Per partecipare al gioco, leggi:

Gioca con noi

Giocate con noi

alcuni riscontri

lo studio di
Massimo CURRELI

lo studio di
Claudio VIANO

lo studio di
Giuseppe PREZIOSI

lo studio di
Alberto MORI


Da una illusione, duro pane per i denti dell’uomo,
 
ad un rasserenante gioco per la mente

 

 

una creazione di Giorgio Landmans

Stamane mi sono svegliato forse male. E così mi succede quando qualcosa mi frulla nella mente e nello stomaco, quando si fa vivo una specie di impertinente suggeritore che mi corteggia però opprimendo la mia mente d’ogni mio altro pensiero.
Mi capita talvolta di pensare, capita anche a me.
Da qualche tempo la filatelia è diventata oggetto fuori moda, forse anche i tuoi francobolli se ne stanno quieti in biblioteca o in qualche cassetto o in un cantuccio. Anche se forse ancora ... guai a chi li tocca...
Perché? Le ragioni stanno nella loro improvvisa “uscita di moda” o piuttosto questa ora definibile di “delusione finanziaria”?
Sì delusione, però io penso che si tratta appunto di delusione specie perché prima ti sei imbevuto delle mille fantasie che ti hanno propinato giornalisti più o meno improvvisati o commercianti più o meno improvvisati che potevano contare mille anni di fame.
Avevo combattuto – e purtroppo solo – contro queste future fantastiche avventure parafinanziarie forse perché io avevo già vissuto simili momenti nel 1945 quando ti offrivano e giungevano accumulate in buste gialle migliaia di serie dei Fratelli Bandiera. Così anche giungevano ondate di valori, per lo più isolati, della serie Monumentini. Tutto materiale che era stato acquisito e in notevoli quantità, dietro illusori consigli particolari che allora correvano anche tra il popolino... ma devi comprarli direttamente alle Poste, si concludeva e non dai negozianti che ti deruberebbero... E gli uffici postali venivano spogliati... quantità industriali si direbbe... mentre le lettere piangevano in bella scritta: ...località sprovvista di francobolli.
Illusione alimentata da voci più o meno sussurrate che il tutto avrebbe avuto quella fortuna, quella crescita incalcolabile di futuro valore, capisci... i collezionisti stranieri, quelli che erano al di là del conflitto..., specie gli statunitensi...
Era pur vero che molti degli italiani espatriati in America erano in quei tempi collezionisti dei francobolli del loro Paese d’origine, la trasvolata di Balbo... la guerra per le colonie... ma questa è un’altra storia.
Succedeva nell’Italia sotto il dominio tedesco che non erano i francobolli che affrancavano le lettere spedite, e cioè i francobolli non facevano più il loro regolare “mestiere”. Dormivano nei caveau delle banche.
Sulle lettere venivano sostituiti da una scritta semplice da applicare. .......“Zona sprovvista di francobolli”
e il ricevente poteva pagare il solo primo porto senza tassa aggiuntiva.

Poi, finita la guerra, venne la crisi in Germania. Ne pagarono la loro parte le Poste tedesche riuscendo a piazzare ben poche nuove emissioni e per di più ognuna di queste stampata in modesta quantità.
La mia precedente esperienza, fatta per di più in un momento per me particolarmente difficile, aveva creato un solco nella mia mente e fu così che compresi che non tutto quel che diceva il mondo attorno poteva corrispondere a verità future e assolute.
Per questa ragione nella mia pausa di giornalista filatelico non ebbi mai parole di apprezzamento e di consiglio di acquisto verso le nuove successive emissioni. Diverso consiglio, diversa strada. Differente voce.
Per questo, forse ne fui premiato.
Il mio lavoro di commerciante non poteva esimersi dal vendere anche questo genere di materiale, ma nei miei articoli me ne dimenticavo volutamente di citarne l’elenco, quell’asterisco” delle novità in uscita.
Ne sa qualcosa l’allora Direttore delle Poste italiane che fece in modo, forse tramite un ricatto di potenziale futura inserzione pubblicitaria, di farmi imbavagliare e mettere così in silenzio la mia voce.

Secondo il mio avviso la filatelia dovrebbe essere come un gioco, un gioco da tavolino, un gioco da praticare per lo più in solitudine. Un gioco per saperne di più, un gioco per istruirsi, un gioco per conoscere senza fatica.
Può diventare anche un libera-mente un calmatensioni accumulate.
Insomma – e così penso – qualcosa che sappia occupare attivamente i momenti di pausa della tua vita. Questo francobollo ... e quest’altro hanno la filigrana? Ed è così spostata la dentellatura ? ... e poi l’ avvenimento, il personaggio chi era, cosa ricorda? Cosa successe in quei tempi? Quali sono le caratteristiche specifiche di quell’animale? E... la tiratura ? e per quanto tempo ebbe corso? e domande e risposte a non finire ....

Ricordo che un giorno, ero ancora in attività commerciale, ricevetti una lettera di ringraziamento per una certa fornitura, da un ex-pompiere allora ricoverato in una struttura di persone anziane. Lettera carina, gentile dalla quale sprizzava un certo che di antica dolce dimenticata poesia.
Non seppi far altro che inviargli in regalo un certo pacco di francobolli.
La sua telefonata successiva di ringraziamento mi commesse:
«qui è tutto silenzio.... solitudine ....se non avessi i francobolli a tenermi compagnia» ...» e grazie e grazie a non finire.
Mi allargò il cuore e forse questo fatto ha inciso su molti miei atti.

Buona notte, amici, io so che vi sto parlando anche se so che molti di voi non mi staranno ad ascoltare per poter porgere l’ orecchio a chi racconta di sogni futuri e di illusioni ... suoni che suonano a suon di denari facendo credere così che solo l’oro è quel che riluce ...

Compresa questa riflessione, volete provare a trasformare un’illusione di facili guadagni finanziari in un momento di interessante studio personale?



Allora giocate con noi!!

 

Giorgio Landmans, in ricordo di suo Padre Yulka, gran divulgatore della passione filatelica, ed in amicizia alla nostra Rivista, mette a disposizione e in regalo una cinquantina di confezioni (se necessario e possibile saranno di più) contenenti ciascuna una trentina di francobolli dello stesso tipo e dell’ area italiana, così il richiedente potrà partecipare al gioco-esame-studio di diversi esemplari dello stesso tipo ricercando tra questi delle possibili varietà che potrebbero risultare anche inedite, sia per posizioni di filigrana, di dentellature non omogenee, di piccole “nuances” di colore, di varianti nei formati, ecc. ecc.


Il vostro gioco-studio, se vorrete, lo potrete poi spedire a Franco Moscadelli - casella postale N° 20, 56028 San Miniato Basso (Pisa)
info@francomoscadelli.it  che ne controllerà i risultati, che, se interessanti, potranno essere esposti (suggeriremo in seguito le modalità) in una qualche Esposizione Filatelica.


La partecipazione è gratuita. Chi desidera partecipare deve richiederlo direttamente per posta, citando la propria e-mail, per eventuali chiarificazioni,  a

Giorgio Landmans, Via Frosinone 18, 20153 Milano,

includendo nella lettera di adesione  una busta preaffrancata con valore da € 1,90 e preindirizzata al richiedente.


Saranno prese in considerazione le richieste
fino ad esaurimento delle confezioni omaggio.

 

 

 


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