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Affrancatura meccanica e storia postale

(prima parte)

di Sergio DE BENEDICTIS (Aicam)

ra le tante pubblicazioni AICAM (ormai siamo alla numero 403, un vero record per quanto riguarda una associazione filatelica italiana), quella che ogni tanto riprendo e sfoglio, anche per motivi affettivi, è la numero 160: “La Storia Postale si può scrivere anche con le affrancature meccaniche “, che non è una domanda ma una precisa asserzione fatta tanti anni fa dal compianto Nino Barberis.

Riporto un breve passo della stessa, un incipit, che possa invogliare un po’ tutti a leggerla o eventualmente a rileggerla:

… pochi documenti come le affrancature meccaniche sono così “postali”. Sappiamo tutti che ormai da tempo immemorabile molti Paesi indulgono in emissioni di francobolli che di “postale” hanno ben poco e che parecchie collezioni, anche tra quelle che vanno per la maggiore, sono infarcite di pezzi annullati di favore, che non hanno mai visto la borsa del portalettere. Le affrancature meccaniche, invece, se recano un valore di affrancatura, sono tutte sacrosantamente postali, cioè sono genuinamente viaggiate. E non esistono, praticamente, affrancature “filateliche”, cioè preparate per i collezionisti. Da questo punto di vista, quindi, le affrancature meccaniche hanno tutte le carte in regola per qualificarsi come materiale di storia postale di grande validità.

Come abbiamo già riportato le prime impronte vengono autorizzate con Regio Decreto del 24 luglio 1926 e il debutto in circolazione lo abbiamo durante le “Esposizioni Riunite del Littoriale” che si svolsero a Bologna dal 26 giugno sino a tutto il 10 luglio 1927.
A quella data era da poco entrato in vigore il nuovo tariffario (21.06.1927-15.08.1927).

 

30.06.1927 Tariffa di 10 cent. per “ Cartolina illustrata solo firma ” da Bologna a Milano - Macchina FRANCOTYP mod. A

Estremamente rare le lettere affrancate meccanicamente con 60 cent perché, mentre la tariffazione con francobolli rimase in vigore con questa tariffa per oltre due anni, le affrancatrici meccaniche, poche del resto già in attività, ebbero modo di lavorare per meno di due mesi.
Il periodo di tariffazione successivo (16.08.1927-07.02.1933) vede, ultima volta nella storia postale italiana, una diminuzione delle tariffe che per le lettere passa da 0,60 cent. a 0,50 cent.

24.02.1931 Tariffa di 50 cent. per “ Lettera semplice ” da Milano a Roma
Macchina SIMA mod. 12 a valori componibili

27.03.1928 Tariffa di 10 cent. per “ Stampe primo porto ” da Milano a Parma
Macchina FRANCOTYP mod. B

12.10.1931 Tariffa di 20 cent. per “ Stampe secondo porto ” da Roma a Verona
Macchina SIMA mod. 12 a valori componibili

09.01.1929 Tariffa di 25 cent. per “ Fattura Commerciale “ da Milano ad Aversa (CE)
Macchina FRANCOTYP mod. C

13.06.1932 Tariffa di 30 cent. per “ Cartolina Postale “ da Torino a Cosenza
Macchina FRANCOTYP mod. C con cornice

24.08.1932 Tariffa di 1,75 lire per “ Lettera Raccomandata “ che sconta 50 cent. per lettera primo porto + 1,25 lire per la raccomandazione da Busto Arsizio (VA) a Villarosa (EN)
Macchina SIMA mod. 8 a valori fissi

 

Il successivo periodo tariffario (8.2.1933-30.4.1934) resta sostanzialmente identico al precedente se non fosse per l’introduzione del nuovo servizio “pacchetti postali”.

8.09.1933 Tariffa di 25 cent. ridotta per “ Lettera primo porto tra Sindaci ” da Genova ad Arezzo - Macchina FRANCOTYP mod. A con cornice


Anche se il periodo tariffario cambia ( 1.5.1934-30.6.1940 ) possiamo dire che non si riscontrano ancora una volta novità di particolare rilievo che possano interessare le nostre “rosse”, come pure in quello successivo ( 1.7.1940-30.9.1944 ) che vede solo la soppressione di alcuni servizi causa gli avvenimenti bellici; accumuniamo quindi insieme i due periodi.

29.11.1935 Tariffa di 2,25 lire per “ Lettera raccomandata doppio porto
che sconta 1 lira per la lettera e 1,25 lire per la raccomandazione in partenza da Roma - Macchina FRANCOTYP mod. C con cornice

23.7.1937 Tariffa di 60 cent. per “ Manoscritti ” da Roma a Cortemilia (CN)
Macchina SIMA mod. Italia Anno X con voce di qualificazione

2.8.1938 Tariffa di 5 cent. per “ Stampe tra Sindaci ” da Cesena a Pesaro
Macchina FRANCOTYP mod. C con cornice

15.4.1939 Tariffa di 1,30 lire per “ Biglietto Postale (50 cent.) per Via Aerea (80 cent.) ” da Roma a… - Macchina FRANCOTYP mod. Mignon

Questo biglietto postale risulta affrancato per un servizio di Posta Aerea perché la sua destinazione era la Spagna in cui operava il Battaglione Arditi del C.T.V. (Corpo Truppe Volontarie) e dove era stato istituito il servizio di posta denominato “POSTA SPECIALE 500” al fine di rendere incognito il luogo in cui operavano le truppe.

9.01.1940 Tariffa di 20 cent. per “ Cartolina illustrata fino a cinque parole ” da Pavia a Bra (CN) - Macchina SIMA mod. Italia Anno XII

22.02.1940 Tariffa di 1,10 lire per “ Lettera Raccomandata aperta ” da Milano a Corte dei Frati (CR), che sconta 50 cent. per la lettera e 60 cent. per la raccomandazione
Macchina FRANCOTYP mod. C

14.06.1941 Tariffa di 1,50 lire per “ Lettera Raccomandata entro il distretto ” di Milano
che sconta 25 cent. per la lettera e 1,25 lire per la raccomandazione
Macchina FRANCOTYP mod. C

10.06.1942 Tariffa di 70 cent. per “ Stampe Raccomandate ” da Milano a Cremona
che sconta 10 cent. per la stampa e 60 cent. per la raccomandazione aperta
Macchina FRANCOTYP mod. C

16.09.1942 Tariffa di 90 cent. per “ Cartolina Postale Raccomandata ” da Ravenna a Forlì che sconta 30 cent. come cartolina e 60 cent. per la raccomandazione aperta
Macchina SIMA mod. Italia


11.08.1943 Tariffa di 1 lira per “ Lettera doppio porto ” da Milano a Verona
Macchina SIMA mod. Italia


Terminiamo l’analisi del periodo con una affrancatura abbastanza insolita per una A.M. L’importo a zero indica un servizio in franchigia di cui godeva l’Organizzazione del P.N.F.

10.2.1940 Tariffa in franchigia da Roma a Bari
Macchina FRANCOTYP mod. A

 


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