Seconda edizione

Riveduta, corretta ed ampliata

Pubblicazione didattica del CIFO - Collezionisti italiani di francobolli ordinari
 

LESSICO FILATELICO ITALIANO

 Vocabolario dei termini e dei modi di dire del linguaggio filatelico italiano

  

A cura di Giovanni Riggi di Numana

Copyright ©2003 Giovanni Riggi di Numana


     
il postalista

PREMESSA

Lettera
"A"
"B"

"C"
 "D"
"E"
"F"
"G"
"H"
"I"
"J"
"K"
"L"
"M"
"N"
"O"
"P"
"Q"
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"S"
"T"
"U"
"V"
"W"
"X"
"Y"
"Z"

 

 

 

"I"
 

IBRIDO/ASostantivo e aggettivo – Come sostantivo indica un animale o un vegetale che nasce dall’incrocio di razze diverse (p.es. il mulo) mentre come aggettivo viene utilizzato sempre più spesso per definire delle tecnologie, delle operazioni, dei lavori che combinano utilmente arti, scienze e tecniche diverse. Anche il settore postale ha incrociato recentemente tecnologie diverse ed ha prodotto un nuovo sistema di trasmissione della Posta. La “Posta Ibrida” è una combinazione tra posta tradizionale e posta informatica, permettendo a grandi speditori di scrivere e spedire le proprie corrispondenze sui propri computers collegati telefonicamente ad una rete postale e di farle pervenire in forma scritta ed imbustata ai destinatari attraverso l’intermediazione del sistema postale pubblico. I mittenti collegati informaticamente con le Poste pubbliche scrivono le proprie corrispondenze sui computers domestici, le inviano insieme ai rispettivi indirizzi alle Poste che, in centri appositi dislocati strategicamente sul territorio, le stampano, le indirizzano, le imbustano e le portano a destino, immettendole nel normale circuito postale verso qualsiasi località interna ed estera. I centri dell’Amministrazione postale italiana che stampano ed indirizzano questa posta sono attualmente 3 (Roma, Genova e Milano), garantiscono la riservatezza dei contenuti effettuando una lavorazione al coperto, e producono nel 2003 una percentuale piuttosto elevata del corriere postale quotidiano (forse il 25%). Questi invii sono tariffati a parte (tariffe a n° di pagine con costo di 1 pagina leggermente inferiore a quello di un invio del 1° porto lettere) e sono frequentati specialmente da grandi utenti che spediscono comunicazioni spesso identiche a numerosi destinatari. La posta ibrida avrà ulteriori incrementi fino a quando la maggior parte degli utenti postali non sarà informatizzata.

IDEA Sostantivo - In filatelia è spesso connesso con l' aggettivo "Europea". L'"Idea Europea" è il titolo o il tema di molte collezioni filateliche che raccolgono francobolli e buste prodotte in molte nazioni europee che dal 1956 hanno iniziato a costruire una unione politica, economica, monetaria ecc. nel vecchio continente. Da questa data l'Italia e le altre nazioni che aderirono all'idea, via via più numerose col passare del tempo, ogni anno hanno emesso una breve serie di francobolli (in genere due, col facciale per servire il 1mo porto lettere per l'interno e per l'estero) per confermare il desiderio di creare una nazione europea unica. Tra le emissioni connesse con questa tematica l'Italia ha anche prodotto il suo primo francobollo con valore di facciale in Lire it. ed in Ecu, il nome della moneta che avrebbe dovuto esser adottata da tutti gli stati aderenti all’accordo (Elezioni Parlamento Europeo, emissione 3.6.1989). Dal 1956 al 1996 l'Italia ha emesso per commemorare l'Idea europea ben 40 emissioni, oltre 20 emissioni collegate, tra cui due francobolli con valore in Ecu. In similitudine, altre nazioni europee hanno commemorato l'Idea con numerosissime emissioni filateliche e le collezioni dedicate al tema, anche se tra il 1990 ed il 2000 sono state un poco trascurate, sono di buon pregio economico e piuttosto voluminose. Queste collezioni si sono aggiornate a partire dal 2000 dopo che l’idea si è concretizzata. Nel 1998 l’Ecu è stato abbandonato in favore dell’Euro, inizialmente solo moneta di conto, e nel 1999 alcune nazioni che si sarebbero poi unite, tra cui l’Italia, iniziarono ad emettere francobolli in doppia moneta (per l’Italia Lira/Euro). Queste collezioni trovano la loro naturale conclusione nel 2002, quando l’Euro sostituì la lira nelle tasche degli italiani e di molti europei.

IDENTICOAggettivo - Sinonimo di "perfettamente uguale". In filatelia i francobolli della stessa emissione sono teoricamente tutti uguali, ma in realtà sono tra loro diversi, possedendo infinite grandi, medie, piccole e piccolissime diversità. La distinzione delle varianti permette al collezionismo di classificare numerosi francobolli che seppur identici possono possedere variazioni di valore anche piuttosto rilevanti. In realtà i francobolli con piccole o piccolissime diversità sono considerati identici e perciò dello stesso valore, ma non appena la variazione dal normale ha una buona visibilità e facile rilevamento, il francobollo che la contiene è considerato varietà. Le varietà possono essere grandi o piccole, rare o comuni e possono interessare qualsiasi caratteristica del francobollo (vedi “varietà”). Nel recente passato, essendo caduta alquanto la qualità delle produzioni filateliche ordinarie a causa delle enormi quantità di francobolli prodotta, il concetto di identità fra esemplari dello stesso tipo è divenuto più elastico e le varianti, per affermare che i francobolli sono realmente e sostanzialmente diversi, devono essere più marcate ed evidenti che in passato. 

IDENTIFICAZIONESostantivo - Accertamento di una identità. In filatelia è la definizione del tipo di emissione, di francobollo, di varietà ecc.. Non appena l'esemplare è classificato si può affermare che è identificato ed che se ne è accertato il suo valore teorico. In questa ottica l'identificazione coincide perciò con la classificazione.

IDROPLANOSostantivo – Naviglio o battello adatto a trasferimenti brevi che plana sull'acqua e che perciò è parzialmente emerso durante la navigazione, detto anche aliscafo. Con questo tipo di imbarcazioni veloci per passeggeri e merci, anche i trasporti lacuali e marittimi con le isole italiane, sono divenuti veloci e sicuri e salvo burrasche di grande intensità, non hanno più la necessità di grandi imprese di navigazione o di strutture speciali come nel passato per effettuare il loro servizio. Si ricorda qui perché oggi è il mezzo più utilizzato per il trasporto della posta da e per le isole minori del nostro paese.

IDROSCALOSostantivo - Bacino d'acqua adatto al rimessaggio, decollo ed ammaraggio di idrovolanti, aerei in Italia ormai poco utilizzati ma molto numerosi nell'epoca pionieristica (fino agli anni ’60) quando la costruzione di piste terrestri era troppo costosa ed era più comodo utilizzare bacini acquatici naturali tranquilli per far decollare e rientrare gli aeroplani. Le grandi imprese aeronautiche degli anni '20 e '30 effettuate da ali italiane (ma anche estere) furono compiute con idrovolanti capaci di trasportare persone e merci a cui fu spesso affidata la posta non solo sperimentalmente o occasionalmente (De Pinedo, Trasvolata atlantica) ma anche su linee regolari (Sisa, linea Trieste - Torino, Aeroespresso del Levante ecc.). L'Idroscalo era la base dell’attività degli idrovolanti, dei passeggeri e delle merci, posta compresa, che doveva esser trasportata. Alcuni non comuni bolli postali riportano nel cerchio esterno la dicitura "idroscalo" poiché alcuni di questi luoghi furono anche sede di ufficio postale. I più famosi furono certamente gli idroscali di Orbetello, di Trapani, di Torino, Trieste, Pavia, Palermo porto, Genova porto,Brindisi ecc. ecc..

Questi bolli e la posta trasportata da idrovolanti del periodo 1920/1940 sono oggetto di collezionismo specializzato aerofilatelico.

IDROVOLANTESostantivo - Aeroplano adatto a decollare dall'acqua e capace di ammarare grazie alla forma a scafo della fusoliera o con fusoliera sostenuta da due galleggianti e talvolta alla presenza di uno o più galleggianti posti sotto le ali in sostituzione del carrello d'atterraggio con ruote. Tipo di aereo in disuso sul nostro territorio fin dagli anni '60, ma nel 2000 ancora piuttosto attivo in Asia e nel Nord America laddove le grandi distanze, la mancanza di piste terrestri troppo costose per il basso affollamento di popolazione da servire, la scarsità di strade e la ricchezza di laghi, fiumi e baie riparate favoriscono collegamenti veloci con questi mezzi. In questi luoghi i collegamenti postali con idrovolanti sono ancora la normalità.

IGROSCOPICOAggettivo – Viene utilizzato nel linguaggio tecnico della scienza dei materiali per indicare sostanze che attirano e assorbono acqua e quindi indica una caratteristica variabile di ciascun materiale. Tutti i materiali in realtà contengono acqua, anche i metalli o le rocce, e l’assorbono e la restituiscono forzatamente o naturalmente all’ambiente in relazione ad azioni umane o  alle condizioni ambientali (vedi ad es. il sale). I materiali spugnosi ad esempio ne assorbono moltissima, altri, come la carta e i tessuti si inumidiscono facilmente anche in sola presenza di vapor acqueo e variano le proprie caratteristiche in relazione alla quantità d’acqua temporaneamente contenuta. Altri invece la respingono o ne assorbono quantità minime in tempi molto lunghi. In questi spostamenti di contenuti d’acqua ciascun materiale tende a dilatare o a restringersi e a modificare il proprio peso. La carta, componente principale di francobolli e posta, essendo lievemente spugnosa è fortemente igroscopica e segue quindi queste regole. In ambienti umidi assorbe facilmente acqua, pesa di più, si dilata, perde consistenza e diventa più flessibile, mentre in ambienti secchi e caldi si restringe, si alleggerisce, si essicca e si indurisce rischiando facili rotture. E’ quindi condizionata dalla presenza di tassi di umidità e di temperatura ambientali variabili e quindi risulta instabile specialmente durante le lunghe conservazioni in ambienti non adatti. A causa della loro forte igroscopicità francobolli e posta devono esser conservati in ambienti che subiscono variazioni termoigrometriche meno sensibili possibile. (vedi anche “Ruggine”).

IMBOTTITURASostantivo - Sistema di ammortizzazione di colpi e di urti applicata a oggetti, merci e cose fragili, tra cui la posta, d’uso comune in quest'ultimo caso per l'invio di documenti importanti, di materiali fragili e  preziosi che possono subire, nel trasporto alla rifusa, danni, rotture e pieghe. Allo scopo sono state realizzate nelle varie epoche buste imbottite, rigide, protette, morbide, telate ecc. che, gradite dal sistema postale, hanno permesso l'accettazione di posta delicata e viaggi postali protetti. Recentemente sono entrate in produzione ed in uso buste particolarmente imbottite per la spedizione di dischi e di supporti magnetici rigidi per computer  necessarie per l'invio di questo delicato materiale ai centri di posta elettronica o tra privati.

IMITAZIONESostantivo – Riproduzione di un'opera, di un oggetto o di un documento con una fedeltà relativa, tale da permettere il riconoscimento della non originalità da tutti o da esperti. Le imitazioni di opere d'arte o di oggetti preziosi appositamente create hanno spesso la dichiarazione dell'autore sul fatto che si tratta di una copia simile ma non identica dall'originale, ma, talvolta, gli oggetti in copia fedele e fedelissima vengono spacciati per originali per frode o truffa, specialmente quando l'oggetto imitato non è unico e non è facilmente riconoscibile. E' questo il caso di alcuni francobolli rari che possono esser riprodotti ad imitazione degli originali per studio o per pubblicazioni ma che possono anche servire come falsi da spacciare per originali. Le imitazioni filateliche di francobolli superati dal tempo, in genere hanno lo scopo di illustrare articoli, riviste e cataloghi ma il loro uso, diverso da quello per cui nacquero, per es. immetterli nel canale filatelico ingannevolmente per lucro, rappresenta una frode perseguibile penalmente soltanto su azione legale privata. La riproduzione di francobolli falsi correnti allo scopo di immetterli nel mercato filatelico o postale per frodare la Posta è invece una truffa grave pareggiata a quella di produrre moneta falsa ed è quindi perseguita d’ufficio.

