Seconda edizione

Riveduta, corretta ed ampliata

Pubblicazione didattica del CIFO - Collezionisti italiani di francobolli ordinari
 

LESSICO FILATELICO ITALIANO

 Vocabolario dei termini e dei modi di dire del linguaggio filatelico italiano

  

A cura di Giovanni Riggi di Numana

Copyright ©2003 Giovanni Riggi di Numana


     
il postalista

PREMESSA

Lettera
"A"
"B"

"C"
 "D"
"E"
"F"
"G"
"H"
"I"
"J"
"K"
"L"
"M"
"N"
"O"
"P"
"Q"
"R"
"S"
"T"
"U"
"V"
"W"
"X"
"Y"
"Z"

 


 

"E"
 

ECCEDENZA/ECCEDENTE – Sostantivo e aggettivo – Si riferiscono in genere a quantità o ad ammontare superiori al necessario. In linguaggio postale sono parole che accompagnano spesso Tariffa o Peso. Tariffa in eccedenza o eccedente indica un ammontare applicato dai mittenti alle corrispondenze superiore a quanto richiesto dalle Poste per la spedizione. Fino al 1998 in Italia la corrispondenza sopraffrancata presentata agli sportelli postali, richiedeva l'applicazione del bollo lineare "Affrancato dal mittente" con cui l'Amm. Postale si liberava dalla possibile accusa di aver preteso più della tariffa necessaria per la spedizione e rimetteva la responsabilità al presentatore. Se invece un invio con affrancatura eccedente veniva immesso in buca, i verificatori postali che talvolta controllavano gli invii non segnalavano sul fronte l'eccesso e l'invio procedeva per la sua strada senza problemi. Nel caso del Peso, se un invio era tariffato per un determinato porto ma il suo peso rientrava nello scaglione di pesi successivo, veniva tassato per il doppio del mancante. Dal 1998 queste regole sono state abolite: le corrispondenze affrancate in eccesso non richiedono alcuna segnalazione mentre quelle di peso superiore allo scaglione tariffario applicato o vengono rese al mittente per la regolarizzazione o vengono inviate al macero.

 

ECCENTRICO – Aggettivo talvolta sostantivato – In genere, quando sostantivato, indica una Persona stravagante, non cattiva ma anormale; come aggettivo ha riferimenti di carattere geometrico. Per quanto riguarda posta e francobolli indica qualcosa che ha un centro di riferimento proprio, diverso dal principale entro cui si trova. Per es. una figura all'interno di una vignetta può essere eccentrica rispetto al centro del francobollo, ossia è spostata rispetto al centro geometrico del francobollo stesso. Ciò accade spesso nella grafica dei francobolli, sia pittorici, che simbolici o con tendenze artistiche non tradizionali.

 

ECCESSO - Vedi "Eccedente-Eccedenza"

 

ECCEZIONALE – Aggettivo - Sinonimo di straordinario, fuori della norma, non abituale e quindi riferibile a molti sostantivi. Nella storia della filatelia e dei francobolli esistono p.es. trasporti postali eccezionali effettuati in occasioni speciali o uniche, utilizzando talvolta tariffe diverse da quelle normali. Al tempo dei voli pionieristici, i trasporti di posta era un fatto eccezionale, sperimentale e incerto e quindi la posta trasportata eccezionalmente con aerei poteva avere una tariffa maggiorata (all’estero era considerata una specie di soldo per il pilota) o una tariffa creata appositamente regolamentata dal Ministero delle Poste che autorizzava il trasporto. Certamente il più famoso volo postale eccezionale con emissione filatelica apposita e con tariffa creata per l'occasione fu la trasvolata atlantica del Gen. Balbo del 1933, ma possono esser citati altri voli ed altri trasporti straordinari simili. Ricordiamo anche "La posta aerea eccezionale" o anche "eccezionale" (bollo postale speciale rifatto per l'errore di scrittura) dei voli effettuati a Livorno durante i giochi ginnici del 1928. Possono anche esser ricordati servizi postali eccezionali, effettuati regolarmente per periodi brevi con mezzi di fortuna a causa di incidenti occorsi ai mezzi che lo facevano abitualmente o effettuati per esperimento o per commemorazione (trasporti con pullmann, corriere barche a vela, biciclette, ecc.).

 

ECOLOGIA/GICO – Sostantivo e aggettivo derivato – Scienza che studia l'ambiente e che tenta di ridurre il crescente impatto ambientale dell'uomo e dei suoi prodotti sulla natura. Come aggettivo indica cose fatti o situazioni che tengono conto dell’impatto ambientale e che quindi tendono a recare il minor danno possibile alla natura. In relazione alle questioni postali esistono diversi e gravi problemi di tipo ecologico, in genere connessi con il riciclaggio della carta e dei materiali che servono a trattare la posta. La carta detta ecologica, spesso impiegata oggi per realizzare buste e carta da scrivere, è prodotta dalla rilavorazione di carta già usata. Per il collezionismo filatelico e storico postale raccogliere e conservare carta riciclata non è consigliabile, poiché la sua durata di vita è inferiore a quella realizzata con materiali nuovi e pregiati ; facilmente in pochi anni tende ad imbrunire e a rompersi, perché contiene l'acidità della carta originaria più quella del nuovo processo di trasformazione. Se la carta riciclata è bianca la grande quantità di additivi necessari al nuovo processo di sbianca si addizionano a quelli precedenti rendendola più fragile e meno duratura, se grigia contiene molte impurità ed è di scadentissima qualità. Inoltre tutti gli additivi oggi impiegati per rendere i francobolli più sicuri, p.es. i luminofori della fluorescenza, non sono "ecologici", anzi la loro concentrazione, insieme a quella dei detersivi, ha uno dei maggiori impatti ambientali conosciuti e pericolosi per la salute dell'uomo. E' prevedibile che il futuro, se il francobollo sopravviverà alle nuove tecnologie postali, vedrà modificare un'altra volta la carta filatelica per evitare questo grave problema che tocca marginalmente i filatelisti ma pone problemi nuovi e complessi alle autorità postali e ai sistemi di protezione ambientale.

 

ECU – Nome proprio - Unità monetaria europea che avrebbe dovuto circolare negli stati aderenti all'Unione Europea nel 2002 non appena le barriere nazionali esistenti nel nostro continente sarebbero cadute, che fu però abbandonata prima che ciò avvenisse per sostituirla con una nuova denominazione: l’Euro. Inventata nei primi anni ’90 del secolo scorso l'ecu era soltanto una moneta di conto, teorica e non effettiva anche se le banche internazionali la utilizzarono per prestiti, fidi e contratti al fine di evitare le fluttuazioni delle singole monete nazionali. L’Ecu nel 1995 ebbe anche al sorte di esser impresso, parallelamente al valore in moneta nazionale, su alcuni francobolli italiani ed di altre nazioni europee e possiede quindi un ricordo storico e filatelico importante. Nel 1997 nella fase preliminare della formazione dell’Unione Europea fu abbandonato e sostituito dall’euro che, similmente all’ecu, doveva avere un potere di acquisto medio rispetto alle monete nazionali dei paesi interessati all’alleanza. Abbandonato quindi nel 1997, fu sostituito dapprima teoricamente e dal 1.1.2001 effettivamente dall’Euro.

 

EDITARE – Verbo - Sinonimo di "Pubblicare", mettere in pubblicazione, dare alle stampe ecc. E' il lavoro dell'editore.

