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25 novembre 2018

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Storie di donne, storie di francobolli  
Intervista al Centro Italiano Femminile di Legnano
di Maria Grazia Dosio

Lo scorso marzo 2018, al Castello Visconteo di Legnano, la mostra "Filatelia in rosa... e non solo" organizzata dal Centro Italiano Femminile (CIF) di Legnano, in collaborazione con l'Associazione Filatelica Legnanese e con la sottoscritta, ha riscosso un successo inaspettato, proponendo nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna un percorso interdisciplinare nella storia femminile italiana attraverso francobolli e oggetti postali, fotografie, manifesti, dipinti e sculture. In seguito, la collezione è stata richiesta dal CIFO a Pecetto Torinese ed è stata esposta, anche se purtroppo in forma assai ridotta e riduttiva, alla XI mostra Giovanni Riggi di Numana. Ho chiesto alle associate del Centro Italiano Femminile di Legnano di parlare ai lettori del Postalista del loro rapporto con la filatelia e soprattutto delle loro attività culturali e di sostegno alle donne. Questa è l'intervista.

• Vogliamo spiegare ai lettore del Postalista cos'è il Centro Italiano Femminile e come nasce la sezione locale di Legnano?

R • Il Centro Italiano Femminile (CIF) è un’associazione nazionale di volontariato che opera in campo civile, sociale e culturale secondo lo spirito e i principi cristiani. Si propone di operare per il raggiungimento di una cultura in cui sia pienamente riconosciuta la dignità della donna, promuovere la presenza e la partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni, sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della condizione femminile con attenzione alla famiglia, operare affinché sia superata la discriminazione e sia svolta una politica di pari opportunità. Le donne hanno voluto che nella nostra città di Legnano (MI) nascesse una sezione locale, condividendo le finalità dello statuto nazionale e il bisogno di far emergere la sapienza femminile, e offrendo le proprie risorse umane e intellettuali. Alle sette donne che inizialmente hanno costituito il primo nucleo associativo locale, se ne sono via via aggiunte molte altre, dando vita, ognuna con le proprie peculiarità, a molteplici iniziative. Consideriamo fondamentale lavorare in rete con le istituzioni, le associazioni e in particolar modo con il centro antiviolenza di Legnano e il distretto socio sanitario. Nell'ambito legnanese il CIF propone le seguenti iniziative: ascolto donna ovvero uno spazio di ascolto per offrire supporto alla richiesta di aiuto delle donne in difficoltà, consulenze legali e psicologiche gratuite, progetto di sostegno ai bambini stranieri nella scuola, mostra mercato annuale di artigianato femminile, attività informative, culturali e ricreative.

• Secondo le statistiche, ogni tre giorni una donna è vittima di femminicidio, e ogni giorno molte donne sono vittime di disagio economico e sociale, e di maltrattamenti subiti in famiglia, nella società, sul lavoro. Secondo voi, queste piaghe sono sostanzialmente legate alla società contemporanea, o sono sempre esistite nell'ombra ma che i mezzi di comunicazione solo oggi sono in grado di rendere pubbliche grazie alla velocità dell'informazione?