IMMAGINE Sostantivo - Aspetto idealizzato di un corpo o di una persona ma anche una figura, il profilo di qualcosa o di qualcuno, specialmente di personaggi famosi ritratti lateralmente o di tre quarti, nelle loro forme essenziali. Sui francobolli italiani l'immagine di profilo o appena ruotata dei sovrani era tradizionale nel periodo classico e tutte le emissioni precedenti il 1910 la riportano con impressioni a secco o a stampa. L’immagine non è la fotografia del personaggio, ma il disegno dei suoi tratti somatici caratteristici, riprodotti in modo tale da permetterne sempre il riconoscimento. La parola immagine in filatelia viene utilizzata anche per indicare i soggetti di molte vignette filateliche anche se non riproducono un busto o un volto : nel recente la parola ha assunto perciò un significato più generico, riferibile a qualsiasi soggetto, specialmente se il disegno esprime un concetto astratto (p.es. libertà, amicizia ecc.). Sui cataloghi filatelici il riferimento più diretto a francobolli italiani si trova però nel periodo antico e classico in relazione a francobolli con il ritratto di sovrani in qualche caso con "immagine capovolta", quando cioè, per motivi di cattiva impostazione delle macchine da stampa, fu effettuato l'errore di immettere uno o più fogli capovolti in uno dei passaggi della lavorazione. Gli esemplari così prodotti sono rari e di buon valore commerciale tanto da interessare anche i falsari filatelici che nel tempo hanno approfittato dell'esistenza di resti di stamperia per produrre immagini capovolte postume, dal difficile riconoscimento.

IMMERSIONE Sostantivo - Operazione che si compie quando un oggetto o un essere vivente vengono immersi in un liquido. I francobolli vengono spesso immersi in liquidi per ottenere qualche risultato utile al collezionismo : sono ad esempio immersi in acqua tiepida e per breve tempo i francobolli su frammento di carta per staccarli o a cui vuol essere eliminata la gomma per una conservazione più sicura. L'operazione è estremamente semplice ma nasconde alcune insidie a cui bisogna porre una certa attenzione. Le immersioni a questi scopi devono essere sempre brevi, specialmente se all'acqua è stata addizionata una piccola quantità di sbiancanti ottici per ottenere col lavaggio non solo il recupero ma anche una pulizia del pezzo. Lo sbiancante ottico più comunemente utilizzato è la varechina per uso domestico (Vedi “ipoclorito”) che deve essere aggiunta all'acqua fredda o tiepida nella proporzione di un cucchiaio, o poco più, per litro d'acqua. Dopo il distacco, i francobolli immersi nel liquido suddetto, devono essere sciacquati in acqua corrente prima di metterli ad asciugare. Quantità superiori di varechina rispetto alle proporzioni suggerite, possono, in relazione al tempo di immersione, provocare danni irreversibili al materiale (scolorimento, abbattimento della fluorescenza, indebolimento dell'impasto cartaceo ecc. ecc.). Immersioni in liquidi alcolici dei francobolli provocano rapide ed irreversibili variazioni di molti colori e l'abbattimento della fluorescenza di superficie. Immersioni anche veloci in acetone, in genere mantengono i colori ma eliminano la fluorescenza. Immersioni in benzina rettificata non servono per il distacco dalla carta, ma solo per l'accertamento delle caratteristiche di trasparenza dell'esemplare (Filigrana, difetti ecc.). In pochissimi casi, tutti riferibili al periodo antico, l'acqua pura o leggermente addizionata di sbiancanti ottici, scolora i francobolli stampati con colori anilinici. In rari casi l'acqua non serve per staccare i francobolli da supporti cartacei poiché talvolta nel passato fu utilizzata un tipo di gomma con solvente diverso dall'acqua. In qualsiasi caso, se risulta necessario immergere francobolli rari e/o sconosciuti in liquidi, è bene compiere immersioni di prova, sempre piuttosto brevi e controllare sempre il materiale emerso con esemplari di confronto non trattati. L’immersione di francobolli applicati su carte colorate devono sempre essere brevissime con l’accorgimento di mantenere i francobolli a pelo d’acqua con la vignetta, umida o quasi asciutta rivolta in alto per evitare che il colore della carta si trasferisca irreversibilmente nella carta dell’esemplare che si vuole recuperare.

IMMUNITA' - Sostantivo - Prerogativa di alcune categorie di persone o cose che per diritto acquisito o naturalmente non sottostanno ad alcune regole. In medicina, p.es., le vaccinazioni creano immunità contro alcune le malattie e in politica i Parlamentari hanno l'immunità dall'arresto, salvo se colti in flagranza di reato. Anche nei servizi postali esiste una sorta di immunità riservata ad alcune corrispondenze se immesse in canali che evitano i controlli censori e il rispetto delle tariffe. Si tratta per esempio degli invii in valigia diplomatica che viaggiano senza affrancature e passano frontiere e luoghi senza esser nemmeno visionate dagli uffici di scambio o di controllo. La valigia diplomatica in genere è accompagnata da funzionari del Ministero degli Esteri che la trasportano personalmente, ma accade spesso che viaggi senza accompagnamento ed ha perciò particolare cura e riguardo da parte di tutti i funzionari postali che la maneggiano. Le corrispondenze immuni da controlli e da tariffe, dirette ai Ministeri degli esteri dalle rappresentanze italiane all' estero, sono riconoscibili perché portano particolari bolli (fino al 1998 gli ovali di franchigia) ed altre scritte (Valigia, Valise, ecc.) e possono essere immesse nel canale pubblico, fino al 1998 con tassa a carico del destinatario e dal 1998 con affrancatura completa e regolare a carico del Ministero degli esteri dopo esser giunte sul territorio italiano. Il collezionismo storico postale ricerca attivamente questo tipo di invii, piuttosto rari e quindi di discreto valore economico.

IMPASTOSostantivo - Massa di materiali e sostanze triturate e sminuzzate di vario genere tra loro miscelate in modo omogeneo, di consistenza fluida e malleabile, ma non liquida, adatta a prendere forme diverse se immessa in stampi o vasche e fatta essiccare in vari e diversi processi in relazione allo scopo per cui fu prodotta. Gli impasti devono esser realizzati con materiali ridotti in polvere o con materiali sbriciolati di varia dimensione e impastati con liquidi. Nel caso che interessa la filatelia e la posta, l'impasto di maggiore interesse è quello che produce la carta per scrivere e la carta per realizzare i francobolli.(Vedi "Carta"). Gli impasti per realizzare carta valore sono stati prodotti in Italia da cartiere di proprietà dello Stato (Foggia, Fabriano)fino al 2000, e da questa data di proprietà del Poligrafico dello Stato divenuto “SpA”, che utilizzano materiali pregiati come il Cotone (carte filigranate) e polvere di silice a grana fine e semifine di grande costanza dimensionale (carte patinate). Negli impasti per realizzare carte filigranate, è utilizzata cellulosa finemente sfibrata addizionata a liquidi acquosi collanti e a luminofori per rendere la carta fluorescente ; in quelle patinate, cellulosa sfibrata, polveri silicee omogenee a grana fine e semifine, liquidi acquosi collanti e, dopo aver realizzato la carta in fogli sottili, la si spalma monolateralmente con una vernice trasparente, contenente luminofori per rendere fluorescente una sola delle due superfici (quella da stampare) dei fogli. Gli impasti cartacei vengono realizzati in vasche molto capaci e rimescolati per molto tempo al fine di miscelare perfettamente i componenti e distribuirli equamente in tutto il volume. Successivamente estratti dalle vasche, gli impasti vengono schiacciati ed essiccati in strisce sottili a mezzo di laminatoi, fino a divenire un solo foglio continuo stretto e lungo di carta, avvolto in bobine. Dalla buona scelta dei componenti degli impasti cartacei dipende la qualità della carta ed il tipo di utilizzazione che se ne vuol fare. La grana delle polveri silicee immesse nella carta patinata vincola ad esempio la possibilità della penetrazione degli inchiostri di stampa e di bollatura e quindi la produzione di francobolli di buona qualità, non facilmente truccabili o anche soltanto non recuperabili dopo il primo uso. 

IMPECCABILEAggettivo – Si riferisce a cose, persone o comportamenti senza difetti. In filatelia è spesso utilizzato sui cataloghi d'asta per indicare un tipo di qualità del materiale offerto. Qualità impeccabile indica che il materiale è senza difetti, che è particolarmente indicato al collezionismo dei perfezionisti e che non è attaccabile dalla benché minima critica.

IMPERCETTIBILEAggettivo – Riferibile a qualità o difetti appena percettibili e che indica quindi una caratteristica talmente minuscola ed insignificante che spesso sfugge ai sensi di un osservatore attento. In filatelia si usa spesso per i francobolli nuovi precedentemente linguellati a cui è stata tolta la linguella con tale accuratezza da mostrare infinitesimi danni alla gomma (impercettibile traccia di linguella), visibili solo con mezzi strumentali o con un esame ottico particolarmente accurato.

IMPERFETTO/A Aggettivo – Riferibile a cose, soggetti, comportamenti ecc. non perfetti. In filatelia viene spesso connesso a qualche caratteristica dei francobolli che presentano qualche piccolo difetto. In letteratura o sui cataloghi di vendita la "dentellatura imperfetta" se non ben descritta, può far intendere difetti di diversa entità : ad esempio denti corti, arrotondati o mancanti divenuti tali per difetto di fabbricazione o per malaccorta separazione e conservazione degli esemplari. Ciò vale anche per altre caratteristiche fisiche degli esemplari. In qualsiasi caso gli esemplari con qualche caratteristica imperfetta, se non molto rari, sono da scartare in favore di equivalenti perfetti. In filatelia la qualità e la perfezione pagano sempre bene mentre l'imperfezione, quasi sempre, penalizza.

IMPERFEZIONE Sostantivo - Piccolo o piccolissimo difetto, in genere poco visibile, provocato o di origine naturale, che può esser presente su oggetti e persone. In filatelia i francobolli che possiedono qualche imperfezione nelle loro caratteristiche fisiche sono molti : se il difetto è veramente modestissimo (p.es. modesta scentratura, qualche dentello naturalmente corto, ecc.) l'esemplare può esser considerato di media qualità e rientrare in quelli collezionabili. Se invece l'imperfezione sta nelle caratteristiche di produzione del francobollo, in relazione alla sua rarità ed importanza, l'esemplare può essere comunque ricercato e di buon valore economico. Le imperfezioni di produzione più vistose rendono infatti i francobolli di maggior pregio dei normali (p.es. grandi scentrature). Imperfezioni originarie di dentellatura o di centratura, specialmente in emissioni prodotte con dentellatori lineari, sono considerate normali, ma equivalenti esemplari con dentellatura e centratura migliore devono esser preferiti ed hanno un plusvalore riconosciuto anche dai cataloghi. Se l'imperfezione è derivata da maldestre manipolazioni di filatelisti, p.es. dentelli corti per separazioni affrettate, i francobolli sono deprezzati e devono esser scartati in favore di altri con i dentelli di lunghezza normale.

IMPERIALEAggettivo - Nella filatelia italiana è stato sostantivato (l’Imperiale) per dare il nome ad una importante emissione filatelica ordinaria definitiva del periodo fascista. La serie "Imperiale" fu emessa il 21.4.1929 (22 esemplari per la posta ordinaria + numerosissime emissioni di servizio + interi) ed ebbe vita fino al luglio 1946. Da questa emissione sono derivate numerosi francobolli per le colonie e le occupazioni + altre ancora, tra cui alcune leggermente modificate (senza fasci) per un totale di oltre 600 francobolli ed interi). Questa emissione ha marcato un'epoca : il suo tempo di validità rappresenta non solo un periodo della storia italiana ma anche uno stile, un modo di concepire e di produrre francobolli e di gestire la posta. Tra tutti i francobolli italiani dalle origini fino al 2000, il 50 c. della serie Imperiale è l’esemplare più comune e più utilizzato di tutti i tempi.

IMPORREVerbo - Il significato indiretto che interessa questa trattazione è relativo all’imposizione delle tariffe postali che sono "imposte", ossia obbligatorie, per usufruire dei servizi relativi. In questo senso significa "far accettare" o meglio "costringere" ad un pagamento stabilito dalla legge, per ottenere un servizio che dovrebbe sempre essere, come la tariffazione, qualitativamente costante. Ciò in contrapposizione al concetto di servizio postale gratuito in nome dell’utilità pubblica che offre, della cultura che promuove e della necessità crescente di comunicazioni che urgono per la crescita della nazione.  

IMPORTO Sostantivo - Sinonimo di "ammontare o somma in denaro", ossia del costo complessivo di uno o più acquisti, o anche di uno o più servizi, come quelli postali. Ad es. l'importo di spedizione di una raccomandata è la somma del porto semplice più il diritto di raccomandazione.