 

EDITORE – Sostantivo - Persona, ente, azienda che provvede alla pubblicazione di libri, testi o giornali e si assume gli oneri della stampa di opere letterarie di qualsiasi tipo. L'editoria filatelica ha sempre avuto vita dura e difficile poiché i consumatori di questa sezione letteraria non sono molti ed i costi devono essere ammortizzati su poche copie. Attualmente gli editori filatelici sono solo munifici sponsor di associazioni o di avvenimenti perché trovano nella stampa di testi e pubblicazioni specializzate un ritorno economico di tipo pubblicitario. Da qualche anno la maggior fonte di editoria filatelica è legata al Ministero delle Poste ed ad alcuni commercianti filatelici che ovviamente influenzano, con la necessità di pubblicizzare i loro prodotti, le tendenze letterario/filateliche del momento.

 

EDITTO – Sostantivo - Ordinanza scritta, emanata da un sovrano o da altra autorità centrale che dispone del potere e dell’emanazione delle regole per difenderlo. Nel lontano passato, fino al 1850/60, gli editti erano frequenti anche in materia postale, ed erano resi pubblici mediante l'affissione di manifesti in uffici o sulla pubblica via; le occupazioni militari portarono spesso e portano ancora come conseguenza l'emissione di editti da parte degli occupanti per imporre nuove ed immediate regole. In filatelia gli editti reali del passato e quelli redatti durante l’occupazione militare dei territori via via acquisiti o persi per unificare l'Italia e successivamente per le vicende connesse alle due guerre mondiali, sono fondamentali per conoscere la storia postale del nostro paese.

 

EFFETTO – Sostantivo -  E’ un titolo di credito ma nel linguaggio corrente indica ciò che è prodotto da una causa. In altro intendimento è sinonimo di “efficacia”, “funzione” o “vigore”. In gergo postale e filatelico si riferisce spesso a quest’ultimo significato, perché indica l’entrata in vigore di decreti, di leggi o di norme postali che, si dice, hanno effetto da una certa data in poi, stabilita nelle disposizioni stesse. Ciò si verifica quando ad esempio viene istituito o eliminato un servizio o viene tolto di corso qualche francobollo. In linguaggio bancario è sinonimo di Cambiale tratta, un titolo di credito in denaro  tra privati gestito dal sistema bancario che, se non risolto, provoca azioni giudiziarie tra i contraenti. Le cambiali tratte hanno anche interesse filatelico poiché la datazione certa della presentazione può esser garantita da una bollatura postale, non gratuita, applicata sul suo retro a cura e a pagamento degli enti bancari presentatori. La tariffa di bollatura delle cambiali tratte è pagata in francobolli correnti applicati sul retro, annullati nel giorno di presentazione dall'ufficio postale in genere più comodo alla banca che cura il trattamento del debito.

 

EFFIGIE – Sostantivo - Figura disegnata, dipinta, scolpita, o anche solo un ritratto di persona, in particolare del tronco o del solo volto posto di profilo o di tre quarti. Disegno spesso essenziale, con pochi dettagli ma spesso con chiaroscuri per dare il senso della profondità. Specialmente nel periodo classico e moderno in cui c'era un maggior culto della personalità, le effigi dei sovrani d'Italia furono spesso utilizzate come soggetti nei francobolli. Le prime emissioni di Sardegna ad esempio riportano le effigi del sovrano in rilievo, senza colori e disegno. Successivamente, durante la prima parte del Regno d’Italia, tutte le emissioni fino al 1910 riportarono solamente l’immagine del re d’Italia di profilo o di tre quarti ma a partire dal 1910 (emissione Garibaldi) molti altri francobolli ripresero il volto e l’effige sia di personaggi reali che di altre persone famose, e dal 1945 solo quelle di persone importanti, non più di stirpe reale, commemorate nelle vignette. 

 

ELETTRONICA – Nome proprio - Scienza derivata dalla Fisica, di recente grande sviluppo, che studia le proprietà degli elettroni e la loro utilizzazione nella costruzione di varie macchine specialmente inerenti la matematica, le trasmissioni e le comunicazioni. Dalle applicazioni di questa scienza sono nati i computers e, nell'ultimo decennio anche in Italia la Posta Elettronica, ossia la possibilità di trasmettere corrispondenze e testi attraverso computers e telefoni tra loro connessi. Corrispondenti postali, ambedue possessori di computers e di software simili, possono collegarsi via telefono (a mezzo di un Modem, strumento adatto a trasferire il messaggio scritto in chiaro tradotto nel linguaggio binario e velocissimo dei computers) per trasmettere in tempo reale e velocissimo un testo scritto al costo dell'ammortamento dei sistemi informatici impiegati e della telefonata necessaria alla trasmissione. Le Poste italiane e del mondo hanno istituito un servizio, il Postel, ancora in via di evoluzione per connettere corrispondenti, uno solo dei quali, il mittente, dispone di un computer. In questo caso le Poste richiedono la spedizione di un supporto informatico (esistono tariffe apposite per l’invio di dischi ai Centri elettronici della Posta), oppure di un collegamento elettronico col proprio sistema informatico, stampano la copia dello scritto in tante copie e a tanti indirizzi quanti il mittente desidera, garantendo la privacy dell'invio, le immettono in particolari buste del servizio e le inoltrano per via postale ordinaria agli indirizzi dei destinatari comunicati dal mittente. Ogni spedizione del primo porto (un solo foglio) di questo tipo, mediata dai centri elettronici delle poste Italiane (3 in Italia) ha una tariffa leggermente inferiore a quella della lettera chiusa dello stesso peso. Carta e busta per questi invii sono a carico dell'Ente Poste. Le buste sono riconoscibili perché presentano il logo del Postel (Posta Elettronica), di colore verde o gialle (per le lettere, le stampe e le fatture) ma esistono altri tipi di buste con logo in azzurro e rosso per altri servizi (raccomandate e servizio prioritario). A partire dal 1996/7 alcuni collezionisti si sono specializzati nel raccogliere ed individuare le buste del Postel che in pochi anni si sono moltiplicate e differenziate. Dal 2002 è stato anche avviato in Italia il servizio di affrancatura elettronica o digitale. Consiste nell’affrancare le proprie corrispondenze con affrancature stampate dal proprio computer/stampante nelle tariffe correnti (solo ordinarie e prioritarie). Ciò si realizza con un software fornito dalle Poste, con un abbonamento al servizio, denominato Postebollo, e con l’accredito preventivo dell’ammontare delle affrancature prevedibili effettuato con carta di credito. Questo nuovo servizio è partito alla fine di novembre 2002, è in regolare funzione, ma è ancora non pubblicizzato dalle Poste perché esistono ancora problemi di privacy e di falsificazione delle impronte d’affrancatura, facilmente realizzate da abili pirati informatici. Quando il sistema sarà perfezionato e a prova di falsario, l’affrancatura elettronica potrebbe diventare il principale sistema di affrancatura di aziende e di cittadini e sostituire completamente il francobollo di carta. Le impronte del Postebollo e le TP Label (vedi voce dedicata) sono l’aspetto più moderno delle affrancature meccaniche e del loro collezionismo.

 

ELICOTTERO – Nome proprio - Aeromobile a decollo e discesa verticali ma che si può muovere velocemente anche in linee oblique ed orizzontali per l'azione di due eliche rotanti su piani diversi. La tecnologia dell'elicottero è successiva a quella dell'aeroplano ed ha particolare interesse nei nuovi scenari pacifici e bellici a partire dal 1970. Oltre agli studi teorici di Leonardo del 16mo secolo, il precursore dell'elicottero è stato l'Autogiro, studiato e progettato in Spagna negli anni '20 del secolo scorso (ricordato anche su francobolli). Gli elicotteri, prevalentemente utilizzati per scopi militari, per emergenze, soccorsi e salvataggi, trasportarono in qualche speciale occasione anche posta e merci. Talvolta, oltre a collegare località scomode o difficilmente raggiungibili, furono organizzati voli postali speciali effettuati straordinariamente con questo mezzo aereo in occasione di importanti manifestazioni filateliche. Negli anni '50 all’inizio dell’espansione dell’elicottero, in Europa ed anche in Italia furono preparati dispacci postali speciali ricordati anche con bolli e scritte apposite, per pubblicizzare la comodità e l'efficienza del nuovo mezzo volante ; sono di buon valore economico e ricercati da collezionisti in particolari sezioni dell’aerofilatelia.

