Seconda edizione

Riveduta, corretta ed ampliata

Pubblicazione didattica del CIFO - Collezionisti italiani di francobolli ordinari
 

LESSICO FILATELICO ITALIANO

 Vocabolario dei termini e dei modi di dire del linguaggio filatelico italiano

  

A cura di Giovanni Riggi di Numana

Copyright ©2003 Giovanni Riggi di Numana


     
il postalista

PREMESSA

Lettera
"A"
"B"

"C"
 "D"
"E"
"F"
"G"
"H"
"I"
"J"
"K"
"L"
"M"
"N"
"O"
"P"
"Q"
"R"
"S"
"T"
"U"
"V"
"W"
"X"
"Y"
"Z"

 

 

 

"C"

 

 

CABLOGRAMMA Nome proprio - Secondo una vecchia definizione letteraria è un messaggio scritto in chiaro, trasmesso dalle Poste via cavo sottomarino, o attraverso impianti telegrafici. Attualmente il C. ha scarso uso perché altri sistemi come il fax, la telescrivente, il modem hanno sostituito buona parte delle tecniche di trasmissione di scritti via cavo sulla media e grande distanza. E' comunque possibile trovare la parola su qualche vecchio documento telegrafico trasportato dalle poste ed oggi conservato nelle collezioni filateliche dedicate ai Telegrafi.

 

CACHETSostantivo di origine straniera -  Parola derivata dal francese che più nella vecchia che nell’attuale letteratura filatelica internazionale è sinonimo di "bollo" annullatore o di bollo applicato a vuoto in transito o in arrivo. Attualmente in Italia il vocabolo francese è in disuso essendosi i filatelisti abituati ad usare semplicemente la parola “bollo” spesso accompagnato da altre che ne specificano la funzione. (vedi “Bollo”).

 

CAI-POSTNome proprio - Denominazione del Corriere Accelerato Internazionale, un servizio postale veloce di trasmissione di sole corrispondenze internazionali, avviato in Italia il 3.1.1983 per la sola Inghilterra e poi esteso gradualmente alla maggior parte degli stati del mondo. Accettazione, sistemi di trasmissione e di consegna seguono canali differenziati dalle altre corrispondenze al fine di ottenere un trasporto il più veloce, in genere contenuto entro le 24/72 ore dalla consegna delle lettere, dei plichi e dei pacchetti agli speciali uffici postali pubblici esistenti nelle maggiori città italiane. Contro questa accelerazione sono richieste tariffe molto elevate, da applicare in francobolli o surrogati sui frontespizi degli invii, suddivise in scaglioni di peso diversi rispetto alla posta ordinaria. I problemi doganali sono superati con notevoli facilitazioni e le documentazioni accompagnatorie sono semplificate per ridurre al minimo i tempi morti del trasporto. In altre nazioni è denominata "la posta del giorno dopo", ossia la posta che impiega un solo giorno per arrivare a destino. Le tariffe molto elevate applicate in francobolli sono molto ricercate dai filatelisti anche perché raramente queste corrispondenze tornano indietro dalle nazioni di destinazione. Dal 1983 al 1995 la tariffazione e' mutata 10 volte in quanto il costo di queste spedizioni segue le variazioni valutarie delle monete mondiali più forti con cui l’Italia ha spesso avuto difficoltà. Il trasporto dei plichi e dei pacchi affidati al servizio viene effettuato quasi esclusivamente per via aerea a mezzo delle normali linee passeggeri e la movimentazione a terra è effettuata con personale postale specializzato, disponibile in qualsiasi ora del giorno e della notte, non dipendente dalla struttura postale ordinaria.

 

CALCOGRAFIANome proprio – Sistema di stampa di immagini e scritti di particolare pregio e accuratezza che utilizza per il trasporto dell’inchiostro sulla carta, lastre metalliche (p.es. di rame) sulle quali immagini e testi vengono incisi in modo speculare. I solchi dell’incisione riempiti di inchiostro, fanno da veicolo per il trasporto dell’inchiostro stesso e rilasciano sulla carta esattamente la copia raddrizzata del disegno inciso sulla lastra. In questo procedimento la lastra incisa deve esser tutta inchiostrata ed i solchi dell’incisione tutti riempiti di inchiostro, poi la superficie della lastra deve esser pulita perfettamente in modo da lasciare l’inchiostro solo nei solchi ed infine si preme fortemente la lastra sulla carta in modo che solo l’inchiostro contenuto nei solchi si trasferisca sulla carta.  Le incisioni sono realizzate in vari modi : o a mezzo di bulino con l’opera di un maestro incisore o attraverso procedimenti chimici o elettrochimici che permettono di asportare materiale dalla superficie della lastra secondo il disegno o le scritte da riprodurre. Gli inchiostri si depositano sulla carta e in parte vengono assorbiti, ma spesso, in relazione alla profondità e alla dimensione dell’incisione, una parte dell’inchiostro si essicca al di sopra del piano della carta, permettendo a mani e polpastrelli molto sensibili di “sentire” le immagini e le parole stampate in lievissimo rilievo. La calcografia è un metodo di stampa costoso, pregiato che permette di stampare nitidamente immagini piccole e molto dettagliate e perciò è stato talvolta utilizzato anche per produrre francobolli. I francobolli calcografici italiani possiedono una nitidezza e un dettaglio straordinari, sono tra i più belli tra tutti quelli prodotti con altri sistemi di stampa, ma non sono moltissimi perché il sistema non è adatto a produzioni su larghissima scala, e, essendo più costoso degli altri sistemi, viene utilizzato più raramente.   

 

CALDO Sostantivo e aggettivo. Come sostantivo indica uno stato termico (il caldo, che si contrappone al freddo) e come aggettivo qualifica uno stato fisico di qualsiasi corpo (ad es. il vento caldo). Il caldo in genere si riferisce ad uno stato termico dei corpi ed è misurato con strumenti che stabiliscono delle temperature, ma può anche esser riferito ad altre caratteristiche non strettamente fisiche : ad esempio ai colori, alla musica, al linguaggio, ai sentimenti ecc., ossia anche a componenti della vita dell’uomo non esclusivamente oggettive. Nel linguaggio filatelico, anche se non ha senso definire un francobollo o una lettera “caldi” o “freddi”, la parola può essere usata come aggettivo per definire meglio i colori o le nouances dei colori delle vignette dei francobolli, intendendo che qualsiasi colore con riflessi giallo/rossi/aranciati è più "caldo" di un colore tendente al blu azzurro violetto che è più "freddo". Ciò deriva dall’ottica, ramo della fisica, che legando il calore alla luce, ha stabilito per ogni minima diversità dei colori della scala cromatica una “temperatura colore”, espressa in gradi Kelvin (per la temperatura sono chiamati Celsius o Fahrenheit), che invece del calore misura la luce e la risposta luminosa delle superfici. Queste distinzioni sono utili sopratutto per distinguere le tirature dello stesso francobollo: infatti, in relazione alle miscele o alle sovrapposizioni di diversi colori quasi mai identiche nelle successive tirature, i colori della vignetta, pur essendo sempre molto simili, possono essere più o meno caldi o più o meno freddi, permettendoci quindi spesso di distinguere gli esemplari delle diverse tirature.

 

CALENDARIOSostantivo. Sistema per raggruppare organicamente e riconoscibilmente lunghi intervalli di tempo derivati in genere dall’osservazione astronomica, che per l’uomo comune ha come unità di misura l’anno e le sue suddivisioni. Si riduce ad uno o più fogli stampati contenenti la sequenza delle epoche, dei secoli, degli anni e dei giorni ed è spesso corredato da commenti.  Quello più diffuso, adatto alla nostra cultura e all’uso quotidiano, è il Calendario Solare (per i contadini è quello Lunare), secondo il quale l'anno coincide con l'intervallo di tempo che corre fra due passaggi successivi del sole ad uno stesso equinozio. Questo calendario e' detto anche Gregoriano dal nome del papa Gregorio XIII che nel 1582 lo fece adottare al mondo occidentale, sostituendolo al calendario Giuliano, eredità dell'antica Roma (da Giulio Cesare) assai meno preciso e superato. In filatelia, oltre ad un calendario storico è molto utile un calendario perpetuo che permette di controllare i giorni della settimana in relazione alla data e quindi permette un controllo indiretto della bontà e della genuinità di molti documenti postali e, per chi si dedica alla prefilatelia, di un calendario rivoluzionario francese che in nome di una libertà acquisita, iniziava a contare il tempo (modificando anche i nomi dei mesi) dal momento dell’avvio della rivoluzione. Simile situazione si verifica ancora oggi nei calendari giapponesi che misurano il tempo in relazione alla presa del potere da parte dell’Imperatore ma che per l’allargamento degli interessi economici mondiali attuali utilizza contemporaneamente il sistema di conteggio del tempo tradizionale giapponese e quello gregoriano. Particolare attenzione deve esser anche riservata al calendario di alcune nazioni che hanno adottato il calendario gregoriano, oggi universale, in momenti storici diversi da quelli di altre nazioni : è il caso della Russia che lo adottò in epoca filatelica, dopo la rivoluzione del 1917. Fino al momento del trapasso le date non coincidevano con quelle di molte nazioni postalmente corrispondenti con la conseguenza che molte corrispondenze mostravano e mostrano ancora bolli di partenza successivi a quelli di arrivo e quindi che sembrano erroneamente arrivate prima di esser partite.

In un altro senso la parola viene anche usata per indicare le date di una sequenza cronologica di appuntamenti, di incontri, di manifestazioni, ecc. Per le Poste e per i cataloghi filatelici il calendario filatelico riporta le date di emissione dei francobolli nell’ordine in cui furono emessi e dei giorni in cui avverranno nuove emissioni.