IMPOSIZIONE - Sostantivo - L'atto di imporre o l’obbligo di fare o non fare qualcosa.  In campo postale, le imposizioni sono numerose e mascherano normalmente degli imperativi strategici o di servizio del sistema. Ad es. col nuovo regime postale iniziato tra il 1997 e il 1998 l’affrancatura è divenuta obbligatoria (altrimenti l’invio viene distrutto). Mai come in questi ultimi anni se le norme postali non vengono esaudite, i servizi non vengono espletati e gli invii spesso non viaggiano, mentre precedentemente al 1998 le norme erano più elastiche poiché anche gli invii irregolari venivano comunque portati a destino ed era sufficiente il pagamento di una tassa per regolarizzarli. (vedi anche "Imporre", "Obbligare", "Imposta").

IMPOSSIBILE - Aggettivo - Contrario di possibile. Nel linguaggio postale può essere aggiunto in genere a sostantivi come inoltro, consegna, percorso, ecc.. Alcuni bolli applicati sui frontespizi di corrispondenze contengono questa parola e spiegano i motivi del disguido o della irregolarità del viaggio delle lettere su cui sono applicati : per es. "restituita al mittente per impossibile inoltro" applicato su corrispondenze immesse in buca, indirizzate in luoghi verso i quali non c'è servizio o per i quali il servizio è impedito o sospeso per eventi straordinari come guerre, alluvioni o altro.

IMPOSTA - Aggettivo e sostantivo - Come aggettivo femminile deriva da "Imporre" e si collega a sostantivi per indicare che si tratta di imposizioni. Come sostantivo significa "tassa" o "tributo" richiesto in genere dallo Stato o dell'autorità competente in qualche materia pubblica. La tassazione postale, quando esisteva, non era una vera e propria "tassa" ma una multa per non aver rispettato le regole o le tariffe correnti. In qualsiasi caso le tariffe postali sono in realtà imposte (aggettivo sinonimo di obbligatorie), ma non sono “imposte” (sostantivo, sinonimo di tasse).

IMPOSTARE - Verbo – Oltre ad indicare l’azione di porre le basi per risolvere un problema, un tema o altro, in gergo postale comune indica l'azione di immettere la posta in buca o di portarla all'ufficio postale per avviarne l'inoltro. Sinonimo di "imbucare".

IMPOSTAZIONESostantivo - Deriva da impostare. Nel senso che ci interessa è l'atto di immettere la posta in buca o anche, in un senso più lato, di consegnare all'ufficio postale le lettere per il loro inoltro. In quest’ultimo significato era parola frequentemente utilizzata che sta andando in disuso. Aggregato a “Buca” (buca d’impostazione) ancora oggi indica specificatamente la buca delle lettere in cui si devono immettere le corrispondenze sulla pubblica via.

IMPRESSIONE – Sostantivo – Oltre ad altri significati che non interessano questa trattazione, in filatelia indica il segno lasciato da una compressione di qualsiasi tipo, spesso usata al posto di "impronta". In letteratura filatelica, si utilizza talvolta per indicare più elegantemente e più genericamente la "stampa" dei francobolli o la traccia delle bollature. La frase "francobollo con doppia impressione" sta ad indicare un esemplare che ha subito due volte il processo di stampa (o di sovrastampa), e che perciò mostra in genere molto vicine, due impronte o stampe identiche ma separate. (vedi "Imprimere", e "Impronta").

IMPRIMEREVerbo - Sinonimo di Stampare, ma più esattamente premere una matrice su una superficie per lasciare una impronta inchiostrata o a secco. Vocabolo dai significati anche più lati specialmente se si pensa al significato figurato dato dal mondo anglosassone e dal mondo scientifico al concetto  di "marcatura genetica e/o caratteriale" (imprinting). In letteratura filatelica è molto spesso utilizzato per significare "Stampare" con qualsiasi tipo di stampa, ivi comprese le stampe in rilievo o a secco.

IMPRONTA Sostantivo - Segno lasciato da un corpo premuto fortemente su una superficie. Parola anche utilizzata in senso figurato per indicare il segno lasciato da idee di alcune persone nella formazione del carattere di altre. In filatelia la parola indica oltre alle tracce degli inchiostri lasciate da un qualsiasi sistema di stampa, anche il risultato dell’applicazione dei bolli su francobolli, posta e carta, distinguendo il timbro, l’oggetto con cui si imprimono i bolli, dalla sua impronta che è appunto la riproduzione delle scritte e delle diciture contenute in negativo nei timbri. (vedi “Imprimere”, “impressione” e simili).

IMPROPRIO/AAggettivo - Indica un'inesattezza e un'imprecisione nel significato dei sostantivi a cui viene connesso. “Parole improprie” sono ad esempio parole inadatte ed imperfette per esprimere con precisione un concetto. In storia postale viene connesso a numerosi soggetti tra cui p.es. francobollo o tariffa (“Francobollo o tariffa improprio/a”) che indicano l'applicazione di un francobollo o di una tariffa su un oggetto postale che ne richiedevano un altro/a. Ad esempio "Stampe a tariffa ridotta" per spedire un libro è sempre stata una comune improprietà di termini poiché anche quando esisteva la tariffa stampe, gli stampati non ammettevano tariffa ridotta. La tariffa in questo caso era "Libri a tariffa ridotta" che avevano sia per gli Editori che per speditori di seconda mano normativa propria. Altro caso frequente di tariffa impropria fino al 1999 era l'invio di circolari firmate e datate che per la normativa postale del tempo, dovevano esser considerate lettere aperte e non stampe. In molti casi del passato anche l’applicazione di alcuni francobolli deve esser considerata impropria : si tratta ad esempio dell’uso di francobolli di servizio in affrancature ordinarie in periodi normali e non di emergenza, come ad esempio l’impiego di francobolli per espresso e per posta aerea su lettere ordinarie. In similitudine anche l’uso di francobolli ordinari utilizzati dalle Poste stesse come segnatasse. A partire dal 1999 con l’eliminazione di molti tipi di francobolli e con una nuova sistemazione degli oggetti postali, la maggior parte degli usi impropri di francobolli è stata eliminata.

IMPUNITA' Sostantivo - Esenzione da una pena. Vocabolo di raro uso filatelico e postale ma qui ricordato sopratutto perché può indicare un errato intendimento delle norme sulla franchigia tra Enti che ne avevano diritto ed Enti che non lo possedevano (e viceversa) prima dell’eliminazione della franchigia (1998). Infatti, insieme ad un errato modo di agire di molti uffici postali, instaurò per molti decenni, specialmente del periodo repubblicano, la prassi di non far pagare molte tassazioni postali a enti che non possedevano la franchigia (p.es. i comuni), rendendo attiva una sorta di inesistente impunità. L'inutilità di far passare da una cassa pubblica all'altra cifre spesso irrisorie e le difficoltà pratiche di sborsare piccole cifre negli uffici di ricevimento della posta in grandi enti, rese spesso impossibile l'esazione di tasse postali su corrispondenze con tassa a carico e di conseguenza fu molto spesso applicata una specie di impunità sulla tassazione postale. E' anche il caso di numerose irregolarità tariffarie perpetrate da cittadini che scrivono a grandi enti pubblici e parapubblici che non affrancano o sottoaffrancano i loro invii. Il più noto caso di questo tipo è sempre stato quello della spedizione delle cartoline dei concorsi indetti dalla Radiotelevisione italiana che ha sempre ricevuto milioni di cartoline in buona parte sottoaffrancate, mal affrancate o in frode e che non poteva certamente tenere un conto aperto con le Poste per il pagamento di tasse relative ad irregolarità tariffarie commesse da altri. Anche in questo caso dal 1999 le Poste Italiane hanno posto rimedio perché gli invii male o non affrancati vengono distrutti prima di giungere al destinatario ed i concorsi sono stati modificati in una sorta di lotteria telefonica.

INCAMMINATA Aggettivo – Derivato dal verbo incamminare, incamminarsi. Nei secoli scorsi fu spesso utilizzato al femminile perché connesso direttamente o in sottinteso con la parola “lettera” (invio postale). Le “lettere incamminate” erano quelle che venivano accettate in periodo prefilatelico (1600/1700), in assenza di servizi postali organizzati e stabili, da persone che conoscevano percorsi e istradamenti per farle giungere a destino utilizzando corrieri e occasioni particolari. Queste persone erano denominati Forward o commissionieri postali, avevano dei recapiti al centro di alcune importanti città e avevano relazione con corrieri e colleghi esistenti in altri luoghi con i quali effettuavano professionalmente traffici postali anche sulle lunghe distanze. Costoro conoscevano in parte anche i costi del trasporto e quindi facevano pagare il porto delle lettere interamente per trasporti brevi e per quanto conoscevano sulle lunghe tratte, trattenendo un proprio guadagno. I forward anticiparono la formazione delle prime amministrazioni postali pubbliche e crearono tra il 1600 ed il 1850 una rete postale che copriva buona parte dell’Europa e dell’Asia minore. Molti siglavano le lettere accettate con dei bolli personalizzati, ma altri, specialmente nel primo periodo di formazione della rete, scrivevano di pugno al verso delle lettere, la frase “incamminata da ……” (ovviamente riferendosi alla lettera) in modo da farsi conoscere e da crearsi una affidabilità. Le lettere prefilateliche che riportano questa scritta o una dicitura simile al verso non sono comuni, hanno un buon valore economico e stanno alla base della storia e della formazione dei sistemi postali pubblici iniziali.  

INCARTAMENTOSostantivo - Complesso di atti e documenti relativi ad un affare o ad una persona. In un significato riduttivo di tipo burocratico è un semplice dossier o anche un fascicolo contenente carte. Gli incartamenti filatelici sono per molti collezionisti una raccolta di dati, di informazioni, figure ed appunti su un argomento ristretto dello scibile filatelico che servono per studiarlo a fondo.

INCASELLAREVerbo - Introdurre oggetti, cose, dati ecc. in apposite caselle, intendendo per caselle dei piccoli box, spazi, scatole ecc. di un mobile o anche di un contenitore informatico o ancora all’interno di un tabulato. In gergo postale ha alcuni precisi significati e da perfino il nome ad un cliente postale: per qualsiasi sistema postale, la posta in arrivo per esser distribuita deve essere inizialmente divisa, o meglio ripartita all’interno di un casellario, ossia di un grande mobile suddiviso in comparti aperti negli stabilimenti di ricevimento della posta in cui i ripartitori, impiegati postali specializzati, spesso aiutati da macchinari e da indicazioni contenute nell’indirizzo dei destinatari (p. es. il Cap), introducono le corrispondenze arrivate. In questa fase i ripartitori “incasellano” le corrispondenze in una delle caselle, o un box, corrispondente ad una zona ristretta del territorio per affidare a ciascun portalettere la posta in arrivo. Una delle caselle di questo mobile è assegnata ai “casellisti” ossia ad alcuni clienti postali che si servono di un indirizzo presso le Poste stesse per ricevere la propria posta e che pagano per usufruire del servizio delle Caselle Postali, dette anche semplicemente “C.P.”, un abbonamento a tempo. Le caselle postali vere e proprie sono delle piccole scatole numerate e chiuse, contenute in un altro mobile, in genere metallico, giacente nei principali uffici postali aperti al pubblico, apribili da due lati, con uno sportello  riservato alle poste per introdurre la posta in arrivo ed un altro per consentire al “casellista” di ritirare la posta ricevuta. Il pagamento della Casella Postale (C.P.) consente al casellista di possedere in esclusiva una chiave che permette di aprire il box numerato a lui assegnato. (vedi anche “casella”, “Ripartitore”, “casellista” ecc.)

INCENERIRE Verbo - Bruciare col fuoco cose e oggetti per farli divenire cenere. Sistema per far scomparire totalmente cose con un mezzo sicuramente distruttivo che non ammette recupero. L'incenerimento è talvolta usato dalle strutture pubbliche per eliminare sostanze e cose pericolose (droga, stupefacenti, tabacco ecc.), ma anche le Amministrazioni postali hanno talvolta usato questo mezzo per eliminare segretamente documenti riservati e pubblicamente eccedenze filateliche per evitare di modificare sostanzialmente il valore di alcune emissioni filateliche superate dal tempo (Vedi S. Marino 1983) se immesse sul mercato a prezzi di liquidazione. Altre volte, le Poste Italiane hanno emesso francobolli da consumare in un periodo stabilito, dopo il quale l'eccedenza invenduta doveva esser incenerita. E' ad es. il caso del primo foglietto italiano (emissione 1985) le cui rimanenze dopo l’esposizione mondiale di Roma del 1985, con dichiarazione notarile ed atto pubblico è stato bruciato pubblicamente. Ricordiamo anche il caso del francobollo Pro alluvionati del 1995, mentre altri casi (Genova 1992) l’incenerimento pubblico promesso non è potuto avvenire per cause indipendenti dalle Poste (per un’alluvione).

