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Storie di caduti in Russia

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Giovanni Battista Molon, geniere alpino
(X parte)

Samuel Rimoldi

Seguendo l’ordine cronologico della corrispondenza, troviamo la ricevuta di un pacco spedito, il 14.8.42, dalla famiglia a mezzo del Fascio di Combattimento di Milano, gruppo rionale Fabio Filzi.

Nelle grandi città il partito fascista aveva più sedi operative, suddivise nei vari quartieri o rioni metropolitani; queste sedi erano appunto definite “gruppi rionali”.
Il pacco, oltre a francobolli e cancelleria, sigarette, medicinali e qualche piccolo oggetto, contiene anche un libro di metodo per suonare il mandolino, nonché corde e plettri. Fa sorridere che anche al fronte, seppur nelle retrovie, i nostri soldati pensassero alla musica ed allo svago.

Troviamo quindi una busta raccomandata spedita dal comando del 5° Raggruppamento Genio al quale appartiene il nostro Giovan Battista.

La busta è correttamente affrancata per 1,75 lire ed è inoltrata attraverso l’ufficio di posta militare n. 6 in data 18.8.42.

Al verso, oltre a due timbri di ambulanti e a quelli di arrivo a Milano, è presente il guller dell’ufficio di posta militare 3200 del 21.8.42 appartenente al Concentramento di Posta Militare di Bologna il quale ha competenza sulle corrispondenze da e per il fronte orientale.

Sul fronte della busta è presente il timbro in cartella “Da Censurare” ma non vi sono evidenti segni dell’intervento della censura. Questo timbro è apposto in genere sulle raccomandate o sulle missive inoltrate dai comandi in quanto vi era della corrispondenza soggetta al controllo censorio ed altra no.

Il testo riguarda l’invio di un vaglia di £ 100 offerto da Partito Nazionale Fascista a favore dei combattenti meritevoli inoltrato dal Tenente Colonnello E. Giordano comandante del V Raggruppamento Genio.



a ottobre 2025

Samuel Rimoldi
19-07-2025