 

CAMBIALESostantivo - Titolo di credito con il quale una persona si obbliga a pagare ad altri una somma in un luogo ed in una data stabilita. Non è un oggetto postale, ma da qualche anno è invalso l'uso di portare alla posta le cambiali per farle bollare con il timbro postale a garanzia della data di emissione. Ogni bollo postale deve essere applicato però su francobolli, mai a vuoto, e quindi moltissime cambiali possiedono al retro una affrancatura regolarmente annullata, corrispondente ad una tariffa che rappresenta il diritto minimo delle poste per effettuare il servizio di bollatura adatto per garantire la data di emissione dell'effetto. L'uso di francobolli in questa particolare tariffa sulle cambiali è spesso ricordato nelle collezioni filateliche di francobolli ordinari, poiché questi francobolli, più spesso di qualsiasi altro, vengono utilizzati per effettuare il servizio di data certa.

 

CAMBIOSostantivo - Sinonimo di permuta, baratto, concettualmente indica il dare una cosa per averne un'altra. Secondo un altro significato nel settore finanziario è la traduzione di una moneta in un'altra di un'altra nazione. In filatelia lo scambiare materiale è assai comune per il materiale di medio e basso valore, difficilmente per quello di grande valore. Lo scambio in genere si fa sulla base del valore monetario scritto sui cataloghi, ma il concetto di appetibilità nel possedere una cosa piuttosto che un'altra o anche il solo piacere di contrattare, fa superare spesso l'equilibrio monetario. In filatelia il cambio inteso come trasformazione di una moneta nazionale in un'altra ha solo interesse nel caso della spedizione di Assicurate valore internazionali per le quali è necessario, come per quelle interne, dichiarare il valore del contenuto della corrispondenza o del pacco in valore monetario. Per questa trasformazione nel passato si utilizzava il Franco Oro mentre attualmente è stata inventata una moneta teorica internazionale unificata, il D.T.S. (Droit de Tirage special – vedi DTS in questo stesso testo), che rappresenta la media del potere di acquisto delle più importanti valute mondiali, il cui ammontare deve esser scritto sugli involucri secondo speciali regole. Vedi anche “Assicurata internazionale”.

 

CAMPAGNASostantivo - Ampia zona di terra coltivata o incolta lontana dei centri urbani, interrotta qua e la da piccoli e piccolissimi agglomerati di case collegate da strade incerte, talvolta sterrate, raramente asfaltate. Il processo di civilizzazione ha solo recentemente raggiunto un livello sufficiente per servire la campagne, ma ancora oggi alcune zone d'Italia a forte vocazione agricola sono mal servite da molti servizi tra cui quelli postali e telegrafici per la scarsa quantità di abitanti esistente e quindi per lo scarso reddito che ne può derivare. Nel passato il problema era certamente molto più grande e sentito e soltanto negli ultimi decenni la capillarità del servizio postale ha raggiunto livelli appena soddisfacenti anche nelle campagne. In Italia nel 1980 e seguenti esistevano ancora uffici postali mobili su veicoli particolarmente attrezzati che si muovevano sulle strade di campagna ad ore fisse e si fermavano nelle piazze dei piccoli paesi o ad incroci per qualche minuto per servire gli abitanti che attendevano il suo arrivo, per poi spostarsi su un percorso fisso in un altro paesino. Precedentemente, molti decenni or sono (1880/1920) esistevano le Collettorie, ossia uffici postali fissi di raccolta e di distribuzione aperti a tempi ridotti e determinati, che servivano aree di campagna grandi e scomode con servizi limitati e non continuativi (vedi Collettoria). In altro intendimento la parola Campagna intende un periodo all'interno del quale si è verificata una spedizione militare, scientifica, o una tornata elettorale che talvolta hanno lasciato tracce postali rilevanti. Ad esempio la campagna di Russia dell'esercito Italiano 1941/43, la campagna antartica dell'Enea 1986 (87,88 ecc.), la campagna elettorale 1994 che ebbe tariffa postale agevolata ecc ecc.. La posta giunta da queste ed altre simili campagne porta segni particolari ed è ricercata da collezionisti specializzati.

 

CAMPOSostantivo - Area aperta, in genere di interesse agricolo ma anche aereo o sportivo o altro ancora. Ha interesse in filatelia in quanto la parola è stata introdotta nelle diciture di alcuni bolli postali utilizzati in luoghi in cui si sono verificati avvenimenti particolari che richiedevano la presenza di un ufficio postale. I campi di aviazione del primo periodo aereo, di addestramento  militare e paramilitare delle diverse guerre, di prigionia, sportivi ecc. sono stati spesso ricordati con bolli postali importanti per il collezionismo filatelico poiché rappresentano in molti casi la documentazione storico postale precursoria. I bolli annullatori che contengono la parola "Campo" in genere sono tutti ormai datati, non sono comuni e devono essere studiati attentamente per una loro collocazione storica precisa e specializzata.

 

CANCELLAREVerbo - Eliminare attraverso segni pesanti o attraverso una vera e propria cancellazione meccanica o chimica parti di scritti, frasi e parole ecc. che non devono essere più lette (censure) o che devono essere corrette (errori). Il cancellare leggermente può permettere la ricostruzione dello scritto e delle parole originali, mentre cancellature passanti non lo consentono. La cancellazione pesante di frasi e parole fu spesso impiegata sulla corrispondenza in periodo bellico dalla censura che infierì talvolta anche sui bolli postali per evitare di far conoscere al "nemico" la provenienza degli scritti e delle notizie. In una interpretazione più esterofila la parola ha anche il solo significato di "annullare o bollare".

 

CANCELLATURASostantivo - Segno fatto per cancellare uno scritto, una parola una frase o per censurare o per correggere errori o anche traccia pesante sotto la quale è stato eliminato o nascosto uno scritto, una parola o una frase. Sul fronte di molte corrispondenze esistono segni postali cancellati e sostituiti con altri (P.es. tariffe prefilateliche calcolate e poi ricalcolate o sostituite da altre per errori o per cambiamento della strada da percorrere). Anche l'indirizzo può essere cancellato per essere sostituito con altro : ciò si può verificare  per il cambiamento di indirizzo del destinatario o per altri incidenti, ma se la rispedizione viene effettuata senza dichiarare la variazione al portalettere o alle Poste, l’invio può esser fermato dai controllori postali che richiedono, in genere, la riaffracatura. In alcune lingue estere a noi vicine cancellatura sta anche per annullamento (dei francobolli).

 

CANDEGGIAREVerbo - Sistema di sbiancamento di stoffe e dei prodotti a base di cellulosa, sopratutto la carta, e quindi spesso utilizzato in filatelia per pulire e sbian-care francobolli sporchi. Il metodo consiste nell'immergere gli esemplari in acqua addizionata con ipoclorito di sodio, ossia conegrina, (1 cucchiaio di ipoclorito per litro d'acqua) per qualche minuto (10/30). Indi sciacquo e asciugatura su panni piani. Questo sistema è anche applicato nel recupero di francobolli usati su frammento per migliorare la pulizia e la nitidezza degli esemplari. Il sistema, anche se è semplice, non ha facile applicazione perché deve esser eseguito con attenzione per evitare che lo sbiancamento modifichi i colori delle vignette. E' comunque il migliore esistente, per recuperare da frammenti di carta colorata (gialla o rossa) i francobolli che tendono rapidamente a tingersi del colore della carta. In tali casi si consiglia di immergere nella soluzione candeg-giante i frammenti colorati col francobollo rivolto in basso e seguire a vista il loro distacco dal frammento (forzandolo anche un poco) e quindi eliminare immediatamente il frammento di carta, lasciando invece ancora il francobollo immerso nel liquido per qualche minuto al fine di eliminare le tracce di colore quasi certamente presenti sul verso del francobollo; se rimanessero ancora tracce di colore l'esemplare è da eliminare. La candeggiatura dei francobolli è quindi una operazione da effettuare con cautela con miscele calibrate e in tempi brevi; dosi troppo elevate di ipoclorito o permanenza nel liquido di lavaggio prolungati, producono scolorimenti delle vignette, eliminazione o indebolimento di parti colorate che modificano la risposta cromatica dei francobolli e fanno pensare a molti di aver trovato francobolli anomali o addirittura varietà. I francobolli che hanno subito viraggi cromatici dopo i lavaggi sono molti, non servono alla buona filatelia perché rappresentano un inganno e devono perciò essere eliminati.

 

CANGIANTEAggettivo – In genere è riferito a un colore che assume tinte sensibilmente diverse in relazione all'angolo di osservazione ed allo spostamento della fonte luminosa che lo illumina. In filatelia i francobolli con colori cangianti appositamente stampati con questa caratteristica sono pochi, ma a partire dal 1986 alcune nazioni tecnologicamente molto avanzate (USA p.es.) hanno utilizzato le proprietà dell'Olografia per produrre francobolli con vignetta ad effetto tridimensionale, con colori cangianti e personaggi o disegni che sembrano sospesi nello spazio, che compaiono e scompaiono in relazione al punto di osservazione ed allo spostamento della fonte luminosa. La produzione di questi francobolli se ben fatta è molto costosa e quindi questa tecnologia di stampa non ha perciò possibilità di ampio sviluppo futuro. Alla stessa caratteristica cromatica si può anche aggregare il gruppo delle vernici interferenziali che di recente sono state utilizzate nella produzione di alcuni francobolli. Ad esempio l’emissione dedicata dal 1999 al servizio prioritario dall’Italia presenta limitatamente al piccolo disco centrale una copertura trasparente di vernice interferenziale che in relazione al punto di osservazione e alla disposizione della fonte luminosa fornisce una risposta cromatica cangiante che vira verso il color oro. Anche i bassi valori delle recenti emissioni dedicate alle Donne d’Italia nell’arte utilizzano nel decoro floreale una vernice interferenziale trasparente che vira ugualmente verso l’oro. Tali applicazioni, costose e complesse, sono state applicate per trovare un nuovo sistema di sicurezza su francobolli non filigranati, e per evitare la realizzazione di francobolli in fotocopia da utilizzare per posta. (Vedi anche “Interferenziale”)

 

CANNOCCHIALE Sostantivo - Strumento ottico monoculare inventato da G.Galilei realizzato con lenti applicate su tubi concentrici scorrevoli l'uno nell'altro. In similitudine esistono dei timbri, postali e non, realizzati con lo stesso principio, adatti a centrare perfettamente la zona da bollare se prima appoggiati sull'area da colpire (col tubo esterno) e poi idoneamente schiacciati.