INCETTASostantivo - Sinonimo di "raccolta" e di “accaparramento” effettuati pubblicamente o nascostamente, spesso in poco tempo, di oggetti in quantità, a scopo di lucro. In filatelia l'incetta di francobolli di un qualche tipo e di alcune emissioni o di posta di un certo periodo effettuata da importanti investitori può influire sensibilmente sul mercato filatelico e sui valori di catalogo. Incette a scopo commerciale si sono verificate nel passato su alcuni francobolli di buon valore di catalogo, come ad esempio il Gronchi Rosa, ma sono state anche effettuate su alcuni bassi tagli di serie di medio valore e di scarsa rarità ma che influivano sulle vendite delle serie complete. In relazione alla posta, qualche anno fa fu effettuata anche l’incetta di molto materiale italiano del periodo 1944/46 che tempo dopo è tornato sul mercato in veste speculativa. (Vedi anche prefilatelia antica) In altri settori commerciali l’incetta come accaparramento è perseguita dalla legge ma nella filatelia, non esistendo regole in proposito, permette ad alcune persone di condizionare il mercato di alcune emissioni e di posta di particolari periodi storici. I filatelisti specializzati possono esser definiti bonariamente degli incettatori poiché quando nasce in loro l'interesse per qualche emissione, nel giro di poco tempo, rastrellano tutto il materiale disponibile che scompare in genere per lunghi periodi dal mercato. In questi casi può accadere che del materiale comune o dimenticato, possa diventare rapidamente più raro, più costoso ed oggetto di speculazione.

INCHIOSTRO Sostantivo – Composto liquido molto fluido dagli infiniti colori, impiegato per scrivere e per la stampa. E’ un prodotto chimico realizzato secondo varie formule adeguate alle tecnologie del momento storico in cui fu utilizzato che ha sempre posto in combinazione pigmenti colorati con liquidi o solventi ed altre sostanze a rapida essiccazione che lasciano traccia sui supporti più svariati, la carta in primo luogo. Gli inchiostri possono essere delebili o indelebili, in relazione alla loro resistenza alla cancellazione (esiste sempre un limite all'indelebilità), simpatici (se sono incolori e si rendono visibili dopo un trattamento fisico come calore o umidità), idrosolubili, alcool solubili, oleosolubili ecc. in relazione al solvente che fu utilizzato per renderli pastosi o liquidi, ed anche lucidi od opachi in relazione ad alcuni addittivi immessi nella formula. L'inchiostro nero o bruno utilizzato prevalentemente sulla carta delle lettere dei secoli passati è un liquido acquoso contenente una sospensione di nero fumo, albume d'uovo e piccole quantità di acidi per renderli brillanti. L’addizione di quantità eccessive di acido solforico per rendere lucida e brillante la scrittura, tanto più distruttivo quanto più è diluito, è oggi divenuto un problema per coloro che conservano le lettere ed i documenti scritti con questi inchiostri, poiché gli ambienti di conservazione resi umidi ed acidi dalla polluzione ambientale moderna, provoca una reazione chimica ritardata che distrugge la cellulosa laddove c'è il segno scritto, perforando la carta.

I pigmenti, che sono alla base dei colori degli inchiostri e delle tinture, nel passato sono stati ottenuti da materiali naturali ma a partire dalla metà del secolo scorso, a causa degli alti costi di produzione dei coloranti naturali, sono stati prodotti artificialmente attraverso il lavoro della chimica. Ciò ha favorito l’economia della stampa ed ha creato inchiostri sempre più specializzati e adatti ai diversi tipi di stampa esistenti. 

Gli inchiostri per la stampa dei francobolli sono molto pregiati e costosi poiché devono possedere caratteristiche di durata e di stabilità tipiche della produzione delle carte valore che altri inchiostri per altre produzioni non richiedono. La possibilità che i francobolli siano modificati nei loro colori da filatelisti a caccia di varietà, seppur esistente, è assai difficile da realizzare, poiché se il viraggio del colore modifica l’aspetto del francobollo, contemporaneamente viene intaccato qualche altro elemento primario dell’esemplare (p.es. carta e fluorescenza) e quindi l'inganno viene facilmente scoperto. Oltre a diversi composti chimici liquidi o vaporizzati (vedi lavaggio a secco di abiti in cui sono stati dimenticati alcuni esemplari o lavaggi con forti quantità di ipoclorito di sodio), artificiosamente impiegati, in cui i francobolli possono essere immersi, il viraggio di colore di molti francobolli può verificarsi naturalmente in conseguenza ad una lunga l’esposizione degli esemplari a luce naturale solare intensa (4500 °K). Questo fenomeno di fotochimica oltre che artificialmente, può derivare da operazioni casuali e involontarie che creano senza volerlo delle false varietà filateliche e che richiedono il lavoro di specialisti per il loro riconoscimento. Questo “incidente”, si verifica più spesso e più facilmente in francobolli e su carte stampate nella cui produzione sono stati impiegati pigmenti di bassa qualità e stabilità. 

INCIDENTESostantivo - Fatto improvviso e non prevedibile che interrompe bruscamente il flusso naturale delle cose e degli avvenimenti. In molti casi purtroppo è infausto perché modifica sensibilmente le previsioni e spesso coincide con un guaio o con un sinistro. Anche le produzioni filateliche ed il movimento della posta subiscono incidenti : in questi casi dagli incidenti nella produzione filatelica nascono esemplari imperfetti o diversi dal francobollo tipo (vedi varietà, imperfezioni ecc.) e da incidenti nella gestione della posta derivano ritardi nelle consegne o danneggiamenti o distruzione degli invii. La posta cosi detta "incidentata", se l’incidente non l’ha distrutta, spesso porta su di se i segni dell'incidente e perciò può esser facilmente riconosciuta. Dato che le Amministrazioni postali sono responsabili dell’integrità degli invii, devono giustificare il danno e quindi spesso  marcano con bolli appositi o accompagnano con particolari comunicazioni queste corrispondenze per spiegare l’incidente (in genere di forza maggiore) che l'ha modificata. Nel passato sono nati e stati applicati numerosi e diversi bolli lineari inventati in varie occasioni che spiegano il motivo o della caduta accidentale dell'affrancatura (naufragio – immersione in acqua), della cancellazione di alcuni segni (perdita delle scritte – presenza di macchie), di strappi o di bruciature della carta ecc., che specificano, ad es., "Consegnata in questo stato poiché recuperata dall'incendio, dal naufragio, dall'incidente aereo ecc." oppure "Ritardata per .....". La posta così marcata è ricercata da una particolare specializzazione del collezionismo ed ha sempre interessante valore economico. (Vedi "Crash"). Da qualche anno in Italia l’impiego di questi bolli è stato praticamente abbandonato in favore di comunicazioni scritte imbustate in involucri chiusi dell’amministrazione postale, contenenti anche la corrispondenza danneggiata, in quanto la maggior parte dei danni non è più provocata da disgrazie che hanno coinvolto molte corrispondenze contemporaneamente, ma da singoli incidenti di lavorazione dovuti a mal funzionamento delle macchine o a difettosi imbustamenti dei clienti.

INCISORE/INCISIONESostantivi - Persona abile nell'incidere superfici dure (pietre, metalli, legno, ecc.) per riportarci sopra disegni e scritte. L’incisione è il prodotto del lavoro dell’incisore ed è la creazione di un disegno artistico, rigando e scalfendo con grande abilità delle superfici dure ; viene realizzata con diversi e speciali scalpelli, sgorbie, bulini e altri strumenti adatti ad intaccare e graffiare con piccoli colpi di martello e con la pressione delle mani anche i materiali più duri. Alcuni francobolli, per esser stampati su carta hanno la necessità di un processo di progettazione e di preparazione in cui uno degli iniziali passaggi fondamentali è l'incisione della vignetta effettuata su una superficie metallica da un incisore, e successivamente da un processo chimico. Inizialmente il francobollo viene disegnato da un bozzettista grafico, poi dopo il vaglio dei diversi bozzetti nati per il progetto, uno dei disegni, quello prescelto, viene consegnato ad un incisore che produce su una superficie dura (acciaio, pietra ecc.) una incisione più fedele possibile del disegno originale dalla quale vengono realizzate delle prove di stampa in diversi colori per esaminare l'effetto grafico del progetto. Spesso il disegnatore del bozzetto coincide con l'incisore, ma in moltissimi casi l'incisore è persona diversa, specializzata solo nel riprodurre disegni su superfici dure. Ad esempio, il francobollo ordinario d'Italia del 1906 denominato "Vittorio tipo Leoni" fu disegnato dal Sig. Nestore Leoni, fu inciso dal Sig. Alberto Repettati e fu battezzato "Leoni" in onore del disegnatore che lo inventò. Le tecniche di produzione dei francobolli italiani hanno avuto nel tempo modifiche migliorative frequenti, ma l'opera dei disegnatori da un lato e degli incisori dall'altro è rimasta integra fino ad oggi sopratutto per i francobolli di maggior pregio grafico (calcografici),mentre alcuni altri francobolli derivati da fotografie, specialmente prodotti in rotocalco ed offset, grazie a tecniche di incisione chimica, non hanno più la necessità dell'opera specializzata e diretta dell'incisore. A parte l'incisione di tipo chimico che qui non interessa, la bellezza di molti francobolli del passato sta nell'abilità dell'incisore che ha saputo magistralmente riportare su pietra o su metallo i dettagli più minuti ed essenziali voluti dal disegnatore.

INCOLLARE Verbo - Collegare fermamente frammenti, cose, oggetti tra di loro mediante colle e collanti di diverso tipo, in relazione al tipo di materiali da unire. In materia postale e filatelica il congiungere fermamente tra loro oggetti è quasi sempre rivolto all’unione stabile di materiali cartacei che molto spesso devono esser manipolati e toccati da persone e macchinari. E’ un’operazione frequente che deve avere caratteristiche di semplicità, sicurezza ed igienicità. Per questi motivi i collanti sono in genere idrosolubili, hanno origine naturale (animale o vegetale), o, più recentemente, sono di tipo sintetico non pericoloso alla manipolazione umana (ad es. non sono infiammabili e non sono velenosi) (vedi Colla, Gomma ecc.). Incollare i francobolli alle buste in piccola quantità anche umettandoli con la saliva è un’operazione frequente priva di pericoli e di manovre complesse in quanto i componenti delle colle sono stati scelti tra quelli più innocui per la salute umana. Attualmente l’incollaggio dei francobolli e di molte etichette alle lettere è stata facilitata con la preparazione di gomme autoadesive già applicate al verso dei francobolli e carte, comunque anch’esse innocue per la salute umana, che non presentano problemi pratici e migliorano decisamente l’igienicità dell’operazione. Incollaggi possono esser necessari anche su altri oggetti collezionistici come ad es. su buste e lettere danneggiate e strappate per restaurale, ma devono essere, salvo che in casi eccezionali, di poco conto, poco visibili e realizzati possibilmente con collanti coerenti col periodo del materiale. Nel corso degli anni sono stati trovati francobolli nuovi in fogli appena usciti dalla fabbricazione che presentano esemplari stampati su carta strappata in fase di lavorazione ed incollata fortemente e stabilmente sovrapponendo i margini della frattura o applicando strisce di carta adesiva. I francobolli interessati dall’incollaggio effettuato in fase produttiva prima della loro stampa sia su carta con margini sovrapposti, sia con l’aggiunta di una carta adesiva, sono tra le più interessanti e preziose varietà occasionali esistenti. Sono denominati francobolli su “carta ricongiunta”, in genere sono classificati sui cataloghi, sono rari e di buon valore economico.

INCOMPLETO/A - Aggettivo - In genere viene connesso a qualcosa o ad azioni che non sono complete e mancanti di alcune parti. Nella maggior parte dei casi in filatelia oggetti collezionistici incompleti vengono scartati (francobollo incompleto per mancanza di qualche dente, posta incompleta per strappi ecc.) ma in qualche caso l'incompletezza può divenire un pregio se vengono attuate correzioni e modifiche adatte al completamento. E' il caso ad esempio delle Affrancature incomplete che possono esser “aggiustate” in partenza con affrancature complementari o, in arrivo (quando esisteva) con la tassazione, applicata d'ufficio dalle Poste, aggiungendo un pregio all'invio postale.

INCONSUETO/A - Aggettivo - Sinonimo di insolito, non comune, spesso usato nella letteratura filatelica appunto per indicare qualche caratteristica di francobolli e posta che non rientra nella normalità dei casi. "Affrancatura inconsueta" indica un modo di affrontare la tariffa postale con esemplari non comuni o insoliti per il periodo o per la combinazione di francobolli utilizzati. In genere una caratteristica filatelica o storico postale inconsueta, rende il francobollo o l'affrancatura più preziosa e quindi di maggior valore ed interesse, ma talvolta non sempre inconsueto è indice di pregio perché induce al sospetto di una costruzione o di una frode filatelica nascosta. Talvolta infatti accostamenti insoliti di francobolli, la presenza di bolli applicati fuori epoca o di altri segni inconsueti su corrispondenze coeve dimostrano di non essere originali e sono delle realizzazioni postume realizzate per lucro. Il materiale insolito richiede spesso una indagine storica che può portare allo scarto del pezzo inizialmente molto apprezzato.

