’aut 
    aut “o con me o con lui”.  
            
    6° In conclusione 
    Termini la tua lettera dicendomi: “...senza rancore e con Amicizia (con la A 
    maiuscola)”.  
    Per la verità non mi sembra di cogliere molta Amicizia nelle tue parole. 
    Piuttosto mi pare traspaiano rancore e livore, a cui imputo le deliranti 
    sciocchezze contenute nella tua “lettera aperta”. 
                                                              
    Contraccambio comunque i saluti e, certamente, l’Amicizia  
                                                                                                    
    Gianni 
    
    P.S. Ti invito a far conoscere questa mia risposta a tutte le persone 
    o Associazioni a cui hai inviato la tua “lettera aperta”. 
    Ti comunico inoltre che è mia ferma intenzione non rispondere ad ulteriori 
    “lettere aperte”, in quanto non voglio proseguire (o alimentare) inutili e 
    sterili polemiche. 
    Non voglio e non posso perdere tempo con persone in guerra col mondo intero, 
    solo perché credono che il mondo non la pensi come loro. 
      
    
    GIANNI CARRARO 
    
    via San Maurilio, 20 - 20123 Milano - tel. 02 80.57.332 
    giannicarraro@interfree.it  
    
    
      
    
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