 

EMBLEMA – Sostantivo - Sinonimo di "simbolo" ma con un significato leggermente più esteso. Gli emblemi sono  simboli, stemmi e perfino bandiere o parti di esse, che indicano che il possessore o il detentore appartiene ad una casta, ad una società, ad una nazione o ad una famiglia nobile. Gli emblemi sono quindi simboli di riconoscimento. L'emblema dell'Italia, p.es., è lo stellone con l'ingranaggio, contornato di alloro e mirto, completato da un motto. In filatelia bandiere, emblemi e stemmi sono stati talvolta utilizzati nelle vignette dei francobolli e per indicare sulle copertine degli album filatelici la nazione di appartenenza dei francobolli contenuti.

 

EMENDAMENTO/DARE – Sostantivo e verbo - Documento legislativo che corregge una disposizione precedente considerata incompleta, inesatta e che ha bisogno di un aggiustamento. Gli E. sono emessi da entità che hanno la facoltà di legiferare (in Italia il Parlamento e la Camera dello Stato) o di emettere norme e regole di comportamento dei cittadini (p. es. Ministero delle Poste che emette regolamenti e codici postali). In un senso più lato emendare vuol dire "togliere, eliminare" ed è verbo che è stato talvolta utilizzato per indicare la risoluzione di un debito, di una tassa o di una multa senza effettuare il reale pagamento.

 

EMERGENZA – Sostantivo - Situazione straordinaria di grave necessità che si riflette sulle vicende e sulle attività dell'uomo. In emergenza le necessità vengono affrontate con sistemi alternativi spesso non corrispondenti a quanto si verifica in periodi normali. Durante periodi bellici o per gravi disordini sociali o in conseguenza a calamità naturali (alluvioni, terremoti, straripamenti ecc.) nascono necessità di tutti i tipi tra cui quelle postali, che richiedono regole e soluzioni particolari dette di emergenza. In Italia in alcune occasioni di grave disagio, la mancanza di francobolli adatti all'affrancatura ha richiesto l'impiego (autorizzato o no) di francobolli di altro tipo (segnatasse, pacchi, marche di recapito ecc.) o di altri sistemi di pagamento delle tariffe e di bolli particolari adatti comunque a far viaggiare la posta. Sono nate così nella nostra storia postale molte affrancature d'emergenza, servizi, tariffe o esenzioni, prevalentemente concentrate in periodi limitati nel tempo e/o in ristrette zone geografiche. Ricordiamo per esempio l'uso di bolli e di etichette austriache nei territori occupati dagli italiani alla fine della prima guerra mondiale, le affrancature con f. per pacchi, segnatasse e marche di recapito o da bollo durante l'ultima parte del secondo conflitto mondiale, l'uso di frazionati nel periodo degli antichi Stati e le esenzioni postali per le zone alluvionate o terremotate del secondo dopoguerra o ancora i servizi postali sostitutivi e temporanei per far fronte a qualche disastro. Le  corrispondenze con affrancature d'emergenza e con i bolli nati durante queste complesse e non comuni occasioni sono ricercate dai collezionisti di storia postale specializzati, che sono disposti anche a notevoli sacrifici economici per averle perché rappresentano le eccezioni alla normalità e sono il sale delle collezioni.

 

EMETTERE - Verbo - Significa diffondere, mettere in circolazione, pubblicare ufficialmente, produrre qualcosa per la diffusione pubblica. L'emettere qualcosa (anche delle grida) ha, in genere, più un significato pubblico che privato. Si emettono per esempio sentenze da parte di tribunali, ordini da parte di autorità e nel campo filatelico francobolli e disposizioni postali che sono le emissioni del Ministero delle Poste o dell'autorità che gestisce la Posta. In Italia esistendo un esclusivista postale, i privati non possono emettere francobolli o etichette valore adatte all'affrancatura di corrispondenze, compito esclusivamente riservato al Ministero delle Telecomunicazioni in accordo con le Poste Italiane SpA, in relazione ai bisogni del servizio postale pubblico. Le norme di servizio sono invece emesse dalle sole Poste, in funzione dell’esclusività che detengono, in relazione al buon funzionamento del servizio a cui per contratto devono rispondere e alle variazioni tecnologiche migliorative dei trasporti postali e delle esigenze dei clienti.

 

EMISSIONE – Sostantivo - Azione dell'emettere ossia del portare alla diffusione pubblica qualcosa da parte delle autorità competenti. Nel caso della filatelia le emissioni filateliche sono le periodiche e susseguenti uscite di francobolli, anche in serie composte da numerosi esemplari, prodotti dallo Stato, validi per affrancare le corrispondenze trasportate dal sistema pubblico e dai concessionari. Le emissioni filateliche devono esser precedute da precisi atti di governo (decreti) poiché provocano la distribuzione di oggetti equivalenti a denaro per di più non aventi nella loro materia costitutiva un valore equivalente (il valore in moneta scritto nella vignetta in genere non equivale al costo della carta su cui sono stampati). Proprio in questa ottica il francobollo emesso, e quindi tutte le emissioni filateliche, equivalgono a denaro e richiedono perciò un controllo centralizzato e autoritario non solo per pagare il servizio postale alle Poste ma anche per quantificare e garantire allo Stato il diritto che detiene sulla Posta.

 

EMITTENTE – Aggettivo talvolta sostantivato - Derivato da emettere. Sostantivato indica abitualmente una stazione radio o televisiva ma se aggettivo è in genere associato ad un nome, ad un ente, ad uno stato che promuove l'emissione di qualcosa. Lo Stato che ha gestito direttamente fino al 1995 il servizio postale e che lo ha poi concesso da quella data alle Poste Italiane Spa, controlla ancora oggi attraverso appositi enti e sistemi le emissioni filateliche che le Poste distribuiscono e consumano, ed è quindi l’ente Emittente, cioè quello che emette e produce i francobolli e sorveglia le regole postali e il regolare funzionamento del servizio. In Italia anche le emittenti radio e radiotelevisive, un tempo controllate dalle Poste, sono oggi regolamentate dal Ministero Telecomunicazioni non più dalle Poste, il solo che può concedere le frequenze di trasmissione.

 

ENCICLICA – Nome proprio - Lettera circolare che il Sommo Pontefice della Cristianità invia ai Vescovi, ai fedeli e al mondo per rendere noto il suo pensiero su importanti argomenti riguardanti la Fede, la Morale ed il sociale. Non è una lettera nel senso comune della parola, ma una pubblicazione che non ha nulla a che fare con la posta e la filatelia.

 

ENTE – Sostantivo - Principalmente è una Istituzione pubblica o privata a cui la legge riconosce personalità giuridica e parziale capacità ed autonomia decisionale. Le Poste italiane nel 1993 furono staccate dalla dipendenza ministeriale per prepararne la privatizzazione e furono temporaneamente definite come un Ente di interesse pubblico fino alla creazione della SpA Poste italiane. Nel 1997 una complessa operazione economica che annullava con un prestito della Banca d’Italia lo sbilancio delle Poste permise la costituzione della società per azioni concessionaria dei servizi postali in Italia e da quel momento, anche se i controlli rimarranno attivi fino al 2012 ed il debito sarà ripianato col tempo, le Poste italiane hanno abbandonato la definizione di Ente e sono una “Società per azioni privata ma di interesse pubblico”, creata allo scopo di ottenere dell’utile aziendale ma anche per servire i cittadini nel rispetto di alcune nuove leggi postali nel frattempo emesse dal Parlamento.

