La corrispondenza prosegue con biglietto postale prodotto dall’industria privata sulla foggia dei biglietti postali in franchigia distribuiti alle nostre truppe. Affrancato come una normale lettera via aerea, è impostato presso l’ufficio di posta militare n. 108 in data 4.9.1942.


Posta Mil. 6 3.9.42 XX
Miei cari,
la mia ultima lettera l’ho scritta ieri due (1), nel pomeriggio; adesso riscrivo. Sono di servizio notturno assieme ad un telegrafista, un certo Tresoldi Edoardo di Monza. Egli è l’Animatore di tutte le discussioni che avvengono in stazione, sia politiche, sia fisiche, che naturali. È l’uomo delle statistiche. Lui ti sa dire quanti tubercolosi ci sono in America come quanti milioni di quintali di grano esportava il Brasile. È un gran buon ragazzo (27 anni) ed è una soddisfazione parlarci assieme. Ha però un difetto: patisce di mali di stomaco (così dice lui) mangia però pari ad un elefante. Non vi so dire quante risate ci facciamo quanto critichiamo e lo prendiamo in giro per i suoi mali di stomaco. Ieri ho perso due sigarette con lui per il fatto che: lui diceva che il Caucaso è Asia mentre io affermavo ch’era Europa. Cose che succedono a chi è ignorante. Di salute sto sempre bene! La vita quaggiù a Voroscilovgrad sta diventando regolare. Domani giovedì, o meglio oggi giovedì, perché solo già le due e mezza, son d’accordo con il caporale per andare al Bazar. Lo chiamo verso le sei, quando li (sic) porto il caffè perché stamane tocca a me andare a ritirare il caffè alla cucina. Io ho già dormito abbastanza. Sono andato a letto ieri sera alle sei dopo aver mangiato il rancio. Mi sono alzato alla 1, quindi basta che vada a schiacciare un sonnellino nel pomeriggio per ritenermi alla pari. Andiamo domani al bazar perché questo non l’abbiamo ancora visto. Speriamo ci sia qualcosa di nuovo e di differente da quegli (sic) già visti. Stamane ho intenzione di fare anche la cuccia al cagnolino (spero abbiate ricevuta la mia di ieri). Poveraccio questa sera si è messo a dormire in un angolo della stanza adibita a salotto e studio. L’ho visto quando mi sono alzato, tremava come una foglia. Appena ricevete questa mia scrivete indirizzando la lettera qua al comando. Siccome è un mese e più che facciamo qui servizio, spero di rimanerci a lungo. Se la prima lettera va bene, poi potete continuare a scrivere qua, almeno una ogni due lettere, mentre l’altra potete spedirmela in compagnia. Così anch’io potrò ricevere più di frequente posta invece d’aspettare tanti giorni per riceverla tutta in una volta. L’indirizzo è il seguente: Gen. Molon G. Battista
Quartiere Generale Corpo Armata Alpino
Centro Collegamenti Stazione Radio 310 d’Armata
P.M. 108
Sono stato sconsigliato dal mio sergente maggiore. Dice che è meglio farci spedire la posta dalla compagnia (2).
Magari per le prime due lettere scrivete in una normale nell’altra fate riassunto delle cose principali e la mandate in compagnia così se vale la pena io so lo stesso con un certo ritardo ciò che conteneva. Poi aspetterete risposta di questa prova. Se la prova va bene continuate a scrivermi così. Per il pacco come va? Avete iscritto Berto a scuola? Dove?
Termino mandandovi tanti cari bacioni GBattista. Baci
Come ho scritto sopra ho cambiato idea. È meglio che si scriva alla compagnia che ce la spedisca lei direttamente qua. Così niente va perso dato che loro sono al corrente di ogni nostro spostamento.

NOTE:
1) - Questa lettera del giorno 2 settembre 1942 non è presente nella corrispondenza
2) - Nota aggiunta in successivo ed indirizzo barrato.
 a gennaio 2026 |
Samuel Rimoldi
29-11-2025 |