INCREMENTO Sostantivo - Sinonimo di aumento, sviluppo ecc. Sostantivo spesso utilizzato anche in letteratura filatelica  per indicare una variazione in più di qualche parametro, misurabile con qualche unità di misura. (incremento percentuale, tariffario, ponderale, ecc.).

INDACO Nome proprio - Colore che sta nella scala cromatica tra l'azzurro ed il violetto. Colore freddo dalla lunghezza d'onda intorno ai 450 mm..

INDECIFRABILE - Aggettivo in genere accompagnato da parole connesse con lo scrivere o il leggere. Un testo indecifrabile è scritto in caratteri cifrati o è talmente mal scritto da non essere comprensibile. I caratteri cirillici, aramaici, gli ideogrammi e altre scritte simili sono in genere indecifrabili per la cultura del nostro mondo, ma possono divenire “decifrabili” utilizzando un interprete o vocabolari specializzati.

INDELEBILE Aggettivo – Indica una caratteristica di colori, scritture, stampe, segni ecc., che non sono cancellabili o lo sono in modestissima misura senza distruggere o modificare il supporto su cui sono impressi. I colori ed i disegni dei francobolli, nonché gli inchiostri utilizzati per applicare i bolli postali, sono e si dicono indelebili poiché i normali mezzi chimici disponibili nelle case e negli uffici non riescono a cancellarli senza interferire col supporto su cui furono impressi. E bene comunque sapere che se con mezzi normali i francobolli sono considerati indelebili, con mezzi speciali possono divenire delebili ossia cancellabili. In molti casi colori, scritte e segni sui francobolli possono essere modificati anche con mezzi chimici e fisici comuni (reagenti, luce laser e solare), ma solo in casi straordinari (dipende dagli inchiostri impiegati) possono divenire completamente delebili. La cancellazione con mezzi fisici demolitivi, come l'abrasione, non interessa il problema della delebilita'.

INDENNITA' – Sostantivo – Nel significato che interessa questa trattazione è un risarcimento di danni subiti per riconosciuta colpa altrui. E' un pagamento in denaro riconosciuto dalla legge, corrisposto ai danneggiati in quantità fissa in relazione a specifiche categorie di danni, o variabile in relazione ad un giudizio stabilito dai tribunali civili e penali nei casi non specificamente previsti da norme. Per i danni o perdite subiti dalle corrispondenze trasportate per incuria dell'amministrazione postale pubblica, esistono dei rimborsi stabiliti e quantificati a tabella: la scomparsa o la rottura di corrispondenze ordinarie non ha rimborso, la perdita di Raccomandate da diritto ad un rimborso equivalente alla tariffa di affrancatura, mentre quella delle Assicurate ammette la restituzione da parte delle Poste dell'ammontare dichiarato sull'involucro con apposita ed obbligatoria dichiarazione. I rimborsi delle mancate consegne o dei danni sulle corrispondenze pregiate si ottengono dalle Poste Italiane in tempi lunghi, dopo lenti accertamenti e dopo aver effettuato precise denunce su appositi moduli a disposizione della clientela, esibendo la ricevuta del modulario di accettazione stilato al momento della consegna dell'invio agli sportelli postali e dimostrando la mancata firma di ricevimento. È inoltre necessario in caso di perdita di assicurate, o del materiale in esse contenuto, dimostrare che il valore in esse rinchiuso corrispondeva esattamente alla dichiarazione scritta sugli involucri.  

INDENNIZZO Sostantivo - E' la somma corrisposta quale indennità per danni subiti per colpa altrui. In gergo comune le parole indennizzo ed indennità tendono a confondere i loro significati, ma in realtà la differenza esiste essendo la prima il riconoscimento al diritto di ricevere una somma, la seconda l'ammontare della somma riconosciuta .

INDIRIZZARE Verbo -  Scrivere l'indirizzo del destinatario sugli invii postali, operazione necessaria affinché l'oggetto postale, in qualsiasi modo affidato alle Poste, possa giungere a destinazione. L'inoltro in buca di lettere senza l'indirizzo e senza gli estremi del mittente al retro, provoca l'eliminazione dell'invio dalle giacenze postali. In qualche caso, specialmente nel passato gli invii senza indirizzo casualmente immessi in buca (non quelli accettati agli sportelli) venivano rimessi ai mittenti se gli estremi erano scritti al retro o se la carta era intestata. Malgrado l'ovvietà, per le Poste e per i contraenti postali la perdita di comunicazioni scritte per mancanza o per errori di indirizzo è ancora frequente ed è spesso irrisolvibile perché il tempo e la meccanizzazione postale non ammettono più perdite di tempo nella ricerca dei mittenti. (vedi "Indirizzo").

INDIRIZZO Sostantivo - Elemento fondamentale e necessario per la trasmissione della posta che permette di individuare i mittenti ed i destinatari degli scambi postali. L'indirizzo del destinatario, specialmente se abitante in una grande città, deve essere attualmente il più completo possibile e non approssimato come accadeva nel lontano passato, e deve contenere non solo gli estremi della persona o dell'ente a cui si spedisce, ma anche il codice postale esatto, stabilito dal sistema pubblico, affinché le lettere possano ottenere un trattamento rapido e sicuro. Anche la mancanza di precisi elementi distintivi del destinatario provoca difficoltà nella consegna degli invii pregiati : ad esempio una assicurata senza la specifica del nome di battesimo del destinatario o se specificato solo con l'iniziale puntata, può impedirne l'accettazione o la consegna e richiede il richiamo del possibile mittente o destinatario presso gli uffici postali centrali per accertamenti e precisazioni. La mancanza del Cap o errori nel suo riporto negli indirizzi, provoca disguidi postali dovuti a maldirezione iniziale e ritardi nella consegna. Certamente i destinatari residenti in centri piccoli e piccolissimi ben conosciuti dai portalettere e dagli ufficiali postali, possono avere facilitazioni in questo senso, ma quelli residenti in medi e grandi centri, ove i rapporti umani sono più difficili ed incerti, la completezza dell'indirizzo è fondamentale sia per le Poste che per i contraenti postali. Nel grande passato in cui la cultura era molto meno estesa e coloro che leggevano e scrivevano erano pochi, gli indirizzi erano spesso certi anche se fortemente incompleti. Citiamo ad esempio alcune lettere del 1600 in cui dopo il nome del destinatario si può leggere "Ibi Ubi" ossia da consegnare "ovunque si trovi". Nel 1800 si poteva scrivere a molte persone note abitanti anche in grandi città, senza altre indicazioni di Via, quartiere ecc. con la quasi certezza di una consegna sicura. Quando esistono omonimie note, sia in passato che oggi, nomi e destinazioni devono essere molto dettagliate per evitare alle Poste errori di consegna. Nel caso di difficoltà di consegna per indirizzo errato o incompleto, le Poste fino a pochi anni or sono hanno applicato spesso sui frontespizi delle lettere le impronte di bolli lineari a giustificazione dell'impossibile consegna e restituivano la spedizione al mittente (se dichiarato) mentre dal 1999 quelle mancanti di dati precisi vengono inviate al macero. Esiste quindi fino al 1999 tutta una gamma di bolli lineari inventati dalla poste locali per indicare al mittente a cui veniva restituito l'invio il motivo della mancata consegna ; queste lettere sono oggi diventate oggetto di collezionismo specializzato. "Sconosciuto al portalettere" "indirizzo non in elenco", "destinatario sconosciuto" "indirizzo incompleto" ecc. sono le formule più comuni delle impronte di questi bolli. Per ricordare un altro capitolo importante di questa materia, forzatamente ridotta in questo contesto, è necessario accennare al fatto che esistono nel lontano passato postale numerose e ricercate lettere con indirizzi complessi, trasmesse di mano in mano e quindi destinate successivamente a diverse persone per poter, alla fine, raggiungere il destinatario. Sono le lettere accettate dai mediatori postali ossia dai Forward, persone che si incaricavano, contro denaro, ad inoltrare lettere che dovevano superare lunghe distanze e che perciò facevano la strada a tappe, con trasportatori diversi, per giungere a destino. Tipiche sono in questo caso le lettere trasportate dai Velociferi piemontesi e lombardi che riportavano talvolta sull'indirizzo la sequenza delle destinazioni successive per raggiungere l'obiettivo. Bolli di "Forward" e diciture manoscritte sui trasportatori, sui mediatori postali e sui velociferi sono ricercate e preziose per il collezionismo storico postale. Sempre dal lontano passato provengono delle lettere senza alcun indirizzo o segnate con delle sigle o solo con disegni che sicuramente giunsero a destino. Si tratta di lettere spedite da persone molto note e destinate a persone altrettanto note che utilizzavano corrieri espressi particolari ed esclusivi e che facevano una corsa postale mirata anche per una sola lettera.  

INFETTARE Verbo - Trasmettere una malattia infettiva. Verbo di interesse prevalentemente medico sanitario ma nel grande passato delle poste mondiali di interesse storico postale perchè si pensava che le lettere giunte da luoghi notoriamente colpiti da malattie infettive, potessero trasmetterle col solo contatto diretto. In questi ormai lontani casi (gli ultimi in Italia ancora nel 1870) la posta veniva disinfettata, ossia trattata con sistemi empirici di disinfezione, o veniva lasciate giacere in luoghi isolati per molto tempo (Quarantena) prima di esser consegnate ai destinatari. (Vedi anche "Disinfezione" e simili). Il verbo è tornato d’attualità nell’ottobre 2001 quando negli USA, dopo l’attacco alle torri gemelle di N.Y., il terrorismo interno o di origine islamica ha utilizzato la posta per infettare con la spora dell’antrace persone e luoghi. Essendo in questo modo state trasportate con le corrispondenze quantità notevoli di spore, la malattia è stata realmente trasmessa e alcune decine di persone, tra cui molti impiegati postali sono morti. In conseguenza le Poste statunitensi hanno attuato un immediato e costoso piano di sterilizzazione (non di disinfezione) delle corrispondenze sospette e il danno è stato quindi limitato ma rimane, da quel momento, un costante stato di allarme contro gli attacchi biologici in quella nazione ed in tutte quelle avanzate, compresa l’Italia, effettuati attraverso la posta. Nel 2003 anche la Cina a causa della Sars (Sindrome Acuta Respiratoria Severa) ha pensato che la posta potesse infettare persone e animali ed ha quindi attuato un piano di sterilizzazione in 7 province dove la malattia ha ucciso alcune centinaia di persone. Sia gli Usa che la Cina, con alcuni riflessi anche in altri stati europei, ha marcato le buste sterilizzate con bolli speciali o le ha confezionate in modo riconoscibile. Queste buste non sono comuni e sono oggetto di collezionismo specializzato in continuazione di quello disinfettato dei secoli passati.

INFLAZIONESostantivo - Aumento consistente del denaro circolante in una nazione che provoca la svalutazione del potere di acquisto della moneta ed il rincaro dei prezzi. L'indebitamento pubblico ed economie avventurose provocano normalmente processi inflattivi in singole nazioni o anche in diverse nazioni contemporaneamente. L'inflazione ha riflessi diretti ed immediati anche nella tariffazione postale e nell'emissione di francobolli perché quelli esistenti diventano via via inefficaci per pagare i porti. A questo proposito ricordiamo la grande inflazione tedesca del 1923 che produsse francobolli dal facciale miliardario nel giro di pochi mesi, le più lente inflazioni di molte nazioni nel 1929 e ancora la caduta del potere di acquisto della Lira negli anni ’80/90 che ha prodotto in Italia numerosissime variazioni tariffarie nel giro di pochi anni, con aumenti sensibili anche all'interno di soli 6 mesi. I francobolli, che sono lo specchio della salute monetaria ed economica di una nazione, permettono, anche senza conoscere la storia, di stabilire la durata di periodi inflattivi, deflattivi o stabili. In Italia il francobollo è particolarmente sensibile all'inflazione perché il costo della tariffa del porto semplice delle lettere è uno dei componenti del "paniere", ossia dei costi degli oggetti più sognificativi e sensibili per stabilire la salute dell’economia nazionale. Malgrado ciò negli ultimi anni del secolo, l’aumento delle tariffe postali in Italia non ha mai corrisposto realmente all’incremento del tasso di inflazione sia in senso sfavorevole che favorevole alle Poste. Specialmente dal 1997 in poi, dal momento dell’avviamento della privatizzazione delle poste italiane, gli aumenti tariffari o non sono avvenuti per volere governativo per non consentire un incremento troppo sensibile dell’inflazione o sono avvenuti, su autorizzazione del parlamento, in modo spropositato rispetto al tasso inflattivo reale e corrente.