 

EPIDEMIA – Sostantivo - Malattia infettiva che colpisce molte persone o animali nella stessa area in tempi molto brevi e che quindi ha un rapido contagio ed una grande diffusione. Anche se oggi le epidemie vengono affrontate con maggiore sicurezza e non fanno più molta paura perché sono più facilmente controllate dalle nuove terapie della medicina, nei secoli passati le malattie infettive seminarono la morte in grandi aree geografiche. La peste, il vaiolo, la febbre spagnola, ecc. furono flagelli che colpirono tra il 1500 ed il 1900 tutta l'Europa e che fecero centinaia di migliaia di vittime anche in Italia. In genere epidemie anche non mortali, ancora oggi giungono dall'Asia e dall'Africa attraverso i contatti interpersonali, ma possono anche esser trasmesse da alimenti e merci. Da qui nacquero i timori dei nostri antenati verso merci e persone provenienti dall'oriente e da aree sospette e tutti i presidi (la quarantena, le disinfezioni ecc.) studiati ed applicati nel tempo per i trasporti postali. Uno dei capitoli più importanti della prefilatelia è dedicato alle lettere disinfettate, ai bolli di Sanità, ai sistemi di disinfezione, ossia allo studio e al collezionismo delle corrispondenze che portano su di se i segni del controllo o della disinfezione sanitaria dell'epoca. Il principale mezzo di disinfezione della corrispondenza applicato tra il 1700 ed il 1870 anche in Italia era la Fumigazione, un procedimento allora considerato utile ma che in realtà non lo era, che imponeva alle lettere giunte specialmente dall'Oriente e dai luoghi sospetti di sottostare a trattamenti effettuati in particolari stufe a fumi caldi e velenosi per tempi stabiliti. (Vedi "Fumigazione", "Suffumigio" e "Disinfezione"). Alcune collezioni specializzate sulla materia raccolgono solo lettere con bolli di Sanità, di Lazzaretti, di uffici di fumigazione, di quarantena ecc. Le lettere che per questo motivo portano segni, tagli, bolli, impronte di disinfezione sono oggetto di attenta ricerca ed hanno sempre buon valore economico. Epidemie mortali si sono verificate anche in periodi storici più vicini a noi (p.es. 2001), ma non furono affrontate con gli stessi sistemi perché furono rapidamente circoscritte e combattute con metodi più efficaci come la sterilizzazione in autoclave o con macchine a raggi Beta.

 

EPISTOLA – Sostantivo - Sinonimo di lettera, più esattamente di foglio scritto contenente una corrispondenza personale. Non e' sinonimo di busta con o senza affrancatura e segni postali.

 

EPISTOLARIO – Nome proprio - Raccolta di lettere scritte da persone importanti, degne di essere pubblicate in un volume.

 

EQUIPAGGIO – Sostantivo - Personale in servizio di guida o di lavoro su un mezzo terrestre, marittimo, aereo o spaziale in azione. Gli equipaggi hanno grande importanza per la storia postale di spedizioni e di viaggi speciali nella cui occasione venne anche trasportata posta. Molto spesso gli equipaggi, in parte o in toto, hanno firmato gli involucri per garantire che furono veramente trasportati in quel viaggio. Molti piloti dei primi voli postali hanno posto l'autografo ed alcune annotazioni sulle corrispondenze per ricordare l'avvenimento ed esiste perciò un mercato particolare e pregiato di questi invii. Negli ultimi anni, il pionierismo e l'eccezionalità dei voli spaziali ha riesumato la moda degli autografi degli equipaggi sulle buste eccezionalmente trasportate nei voli, ma ha anche favorito un mercato di buste souvenir ugualmente firmate ma non volate che hanno quindi minor valore delle precedenti. In qualsiasi caso gli equipaggi quando ebbero la possibilità di firmare la posta trasportata, oltre a garantire l'autenticità degli invii, hanno dato alle buste un particolare valore economico, storico e documentario. Oltre alle firme degli astronauti sulle buste che hanno raggiunto lo spazio o gli uffici postali nelle stazioni spaziali, ricordiamo le firme di I. Balbo e dei suoi equipaggi su molti aerogrammi italiani degli anni '30 e quelle di altri che si occuparono di trasporti postali sperimentali.

 

EQUIVALENTE – Aggettivo - Sinonimo di equipollente e di altri aggettivi che significano "di egual valore" o talvolta anche "di egual significato". Per Francobolli equivalenti si intende francobolli diversi ma di uguale taglio che possono affrancare la stessa corrispondenza rendendola diversa e/o insolita (p. es. affrancatura con F. gemelli).

 

ERINNOFILIA – Nome proprio – Nome del collezionismo di qualsiasi tipo di etichette, spesso realizzate in similitudine a francobolli con cui talvolta si confondono. Per questo motivo una buona parte delle frodi postali perpetrate scientemente o ingenuamente da molte persone furono e sono ancora effettuate con l'applicazione di etichette in sostituzione parziale o totale di francobolli. L'equivoco talvolta nasce dalla possibilità che le etichette prodotte spesso da privati per aiutare enti benefici, sono vendute contro un prezzo scritto su di esse anche da uffici postali o da enti parastatali. In qualsiasi caso le etichette sono riconoscibili poiché manca su di esse la principale dicitura che caratterizza i veri francobolli, ossia il nome dello stato sovrano che li emise (unica eccezione la Gran Bretagna che al posto del nome pone la testina della sovrana). Il collezionismo erinnofilo ha un suo speciale fascino legato sopratutto alla qualità della stampa, in genere accuratissima, che propone vere e proprie delizie dell'arte grafica. La produzione di vignette ed etichette dentellate simili a francobolli, e ebbe un periodo d’oro in molte nazioni tra il termine del 1800 e i primi decenni del 1900, periodo in cui ebbe anche origine l’erinnofilia.(vedi anche "Etichetta").

 

ERRORE – Sostantivo - Parola dai molti significati descrivibili con lunghe circonlocuzioni ma in genere  sinonimo di “sbaglio”. In filatelia trova spesso riferimento a francobolli contenenti varianti di stampa, di produzione o di contenuto rispetto a quelli considerati tipo per cui molti errori hanno permesso ad alcuni francobolli di divenire varietà famose e ricercate. Ricordiamo ad es. gli errori di colore su francobolli d'Italia usciti in numero esiguo dal Poligrafico con vignette dallo stesso disegno ma stampati con colori diversi da quelli stabiliti (Nozze,Volta ecc). Questo tipo di errore fu spesso legato all'emissione di F. destinati alle colonie prodotti appunto con vignette identiche a quelli Italiani ma con colori diversi e poi non sovrastampati. Gli errori di produzione sono sempre stati molti (p.es. sostituzione imprevista di dentellatori, dimensioni diverse da quelle standard, dentellature spostate, sovrastampe capovolte ecc.) ed hanno dato origine alle numerose varietà filateliche esistenti. Gli errori di contenuto nelle scritte o nelle vignette non sono invece molti, poiché sottintendono un errore storico o filosofico stampato in tutti gli esemplari prodotti (p.es. Cristoforo Colombo che guarda la terra con un canocchiale, una dicitura o una data sbagliata ecc.). Secondo una definizione attuale, gli errori di colore definiscono francobolli "difformi" ma non "deformi" rispetto all'originale (e sono perciò denominati anche "Naturali"). La maggior parte però degli errori di stampa, formato, dentellatura, fluorescenza ecc. hanno invece prodotto francobolli "deformi" e quindi tutte le varietà filateliche più o meno importanti sono innaturali. Gli errori storici e grammaticali contenuti nelle vignette, per la maggior parte dei filatelisti sono delle curiosità, ad eccezione di alcuni collezionisti che di questi francobolli fanno ricerca e collezione specializzata.