 

CAOLINONome proprio - Polvere bianco-grigiastra di origine minerale naturale, che si trova in miniere a cielo aperto miscelato con altre argille (è un silicato di alluminio idrato - H4Al2Si2O9). La polvere lavorata a buon livello di purezza è impiegata per la fabbricazione di porcellane e per l'industria cartaria per realizzare la carta patinata. I francobolli commemorativi ed alcuni altri francobolli italiani dal 1983 sono realizzati appunto in carta patinata (solo sul lato stampa) con l'impiego di caolino a granatura fine e semifine. La granatura del caolino impiegato per i nostri francobolli, inizialmente molto fine e miscelata con luminofori (fluorescenza), è passata dal 1990 a granatura meno fine per consentire agli inchiostri di bollatura di penetrare nello spessore del francobollo (per evitare il riciclo di francobolli a mezzo della cancellatura meccanica degli annulli) e dal settembre 1993 la superficie del lato da stampare non è più stata lucidata ma spianata e levigata (Matt) per favorire contemporaneamente la penetrazione degli inchiostri di bollatura e la qualità della stampa anche nei più minuscoli segni e nelle microscopiche scritte al piede delle vignette.

 

C.A.P. Nome Proprio - Vedi "Codice di Avviamento Postale"

 

CAPOVOLTO/A Aggettivo - Posizionamento errato, addirittura opposto, di qualcosa rispetto ad un'altra. In filatelia esistono francobolli con parti di stampa capovolte rispetto alla cornice, alle scritte, al senso di lettura dell'insieme. Ciò accadde su esemplari stampati in due o più tempi e che richiesero più passaggi dei fogli nel processo di stampa durante il quale il loro posizionamento fu erroneamente contrapposto di 180 gradi. In Italia gli esempi non sono numerosi, p. es. serie Emanuele Filiberto, ma ricordiamo anche alcuni esemplari del periodo antico e classico col centro no stampato ma in rilievo, in cui si può osservare l'impressione in rilievo capovolta, una varietà di grande valore ed interesse. Ricordiamo però che la maggior parte di questi esemplari sono di realizzazione postuma rispetto all'emissione, realizzate con residui di stampa incompleti nella parte centrale che furono appositamente prodotti tardivamente con la testina capovolta per ingannare i collezionisti.

 

CAPSULA Sostantivo – Per quanto interessa la filatelia è la parte terminale anteriore dei razzi e dei vettori spaziali che contiene strumenti ed uomini per l'esplorazione dello spazio. Le capsule spaziali sono delle unità abitative che consentono all'uomo e ad animali di sopravvivere nello spazio e di tornare a terra al termine della missione. Per l’astrofilatelia sono il luogo entro il quale viene scritta e bollata la posta spaziale, operazioni questa di difficile esecuzione poiché nello spazio manca la gravità rendendo ogni movimento più difficile e da calibrare attentamente.

 

CARAMELLAREVerbo – Per la materia che ci interessa è un processo di imbrunimento di superfici cartacee originaria-mente bianche che si verifica, sopratutto per effetto del calore, in similitudine al processo di caramellazione degli zuccheri. Molte carte, tra cui anche quella dei francobolli, sottoposte a calore intenso per breve tempo o anche modesto per lungo tempo (relazione diretta calore/tempo) tendono ad imbrunire, indipendentemente da altri fenomeni di foxing o di arrugginimento. La caramellazione della cellulosa produce forte ossidazione dei colori, essiccazione delle fibre, arrotolamento della carta in relazione al senso di distensione delle fibre stesse e variazione del colore di fondo della carta verso il bruno. Il processo di "Cottura" volontaria o involontaria della carta è irreversibile ed i francobolli che sono incorsi in incidenti simili sono da eliminare. Il caso più frequente che ha prodotto francobolli caramellati è la loro vicinanza ad un incendio o ad una forte fonte di calore, ma non è escluso che possano esistere francobolli artificiosamente modificati con questo sistema per creare varietà fila-teliche naturali.

 

CARATTERISTICA Sostantivo - Elemento distintivo di un oggetto che lo fa riconoscere tra altri simili. Le caratteristiche dei francobolli possono essere fondamentali o secondarie ed il loro elenco stabilisce l'appartenenza dell'esemplare ad uno o ad un'altro gruppo. Le carat-teristiche fondamentali determinano se il francobollo è tipo oppure varietà e quindi se ha diritto ad un posto e ad una numerazione propria nei cataloghi o se l'esemplare è solo una variante dal tipo base. Ad es.: il 750 L. Castelli non fluorescente filigrana Stelle 2 è un francobollo tipo poiché le caratteristiche fondamentali di fluorescenza e di filigrana sono diverse rispetto alle caratteristiche generali dell'emissione. Invece la scoperta di un esemplare, o più di uno, dello stesso francobollo senza fluorescenza ma con filigrana stelle 4, non definisce un altro francobollo tipo, ma solo una varietà del tipo base, ossia possiamo soltanto dire che per questo francobollo esistono esemplari tipo anche non fluorescenti.

 

CARENTE Aggettivo – Qualità di sostantivi che mancano di qualcosa. In filatelia si aggrega spesso alla parola affrancatura : "Affrancatura carente" significa che la corrispondenza è sottoaffrancata ossia ha una affrancatura insufficiente, mancante di qualcosa, rispetto alla tariffa corrente, anche se non fu tassata.

 

CARNET Sostantivo di origine straniera - Parola francese che può esser tradotta in italiano con libricino, libro piccolo, libretto ed è la parola più adatta per indicare una confezione di francobolli tra loro ancora connessi in brevi strisce lineari o in blocchi di 6/8 esemplari, protetti da una copertina di cartone rigida. Contengono in genere pochi francobolli ordinari del taglio più richiesto o più tagli adatti a coprire le tariffe correnti. E' un prodotto filatelico speciale che propone a persone in movimento di disporre di francobolli protetti in una confezione tascabile e di facile utilizzo. L’emissione di Carnet è di gran successo all'estero che però non si è ancora affermato in Italia anche se negli ultimi anni le nostre Poste ne hanno proposti alcuni di pratico uso corrente. Il nostro Ente di Emissione è sempre stato avaro di queste emissioni anche se ha potuto sperimentarle fin dall'inizio del secolo passato (emissione Michetti). Ha ripreso a produrle negli anni ’50 (Siracusana) e poi nel 1992 (Giornata della filatelia) più per un gioco filatelico che per proporre al pubblico francobolli in confezioni standard facilmente trasportabili. Ha  infine riproposto nuovi libretti contenenti francobolli per il servizio prioritario dal 1999 che hanno ottenuto un ulteriore scarso successo di vendita. Le emissioni di libretti se da un lato hanno interessato poco gli utenti postali italiani, dall’altro hanno invece interessato molto il collezionismo filatelico che negli ultimi anni, grazie alle recenti nuove emissioni, ha coinvolto molti collezionisti delle emissioni ordinarie. Le collezioni dedicate ai carnet sono di difficile realizzazione per lo scarso reperimento di alcuni libretti completi e perfetti, (che sono anche piuttosto costosi), e contengono anche posta affrancata con  esemplari provenienti da libretti quando sono riconoscibili dai loro simili prodotti in fogli.

 

CARROZZASostantivo - Veicolo a quattro o più ruote che per muoversi ha bisogno di un sistema di trascinamento. Le carrozze più famose sono quelle dei secoli scorsi, trainate da cavalli guidati con le briglie da conduttori a cassetta. Le immagini di carrozze, cavalli e conduttori, ci sono giunte dalla letteratura del periodo 1700/1850, e si riferiscono spesso al trasporto della posta che allora veniva spesso, ma non sempre, affidata ai vetturini di carrozze e di diligenze che facevano un servizio pubblico di collegamento tra molte città per trasportare passeggeri e merci. All'epoca esistevano due tipi di trasporto posta-le, la Posta Lettere e la Posta Cavalli. La prima trasportava solo la posta epistolare ed era effettuata da corrieri a cavallo, spesso in catena, su percorsi stradali e di campagna,  la seconda trasportava persone, merci, pacchi, denaro, e lettere che accompagnavano valori, talvolta anche lettere epistolari senza valore, ed era effettuata da carrozze con vetturino spesso scortato da soldati armati che si fermavano in stazioni di Posta su percorsi esclusivamente stradali. Con l'avvento della ferrovia le carrozze a cavalli furono abbandonate ed il sistema postale per il trasporto delle lettere utilizzò particolari carrozze ferroviarie, dette postali, talvolta molto ben attrezzate al punto da costituire un vero e proprio ufficio postale viaggiante (Ambulanti). Durante il secolo scorso le vetture postali con ufficio postale mobile al servizio del pubblico, inizialmente molto utilizzate, furono gradualmente eliminate in favore di altre vetture ferroviarie riservate al trasporto e alla lavorazione della Posta ma non più al servizio pubblico (Messaggeri). Dal 1990 queste vetture postali esistono ancora, sono accompagnate da personale delle Poste ma su di esse non eseguono più  lavorazioni postali. Sono in genere agganciate ai treni passeggeri, e trasportano esclusivamente i sacchi postali. Oggi esistono però, sulle linee ferroviarie principali (p.es. Milano Roma e viceversa), interi treni postali senza vetture passeggeri, che trasportano la grande massa della posta quotidiana non urgente (stampati, giornali, posta ordinaria ecc.), mentre quella più urgente e pregiata viene affidata agli aerei della rete postale notturna.