INFORMATICANome proprio - Nuova scienza in enorme sviluppo attuale, specialmente nelle nazioni più avanzate che utilizza le caratteristiche di alcuni materiali e la matematica. Oltre ad uno sviluppo proprio, l'informatica permette un più rapido avanzamento di tutte le altre scienze e di moltissime tecnologie in quanto attraverso l'invenzione del Cip, del Bit, dei Microprocessori ed in genere dell'Elettronica, ha consentito la costruzione e l'utilizzazione di calcolatori e di computers per il lavoro, per la scienza e per il tempo libero. Gli attuali Personal Computers, gli elaboratori di dati, le memorie informatiche, le Banche dati, la Posta elettronica ed ibrida, Internet e altre applicazioni, hanno facilitato e velocizzato il lavoro di infinite persone ed aziende di tutto il mondo specialmente nel settore delle comunicazioni. Gli strumenti dell'informatica permettono oltre ad una interattività sempre più utile al lavoro ed all'avanzamento delle tecniche in tutte le altre arti e scienze, un sensibile miglioramento della qualità della vita di chi li possiede. Le prospettive dell'informatica sono ancora inimmaginabili ma per quanto interessa la filatelia, sono enormi e in via di sviluppo. Cataloghi, archivi, collezioni, statistiche ed ogni lavoro che può esser utile allo studio ed al commercio del francobollo e della posta stanno entrando prepotentemente nei computers e nelle case dei collezionisti ed è ormai attuale che anche lo scambio ed il mercato filatelico tra semplici filatelici può esser effettuato con l'informatica e le sue applicazioni (Internet). Anche se la filatelia pura può esser ancora coltivata senza l’informatica è bene che i collezionisti, per modesti che siano, si tengano aggiornati nel settore per poter avanzare con i tempi. Le poste di tutto il mondo si sono ovviamente dovute adeguare e quindi da qualche anno (dal 1995 in modo sistematico) anche gli sportelli postali e tutte le operazioni delle nostre poste nazionali hanno iniziato a lavorare a mezzo di reti informatiche, lettori ottici e computers tra loro collegati. Dal 2001 è possibile la tracciatura delle corrispondenze pregiate, ossia il loro ritrovamento per via informatica attraverso i codici a barre su di esse applicati fin dalla partenza, ed è stato perfino adottato ed ampiamente utilizzato un nuovo tipo di affrancatura digitale sia presso gli sportelli (Tp Label) che presso i mittenti a casa loro (il Postebollo), accreditati alle Poste.

INFORMATIZZATO/A - Aggettivo - Congiunto ad un sostantivo indica che quel soggetto (p.es. un documento) è entrato in una banca dati o in un archivio computerizzato pubblico o privato. In alcuni casi le banche dati sono collegate ad una rete informatica e possono esser quindi consultate, viste, esaminate, lette, osservate, analizzate ecc. sui computer di molte persone collegate per telefono (attraverso i Modem) alla rete informatica comune. In altri casi l’informatizzazione è personale e rimane limitata ad una o a poche persone. L'estrazione di dati o di immagini da un archivio cartaceo come quelli filatelici e storico postali tradizionali è certamente più difficile, faticoso e lungo di quanto può esser fatto con un archivio informatizzato attrezzato di un programma dedicato. Oggi si pensa che una grande parte della futura filatelia e storia postale sta nei computers dei filatelisti collegati fra loro ed in sistemi informatici realizzati appositamente per lo studio e la letteratura filatelica.

INFRAROSSO Nome proprio - Radiazione compresa nel campo delle energie ad onda lunga, superiori ai 700 nm. (nanometri). E' una radiazione invisibile all'occhio umano appunto perché si trova nella scala delle energie al di sopra della vibrazione del colore rosso (ultima radiazione della scala cromatica visibile) e che si muove nello spazio con onde elettromagnetiche lunghe e lunghissime. Il Calore, ad esempio, è una energia elettromagnetica che si trova nella gamma dell'infrarosso. Tanto maggiore è la temperatura, tanto più lunga è l'onda elettromagnetica con cui si trasferisce l'energia calorica. Come le energie inferiori al violetto (Ultravioletto - UV), così quelle superiori al rosso, possono essere utili alla filatelia per analizzare alcune caratteristiche di posta e francobolli. Le Energie tra il Violetto ed il Rosso invece sono visibili (Colori dell'arcobaleno) e quindi possono essere analizzate a vista diretta, senza strumenti che colpiscano l'oggetto con radiazioni superiori o inferiori e senza strumenti lettori che recepiscano emissioni di risposta non visibili all'occhio umano.

L'infrarosso può essere utile nell'esame di francobolli e di posta disponendo di strumenti appositi (emittori di raggi infrarossi diretti e ricevitori di energie riflesse) sapendo interpretare le risposte attraverso particolari filtri o su fotografie realizzate con pellicole sensibili all'infrarosso o ancora con riprese video effettuate con speciali telecamere, puntate sugli oggetti colpiti dall'emissione infrarossa stessa. L'analisi ad emissione infrarossa può servire ad analizzare inchiostri, bolli, sovrastampe, ecc. ma alla data attuale non esiste ancora una serie di confronti classificati, tali da permettere diagnosi sicure su originali e falsi.  E' probabile che nel futuro la strumentazione infrarossa, non economica come quella per l'ultravioletto, possa fornire dati nuovi e più sicuri di quelli attuali per analizzare francobolli e posta, sopratutto per riconoscere falsificazioni e frodi specialmente nel settore degli inchiostri e delle bollature.

INGRANDIMENTOSostantivo - Visione stampata o diretta di un oggetto (o di una sua parte) di maggiori dimensioni rispetto all'originale, al fine di esaminare più attentamente forme e caratteristiche. L'ingrandimento si effettua con strumenti ottici quali le lenti di ingrandimento, i microscopi stereoscopici, i microscopi ad immersione, elettronici, a scansione, atomici ecc., in relazione al livello di ingrandimento che si vuole raggiungere. In filatelia la possibilità di osservare variazioni dalla norma di vignette, disegni, granatura di stampa o altro su francobolli e posta, è legato al possesso ed al buon uso di sole lenti di ingrandimento e al raro impiego di microscopi steroscopici a bassa moltiplicazione. La qualità delle lenti è comunque fondamentale per non essere ingannati dalle aberrazioni ottiche che spesso le lenti di scadente qualità possiedono. Le lenti migliori e consigliabili sono quelle dette aplanatiche, ossia composte da un complesso di due o più lenti tra loro connesse che si correggono automaticamente tra di loro e che restituiscono all'occhio una visione piana e non curva dell'oggetto osservato. In genere l'osservazione ingrandita di francobolli o di particolari postali non richiede forti ingrandimenti poiché, a parte esigenze particolari, aumentando molto l’ingrandimento, si perde la visione complessiva. Inoltre i dettagli di stampa, i più comuni che interessano i filatelisti, hanno un limite dimensionale fisico legato alle tecnologie di produzione e di stampa dei francobolli e quindi le varianti possibili, seppur minute, sono quasi sempre appena al di sotto della capacità visiva umana. Per questo motivo le lenti filateliche hanno ingrandimenti modesti compresi tra le 2 (x2) e le 20 (x20) volte. Casi in cui si richiedono maggiori ingrandimenti quando l'interesse dell’ analisi si sposta dalla stampa alla carta ed è perciò necessario aumentare molto la capacità degli strumenti. In tali casi servono i microscopi steroscopici che possono portare gli ingrandimenti massimi fino a 120 volte (mediamente 50). Raramente serve il microscopio ad immersione o quello elettronico a scansione utile per ingrandimenti di migliaia di volte. In questi casi, necessari per analizzare le muffe ed i batteri saprofiti della carta filatelica, è necessario sacrificare il materiale osservato che deve esser distrutto o modificato per poter effettuare l'osservazione (immersione in liquidi (prevalentemente olii), o per processi di metallizzazione (al fine di rendere il materiale conduttore elettrico).

INONDARE/INONDAZIONE/INONDATAVerbo, sostantivo e aggettivo derivato – Come sostantivo indica la tracimazione di acque da alvei naturali o artificiali con conseguente invasione di acque sui territori vicini. Parole che interessano marginalmente la filatelia ma sono servite al linguaggio postale perché a causa di alcune inondazioni o più genericamente di allagamenti (p.es. affondamento di navi) alcune lettere affidate alle Poste sono state perdute o hanno subito danni da immersione in acqua che dovevano esser giustificati.  Nel collezionismo storico postale  sono conosciuti alcuni bolli lineari applicati sul frontespizio di non comuni corrispondenze dalla dicitura "corrispondenza inondata, consegnata nello stato in cui si trova" o simili che furono adottati, con una imperfetta utilizzazione dei vocaboli, per giustificare a mittenti e destinatari il motivo della consegna di posta che durante il viaggio si è bagnata e si è perciò danneggiata o è andata parzialmente distrutta. Nei casi noti non è quasi mai specificato se l'immersione in acqua fosse dovuta ad una inondazione naturale, ad un naufragio o se frutto di disattenzione degli impiegati postali. La corrispondenza così marcata, involucri e contenuti, è spesso poco  leggibile a causa della diluizione degli inchiostri di scrittura, spesso è senza affrancatura, caduta per scioglimento della gomma, ed è anche molto stropicciata e spiegazzata per le operazioni di asciugature effettuate per renderla ancora inoltrabile. La posta “inondata” è ricercata da collezionisti specializzati, si avvicina molto a quella dei Crash aerei ed ha un buon valore economico.

INSACCAREVerbo - Immettere cose, oggetti o sostanze in sacchi. Oltre ad indicare con denominazione specifica e tipica una operazione frequentemente effettuata da molte industrie tra cui quella alimentare (insaccati), questo verbo in linguaggio postale indica l'operazione di immissione della posta in contenitori a forma di sacco adatti al trasporto delle corrispondenze in grandi volumi. La posta viene "insaccata" nei sacchi postali e nelle bolgette, talvolta a forma di sacco, e dal 2000 circa anche in cesti di varie dimensioni, suddivise in gruppi aventi per es. la stessa destinazione e così trasportata.

INSERTOSostantivo – Stampato o avviso in genere di poco volume, inserito all'interno di un fascicolo o di una pubblicazione rilegata. E’ una aggiunta effettuata a giornali o riviste che aumenta il peso delle pagine rilegate. L'inserto è oggi utilizzato per aggiungere o aggregare all’ultimo minuto degli avvisi o per effettuare commissioni o per allegare pubblicità per conto terzi. In caso di spedizioni attraverso le poste di giornali e riviste che contengono inserti, la tariffa  richiesta è in genere superiore a quella normale ed è variabile in relazione al peso ed al volume dell’inserto stesso, seguendo normative particolari.

INSETTO Nome proprio - Animale in genere di piccola taglia, invertebrato, col corpo diviso in tre segmenti (capo, torace e addome) e con tre paia di zampe. E' una classe della suddivisione linneiana del mondo animale a cui appartengono numerosissime famiglie e tipi ancora oggi non del tutto classificati. L'interesse della filatelia per questi animali è legata ai danni che provocano alcuni di essi (insieme alle muffe ed alla ruggine) alla carta quando esiste una infestazione degli archivi o dei locali in cui vengono conservati a lungo libri, documenti, francobolli, posta e collezioni, che diventano alimento e luogo di nidificazione. Termiti, pesciolini d'argento, tarli, ecc. sono i più comuni insetti che devono esser attivamente controllati e combattuti per evitare danni rilevanti e irrimediabili nella conservazione di oggetti di carta. La lotta contro gli insetti degli ambienti cellulosici viene effettuata con blandi disinfestanti (p.es. Timolo) lasciati evaporare per lungo tempo, con la pulizia degli armadi di conservazione e con una sufficiente areazione, non troppo umida e/o calda, dei locali.

INSTRADAREVerbo - Immettere su una strada, indicando una direzione. Si usa in gergo postale in relazione alla posta che nei centri di raccolta viene avviata, con l’esatta individuazione del percorso di viaggio su cui la località di arrivo si trova. In questi centri la posta viene suddivisa in gruppi dipendenti dal mezzo (aereo, terrestre, navale, ecc.) o dalla linea ordinaria che deve percorrere e immessa in sacchi chiusi destinati ai mezzi di trasporto  che partono su numerose e diverse linee principali per giungere più velocemente ed economicamente a destino. Il lavoro di instradare, un tempo effettuato a mano, è oggi effettuato automaticamente, principalmente con macchine che leggono la fluorescenza e i codici di avviamento postale richiesti negli indirizzi. (vedi anche “instradamento”)

INSTRADAMENTOSostantivo – E’ il lavoro di instradare, ossia di indicare e immettere sulla strada giusta cose e persone per farle giungere a destino. E’ una delle operazioni postali più importanti perché le corrispondenze devono essere inoltrate sulle vie più brevi, più veloci e più economiche per rispettare i tempi di consegna e consentire l’efficienza del sistema. Si effettua in grandi centri postali di raccolta e bollatura dividendo meccanicamente gli invii attraverso la lettura automatizzata dei Cap o di altri segni distintivi (p.es. oggi i francobolli del servizio prioritario). Gli invii alla rinfusa vengono velocemente esaminati da macchine, suddivisi per direzione, insaccati a gruppi e consegnati ai mezzi di trasporto. Un cattivo instradamento effettuato per  errore delle Poste o per inesatte indicazioni negli indirizzi, provoca ritardi delle consegne e in qualche caso anche l’applicazione di bolli particolari che giustificano il ritardo della consegna (lettere maldirette – in inglese “misdirected”). 