 

ESAGONO/ESAGONALE – Sostantivo e aggettivo derivato – Come sostantivo è una forma geometrica chiusa composta da sei lati regolari o irregolari. Viene qui ricordata perché la forma poligonale esagonale regolare è stata nel passato scelta dal Ministero delle Poste per realizzare delle impronte di bolli annullatori. I bolli esagonali nati in Italia intorno al 1870 ed utilizzati in qualche ufficio fino ai primi decenni del secolo scorso, sono poco comuni e di buon valore economico, superiore a quelli circolari contemporaneamente utilizzati negli stessi uffici. Esistono bolli esagonali regolari con linea perimetrale definita e bolli esagonali a sbarre senza linea perimetrale. Furono ambedue abbandonati dopo lunghe sperimentazioni proba-bilmente per il maggior costo di realizzazione e per le maggiori difficoltà di applicazione che presentavano.

 

ESAURITO/A – Aggettivo - Dal verbo esaurire. Si aggrega a persone malate o per lo più a merci o a oggetti per indicare che sono “mancanti” o “finiti”. In gergo postale si collega spesso a francobolli in corso ma temporaneamente o definitivamente consumati o più semplicemente tutti venduti. Le emissioni rapidamente esaurite tendono a divenire più rare e di maggior valore filatelico ed economico di altre che stentano ad esaurirsi. Ciò accade anche a quelle stampate in minore quantità che rapidamente vengono assorbite dal consumo e dal collezionismo.

 

ESCOPOST – Nome proprio - Denominazione della Polizia Postale Italiana. Questa particolare sezione della Polizia nazionale indaga all'interno del sistema postale e combatte le frodi postali, le falsificazioni e le truffe perpetrate durante il trasporto della posta. Gli addetti sono spesso originariamente impiegati postali dell'Ufficio Verifica, poi, se dimostrano caratteristiche di investigatori vengono nominati funzionari di polizia. Ad essi è devoluto il compito di accertare la fedeltà e l'onestà degli impiegati postali, la legalità degli invii e dei contenuti della posta, la consistenza e la frequenza delle frodi postali perpetrate dai mittenti e dai concessionari ed il compito, invero non facile, di scoprire le stamperie clandestine che talvolta producono, per il mercato filatelico o per il consumo, francobolli falsi.

 

ESEMPLARE – Sostantivo e aggettivo - In Filatelia è sopratutto parola utilizzata come sostantivo e non come aggettivo ed indica quasi sempre un francobollo o una unità dell’oggetto nel contesto in cui si trova. Un "esemplare" è quindi 1 francobollo ; un blocco di esemplari indica un gruppo di francobolli ancora uniti dalla dentellatura. Nella maggior parte dei casi quando in un testo o in un discorso filatelico si inserisce la parola "esemplare" in sostituzione di francobollo, si intende il francobollo del tipo sottinteso dalla trattazione e quindi diventa spesso un comodo sinonimo per non essere ripetitivi.

 

ESENTE – Aggettivo – Sinonimo di “esonerato”, “non sottoposto ad un obbligo” e si riferisce in genere a persone, enti, istituzioni o qualsiasi soggetto e oggetto,che non deve sottostare ad un preciso obbligo. Esente da tasse è un modo di dire per indicare che talune merci, talvolta solo in speciali luoghi, non sono gravate da tasse (Duty Free Shop). In relazione alle tasse postali esistono determinati e ben stabiliti soggetti, raramente molti, che hanno il diritto di esenzione dell’affrancatura delle lettere che normalmente invece tutti devono pagare. Sono ad esempio esenti da quasi tutte le tasse postali le persone non vedenti che, per convenzione internazionale, non pagano le affrancature postali anche per i servizi aggiuntivi, escluse le addizionali aeree. In questo caso l’esenzione postale, spesso confusa con la franchigia, è attiva e passiva: è sufficiente che lo scritto sia in alfabeto Braille o simile. In Italia fino al 1998 esisteva anche esenzione di tariffa postale per le lettere indirizzate o al Presidente della Repubblica (che disponeva di esenzione attiva e passiva), al Pontefice e per quelle che contenevano reclami postali. Dal 1998 con l’eliminazione di tutte le franchigie, l’esenzione dal pagamento delle tariffe postali è riservata solo ai non vedenti e al Pontefice. Al Presidente della R. è stata tolta ogni esenzione. Nel periodo del Regno, il Re e alcuni membri della famiglia reale erano esenti se applicavano particolari bolli che avevano in dotazione le loro segreterie. Nel passato sono state applicate esenzioni temporanee quando calamità naturali hanno colpito ampie aree geografiche: ricordiamo l’alluvione del Polesine negli anni ’50 e alcuni terremoti, tra cui quello di Napoli degli anni ’80, che permisero a tutta la popolazione nell’area colpita e trasferita anche in campi di assistenza lontani, di ricevere e scrivere posta senza l’obbligo dell’affrancatura. E’ opportuno ricordare che l'esenzione dal pagamento delle tariffe postali non equivale al diritto di franchigia (che quando esisteva era un diritto di coloro che per nome e conto dello Stato, dovevano spendere denari dello Stato stesso in una inutile partita di giro) ma è invece una concessione liberale data dalle massime autorità pubbliche nazionali e internazionali a persone soprattutto per rispetto e per scopi assistenziali. Attualmente, oltre ai non vedenti e al Pontefice che godono di esenzione attiva e passiva, le Poste italiane applicano a se stesse una esenzione solo attiva sulle comunicazioni dirette agli utenti ma pagano anch’esse tariffe postali (agevolate) se si tratta di invii pubblicitari diretti a molti utenti contemporaneamente.

 

ESENZIONE – Sostantivo -  E’ il diritto conseguente ad un provvedimento legislativo che rende persone ed enti liberi da qualche particolare obbligo. L'esenzione dal pagamento delle tariffe postali è un atto liberale concesso dalle autorità (dal 1997 dalle Poste) ai cittadini in difficoltà per calamità naturali o per handicap gravi (non vedenti). (Vedi anche "esente")

 

ESIGERE – Verbo – Indica il chiedere con fermezza e decisione qualche cosa che è dovuta. Per esempio le tasse sono "da esigere" da parte dello Stato; talvolta si dice che le tasse sono "esatte" dallo Stato con significato ambiguo per i diversi significati della parola. L'"esazione" delle tasse è il pagamento voluto e richiesto fermamente dallo Stato per il buon funzionamento della cosa pubblica. Identicamente si intende per il pagamento delle tasse postali che devono essere "esatte" o meglio pagate anticipatamente attraverso l'affrancamento degli invii. Accade però talvolta che non tutte le tariffe postali sono state pagate in anticipo e che qualche invio sia stato inoltrato in buca sotto-affrancato. In questi casi, che  fino al 1998 erano regolati dalla tassazione pagamento al postino del doppio del mancante)oggi hanno un nuovo trattamento: o le sotto-affrancature e le affrancature mancanti sono trascurate e inoltrate senza tasse o vengono aggiustate dalle Poste o inviate al macero. In altre parole se nel passato le tariffe inesatte o mancanti richiedevano l’esazione di una tassa pena la mancata consegna dell’ invio, attualmente le poste non possono più esigere tasse per affrancature mancanti o incomplete. In epoca prefilatelica quando il porto si pagava molto più spesso in arrivo, in alcuni antichi stati era impiegato un bollo lineare con la dicitura "da esigere" applicato sul fronte e la cifra del porto da pagare era scritta sul fronte dell'invio; era invece scritta sul retro se il pagamento era effettuato in partenza. La posizione della cifra era perciò determinante per esigere o non esigere il pagamento. Infine, l'ambiguità del termine "esatto" è evidente nella letteratura filatelica: quando si legge ad esempio "Tariffa esatta" si può intendere o tariffa giusta nell'ammontare o tariffa pagata. In questi casi, il contesto entro cui è inserito il modo di dire, suggerisce l'interpretazione voluta dall'autore.