 

CARTASostantivo - Foglio sottile e flessibile ottenuto dall’agglomerazione di fibre vegetali contenenti cellulosa o surrogati che serve per scrivere, stampare, proteggere, incartare ecc.. La carta è prodotta oggi in fogli di formato standard o in bobine continue e può essere di diversa qualità e peso per unità di superficie. La Carta fu inventata in Cina prima dell'anno 1000 e fu importata in Europa dagli Arabi all'inizio del secondo millennio. In Italia la tecnologia per produrre la carta ebbe il suo primo sviluppo a Fabriano intorno al 1300 per poi estendersi ovunque per la crescita della cultura nei secoli successivi. Nel 1800 il consumo della carta a causa della crescente alfabetizzazione subì una grande crescita, e la sua produzione iniziò a passare da artigianale a industriale applicando alcune sostanziali modifiche del metodo produttivo. Il cotone, la materia prima con cui ancora oggi si realizza la carta migliore, venne sostituito gradualmente con stracci di ogni tipo, paglia e legno sminuzzato con un decadimento di qualità, durata e resistenza del prodotto finito. La basicità o la neutralità delle fibre di cotone garantiscono ancora oggi nelle carte antiche e in quelle nobili ancora prodotte con metodo antico, una durata ed una resistenza non ottenibile con cellulosa vegetale derivata dalla paglia e dal legno o da varie altre misture. Inoltre la maggiore richiesta di carta sempre più bianca (trattata con processi ossidanti detti “di sbianca”) ha incrementato la possibilità di ottenere un prodotto finito più acido che imbrunisce facilmente e che si conserva poco e male nel tempo. Più la carta è acida e più facilmente imbrunisce (fenomeno del Foxing), mentre più la carta tende alla neutralità o alla basicità più si mantiene inalterata nel tempo. La carta è oggi diventata preziosa e sempre più costosa perché per la sua fabbricazione vengono distrutte quelle foreste che sono il polmone del mondo. Per ridurre questo fenomeno  recen-temente è stato inventato un sistema di riciclaggio per il recupero di quella usata, ma il prodotto ottenuto è di pessima qualità e non ha possibilità di esser conservato nel tempo. La carta è ovviamente fondamentale per la filatelia poiché lettere e francobolli sono, dal 1300 circa, realizzati con questo prodotto dell’ingegno umano e affinchè le collezioni resistano nel tempo, è necessario che la carta utilizzata per scrivere e per fabbricare i francobolli sia di buona qualità. Se per la carta su cui scrivere dal 1870 in poi esiste un grande ventaglio di qualità e quindi di possibilità di conservazione, per i francobolli italiani ci sono più certezze in quanto sono sempre stati realizzati su carta di cotone, anche se recentemente sono entrati in produzione francobolli in carta patinata che comunque dovrebbero temere poco gli insulti del tempo. Questa situazione non è ancora drammatica ma è a rischio perchè la conservazione futura della posta è conseguente alla qualità della carta impiegata per scrivere lettere e cartoline, mentre quella dei francobolli più che da questo fattore dipende dagli inquinanti atmosferici e dalla luce che li colpisce. In qualsiasi caso la carta di cotone idoneamente conservata (al fresco, al chiuso e al buio) ha una previsione di molti secoli di vita (anche quella più antica) e si può perdere solo se mal conservata, mentre quella prodotta con pasta di legno e quella riciclata ha prospettive di vita molto brevi, comprese fra 50 e 150 anni, variabili secondo la letteratura corrente in relazione alla componente sbian-cante usata, all’esposizione alla luce e agli inquinanti atmosferici presenti.

 

CARTAPECORANome proprio – In genere considerato sinonimo di pergamena ma in realtà pelle di pecora (meno costosa e più comune) lavorata secondo sistemi antichissimi, essiccata, spelata assottigliata e lisciata, adatta a scriverci sopra con penna ed inchiostro (raramente a stampa). La Cartapecora serve ancora oggi a rilegare libri preziosi ma servì dagli ultimi secoli del 1° millennio al 1400/500 per scrivere lettere, libri e documenti. Insieme alla pergamena fu sostituita gradualmente dalla carta a partire dal 1200/1300 quando questa produzione divenne stabile e meno costosa. Soltanto col 1600 la cartapecora e la pergamena non furono più utilizzate per le corrispondenze, restando comunque riservate solo a particolari documenti di una certa rilevanza pubblica che dovevano esser conservati nel tempo.

 

CARTEGGIOSostantivo - Gruppo di corrispondenze scambiate, spedite e ricevute, tra due o più persone, comprendente anche documenti, in genere inerenti un solo argomento o riferibili a fatti e a persone rilevanti. In filatelia il carteggio più famoso è quello Reale, contenente le corrispondenze che portano il bollo "Carteggio Reale", spedite dai componenti della famiglia reale italiana che avevano il diritto della gratuità delle proprie corrispondenze postali ufficiali e private. Ovviamente in Italia tali corrispondenze hanno data compresa dal periodo prefilatelico a quello filatelico fino alla caduta della monarchia (1946). Le corrispondenze con uno dei 13 diversi bolli in cartella decorata "Carteggio Reale" esistenti, dava diritto all'esenzione dal pagamento delle tasse postali, una specie di franchigia totale. Con l'avvento della Repubblica anche il Presidente italiano potè godere dello stesso trattamento: alle corrispondenze “presidenziali” venne applicato un bollo postale (fino al 1995 prodotto in 4 versioni diverse) equivalente a quelli utilizzati al tempo della Monarchia. Questa situazione fu in vigore fino al 1998 fino al momento della cessazione di tutte le franchigie (eccetto quella per i ciechi e per il Sommo Pontefice). Le corrispondenze appartenenti a Carteggi reali o presidenziali sono in genere pregiate non solo per le buste ma anche per i contenuti, se ancora allegati, e vengono collezionate anche per gli autografi dei personaggi che scrissero le lettere. Esistono comunque altri carteggi di minore importanza generale (in parole più semplici degli archivi) che hanno interesse più documentario che collezionistico, ma che possono diventare filatelicamente rilevanti se riferiti ad argomenti filatelici specifici o sono relativi a periodi storici complessi, mostrando le diversità di trattamento, di affrancatura e di tariffazione di un periodo di tempo breve ma rilevante (p.es. 1944/47) o lungo e diversificato (p.es. 1700/1900) delle corri-spondenze contenute.

 

CARTELLASostantivo – Oltre a significati che non interessano questa trattazione, in gergo storico postale è riferibile alla forma e al contenuto di molti bolli applicati per varie ragioni, anche non postali, sul fronte di corrispondenze. I bolli in cartella, sono bolli di forma geometrica in genere rettangolare o quadrata (non rotonda o ovale) contenenti varie diciture in genere di tipo amministrativo o con i dati dei mittenti, raramente postali. I bolli in cartella sono importanti nel periodo prefilatelico poiché indicano la carica o i nomi degli scriventi, in genere responsabili di uffici pubblici, militari, religiosi che condizionavano il diritto alla franchigia o il pagamento del porto della lettera. In altro significato di origine più moderna, la cartella filatelica è la denominazione di una pubblicazione prodotta e venduta delle Poste contenente un francobollo e suoi primi e speciali impieghi, o anche i francobolli emessi in un anno con la loro presentazione ufficiale e qualche commento.

 

CARTIGLIO Sostantivo – Impronta di un bollo su ceralacca o a secco, o una etichetta o anche un disegno manuale, di forma geometrica (ovale,rettangolare,quadrata), talvolta decorata con fini disegni, presente su qualche corrispondenza, contenente nell'interno sigle, lettere alfabetiche, marchi, simboli e disegni che possano far riconoscere il mittente. In molti casi non moderni conteneva il simbolo o le iniziali del casato del mittente o, nel commercio, il logo dell'azienda che spedì la lettera. La ricercatezza grafica dei cartigli è stata caratteristica delle epoche passate, oggi sostituite da buste intestate prestampate o semplicemente dai dati manoscritti del mittente al retro degli invii.

 

CARTOLINANome proprio - Cartoncino postale spesso preaffrancato per scrivere notizie postali allo scoperto, in genere rigato su un lato per il posizionamento dell'indirizzo del destinatario e di altre scritte, talvolta completate sul lato opposto da un disegno, una fotografia o da diciture augurali prestampate. Le cartoline sono un oggetto postale che ha avuto tariffa particolare dal momento in cui sono entrate nell'uso (dal 1874), leggermente inferiore a quella delle corrispondenze chiuse ma che da 1998 sono state tariffariamente pareggiate alle lettere. Le cartoline possono essere prodotte dallo Stato (cartoline postali di Stato, denominati “Interi”) con impronta valore già prestampata sul lato indirizzo, o prodotte dall'industria privata in infinite forme diverse (Cartoncini, C. illustrate, pubblicitarie ecc.),su cui è necessario applicare l'affrancatura per il loro regolare inoltro postale. Nel passato esistevano tariffe differenziate per le cartoline prodotte dall'industria privata scritte con molte parole e altre scritte con soli saluti, data e firma e differenziate anche in relazione alla destinazione interna (per il distretto e fuori distretto) ed internazionale. Anche se per per molti anni non fu così in quanto il supporto cartaceo si doveva pagare a parte, la cartolina postale di stato ha sempre e comunque rappresentato un vantaggio economico, in quanto nel suo prezzo era compreso il costo del supporto su cui scrivere e l’affrancatura. Dal 1990 circa l’uso delle cartoline postali si è gradualmente ridotto mentre quello delle cartoline illustrate di produzione privata è ancora vivo specialmente durante i periodi di vacanza e nei luoghi di villeggiatura.