INSUFFICIENTE - Aggettivo,contrario di sufficiente, che indica qualcosa che non basta per coprire un bisogno. In gergo postale fu spesso usato in compagnia di affrancatura. "Affrancatura insufficiente" indica che la somma dei valori di facciale dei francobolli applicata sull'involucro non copre la tariffa postale necessaria per la spedizione dell'invio. La dicitura, prima dell’eliminazione della tassazione, fu spesso applicata con un bollo lineare di varie fogge sul frontespizio delle corrispondenze sottotariffate che dovevano esser tassate e che giustificava quindi la tassa applicata.

INTACCARE/ATO - Verbo e aggettivo - Indicano rispettivamente l'azione di danneggiare impercettibilmente ma visibilmente cose ed oggetti e lo stato di oggetti non più perfettamente integri. Un francobollo intaccato o più spesso "leggermente intaccato" è un esemplare che presenta qualche piccolo difetto appena percettibile in qualche sua caratteristica, provocato incidentalmente dall'azione di un corpo aguzzo o tagliente o da qualche incidente subito (p.es. un maldestro distacco di linguella, segni d’acqua sulla gomma ecc.). Un francobollo in questo stato non è più perfetto e quindi ha minor valore di un equivalente senza tacche, rigature o altri segni che lo danneggiano anche lievemente.

INTEGRO Aggettivo - sinonimo di intatto, illeso, completo. Talvolta utilizzato per indicare lo stato di conservazione di francobolli. Gli esemplari integri sono perfetti, non presentano segni di danni fisici e si trovano, se nacquero perfetti, nello stato di qualità originaria.

INTERFERENZIALEAggettivo – Si aggrega a sostantivi per indicare che in qualche modo interferiscono e si frappongono, volontariamente o casualmente con altri. L’interferenza è una intromissione in genere abusiva, non ammessa o non gradita, in un affare o in una questione altrui. In  filatelia oltre a indicare qualsiasi sostantivo che agisce come elemento di intereferenza con altri, da qualche anno è stato collegato al sostantivo “Vernice”. La Vernice interferenziale è una speciale vernice che viene impiegata nella produzione di alcuni francobolli italiani dal 1998 (alcuni esemplari di tutte le emissioni “Donne” e i francobolli del servizio Prioritario) come sistema di sicurezza antifalsificazione e per impedire alcune comuni frodi postali, ossia la semplice e fedele fotocopiatura a colori di francobolli che idoneamente tagliati e dentellati possono affrancare fraudolentemente la posta. Questa vernice, costosa e dalla difficile produzione, applicata su una parte delle vignette a francobolli già finiti di stampare, è trasparente e lascia vedere la stampa sottostante solo se il francobollo viene guardato perpendicolarmente o in un intorno conico di circa 30°, mentre diventa opaca e restituisce alla vista una superficie dorata e speculare se il francobollo è osservato di sbieco. Questo artificio se applicato bene e se la vernice è di qualità, non consente di riprodurre perfettamente tutta la vignetta del francobollo a mezzo delle fotocopiatrici e quindi permette di riconoscere facilmente i francobolli fotocopiati, ma se la quantità di vernice è applicata in strato troppo sottile e la sua qualità è scadente, non funziona o funziona poco e male e non scoraggia chi vuole utilizzare francobolli fotocopiati. 

INTEROAggettivo e Nome proprio – Come aggettivo si aggrega a soggetti che possiedono tutte le parti componenti o che sono integri e non frammentati. Come nome proprio, in filatelia indica una gruppo di oggetti postali prodotti dall’Amministrazione Postale stessa, da inoltrare a vista o chiusi, adatti alle comunicazioni epistolari, che comprende cartoncini o buste o altro, immediatamente pronti all’utilizzazione in quanto possiedono un formato adatto, indicazioni d’impiego degli spazi di scrittura e un'impronta valore, un simbolo o una dicitura a stampa, che indica il prepagamento della tassa postale di spedizione. In altre parole l’intero postale è una carta valore postale emessa e prodotta dall’Amministrazione postale pubblica con il porto pagato totalmente o parzialmente nel momento del suo acquisto. A differenza dei francobolli che richiedono un supporto cartaceo su cui scrivere, gli interi sono emissioni che forniscono all’utilizzatore contemporaneamente l’affrancatura e la carta su cui scrivere. Fino a qualche anno fa la tariffa degli Interi era inferiore a quella di simili oggetti postali (lettere chiuse o cartoncini e cartoline illustrate) ed avevano il vantaggio della gratuità della carta su cui scrivere senza limite di parole ; recentemente (dal 1994) tutti gli oggetti postali semplici sono stati tariffariamente pareggiati alla lettera e quindi l'uso degli interi permette il solo risparmio del supporto cartaceo che è compreso nel prezzo di acquisto e che corrisponde al valore di facciale. Negli anni '50 il prezzo della carta era invece considerato a parte, ed era aggiuntivo al valore di facciale dell'intero. Le emissioni delle Poste italiane nel tempo si distinguono in alcune categorie a cui sono state aggregate altri oggetti postali simili : le cartoline postali con o senza risposta pagata, le cartoline postali militari, i biglietti postali, gli aerogrammi, le buste postali, i Buoni risposta internazionali, i cartoncini di controllo delle affrancatrici meccaniche, i bollettini di spedizione pacchi postali, le cartoline e le lettere vaglia, i moduli vaglia, ecc.. Sono stati erroneamente aggregati agli interi anche i fogli AQ veneziani (1600/1800) ed i Cavallini sardi (1819/1836), ma seppur simili d’aspetto, le normative e gli impieghi non corrispondono a quelli degli interi postali.

Gli interi postali vengono in genere venduti dalla poste  con un valore di facciale pari alla loro tariffa di spedizione, ma accadde spesso che il mutare delle tariffe rese inutilizzabili quelli esistenti al momento della variazione ; in questi casi l'ufficio postale venditore li ripose in tariffa aggiungendo francobolli per l'ammontare necessario all’aggiornamento tariffario ed è il motivo per cui si trovano interi nuovi con affrancatura aggiunta. Francobolli aggiunti all’impronta sono anche necessari quando viene richiesto un servizio accessorio (Racc., exp., ecc.) ma nel tempo non fu mai possibile applicare l'assicurazione poiché, seppur alcuni sono chiudibili, non possono contenere per norma alcun oggetto, nemmeno cartaceo. Gli interi, un tempo molto usati, sono attualmente stati dimenticati.  Dopo il 2000 viene ancora proposto dalle Poste italiane il solo consumo di Cartoline Postali (C.P.). Tutti gli interi sono sempre stati oggetto di collezionismo intenso e frequentato che dispone di cataloghi propri e di letteratura specializzata. La specialità filatelica che li contiene è denominata Interofilia.

INTEROFILIANome proprio - Classe o sottoclasse filatelica che comprende le collezioni ed il collezionismo di Interi postali nuovi (simile alla filatelia tradizionale) e usati (simile alla storia postale). (vedi anche “Intero”).

INTERREGNOSostantivo - Tempo che intercorre tra la morte di un sovrano (o di altre persone che dispongono di un potere), e la nomina del suo successore. Il termine ha interesse filatelico in relazione alle emissioni nate in questi periodi di incertezza e di passaggio di poteri che hanno carattere provvisorio e limitato, in attesa di una ritorno alla normalità della situazione. In alcuni periodi di interregno della nostra storia furono emessi francobolli che spesso vengono classificati in capitoli a se stanti e collezionati separatamente dagli altri. In alcuni di questi casi, sono stati utilizzati i normali francobolli in corso, senza particolari accorgimenti, mentre in altri, ne furono sovrastampati alcuni (GNR, RSI ecc.) o addirittura prodotti dei nuovi (Badoglio). Particolarmente numerosi sono i francobolli sovrastampati in caso di occupazioni militari, che presentano situazioni di sostituzione dei poteri simili a quelle derivate da sostanziali variazioni di governo fin qui citate, che rimandavano una sistemazione postale ad una regolarizzazione della situazione politica internazionale (vedi le due guerre mondiali e le colonie). Situazioni particolari di interregno si ebbero anche in altri paesi dell’area italiana, come ad esempio per la Città del Vaticano, quando furono proposti al consumo francobolli di nuovo tipo, tra la morte di un Papa e la nomina del successore (emissioni per la “sede vacante”).

INTERROTTOAggettivo - In genere collegato ad una azione o ad una attività che improvvisamente viene sospesa e si arresta. In linguaggio postale e filatelico si collega a sostantivi come collegamento, viaggio, trasporto, servizio, ecc. che sono azioni postali che possono venire interrotte durante la loro effettuazione se interviene qualche fatto accidentale o forzoso che ne impedisce la prosecuzione. Incendi, deragliamenti, crash in genere, ma anche avvenimenti bellici o fatti diplomatici possono interrompere temporaneamente o stabilmente le comunicazioni postali. Se l'interruzione è temporanea è preferibile dire "sospeso" poichè è ragionevole prevedere un veloce ripristino, mentre se non esistono date e prospettive di riavviamento è meglio utilizzare "Interrotto".

INTERRUZIONESostantivo - Sinonimo di sospensione di una azione o di un servizio, senza prospettiva di riavviamento o con riavviamento a tempi lunghi, da stabilire. "Servizio interrotto per avvenimenti bellici" fu una delle diciture più comunemente applicate, con numerosi bolli appositi prodotti dalle Poste italiane, a corrispondenze bloccate durante il loro viaggio verso paesi nemici o verso destinazioni al di la delle linee del fronte bellico, nei due conflitti mondiali, ed indica che furono fermate durante il trasporto a tempo indeterminato in un ufficio postale, in attesa del cessare delle ostilità o dello spostamento del fronte bellico, tempo del tutto inmprevedibile al momento dell'arresto del viaggio.

INTESTAZIONESostantivo - Scritta e/o dicitura, talvolta accompagnata da simboli e disegni che caratterizza una parte della carta da scrivere o degli involucri di molti corrispondenti postali e che permette di individuare esattamente il mittente. Nello studio e classificazione di materiali storico postali, l'intestazione della carta da lettere e delle buste è spesso importante poiché sono spesso la garanzia della genuinità degli scritti. Per le Poste rappresentano un sistema di controllo delle spedizioni, per stabilire e controllare ad esempio contratti e tariffe. Nel lontano passato (fino al 1910 circa) sulle buste intestate era autorizzato l’uso di francobolli perforati con sigle e disegni (i Perfins) che avevano nelle perforazioni dei riferimenti all’intestazione delle buste stesse. Tali francobolli dovevano essere usati solo su carte intestate che riportavano i simboli personali o aziendali di chi li aveva acquistati e di chi aveva concordato con le poste la loro perforazione. Il loro uso su buste non intestate non era proibito dalle Poste, ma se individuati dai verificatori postali, obbligavano le Poste (fino al 1910) ad avvisare le aziende o gli intestatari della perforazione che gli esemplari erano stati sottratti da impiegati o sottoposti infedeli per un uso personale e non aziendale. In conseguenza gli utilizzatori non titolari della perforazione potevano venir denunciati dalle autorità per furto. Le Intestazioni sugli involucri postali, molto spesso sono state utili per individuare corrispondenze ufficiali di Enti ed uffici pubblici, quelle che in passato (fino al 1998) avevano diritto alla franchigia e che talvolta dimenticavano di applicare il bollo ovale in dotazione. In qualsiasi caso, per chiunque, le intestazioni hanno rilevanza per riconoscere i mittenti e per individuare immediatamente corrispondenze importanti da quelle meno importanti.

INUMIDIRE Verbo - Bagnare moderatamente con un liquido un oggetto, una superficie (non immergere). I francobolli si inumidiscono con acqua o saliva sul lato gommato per far rinvenire la colla e permettere la loro applicazione alle corrispondenze.