R • Siamo convinte che il fenomeno della violenza domestica sia sempre esistito, e lo testimonia il fatto che fino al 1981 si ottenevano riduzioni di pena per un delitto motivato dal tradimento del coniuge. E’ fuor di dubbio che l’emancipazione femminile avvenuta negli ultimi decenni, seppur lentamente, abbia prodotto profondi cambiamenti nella società italiana: la donna oggi ha più opportunità, più modelli da seguire e percorsi già tracciati, e questi cambiamenti hanno inevitabilmente influito nelle relazioni fra uomo e donna. Per rispondere alla domanda se i casi di violenza siano aumentati oggi rispetto al passato, possiamo dire che in parte sono usciti dall’ombra, e in parte sono favoriti da questi profondi cambiamenti, in quanto le donne oggi hanno acquisito autostima e non vogliono più subire situazioni di dipendenza, si ribellano ed esigono la collaborazione fra i generi. Inoltre è maturata nella donna e nella società tutta una maggiore consapevolezza del fenomeno della violenza domestica, un tempo tollerato ma che ora diventa inaccettabile e ingiustificabile: non vogliamo più usare per sbaglio la definizione di "amore malato", perché non si tratta certo di amore. I media e la velocità delle informazioni sicuramente contribuiscono ad amplificare le situazioni, ma secondo noi è anche necessario prendere atto che nella società contemporanea, per antitesi, è stata in qualche modo tralasciata l’emancipazione maschile lavorando solo su quella femminile: dobbiamo assolutamente concentrarci su come crescere i figli maschi con una mentalità nuova, coinvolgendo genitori e insegnanti, perché gli uomini non hanno ancora acquisito tutti gli strumenti per accettare la rivoluzione di genere, e per farne parte. Qualcosa si intravede nelle nuove generazioni, ma occorre lavorare ancora molto. Ricordiamo la campagna dell’ONU “He for She” , lui per lei e lei per lui, la quale ci insegna che la strada giusta da perseguire è la collaborazione fra i generi.

• Come è nato il vostro interesse per la filatelia e la collaborazione con l'Associazione Filatelica Legnanese?

R • L’interesse del CIF per la filatelia è nato per caso. La lettura di un articolo sul notiziario della nostra associazione nazionale che parlava di donne illustri usando l’immagine di un francobollo, è stata la causa scatenante; da qui la ricerca di Maria Grazia Dosio autrice del testo “La Donna nella Storia filatelica italiana” e la scoperta del mondo filatelico, che poteva permetterci di utilizzare il francobollo per parlare di donne. E' stato breve il passo per coinvolgere anche il presidente dell’Associazione Filatelica Legnanese, Giorgio Brusadori, nell’avventura di presentare la mostra filatelica che nella nostra città lo scorso Marzo 2018 al Castello Visconteo ha riscosso un grande successo e ha avvicinato molte persone alla filatelia.

• Cosa pensate della filatelia come mezzo di divulgazione culturale e sociale?

R • Pensiamo che la filatelia abbia un grosso potenziale come mezzo di divulgazione sociale e culturale. Abbiamo visto ultimamente alcune mostre, e crediamo che siano infiniti gli stimoli che si possono ricevere dal punto di vista dell’approfondimento della conoscenza: storia, geografia, botanica, arte, e molto altro ancora. Se poi i francobolli vengono utilizzati per sollecitare riflessioni su temi sociali, allora le opportunità si moltiplicano. Però abbiamo la sensazione che i francobolli e i suoi estimatori restino forse un po’ chiusi nei propri palazzi, e questo potrebbe spegnerne la potenzialità divulgativa al grande pubblico.

• Credete che in futuro potrebbero esserci ulteriori collaborazioni da parte vostra nel campo della filatelia e della comunicazione postale?

R • Perché no? Quel piccolo quadratino di carta può essere davvero capace di attivare la curiosità, e, come è già avvenuto, per la nostra associazione costituisce un’opportunità in più per parlare di donne e provocare riflessioni.

• Vorrei che esprimeste un vostro messaggio diretto ai lettori del Postalista.

R • Ai lettori del Postalista possiamo dire che se un’associazione di volontariato come il Centro Italiano Femminile ha colto il potenziale comunicativo del francobollo, significa che la collaborazione tra il mondo filatelico e le altre realtà culturali è realizzabile, non è un'utopia, e può creare sinergie davvero interessanti dal punto di vista culturale.


Da sinistra: Graziella Zambello (vicepresidente CIF), Patrizia Colombo (presidente), Giorgio Brusadori (presidente Associazione Filatelica Legnanese), Agnese Rondena (consigliera CIF), Maria Grazia Dosio (Usfi)

Ringrazio vivamente il CIF di Legnano con la vicepresidente Graziella Zambello per la concessione dell’intervista, e per il prezioso messaggio profuso.

Centro Italiano Femminile di Legnano
Viale Matteotti 3 – Legnano (MI)
Sito web: centroitalianofemminilelegnano.blogspot.com
email: ciflegnano@libero.it
tel. 331.8192770