 

CASCAMESostantivo - Insieme di fili, trucioli, ritagli, ecc. residuo di lavorazioni di materiali di vario genere. I cascami di carta, cotone, stracci, paglia, legno ed altri, derivati da materie prime a base di cellulosa, sono stati utilizzati in tempi difficili per realizzare carta di bassa qualità e in un breve periodo, appena precedente o successivo alla fine della II guerra mondiale (periodo autarchico), anche per produrre carta filatelica. La carta di alcuni francobolli di Guerra prodotta in Italia tra il 1943 ed il 1946 è di questo tipo ed è perciò di scarsa qualità (per la presenza di forte acidità) rispetto a quella di altri periodi e rischia quindi un degrado più rapido alle normali attuali condizioni di conservazione.

 

CASELLA POSTALENome proprio - Scomparto chiuso di un armadio in genere metallico, apribile con una chiave, di ridotte dimensioni, in genere disposto in numerosi esemplari tra loro accostati in edifici delle poste. Nel loro interno vengono immesse le corrispondenze dirette a persone dall'indirizzo postale incerto o che preferiscono dare ai corrispondenti un indirizzo anonimo. Le C.P. si trovano presso uffici postali importanti e molto frequentati e vengono affittate dall'amministrazione postale pubblica a chiunque ne faccia richiesta, contro il pagamento di un canone d'abbonamento periodico. Ad ogni C.P. corrisponde un numero per cui l'indirizzo può diventare anonimo se al posto del nome del destinatario si scrive "Casella Postale n. .... - Nome della città e dell'ufficio postale". Anche se le C.P. sono estremamente utili a coloro che vivono soli e non possono trovarsi al proprio domicilio nelle ore di lavoro per ricevere le corrispondenze pregiate, spesso nascondono nominativi di persone o di aziende che hanno attività ai limiti del lecito, talvolta perseguite a norma di legge. Le poste inseriscono le corrispondenze nella cassetta attraverso una fessura simile a quella delle cassette postali e garantiscono l'apertura solo all'abbonato a cui viene consegnata l'unica chiave pubblica esistente che la apre. Di recente anche alcune imprese private hanno avviato una attività simile all’interno di negozi aperti notte e giorno sulla pubblica via per l’uso postale di persone dall’in-dirizzo instabile, provvisoriamente presenti nell’area vicina. Servono prevalentemente stranieri ed extracomuni-tari per permettere loro di avere un indirizzo postale stabile.

 

CASELLARIOSostantivo - Scaffale diviso in scomparti aperti o anche cassettine e cassettini, di spazio sufficiente a contenere documenti, carte o anche posta riguardanti persone, aziende, enti di una zona territoriale. La ripartizione della posta effettuata da personale postale specializzato (ripartitori), utilizza i casellari per suddividerla in gruppi prima della consegna a domicilio.  Spesso viene effettuata inserendola in casellari successivi sempre più dettagliati dai quali i postini prendono la posta da consegnare prima di iniziare il loro lavoro. In un altro intendimento il Casellario è un archivio fisso in genere gestito dallo Stato a cui tutti possono accedere per conoscere dati pubblici rilevanti (p.es. C. giudiziario).

 

CASELLISTA Nome proprio -  Persona, ente, azienda che utilizza la Casella Postale per ricevere la corrispondenza. E' un termine postale tecnico dell'Amministrazione postale per classificare tutti gli abbonati al servizio della Casella Postale.

 

CASSETTASostantivo - Piccola cassa chiusa o chiudibile di varo materiale che può contenere cose al riparo da agenti esterni e da sottrazioni. Le Cassette postali sono scatole in genere metalliche, robuste, chiudibili appese ai muri degli edifici sulle pubbliche vie, con apposite fessure, non molto grandi, per introdurre la posta che i cittadini scrivono e per estrarla quando viene raccolta dal sistema postale pubblico per l'inoltro. Hanno varie forme e vari tipi di aperture e chiusure per inserire (da sopra) le posta da spedire e (da sotto) per estrarre ad ore fisse, in genere più volte al giorno, le corrispondenze contenute. Nel passato in Italia sono state utilizzate anche cassette postali mobili sui tram, sui treni e sui piroscafi, ed esistono o sono esistite cassette postali dedicate a qualche speciale servizio (espressi, Posta aerea, corrieri accelerati ecc.) cassette postali interne ad edifici ed altri tipi. La più comune è appesa ai muri vicino ai distributori/venditori autorizzati di francobolli, agli uffici postali, o in luoghi di forte passaggio ed è contraddistinta dal colore rosso mattone (un tempo era verde scuro) e dalla scritta Poste italiane. Esistono infinite altri tipi di cassette di impostamento che però hanno poco o nullo interesse postale.

 

CATALOGAREVerbo – In filatelia indica il classificare materiale filatelico per realizzare dei cataloghi o più comunemente, per determinare il valore o la rarità di francobolli e posta seguendo i cataloghi filatelici esistenti, le loro numerazioni ed i loro sistemi di suddivisione. Nel senso più comune indica la realizzazione di un elenco su un foglio di carta, contenente in forma riassuntiva il materiale filatelico e postale esaminato e riportando le caratteristiche ed il valore di ogni pezzo  secondo i cataloghi esaminati (specificando il nome del catalogo o dell'autore che lo ha realizzato).

 

CATALOGOSostantivo – Libro o pubblicazione contenente sistematiche classificazioni, quasi sempre ma non necessariamente con indicazioni di valore, di oggetti spesso anche accuratamente riprodotti e descritti con diversi livelli di approfondimento. Sono strumenti indispensabili per poter classificare il materiale che si esamina e per realizzare delle stime in relazione alla loro rarità o frequenza. In filatelia i C. sono numerosissimi e dedicati alle infinite specialità in cui questa arte si divide. I cataloghi possono essere generici con la sola classificazione dei francobolli tipo o specializzati, contenenti cioè anche tutte le loro varietà ed anomalie nonché il loro valore se applicati a corrispondenze. Tanto più il catalogo è specializzato e si occupa di periodi durati molto di aree vaste, tanto maggiore è il suo contenuto scritto, il suo peso e la sua importanza. In una erronea ma ormai invalsa abitudine vengono anche definiti cataloghi i listini di vendita delle aste in quanto nelle descrizioni del materiale in vendita viene spesso effettuata una catalogazione.

 

CATAPULTASostantivo - Strumento con vari meccanismi, anche esplosivi, per lanciare nell'aria oggetti volanti. Gli oggetti lanciati possono anche avere dimensioni e peso ragguardevoli, come proiettili da guerra e piccoli aeroplani con motore o alianti senza motore. Questo sistema di lancio fu utilizzato nel passato per lanciare pietre o bombe incendiare durante gli assedi e negli anni '30 del secolo scorso per ridurre lo spazio di decollo di piccoli aeroplani. Questo sistema in quel periodo fu utilizzato anche per trasportare della posta quando, per anticipare l'arrivo di oggetti e posta urgente trasportata dai transatlantici sulla rotta Europa-America del nord e viceversa, molte navi furono attrezzate con catapulte ed aerei per effettuare questo servizio. Le catapulte montate a bordo di queste grandi navi passeggeri e merci, lanciavano un piccolo idrovolante carico di posta e di commissioni urgenti verso la costa quando il viaggio avrebbe avuto solo qualche ora per il velivolo e almeno altri due giorni per la nave. La posta così trasportata, non comune e di buon valore commerciale, spesso segnata con bolli particolari, è denominata “Catapultata” ed ha un collezionismo specializzato molto attivo specialmente nei paesi del nord Europa in quanto specialmente la Germania disponeva di alcuni transatlantici così attrezzati.

 

CATEGORIA Sostantivo -  Gruppo di cose, di persone, di oggetti che hanno caratteristiche simili e che quindi vengono raggruppate insieme. In filatelia le categorie filateliche Definite meglio come “Classi”, distinguono il collezionismo in modi di collezionare. Ad esempio la Categoria "Filatelia tradizionale" indica l'appartenenza della collezione a quel gruppo che prevalentemente presenta francobolli e la loro storia, mentre la C. "Storia Postale" al gruppo che contiene prevalentemente posta viaggiata e ne racconta i percorsi, le affrancature e le normative postali applicate. Le categorie o classi filateliche sono molte, tutte regolate da norme e regole apposite, uguali per tutti in modo da permettere ragionevoli confronti e valutazioni nei concorsi filatelici. Nel sistema filatelico codificato per i concorsi, la Categoria filatelica di appartenenza di ogni collezione viene denominata "Classe".