INVALIDARE Verbo - Rendere nullo, non più valido un contratto, un'elezione, una affrancatura postale ecc. per qualche motivo importante, in genere normativo o giuridico. L’invalidare più comune in questioni postali e filateliche è riservato alle affrancature : viene applicato dalle Poste quando i francobolli o i loro surrogati non sono considerati validi per pagare il porto delle corrispondenze che dovevano affrancare. Uno dei casi italiani più frequenti del passato è legato ai termini di validità postale degli esemplari applicati che venivano emessi con una scadenza d’uso limitata nel tempo. Tale norma oggi è scaduta poiché dal 1967 i francobolli italiani hanno validità permanente. Un altro caso frequente è stato l'uso di valori postali o fiscali impropri (p.es. l’uso di marche da bollo, fiscali, segnatasse o francobolli di altre nazioni al posto di francobolli nazionali veri). L'invalidazione parziale o totale dell’affrancatura richiedeva fino al 1998 il pagamento di una tassa pari al doppio dell’ammontare non considerato valido. Dopo il 1998 l’invalidazione dell’affrancatura comporta automaticamente la distruzione dell’invio. 

INVIAREVerbo - Sinonimo di mandare, che in linguaggio postale e filatelico può sostituire "spedire", ossia immettere in buca o consegnare agli uffici postali le corrispondenze per inviarle a destino.

INVIOSostantivo - Denominazione non specifica di una qualsiasi spedizione anche di tipo postale. Parola che viene spesso utilizzata in letteratura e nel gergo burocratico e comune delle Poste per non ripetere spesso altre denominazioni di oggetti postali o per indicare una spedizione generica.

INVIOLABILEAggettivo - Contrario di Violabile, impiegato per indicare che un luogo, un documento, un oggetto o altro non deve essere profanato, toccato, maltrattato, aperto da nessuno. Nella normativa postale vengono presi in grande considerazione alcuni invii che non possono esser violati, ossia aperti, nemmeno dall'autorità di polizia, senza la presenza di almeno uno dei corrispondenti postali : si tratta delle spedizioni "assicurate" che richiedono chiusure, sigilli, trattamento e tariffe particolari. Per molti anni l'industria cartaria ha cercato di produrre involucri postali sicuri contro l'apertura nascosta, l’effrazione subdola o l’asportazione palese dei contenuti durante il viaggio, ma ha spesso fallito e gli involucri di sicurezza sono ancora oggi un problema.  Nel 2000 si usano ancora buste telate o comunque robuste, che, al di sopra di un valore minimo dichiarato sul frontespizio, devono esser chiuse con numerosi sigilli in ceralacca o nastri adesivi di sicurezza o con legature a spago e devono avere l’applicazione di francobolli isolati e distanziati tra loro per esser accettate dalle Poste al fine di presentare una più garantita inviolabilità degli invii. Nei primi decenni del secolo scorso fu brevettato e consigliato perfino dalla casa reale italiana un involucro in carta robusta denominata "Busta inviolabile" che non ebbe molta fortuna per l'alto costo d'acquisto e per la scarsa efficienza dei presidi di sicurezza che possedeva. Le buste di questo tipo ancora nuove o meglio usate sono rare e preziose per il collezionismo. Ancora oggi molti speditori, specialmente banche, gioiellieri, filatelisti ecc., sono alla ricerca di involucri sicuri per la spedizione postale di valori e numerosi sono i brevetti depositati per fornire una certa sicurezza contro l’effrazione delle buste e dei pacchi contenenti valori affidati a terzi per il trasporto e la consegna.

IPOCLORITONome proprio – E’ il nome di un sale a basso contenuto di cloro, l’acido ipocloroso. Il più importante di questi sali è l’ipoclorito di sodio che costituisce l’elemento attivo degli sbiancanti ottici, come la candeggina, liquido che fortemente diluito con acqua (1 o 2 cucchiai/litro) è un potente sbiancante della carta. In genere quando si dice “ipoclorito” in linguaggio filatelico si intende proprio l’ipoclorito di sodio che serve appunto per pulire i francobolli durante le operazioni di separazione dai frammenti di carta su cui furono applicati. Dopo il lavaggio con ipoclorito i francobolli devono esser lavati in acqua corrente per eliminare i cristalli che si formano per essiccazione sulle loro superfici. Aumentare le dosi di Ipoclorito è pericoloso perché l’ossidazione provoca indebolimento della struttura cartacea e una perdita di brillantezza e di vivacità dei colori delle vignette. Vedi anche “Lavaggio” e simili).

IRREGOLAREAggettivo – Si può riferire a sostantivi per indicare che ciò che significano non è conforme alle regole e alle norme imposte. In gergo postale  per “Invio irregolare” si intende una spedizione fuori norma (per tariffa, peso, contenuto, formato o altro) che è stata fermata per esser regolarizzata. Il caso più comune si è sempre dimostrato essere collegato ad una tariffazione inesatta o meglio insufficiente, ma ne esistono altre specialmente connesse ad irregolarità di peso o di formato in relazione alle tariffe applicate. Ne esistono comunque alcune di altro tipo come, ad esempio, la spedizione di stampe chiuse come fossero lettere  (fino a quando i privati potevano ancora spedire stampati singoli a tariffa inferiore a quella delle lettere). Fino al 1998 queste irregolarità venivano sanate con il pagamento di una tassa, ma da quel momento gli invii irregolari o sono ignorati e inoltrati ugualmente o vengono inviati al macero. Queste disposizioni sono però sempre state inapplicabili quando l’irregolarità sta nel contenuto di invii chiusi, quando per esempio si scoprono nelle spedizioni oggetti e merci proibite e pericolose, oppure si dimostra palesemente che nelle lettere sono contenuti denari e valori. Per tali casi un tempo venivano effettuate d’ufficio operazioni di modifica del genere di spedizione, e per es. si trasformava una lettera semplice contenente valori in una assicurata d’ufficio (con tassa da pagarsi in arrivo), mentre attualmente i controlli sono meno severi. Oggi se l’irregolarità è importante o grave viene cercato e chiamato presso gli uffici postali il mittente per modificare l’invio e pagare il conguaglio dell’incremento tariffario.

ISOLAMENTOSostantivo – Stato fisico di oggetti, luoghi e persone, ecc. che autonomamente, artificiosamente o forzatamente sono separate del resto del mondo e che rimangono tali per tempi lunghi. L'isolamento, ossia il confinare qualcuno su un’isola, in una stanza o in un luogo, è in genere considerato una pena o una condanna, ma può essere un vantaggio se cose, suoni, freddo, calore, malattie, animali o criminali vengono isolati per motivi di sicurezza o per separare e distinguere particolari fenomeni o effetti tecnici. I malati contagiosi vengono ancora oggi abitualmente posti in isolamento per evitare il propagarsi di malattie e sullo stesso principio, nei secoli scorsi venivano isolate persone e cose, compresa la posta proveniente da luoghi infetti, per evitare contagi a coloro che ne fossero venuti a contatto. Bastimenti interi, con equipaggio e carico, venivano posti in isolamento (si diceva “in quarantena”) per dar tempo al corso naturale delle malattie e per far estinguere naturalmente i possibili motivi di contagio. L'isolamento della posta nei secoli scorsi era prassi abituale specialmente se era accompagnata da persone malate o provenienti da luoghi infetti, ma spesso le persone guarite o vaccinate o quelle naturalmente immuni dal contagio potevano comunque ritirarla dai luoghi di quarantena e portarla ai lazzaretti per la disinfezione (vedi disinfezione).  Stabilimenti e procedure per la quarantena erano ancora attivi a metà del secolo scorso ed erano contraddistinti dall'innalzamento di una bandiera gialla che indicava a tutti l'obbligo di stare distanti dal quei luoghi. Oggi l'isolamento di persone, animali e cose e la prevenzione contro i contagi sono richieste ancora in Italia per alcuni condannati, per ottenere vantaggi tecnici (freddo, calore, suoni ecc.) e per i malati contagiosi provenienti dal terzo mondo o dal continente orientale, fonte continua di numerose malattie nuove o sconosciute alla scienza (vedi Ebola, Sars, Febbri avicole ecc.) derivate specialmente da modificazioni genetiche di virus e batteri che dagli animali passano all’uomo. Contro questi pericoli l’isolamento viene richiesto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per alcune aree del mondo quando le epidemie iniziano a diffondersi e vengono richieste su merci, animali e persone anche in Italia quando si scopre che l’epidemia è in espansione e non viene controllata adeguatamente nell’area di origine. In alcuni recenti casi la posta pervenuta da aree infette è stata anche in Italia nuovamente dichiarata sospetta e trattata (sterilizzata, non disinfettata) per evitare il diffondersi di nuove malattie mortali.

ISOLATO/A Sostantivo e Aggettivo – Deriva da “Isola”  ed indica lo stato di oggetti o persone definitivamente o temporaneamente lontane e scollegate da altre. In toponomastica il sostantivo indica una costruzione o un insieme di case di una città circondate su tutti i lati da strade. In filatelia l’aggettivo è spesso connesso con “affrancatura” o “francobollo” ecc., per indicare affrancature interamente assolte con un solo francobollo e che per questa caratteristica sono particolarmente pregiate e di valore. Secondo il principio che i francobolli (la grande maggioranza, esclusi i tagli minimi che servono come complementi di affrancature complesse) nascono per affrontare una specifica tariffa, le affrancature realizzate con esemplari isolati sono le più rappresentative per il collezionismo storico postale, specialmente nei tagli più elevati, e sono perciò le più ricercate e spesso anche le più rare. Le tendenze collezionistiche moderne nella classe Tradizionale, applicano questo principio e presentano, spesso con grande difficoltà, i francobolli nei loro tre aspetti fondamentali : il nuovo, l'usato e l'uso tipico, isolato, nella tariffa esatta per cui fu progettato e realizzato, ossia nella tariffa interamente e perfettamente coperta dal valore di facciale riportato nella vignetta.

ISTITUTOSostantivo – Indica un organismo creato per il conseguimento di fini particolari e diversi (Ist. bancario, religioso, assicurativo, universitario, ecc.) con qualche riferimento alla filatelia. La giunta filatelica ad esempio è un Istituto centrale che stabilisce il numero, il tipo e le motivazioni per cui nascono i francobolli ed il Poligrafico dello Stato era un Istituto statale che provvedeva alla stampa delle carte Valori italiane (nel 2002 si è trasformato in una SpA.). L’Istituto può essere anche un complesso di norme che regolano una materia circoscritta all'interno di un codice generale. L'istituto del Recapito autorizzato è ad es. il complesso di norme che istituirono e regolarono il trasporto privato ed autorizzato delle corrispondenze cittadine (oggi eliminato in quanto dalla fine del 1999 il R.A. è stato soppresso). Generalizzando, in un intendimento simile a quello citato, è un documento complesso composto da molte parti e da molti aggiornamenti che stabilì o stabilisce ancora i principi e le regole di qualche sistema pubblico o d’interesse pubblico, comprese quelle postali. Le caratteristiche e l’ordinamento dei diversi servizi postali suddivisi in capitoli, sono anche denominati Istituti (Istituto dell'espresso, della raccomandazione, dei pacchi ecc.) in quanto contengono i dati e gli aggiornamenti che li regolano.

ITINERANTEAggettivo – Si riferisce e persone, uffici, veicoli o cose che si muovono sul territorio per espletare un servizio. Per il sistema postale e per il collezionismo filatelico, a questa voce fanno capo gli Uffici Postali Itineranti, ossia particolari uffici mobili costruiti su camion o su furgoni, attrezzati con sportelli e materiali postali, che si muovono insieme ad impiegati, su percorsi stabiliti e ad ore fisse, fermandosi brevemente in località abitate prive di uffici postali fissi, per fornire agli abitanti i servizi postali essenziali (non tutti). Questi uffici di proprietà delle Poste italiane sono costruiti appositamente, hanno una blindatura e talvolta anche una scorta perchè trasportano valori e denaro ma hanno ormai scarso impiego in quanto gli uffici postali fissi sono ormai ben distribuiti sul territorio e perché quelli mobili erano afflitti da rapine e danni rilevanti continui. L'uso di uffici postali itineranti è oggi ormai destinato solo a grandi manifestazioni filateliche o a località fortemente danneggiate da calamità naturali, ma tra il 1950 ed il 1970 ebbero un certo sviluppo per coprire effettivamente alcune aree del centro Italia poco abitate e mal servite. Gli uffici postali Ambulanti, un tempo assai utilizzati ed ancora oggi esistenti su qualche treno, sono concettualmente simili agli Itineranti, con la differenza che i primi corrono su rotaia ed hanno percorsi assolutamente fissi, mentre i secondi possono variare l'itinerario e gli orari di servizio, correndo indipendenti su gomma, insieme al traffico stradale normale.

   

 

"J"  e  "K"

 

Dato lo scarso uso nella lingua italiana di queste due lettere alfabetiche, non sono stati trovati vocaboli interessanti questo lavoro con questa iniziale.

 

il postalista