 

ESITARE – Verbo - Indica l’essere incerto, avere un comportamento incerto, ma in linguaggio commerciale viene spesso usato come sinonimo di “Tentare di vendere" ossia mettere in vendita un oggetto contro denaro o contro altro senza sapere inizialmente se si venderà. I francobolli vengono spesso "esitati", ossia proposti alla vendita nelle aste filateliche o in trattativa privata.

 

ESPERANTO – Nome proprio - Lingua artificiale ideata da un medico di Varsavia nel 1887 per realizzare un linguaggio universale, inventato per superare le barriere linguistiche che dividono le popolazioni del mondo. Questa lingua non nata spontaneamente, ebbe un certo successo nell'intervallo tra le due ultime guerre mondiali e sebbene oggi abbia ancora qualche cultore, è pressoché abbandonata per la sempre maggiore presenza della lingua inglese che ha assunto ormai il ruolo di lingua leader nel mondo. L'Esperanto ha molte assonanze, parole, e regole derivate da lingue europee e fu utilizzato più volentieri da strati colti della popolazione dei paesi dell'est che da altri poiché ancora oggi russi, bulgari, iugoslavi, ecc. utilizzano alfabeti e linguaggi difficili, completamente diversi e per lo più ignoti alla maggior parte del resto del mondo. In qualche caso rappresentò una moda elitaria, in altri uno dei sistemi per permettere un contatto epistolare tra persone dagli alfabeti molto lontani. Nell'esaminare posta viaggiata degli anni centrali del secolo scorso è possibile trovare cartoline e posta scritta in Esperanto che rappresentano solo una curiosità e non una rarità.

 

ESPERIMENTO – Sostantivo - Prova condotta in modo sistematico e documentato per esaminare le possibilità di soluzione di problemi scientifici e/o pratici. Il successo dell'esperimento o i risultati ottenuti da più esperimenti paralleli o in cascata possono determinare le scelte sulla soluzione finale di molti problemi. Anche molte questioni postali furono spesso risolte nel passato effettuando prove ed esperimenti: molti trasporti postali, detti sperimen-tali, furono il banco di prova per la prosecuzione o per la modifica o anche per l'eliminazione del servizio. Ricordiamo ad esempio i numerosi esperimenti di posta aerea degli anni '20/'30 che aprirono le vie del cielo alla posta e quelli di posta trasportata in autocorriera nel periodo coloniale italiano, ma ancora oggi si continua a sperimentare per rendere più sicuri, più veloci ed economici i nuovi sistemi di trasporto postale. Nel periodo recente citiamo p. es. gli esperimenti effettuati dalle Poste italiane per istituire il servizio prioritario iniziati nel dicembre 1997 e terminati nel giugno 1999 sfociati nel varo del servizio che a distanza di pochi anni è quello forse più utilizzato dagli italiani.

 

ESPERTO – Sostantivo - Persona competente in qualche campo tecnico, scientifico, artistico ecc.. Gli esperti, sotto questa denominazione, non hanno un vero e proprio riconoscimento legale, ma se lo desiderano, e vogliono divenire professionisti per mettere sul mercato le loro conoscenze, possono sottoporsi ad alcuni esami pubblici presso le Camere di Commercio locali e trasformarsi da esperti in "periti" riconosciuti dai tribunali o da qualsiasi azienda pubblica e privata, divenendo titolari di una impresa individuale ed avendo quindi la possibilità di emettere fatture o note di spesa per il lavoro effettuato. I periti filatelici professionisti e gli esperti non professionisti sono persone pubblicamente note per le loro conoscenze filateliche ampie o settoriali, ma non hanno la facoltà di esprimere pareri legali, anche se talvolta, se autorizzati da tribunali, lo fanno, aggiungendo la famosa frase “a mio parere……” che li libera da qualsiasi responsabilità diretta. Resta comunque il fatto che la diversità tra esperto e perito nella stessa materia è labile ed incerto, in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di una differenza formale e non qualitativa. In qualsiasi caso il parere degli "esperti" in genere ha grande significato per le dispute o le valutazioni tra privati, mentre il parere dei "periti" non solo ha un valore specialistico ed economico ma ha anche un maggiore significato pubblico perché può anche esser portato in giudizio. (Vedi anche "Perito").

 

ESPOSIZIONE – Sostantivo - Manifestazione pubblica di durata limitata in cui vengono esposti oggetti, manufatti artistici, collezioni, ecc., in  modo che possano esser adeguatamente ammirati o valutati da molte persone. Le  E. sono luoghi deputati ed idonei ad accogliere oggetti descritti e catalogati non comuni che molte persone desiderano vedere anche al costo di un prezzo di ingresso. Le esposizioni filateliche sono quindi dei luoghi aperti al pubblico in cui vengono esposte collezioni di francobolli e corrispondenze, appositamente realizzate a scopo dimostrativo. Sono in genere organizzate da enti o da club filatelici che si occupano di scegliere o di selezionare il materiale da esporre e che devono far fronte alle spese espositive, cercando sponsors adeguati, o facendo pagare stand commerciali e talvolta anche biglietti d'ingresso. In alcuni casi le E. filateliche sono a concorso, ossia le collezioni presentate, su domanda dagli espositori sono sottoposte al giudizio di una giuria di specialisti set-toriali (vedi "Concorso" filatelico) che le valutano secon-do criteri e regolamenti locali, nazionali ed internazionali e che le premiano in relazione alla loro qualità e rarità o anche solo per la loro bellezza estetica.

 

ESPRESSAMENTE – Avverbio - Sinonimo di "appositamente". In storia della Posta prefilatelica era connesso con altre parole come corriere o persona che appositamente su incarico di qualcuno, portava una sola lettera da un mittente ad un destinatario. La persona era espressamente inviata per fare la commissione del trasporto della lettera ed era spesso citata anche sull'involucro postale con la denominazione di "apposito espresso", modo di dire che ha fortemente influenzato la spedizione di posta urgente del più recente passato. Questa dicitura, o altre simili, nobilita ed apprezza l'oggetto anche dal punto di vista venale, indica che quell'invio ebbe storia a se e dice che fu trasportato al di fuori dal canale pubblico, che, anche quando istituito, non ebbe immediatamente un servizio urgente che copriva tutto il territorio. Gli invii portati "espressamente" da corrieri privati in Italia cessarono quasi completamente con l'istituzione del servizio "per espresso" delle poste pubbliche intorno al 1880, ma ancora oggi il trasporto postale non professionale di una sola lettera urgente e particolare (fino a tre lettere) effettuata da una persona espressamente incaricata del trasporto, non costituisce violazione della privativa delle Poste pubbliche.