 

CAUSALE – Aggettivo e sostantivo – Come aggettivo non ha usi filatelici mentre come sostantivo questa parola è spesso utilizzata sui modelli postali per richiedere all’utilizzatore il motivo per cui si compila il modello stesso. L’utilizzatore in genere trova, accanto all’indicazione di cui si tratta, delle alternative già scritte, solo da barrare, che dovrebbero riassumere i motivi per cui si fa la domanda, la richiesta, il paga- mento, il versamento ed è in genere una dichiarazione obbligatoria per distinguere l'operazione che si sta compiendo da un'altra la cui motivazione è diversa ed è quindi da inserire in un’altra sequenza operativa.

 

CAVALIERE – Sostantivo – Oltre ad esser una carica onorifica, per quanto riguarda la filatelia indica un uomo a cavallo. In tempi antichi i cavalieri oltre ad essere dei particolari guerrieri, erano le persone che più rapidamente di altri si potevano spostare sul territorio e che venivano perciò spesso utilizzate per trasferire velocemente piccole cose, come le lettere, ed effettuare commissioni. Oltre che ai pedoni ovviamente più lenti, a cavalieri professionisti, spesso organizzati e associati tra loro, furono affidate per secoli le lettere e le corrispondenze e sono perciò considerati, insieme ai pedoni, i postini del passato. I messi a cavallo erano utilizzati dai Signori del lontano passato per trasportare espressamente e rapidamente qualche lettera ai propri corrispondenti o in tempi più evoluti a trasportare per brevi distanze corrispondenze di tutti da passare di mano in mano ad altri cavalieri per coprire distanze più lunghe senza interruzioni del viaggio. La catena di cavalieri organizzati che trasportavano posta su percorsi stabiliti con frequenti sostituzioni di cavalli ed uomini nelle stazioni di Posta, sta all'origine dei sistemi postali inventati dalle famiglie Torre e Tasso e di tutti i servizi postali pubblici successivi. Con questi sistemi, utilizzati tra la fine del 1600 e il 1800 inoltrato, le lettere potevano percorrere centinaia di chilometri senza fermarsi vantando consegne in tempi spesso inferiori a quelli della posta odierna. 

 

CEDOLA – Sostantivo - Piccola polizza, tagliando o scontrino che si stacca da una matrice che dimostra l'esistenza di un rapporto, a scadenza stabilita nel tempo (p.es. Annuale), fisso e documentato stipulato fra due contraenti. La cedola è ad esempio uno strumento rilevante nel campo azionario ed obbligazionario per la riscossione dei dividendi e viene staccata alla riscossione della cifra del dividendo. Ciò vale anche per gli investimenti di denaro effettuati con la Posta, con i buoni postali frutti-feri o per altri tipi, ormai molto diversificati, da quando le nostre Poste sono diventate oltre che gestori del sistema postale pubblico italiano, anche una banca.

 

CEDOLA DI COMMISSIONE LIBRARIA – Nome proprio - Cartolina o cartoncino predisposto e prestampato per la richiesta di acquisto di libri e di pubblicazioni presso gli editori. In Italia ha avuto, dal 1919 al 1998 (da quest’ultima data è pareggiata alle lettere), tariffa speciale ridotta rispetto alle cartoline o alle stampe, per favorire la penetrazione della cultura nella popolazione ; per la sua utilizzazione doveva esser chiaramente scritto su di essa "Cedola di Commissione Libraria" o piu' semplicemente "Cedola Libraria" e l’indirizzo dell'editore a cui si chiedeva la vendita. L'impiego della C.L. tra cittadini ed editori si è gradualmente ridotta perchè non sufficientemente pubblicizzata o sostituita con sistemi di comunicazione più moderni e rapidi (fax, telefono), ma rimane ancora nei rapporti tra librerie ed editori ossia fra intermediari e produttori e non più fra consumatori e produttori. Attualmente una forma simile alla C.L. interessa gli abbonamenti ai giornali ed ai periodici: in genere questa richiesta scritta non ha necessità di affrancatura poichè il costo postale dell’in-vio effettuato su una cartolina predisposta pubblicata sui giornali e le riviste stesse, viene assorbito dall'editore e da questi pagato in abbonamento postale o in conto di credito.

 

CELEBRATIVO – Aggettivo raramente sostantivato - In filatelia è aggettivo riferito ad un tipo di francobolli che celebrano o ricordano qualcosa dell’attualità ma non commemorano qualcuno o qualcosa del passato. Alcuni francobolli italiani di questo tipo sono ordinari perchè nelle loro vignette presentano manifestazioni o ricorrenze attuali, o ricchezze o bellezze naturali da sempre esistenti sulla nostra terra (piante,fiori,ecc.). I F. celebrativi italiani non sono molti e sono prevalentemente concentrati nel periodo 1966/68, ma ne esistono alcuni recenti (vedi ad es. i francobolli col logo delle Poste). La loro tiratura è normalmente molto grande, 20/100 volte maggiore di qualsiasi francobollo commemorativo a cui somiglia e con cui si può confondere.

 

CELERE – Aggettivo – Sinonimo di veloce che in filatelia e in gergo postale è riferito spesso a servizi postali rapidi. Da riferimenti utilizzati per indicare un avviamento celere più volte tentato nel secolo scorso dalle Poste Italiane (vedi alcuni bolli contenenti questa parola), effettuato con accelerazioni solo per alcuni tratti del viaggio delle corrispondenze, si è passati gradualmente a servizi accelerati totali, a maggior costo, che da qualche anno utilizzano linee e sistemi di trasporto propri, indipendenti da quelli della posta ordinaria, quali il Postacelere Urbano (ormai cessato), il Postacelere Interno (in forte incremento attuale), il Cai post, Corriere accelerato internazionale, e la posta prioritaria. (Vedi le singole voci su questo stesso testo).

 

CELLOFAN – Nome proprio – Foglio di carta sottile, lucido e trasparente di cellulosa utilizzabile per realizzare incarti e/o protezioni che consentono di osservare il contenuto. Fu utilizzato nel passato anche in filatelia, per realizzare taschine e buste adatte a conservare  francobolli e corrispondenze, ma essendo costoso è stato da qualche anno sostituito con materiali sintetici dal simile aspetto ma dalle diverse caratteristiche fisiche (p. es. porosità). Questi nuovi materiali sono a rischio specialmente in relazione all’invecchiamento, al calore, al contatto con i più comuni reattivi chimici e alle polveri. Il Cellofan, anche se teme molto le alte temperature ed il fuoco, ha maggiore durata di vita media senza perdere trasparenza e flessibilità, non sottrae colori e brillantezza ai francobolli in essi conservati per lenta reazione chimica, ma essendo realizzato con una materia prima sempre più rara e costosa è stato sostituito quasi totalmente con fogli di materiale plastico termoindurente che hanno caratteristiche ottiche simili ma che spesso hanno compromesso la conservazione dei francobolli contenuti. Il sanguinamento dei colori è il fenomeno che ha reso dubbia la conservazione dei valori filatelici nelle produzione di taschine plastiche del periodo compreso fra gli anni 50 /80 del secolo scorso. Dopo il 1980 il materiale trasparente per taschine che sostituiva il cellofan è stato modificato e salvo sorprese future e a parte altre caratteristiche fisiche che interessano marginalmente i francobolli (porosità, elettricità statica, ecc.), il nuovo materiale trasparente non dovrebbe più permettere il sanguinamento dei colori delle vignette.

 

CELLULOSA – Nome proprio – Sostanza elementare naturale (un polisaccaride) contenuto nelle cellule delle piante, da cui si ricava la carta. Il legno ed alcuni derivati delle piante (il cotone) sono quindi le materie prime per realizzare la carta per sostenere e far progredire la civiltà e la cultura umana. Tanto più la cellulosa è pura tanto maggiore è la qualità della carta ottenuta. Il cotone è cellulosa quasi allo stato puro e perciò da questa fibra vegetale naturale è stata ottenuta e si continua ad ottenere la carta di maggior pregio utilizzata per realizzare documenti, libri, carte valori e francobolli che devono durare nel tempo. La carta contenente percentuali inferiori di cellulosa derivata da cotone o con cellullosa riciclata o con surrogati (come appunto il legno sminuzzato e sbiancato)non si conserva a lungo perché grazie ai sistemi chimici impiegati, nasce acida e non basica (come quella prodotta col cotone puro), imbrunisce se sottoposta a stress luminoso e tende a sbriciolarsi se non viene trattata chimicamente con metodi costosi e complessi.

 

CENSURA – Sostantivo - Intervento forzoso di un ente, sulle azioni e sulle idee di tutti, applicato in genere da regimi autoritari per condizionare il comportamento del popolo. La censura è oggi in Italia poco o per nulla applicata (solo nel campo delle immagini) poichè il regime democratico faticosamente conquistato non la ammette più, ma nel passato la nostra storia presenta numerosi esempi di applicazione della censura sulle azioni, sulle idee e sopratutto sugli scritti, tra cui le corrispondenze. In stato di guerra la trasmissione di notizie scritte teoricamente o effettivamente utilizzabili dal nemico o da oppositori interni ha sempre avviato e incrementato l'attività censoria del potere e molte idee e infinite  parole scritte sono state perseguite con grande attenzione dalle autorità civili e militari che guidavano la nazione in quei frangenti. Le tracce postali della censura sono infatti evidenti su numerosissime corrispondenze dei periodi corrispondenti alla durata (ed oltre) del primo e secondo conflitto mondiale o anche in periodi di pace in regime di dittatura o ancora, in qualsiasi tempo, per motivi economici e doganali. Le fascette di censura e molti bolli appositi e cancellazioni sugli scritti, documentano il fatto che le corrispondenze furono aperte, lette e censurate ove il potere reputava che si trasmettessero notizie che avrebbero potuto favorire il nemico o gli oppositori interni. Le corrispondenze censurate sono spesso oggetto di collezioni specializzate di grande valore storico e documentario di periodi difficili ; in esse vengono evidenziati i bolli, le fascette, le annotazioni effettuate sul fronte o sul retro delle corrispondenze e le cancellazioni effettuate sugli involucri e sugli scritti contenuti o anche solo sui bolli postali di partenza.

