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La spedizione sottofascia

  di Raffaele CICCARELLI
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Una lettera apparsa in asta un po’ di tempo fa mi da lo spunto per riparlare di uno dei sistemi di spedizione della corrispondenza nel periodo napoleonico, usato in special modo nella pubblica amministrazione per la copiosa corrispondenza.
Si tratta delle spedizioni effettuate sottofascia o sottocoperta e la lettera sopracitata venne spedita dal Cantone di Compiano alla Sottoprefettura di Pontremoli il 14 maggio 1812, entrambi in quel tempo facenti parte del Dipartimento degli Appennini con capoluogo Chiavari.

Foto n° 1 lettera del 14 maggio 1812


La lettera (Foto n°1) bollata dall’ufficio postale di partenza, 110 BORGOTARO, venne barrata con una diagonale, un uso non regolamentare ma tollerato, per indicare una franchigia, limitata in questo caso nello stesso dipartimento perché corrispondenza fra due amministrazioni.
Al recto troviamo l’annotazione “voir au dos” e al verso la spiegazione di tale nota: “ M.r Dubois est prié d’ecrire une circulaire aux employeés du Canton de Compiano en les invitant de signer et mettre sous bandes les lettre set paquets d’office á l’adresse de M.r le Sous Prefet “ (Foto n° 2)

Foto n° 2. Particolare della nota

Tutto fa pensare che l’annotazione sia stata scritta dal Sottoprefetto o da qualche funzionario delegato alla bisogna per ricordare allo speditore il corretto metodo per l’invio dei documenti alla Sottoprefettura.
Tutto ciò funzionale allo scrivente per ricapitolare le leggi e le normative in uso e trarre alcune considerazioni filateliche.
Dunque, la legge sulla posta delle lettere del 27 frimaio anno 8 (18 dicembre 1799), entrata in vigore il successivo 1 vendemmiaio anno 9 (23 settembre 1800), e il successivo decreto del 27 aprile anno 8 (16 giugno 1800) contenevano delle norme che regolavano la spedizione in franchigia della corrispondenza e gli aventi diritto a tale facilitazione. E’ importante rilevare che il sistema indicato per tali spedizioni era quello “sous bandes” ossia sotto fascia.
S’intendeva quindi una fasciatura del pacchetto di lettere indirizzate allo stesso ufficio, con due strisce di carta tra loro incrociate, il tutto tenuto insieme da un sigillo di ceralacca. Su una delle due bande veniva apposto l’indirizzo e per questo tipo di spedizione che pur avveniva tramite l’ufficio postale non era previsto alcun tipo di bollatura da parte dello stesso.
Per ragioni di comodità nella fattura del pacchetto, durante il periodo napoleonico invalse però l’uso di apporre solo una striscia a modo di fascetta bloccante e avvolgente. Su tale fascetta veniva poi apposto l’indirizzo e dopo la verifica del diritto alla franchigia da parte del direttore dell’ufficio postale anche il timbro dell’ufficio stesso.
Esisteva anche il sistema di spedizione dei pacchetti di lettere in franchigia con il metodo della “sottocoperta”. Tale metodo consisteva nell’avvolgere le lettere con un foglio di carta poi opportunamente sigillato con ceralacca riportante il bollo dell’ufficio postale e sul quale veniva apposto l’indirizzo e alcune volte a mano la dicitura “Service des Postes”.
Non è facile dal punto di vista collezionistico ritrovare tali oggetti relativi ai metodi di spedizione un franchigia. Per le sovraccoperte perché ovviamente il foglio di carte veniva per opportunità cestinato e distrutto non essendo oggetto di archiviazione e lo stesso per fasce e fascette che venivano strappate per comodità di apertura e poi gettate via. Per tali considerazioni materiale di questo genere è difficile da trovare e lo stesso Ohnmeiss nel suo prezioso volume sui bolli napoleonici azzarda a considerare quelle pervenute intere rarissime da trovarsi.
Alleghiamo qui a titolo di esempio una immagine di sovracoperta tratta dal volume citato e una fascetta proveniente da collezione privata.

Coperta per pacco di lettere da Ohnmeiss, “ Metodi e bolli napoleonici dei dipartimenti francesi d’Italia “
Fascetta per pacco di lettere d’ufficio. Sono stati apposti dall’ufficio postale il bollo 110 CHIAVARI e il contrassegno prefettizio attestante la franchigia Prefet Dep.t des Apennins


 

 
 
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