 

ESPRESSO -  Sostantivo e aggettivo _- Come sostantivo è il nome ridotto (caffè espresso) di una bevanda amara e digestiva di largo consumo ma volgarmente indicava dal 1880 al 2000 anche un invio postale urgente (lettera espressa o per espresso) trasportato dal sistema postale pubblico contro il pagamento di una tariffa maggiorata e specifica, elencata nel tariffario come diritto aggiuntivo al porto semplice. In realtà era ed è ancora il nome di una persona, di un portalettere, denominato "espresso" (riduzione della frase "persona espressamente inviata per consegnare una corrispondenza”) e l'invio si dice trasportato "per Espresso". Seguendo la storia della posta, l’espresso deriva dal nome del corriere inviato appositamente e direttamente con una sola lettera dal mittente al destinatario del periodo prefilatelico, sistema postale trasformatosi successivamente in una catena di corrieri veloci su percorsi fissi che si passavano di mano in mano le corrispondenze loro affidate ed infine dai postini delle Poste pubbliche che, contro una tariffa aggiuntiva, accettava corrispondenze urgenti per qualsiasi destinazione, denominate brevemente “espressi”, in quanto consegnate a destino con un fattorino apposito. La lunga strada dell'Espresso avviata molti secoli fa, passata attraverso numerose esperienze quasi leggendarie, è oggi terminata perché in molte nazioni, compresa l’Italia il servizio “per espresso” è stato abolito a causa della nascita di nuovi servizi veloci, anzi più veloci dell’espresso stesso, denominati prioritario e accelerato. La storia dell’espresso è oggetto di collezionismo specializzato, difficile e costoso non solo per il materiale del periodo filatelico, ma anche per quello prefilatelico sempre più raro e per le possibilità ancora esistenti e future collegate all’introduzione e all’espansione del servizio prioritario e degli altri servizi accelerati. In Italia l'invenzione del diritto di espresso, denominazione della tariffa aggiuntiva al porto ordinario che si doveva applicare a queste corrispondenze, risale al 1890. Le corrispondenze affrancate col diritto d’espresso e con l’applicazione dell’etichetta dell’espres-so venivano accelerate nella località di arrivo attraverso una consegna immediata effettuata con appositi portalettere. In Italia nel 1903 vennero anche stampati i primi francobolli per il servizio, e da quella data vennero sperimentati, modificati ed eliminati molti sistemi per accelerare le consegne delle corrispondenze di questo tipo. Nel tempo il servizio pubblico di espresso, si è sempre dibattuto in difficoltà reali (scioperi postali, consegne attraverso agenzie private, postalizzazioni,ecc.) ed ha lasciato spazio a corrieri privati che a maggior prezzo hanno più delle poste pubbliche garantito consegne veloci e sicure. Dal 1997 il sistema pubblico ha ripreso in mano totalmente il servizio veloce, ed ha espanso il servizio postale urgente attraverso nuovi tipi di invii (P.I.,CAI Post,Posta del giorno dopo, prioritario ecc.) contro tariffe più costose di quelle ordinarie. L’espresso che accelerava molto la consegna e raramente l’avvio è stato eliminato in favore di servizi che accelerano anche l’avvio e il viaggio. Oggi il Prioritario, il P.I. ed il CAI Post hanno ciascuno linee proprie, veloci in ogni loro passaggio ed autonome dal sistema di trasporto ordinario. L'espresso di città, anch’esso abolito alla fine del 1999, è stato per oltre 70 anni un servizio postale destinato alle corrispondenze espresse interne alle grandi città, gestito per conto ed in nome dell'amministrazione postale pubblica da privati o meglio da Agenzie private concessionarie delle Poste. Il servizio dell'E. per città espletato dalle Agenzie di Recapito Autorizzato costava tariffariamente come un espresso inoltrato per via pubblica ma una parte dell'incasso ricavato dall'agenzia pagava il diritto di privativa o di concessione vantato dallo stato sul trasporto delle corrispondenze.  Anche questa storia è ormai finita ma resta con l’espresso nazionale ed internazionale uno dei capitoli di maggiore interesse per il collezionismo storico postale del nostro paese.

 

ESSICCARE – Verbo - Asciugare perfettamente, eliminare per quanto possibile l’umidità. La totale essiccazione di francobolli e posta non è adatta alla loro buona conservazione poiché senza un minimo di umidità la carta diventa molto fragile, tende a rompersi e ad invecchiare precocemente. Gli ambienti di conservazione di francobolli e posta non devono esser ne troppo secchi ne troppo umidi e devono quindi possedere una minima quantità d’acqua che si rileva e si controlla con strumenti denominati igrometri che misurano il tasso di umidità relativa mediamente presente nell’ambiente di conservazione. Il valore dell’umidità relativa ideale per la conservazione della carta filatelica è compreso fra il 45 ed il 50%. Valori inferiori al 25/20%, cioè tendenti ad esser molto secchi, provocano, oltre a facili rotture, anche l’accartocciamento della carta, mentre una umidità relativa superiore al 70% può facilitare l'attacco della ruggine filatelica e del Foxing, specialmente in presenza di temperature ambientali elevate per lunghi periodi. Valori superiori sono assolutamente da evitare perché permettono alle carte filateliche di aderire tra loro e a favorire la crescita rapida di muffe estese ed invadenti.

 

ESTERO -  Aggettivo talvolta sostantivato – Qualifica qualsiasi cosa o persona o ente ecc. che si trova al di fuori dei propri confini nazionali o appartiene ad altre nazioni. Come sostantivo indica genericamente tutti i paesi che si trovano al di fuori dei confini nazionali. Questo concetto in filatelia ha grande importanza poiché ogni nazione produce francobolli che è necessario distinguere da quelli prodotti dalle altre nazioni, genericamente  definiti “esteri”. Altrettanto vale per la posta (o per ogni altra questione postale come amministrazioni, tariffe, regole ecc.) che può esser divisa grossolanamente in interna ed estera. Come aggettivo si aggrega a sostantivi di interesse postale diversi, come ad esempio tariffa che se estera o “per l’estero” differisce spesso da quella interna o “per l’interno”. Le tariffe per l’estero sono normalmente maggiori di quelle per l’interno per la maggior distanza che le corrispondenze devono percorrere o per i mezzi più veloci e costosi che le devono trasportare. Attualmente in molte nazioni esiste la tendenza a pareggiare i costi delle corrispondenze per l'estero con quelle per l'interno secondo il principio della casa comune e degli interessi sempre più vicini che i cittadini di molte nazioni ormai sentono. I mercati comuni (europeo, panamericano, il comecon ecc.), tendendo ad unificare o allineare le monete (per l'Europa : l'Euro) al fine di eliminare molte differenze e di migliorare il benessere comune, dall’inizio del III millennio hanno avviato un allargamento dei propri confini postali che per decine di anni hanno definito infinite e singole tariffe postali, variabili in relazione alle distanze dalle diverse nazioni corrispondenti, ed hanno perciò reso valide le tariffe interne anche per numerosi altri paesi, riservando alle rimanenti un trattamento tariffario a grandi gruppi. Il lungo cammino dell’unificazione tariffaria mondiale iniziato negli anni ’70, sfociato per l’Italia con la partecipazione all’Unione Europea si concluderà quando, malgrado l’esistenza di ancora numerosi confini nazionali, le tariffe postali saranno ovunque totalmente pareggiate. All’inizio del III millennio, dal punto di vista tariffario, il nostro estero si è molto esteso rispetto al passato ma contemporaneamente non si è ancora raggiunta con gli stati dell’U.E. una unificazione delle emissione di francobolli in quanto, malgrado la moneta unica, la produzione filatelica è ancora effettuata da ciascuna delle singole nazioni che la compongono. E’ comunque prevedibile, se il nostro mondo continuerà la strada intrapresa, che fra qualche anno esisterà una Amministrazione postale Europea che produrrà francobolli comuni per tutte le nazioni dell’Unione da impiegare in tariffe uguali per tutti i cittadini dell’Unione stessa. A quel punto il concetto di “Estero” sarà ancora diverso da quello attuale e potrà ancora estendersi se ad un certo punto della storia dell’Uomo il mondo, pur nel rispetto delle singole culture, non avrà più confini e barrire. Resta comunque il fatto che per ora ogni nazione produce i suoi francobolli ed ha le sue tariffe e quindi per “Estero Filatelico” si intende, malgrado molti passi già fatti, che i Francobolli, la posta, le amministrazioni postali, le regole, le tariffe, collezioni, ecc. si dicono estere quando si riferiscono a unità nazionali diverse dalla nostra.