 

CENTENARIO – Nome proprio – Definizione di una persona che ha 100 e più anni o anche di una ricorrenza, avvenimento, fatto o persona che ha compiuto 100 anni. Spesso i centenari vengono ricordati con l'emissione di francobolli commemorativi o con bolli postali particolari che con la loro diffusione permettono di far conoscere i fatti più rilevanti della storia o i personaggi più importanti della cultura, dell’arte e della scienza a chi non li conosce o ad altri popoli. Il bicentenario o il tricentenario sono ovviamente dei multipli di 2 o 3 volte del centenario.

 

CENTRATURA – Sostantivo - Caratteristica fondamentale dei francobolli di buona o grande qualità che presentano una distanza dentellatura/vignetta pressochè costante su tutti i lati. La centratura dei francobolli fu per molto tempo un grosso problema tecnico dell'Ente di emissione italiano poichè la maggior parte dei francobolli prodotti nel periodo del regno furono realizzati con macchine ancora primitive e imprecise. Grazie a ciò gli esemplari perfettamente centrati del Regno godono di un favore e di una quotazione molto più alta di quelli scentrati,  che se non sono varietà, sono considerati normali. Con lo sviluppo di nuove macchine per la stampa e la dentellatura, già intorno agli anni ’30, la centratura media degli esemplari fu migliorata, e soltanto nel secondo dopoguerra, con l’introduzione di nuovi sistemi a cellule fotoelettriche e di controllo automatico elettronico delle macchine, il problema è stato gradualmente superato. Le differenze nelle distanze dentellatura/vignetta sono oggi minime e spesso insignificanti, salvo sempre possibili produzioni anomale dovute a guasti dei sistemi operativi automatici o alla disattenzione delle maestranze o ancora alla cattiva gestione e manutenzione dei sistemi produttivi.

 

CENTRO POSTALE MECCANIZZATO – Nome proprio – Centro di lavorazione delle corrispondenze, chiuso al pubblico, realizzato in edifici di proprietà dell'Amministrazione postale pubblica entro cui avviene il trattamento postale dei grandi volumi di corrispondenze in arrivo ed in partenza per e dalle grandi città, effettuato con l’ausilio di sistemi meccanizzati automatici e semiautomatici. In questi centri i sacchi postali destinati o provenienti in un’area postale stabilita, vengono svuotati su veloci nastri trasportatori, le corrispondenze in partenza vengono bollate sull'affrancatura attraverso i lettori ottici automatici della fluorescenza, vengono separate quelle che devono subire accelerazione (un tempo gli espressi, oggi gli invii prioritari) e quelle dirette all'estero e suddivise in gruppi in relazione alle destinazioni attra-verso la lettura del CAP ; un lavoro parziale ma equiva-lente viene effettuato sulle corrispondenze in arrivo. Questo grande lavoro era fino a poco tempo fa effettuato da una sola grande macchina, frutto dell'ingegno italiano, senza la quale i grandi volumi postali non avrebbero potuto esser lavorati con la celerità necessaria all'urgenza delle comunicazioni. Attualmente i grandi macchinoni sono in uso parziale o sostituiti da più veloci ed economiche macchine in cascata che effettuano lo stesso lavoro. I C.P.M. non sono numerosi poichè devono servire solo le grandi e grandissime città con grande traffico postale; sono dislocati in genere alla loro periferia e servono un’area di grandi dimensioni territoriali più grande della città nei pressi della quale sono dislocati. Grazie a questa tecnologia gli operatori non sono molti, ma esistono invece numerosi altri lavoratori interni ed esterni alle Poste che provvedono ai problemi di manutenzione che spesso insorgono in macchine molto sollecitate. Dall’ottobre 2002, per utilizzare appieno le caratteristiche di velocità di lavorazione, i CPM devono bollare e trattare tutta la corrispondenza dell’area di competenza ossia devono ricevere tutta la posta inoltrata negli uffici postali e nelle buche di un’area circolare di raggio 40/60 km. che elimina la bollatura delle corrispondenze ordinarie negli uffici postali dei piccoli paesi e delle medie città comprese in quel perimetro. La conseguenza filatelica e storico postale è rilevante perché le corrispondenze partite da centinaia e centinaia di piccoli centri attualmente porta su di se il bollo del CPM riferito alla grande città nei pressi della quale è costruito.

 

CERALACCA – Nome proprio - Sostanza ottenuta con la miscela di una particolare lacca di origine vegetale con sostanze coloranti, che si presenta in forma solida, in genere in bacchette, e che ha caratteristiche fortemente adesive se resa fluida e plasmabile mediante l'azione del calore  o ancora meglio del fuoco. Per queste caratteristiche e per una discreta la facilità di produzione, da almeno 4 secoli è utilizzata per sigillare a fuoco le buste di corrispondenze particolarmente pregiate, specialmente se contenenti valori, e quindi per garantire la loro chiusura attraverso gocce di ceralacca fuse sui margini degli invii postali, pressate e raffreddate con sigilli metallici personalizzati. Le Poste italiane e di altre nazioni hanno richiesto per decenni l'uso obbligatorio della ceralacca, e ne hanno fatto anche uso proprio, per garantire appunto la chiusura degli invii assicurati, sapendo che la rottura dei sigilli in ceralacca (sempre descritti nei documenti accompagnatori) è spesso indice di effrazione delle corrispondenze e permette di stabilire le responsabilità delle possibili sottrazioni dei contenuti avvenute. Anche se oggi è ancora in uso, la ceralacca può esser sostituita con particolari nastri adesivi di sicurezza anche personalizzati che hanno la stessa funzione. L’uso della ceralacca è ancora presente e non sostituibile su documenti importanti, rilasciati da autorità pubbliche che dispongono di sigilli metallici unici, in genere concessi e realizzati dallo Stato, che dimostrano con la loro applicazione la validità universale del documento.

 

CERTIFICARE – Verbo – E’ l’azione pratica di attestazione di un diritto o di una verità che si traduce in un documento scritto e firmato da una autorità pubblica o pubblicamente riconosciuta. Si richiede in genere per rivendicare dei diritti o anche in molti casi per valutare oggetti preziosi al fine di effettuarne la vendita. Si richiede contro un pagamento a uffici autorizzati o a persone specializzate autorizzate che garantiscono la verità della certificazione. In filatelia è l'azione del perito filatelico che attesta verbalmente o per scritto o apponendo la firma sull’oggetto, l’autenticità e la genuinità dei francobolli e dei documenti postali che gli vengono sottoposti.

 

CERTIFICATO – Sostantivo – E’ un  documento scritto da una autorità riconosciuta che attesta qualcosa, dalle proprietà ai diritti, dai titoli di studio e professionali alla veridicità di fatti e azioni. In filatelia è un attestato scritto talvolta accompagnato da fotografia, stilato da un perito filatelico riconosciuto dalla legge che garantisce l'autenticità (o la falsità) dell'oggetto postale esami-nato. In realtà è un documento pubblico che dovrebbe, ma non sempre lo fa, eliminare ogni discussione di autenticità  ed originalità su francobolli e posta di medio ed alto valore commerciale posti in vendita sul mercato filatelico da mercanti o da privati. I certificati sono stilati in forma ufficiale solo dai periti professionisti riconosciuti dalla legge (con esami di idoneità, pagamento di tasse e iscrizione ad un albo professionale), ma ovunque nel mondo possono anche essere prodotti da specialisti non professionisti comunque notoriamente riconosciuti come i migliori conoscitori di qualche settore filatelico. La validità dei certificati filatelici è però spesso posta in dubbio poichè sia i periti autorizzati che quelli solo accettati per notorietà, impiegano sui documenti che rilasciano formule relative e non assolute (per es. “a mio parere...)che ammettono anche un loro possibile errore esistendo nella produzione dei francobolli una grande riservatezza delle informazioni da parte degli enti che li producono. (vedi anche "Perito Filatelico" e perizia).

 

CESSAZIONE – Sostantivo - Dismissione, fine o anche interruzione di un servizio, di un permesso, di una auto-rizzazione, di una norma ecc. In filatelia la parola è spesso legata a "validità" di norme postali o di francobolli che viene dichiarata dalle Poste pubbliche e in caso di valori postali, stampata sulla G.U.. La cessazione di validità dei francobolli consiste nella dichiarazione pubblica che alcuni valori postali validi per l’affran-catura vengono posti fuori corso e da una certa data non possono più esser usati sulle corrispondenze. Chiunque utilizzasse francobolli fuori validità dopo la data stabilita quel francobollo è punito, un tempo con l'applicazione di una tassa pari al doppio del valore di facciale, come se il francobollo non esistesse, e dal 1998 con la minaccia di distruzione dell’invio (in genere dipende se fu applicato da solo o con altri francobolli validi). La cessazione di validità è dichiarata con forte anticipo in modo ad consentire a chi ne possedesse di utilizzarli prima della scadenza. In storia postale Cessazione può anche essere connesso con la parola Servizio o con norma. La cessazione di un servizio postale indica che da una certa data in poi quel servizio non è più stato o non sarà più effettuato.

 

CESSIONE – Sostantivo - Dare ad altri qualcosa senza specificare la contropartita. E' un termine più generico di "scambio" o "vendita", che concettualmente indicano la stessa cosa, ma che sottintendono una cessione di beni contro beni o di beni contro denaro.