 

ESTRATTO CONTO – Nome proprio _- Nome di un conto economico riassuntivo finale di una certa partita contabile, bancaria, aziendale o personale, in genere aggiornato al momento della sua stesura o a una data stabilita. Viene stilato spesso da un venditore per ricordare ad un compratore continuo e abituale una situazione debitoria.  In gergo postale, con una piccola aggiunta che la modifica in “estratto conto giornali”, è anche una voce tariffaria italiana in vigore fin dal 1905 utilizzata dagli editori di giornali e di periodici per inviare il conto mensi-le/settimanale dei giornali inviati agli edicolanti, ai giornalai ed alle librerie. A questa categoria di utiliz-zatori postali, poiché favoriscono la cultura, è stata riservata da moltissimi anni e che in parte ancora permane, una serie di tariffe agevolate, che comprendeva, fino al 1998 anche quella della spedizione dell'estratto conto giornali, con un ammontare molto ridotto rispetto alle fatture commerciali a cui si potevano paragonare. Una tariffa ancora più agevolata con la stessa denominazione ma con una ulteriore aggiunta (estratto conto giornali politici) fu ammessa in Italia dall'agosto 1949 all'agosto 1965: era destinata all'invio di estratti conto di editori che pubblicavano giornali di carattere politico in genere venduti a prezzi politici. Gli estratti conto editoriali esattamente tariffati non sono comuni e possiedono di conseguenza un buon valore commerciale

 

ESTREMITA' –Sostantivo – E’ la parte terminale di un oggetto. In filatelia si utilizza nel descrivere dentel-lature o parti specifiche di francobolli, posta e strumenti. Estremità superiore, inferiore, laterale, dx. e sin. indicano zone precise degli oggetti filatelici e postali.

 

ESUBERANTE – Aggettivo – Sinonimo di eccessivo per numero e/o quantità, talvolta utilizzato nella letteratura filatelica per indicare “qualche cosa in più”. Affrancatura esuberante, p. es., indica una applicazione di francobolli il cui valore è superiore all’obbligo tariffario. Le lettere sovraffrancate presentate agli sportelli postali fino al 1998 dovevano esser segnalate agli speditori e su di esse doveva esser sempre apposto d'ufficio il bollo lineare "affrancato dal mittente" per indicare che la maggiore affrancatura esistente non era stata richiesta dalle poste ma che era stata applicata volontariamente dal mittente stesso. Quelle invece inoltrate in buca non subivano segnalazioni particolari e procedevano nel canale postale senza bolli accessori.

 

ETICHETTA – Sostantivo - Parola dai molti significati. Nel settore che ci interessa è un cartellino, un rettangolino di carta o cartoncino, molto spesso finemente stampato con decori e vignette, talvolta dentellato ed adesivo che somiglia a francobolli e con cui spesso si confonde. Spesso etichette di piccolo formato, con splendide vignette a colori e con diciture, dentellate e gommate, furono e sono ancora oggi applicate scientemente o incoscientemente alle corrispondenze per sostituire o accompagnare i francobolli. La loro applicazione agli invii postali in sostituzione parziale o totale delle affrancature è considerata frode postale e quindi se scoperta, fino al 1998 provocava la tassazione per il doppio del mancante mentre attualmente obbliga le poste all’aggiustamento tariffario effettuato dal mittente, se rintracciabile, o la distruzione della spedizione. In molti casi, fin dalle origini delle Poste Italiane, l’applicazione in frode di etichette al posto di francobolli non è stata scoperta dai verificatori postali e quindi esistono numerosi invii che presentano etichette in parte o totalmente sostitutive dell’affrancatura. Da questi errori dei controllori postali è derivato un collezionismo specializzato che raccoglie le frodi postali perpetrate con le etichette, ma esiste anche un collezionismo specializzato di etichette sciolte o applicate a documenti, denominato Erinnofilia (vedi voce dedicata). 

 

EURO – Nome proprio – Denominazione della moneta unica europea adottata da tutte le nazioni aderenti all’Unione Europea. Sostituì l’Ecu, inventato con l’avviamento dei trattati di unificazione europea, a partire dal 1998 e fu utilizzato inizialmente solo come unità di conto teorica bancaria e poi, dal 1 gennaio 2002, entrò in uso come moneta effettiva per tutti i cittadini e per tutte le contrattazioni dell’Unione Europea e sostituì, contemporaneamente alle monete delle altre nazioni appartenenti nell’Unione Europea, la nostra tradizionale Lira Italiana. L’equivalenza monetaria della Lira fu stabilita con valore fisso ed immutabile anche nel futuro (per tutte le tracce residue delle vecchie contabilità), in 1936,27 L. it per 1 Euro.

 

EUROPA – Nome proprio – Nome geografico del continente che comprende l’Italia. In filatelia, oltre al significato geografico indica una serie di emissioni filateliche del nostro paese e di altri paesi europei che furono prodotte annualmente dal 1956 in poi, per celebrare l’idea europea, ossia la formazione, attraverso una unione economica e politica, di una nazione comprendente tutte o la maggior parte delle nazioni europee. Le emissioni “Europa” o “per l’Europa” o ancora per “l’idea europea” prodotte con vignetta spesso identica annualmente e contemporaneamente dai vari stati, portano stampata nella vignetta la parola Europa e, dal 1970, il simbolo ed il logo della CEPT e sono oggetto di collezionismo specializzato e tematico.

 

EUROPEO/A – Aggettivo – Riferibile a qualsiasi oggetto o soggetto di origine ed estrazione del continente Europa. In filatelia dedicato ai francobolli delle nazioni dell'Europa in contrapposizione a quelli prodotti oltre i confini europei, definiti “d'oltremare”. In altro intendimento  filatelico è aggettivo spesso riferito a "Idea" ossia ad una serie di emissioni dedicate all'idea europea, nate in Italia e altrove nel 1956 (1ma serie) con emissioni ripetute annualmente da tutte le nazioni che intendevano congiungersi nell'Unione Europea e che continuano anche dopo il 2001 a Unione Europea realizzata. (vedi anche "Europa").

 

EVADERE – Verbo - Oltre che significare fuggire da un luogo chiuso e di costrizione, in linguaggio burocratico e postale è alternativo di sbrigare, fino alla conclusione, incombenze, pratiche, corrispondenze, ordini ecc.. Evadere una corrispondenza significa scriverla e spedirla, ossia compiere il lavoro completo di rispondere ai corrispondenti che pongono quesiti. Evadere una mancolista filatelica significa esaminare una richiesta di acquisto composta da un elenco di francobolli o di materiali filatelici, cercare il materiale domandato, riunire quello trovato in una com-missione, farne il conto economico e consegnare il materiale con il conto o spedire il tutto al richiedente.

 

EVANESCENTE - Aggettivo - Qualifica immagini, stampe, fotografie o anche suoni che sfumano e che non si percepiscono perfettamente. In filatelia la Stampa evanescente è riferibile a francobolli la cui vignetta è nebulosa, imprecisa e con i contorni di stampa non ben definiti. Quando il fenomeno è accentuato si tratta di un grave difetto di impressione derivato da imperfetta o povera o debole ed incompleta inchiostrazione dei cilindri o da una sovrapposizione di più colori diversi non perfettamente allineati che creano una incertezza dei limiti delle figure contenute nelle vignette. I F. totalmente o parzialmente evanescenti in qualche loro parte o per qualche colore mal impresso che modifica sensibilmente il loro aspetto, sono pregiati; spesso, in relazione ad una loro grande diversità dagli esemplari tipo, sono considerati varietà ed hanno perciò buon valore commerciale.

 


 

 

il postalista