 

CHIAROSCURO – Nome proprio - Tecnica artistica usata nella realizzazione di disegni, quadri ed anche nelle vignette dei francobolli che consiste nell'alternare parti più scure a parti gradualmente più o meno chiare. Serve agli artisti per riprodurre zone illuminate e zone d'ombra e per accentuare forme e rilievi. Il chiaroscuro sebbene molto più efficace nel dare alle immagini la profondità di campo utilizzando i colori bianco e nero, e' ottenibile anche con qualsiasi altro colore. Oltre ad accentuare il senso di profondità, il chiaroscuro serve a indicare la provenienza della luce.

 

CHIESTO/A – Aggettivo – Deriva ovviamente dal verbo chiedere qualcosa, formulando una domanda. In gergo postale spesso si riferisce, al femminile, a corrispondenza e viene associata alla parola “non”, p.es. lettera “non chiesta” o – più anticamente - “non dimandata”. Dagli ultimi decenni dell’800 in cui era “non dimandata” e dai primi decenni del secolo scorso fino ad oggi, il modo di dire "non chiesta" è stato applicato con un bollo lineare apposito su molte corrispondenze giacenti presso gli sportelli del fermo posta non richieste da nessuno dopo 30 e più giorni dal loro arrivo ; questa dicitura stabiliva la restituzione al mittente o la distruzione dell'oggetto postale se il mittente non era dichiarato. In quest'ultimo caso la carta, recuperabile, era raccolta dalla Croce Rossa per la vendita alle cartiere che dovevano riciclarla in altra carta. Molte corrispondenze con questo bollo sono state recuperate al collezionismo filatelico negli archivi dei mittenti che le hanno ricevute di ritorno dalle Poste o per i recuperi di posta effettuati nelle cartiere prima della distruzione.

 

CHIRURGICO – Aggettivo – Anche se molto più spesso è riferibile ad altra materia, in filatelia è connesso con la parola Taglio. Il "taglio chirurgico" è un grosso e ben visibile difetto di stampa (3/6 mm. di larghezza) di qualche francobollo singolo o di file di francobolli contigui (più spesso verticali) che si esprime con la presenza di due linee colorate parallele, distanziate di pochi decimi di millimetro l’una dall’altra che sfumano verso l’esterno. Le due linee parallele, lunghe da 3 a 15 cm., sono monocrome (colorate con uno solo dei colori che compongono la vignetta) e coprono parte delle vignette interessate modificando sensibilmente l'aspetto degli esemplari. Il taglio chirurgico deriva da sbuffi laminari di colore residuo che si verificano nelle macchine da stampa quando la pressione dell'aria che muove i meccanismi è eccessiva. La presenza di taglio chirurgico non è comune ed i francobolli che lo possiedono sono particolarmente apprezzati dai collezionisti di varietà.

 

CICLICO – Aggettivo – In genere è aggregato a fatti e fenomeni che si ripetono nel tempo, con ciclicità regolare, con le stesse caratteristiche, con lo stesso ordine e soprattutto con una stabile regolarità temporale. Le emissioni filateliche cicliche sono quelle che si ripetono a cadenza fissa, ad esempio annualmente, e che sono dedicate ad argomenti fissi o a temi specifici con ripetitività. L’Italia ne ha prodotte molte come ad es. le emissioni per il Turismo, per le Fontane, per il Folclore ecc..

 

CICLO – Sostantivo – E’ il nome di una serie di fenomeni che dopo un determinato periodo di tempo si ripetono con lo stesso ordine. (Ad es. cicli lunari, mestruali, stagionali ecc.) In un significato simile ma non identico indica anche un periodo di tempo limitato, spesso di tipo storico, letterario o artistico, che comprende le vicende e le storie accadute durante il suo scorrere e che l’esperienza umana dice esser spesso ripetitive nel correre del tempo. (p.es.i cicli storici, i cicli artistici, filatelici, ecc.).

 

CICLOSTILE – Nome proprio – Nome di una macchina copiatrice oggi superata che mediante un processo meccanico adeguatamente alimentato di matrici, carta e inchiostro riproduceva numerose copie identiche dello stesso documento. Si differenzia dalla fotocopiatrice poiché lavorava secondo principi meccanici anzichè fotostatici. E' un sistema di produzione di copie ormai obsoleto, non più in uso da qualche decennio ma che servì molto nel passato a produrre economicamente e autarchicamente anche molti bollettini delle associazioni filateliche.

 

CIECO – Sostantivo e aggettivo. Indica come sostantivo una persona non vedente che ha particolare importanza in storia postale in quanto i ciechi dispongono di particolari diritti postali che concedono loro di scrivere senza pagare le tariffe. Come aggettivo, indica un tipo di bollo senza diciture, altrimenti e più appropriatamente detto Muto, utilizzato in sostituzione dei normali quando questi si rompono ed hanno necessità di riparazioni o di sostituzione. In genere questi bolli sono gestiti dalle Direzioni postali decentrate che ne hanno una scorta da affidare agli uffici in cui si verificano le rotture per il tempo della riparazione o della sostituzione. Le loro impronte presentano, al centro di una corona senza diciture, soltanto un datario mobile e devono perciò sempre essere applicati alle corrispondenze accompagnati dal lineare dell'ufficio per indicare la provenienza della corrispon-denza. Per quanto riguarda le persone non vedenti attualmente per convenzione internazionale non pagano alcuna tariffa postale (salvo il diritto addizionale aereo), sono cioè esenti dall'applicazione di tariffe e di diritti postali anche addizionali al fine favorire la reale difficoltà di queste persone a comunicare ; in passato però, per molti anni, a partire dalla fine del 1800 fino al 1.9.1959, non avevano l’esenzione totale ma disponevano di tariffe molto agevolate sia in partenza che in ricevimento. L’esenzione o la riduzione tariffaria valeva e vale ancora oggi se il sistema di scrittura era ed è puntiforme, ossia realizzato con sistemi di lettura tattili (Braille o similare). Vedi anche "Braille" e "Ciecogramma".

 

CIECOGRAMMA – Nome proprio – Messaggio o lettera scritta su carta spessa, talvolta con busta, scritta in caratteri puntinati (caratteri Braille e altri) per la lettura dei non vedenti. I C. sono importanti per la storia postale  perché hanno sempre avuto un trattamento postale speciale. Dal 1.9.1959 per convenzione postale riconosciuta universalmente hanno esenzione tariffaria totale, anche in caso di applicazione di servizi addizionali (esclusi i diritti di posta aerea per l’estero) ed in passato ebbero tariffe speciali fortemente agevolate per facilitare la riduzione dell'isolamento di queste sfortunate persone. Anche i Ciecogrammi raccomandati, assicurati ed espressi sono quindi gratuiti (una specie di franchigia) se sono palesemente scritti in Braille o similare e se portano la segnalazione dell'articolo del Codice Postale che riconosce il diritto, applicato a mano o con un apposito bollo lineare. Le corrispondenze di questo tipo sono molto ricercate dai collezionisti di storia postale e di affrancature particolari non solo per la loro rarità, ma anche perchè qualche francobollo nacque solo per la tariffa del ciecogramma (vedi Imperiale 2 c.) e alcuni bassi valori possono esser collezionati isolati su corrispondenza in tariffa del ciecogramma. Per facilitare l'opera delle poste e dei postini i cecogrammi devono avere il testo scritto a caratteri puntiformi ma l’indirizzo ed il nome del destinatario in chiaro.

 

CIFRA – Sostantivo - Sinonimo di numero. In filatelia può esser sinonimo di valore di facciale o può esser anche la denominazione propria di qualche emissione italiana in cui la cifra del valore di facciale domina su tutta la vignetta. E' il caso degli Alti Valori Cifre emissione 1978 o dei Segnatasse del periodo classico d’Italia.

 

CIFRATO – Aggettivo – Si aggrega a sostantivi o a frasi che hanno un significato compiuto ma che in realtà ne indicano un’altro perché contengono un codice segreto conosciuto da pochi che lo modifica.  In storia postale e delle comunica-zioni in genere è riferito a uno scritto o un messaggio scritto in parole, caratteri, lettere, numeri con o senza un apparente significato o connessione che rispondono ad un codice segreto creato per non far comprendere a lettori indiscreti il vero significato dello scritto stesso. La scrittura "Cifrata" permette quindi a corrispondenti di trasmettersi notizie riservate anche per via pubblica e allo scoperto, p.es attraverso le poste, spesso senza che altri se ne accorgano. Questo modo di scrivere ebbe uso durante le grandi guerre del passato per trasmettere notizie riservate senza dare nell’occhio e ha dato luogo a imponenti sforzi, supportati da macchine, da parte dei servizi segreti per conoscere il codice utilizzato per scrivere e quindi per conoscere le notizie riservate del nemico. Oggi la scrittura cifrata trasmessa per posta non ha più senso di esistere poichè i nuovi mezzi elettronici permettono altre vie di comunicazione al riparo di occhi indiscreti. Esiste comunque un piccolo settore collezionistico storico postale che raccoglie messaggi palesemente cifrati, scritti allo scoperto, che raccoglie  e classifica questi pezzi d’amatore.

 

CILINDRO – Sostantivo - Forma geometrica cilindrica a base circolare. In filatelia il cilindro è il nome di una parte della macchina da stampa dei francobolli che contiene le impronte dei francobolli da stampare su carta. Il cilindro ruota rapidamente sul suo asse schiacciando la carta filatelica, riproducendo le impronte incise sulla sua superficie, se viene contemporaneamente e in continuità spalmato di inchiostro. Le macchine da stampa per produrre i francobolli vengono attrezzate con più cilindri porta impronte in relazione al numero dei colori contenuti dalla vignetta in quanto ogni cilindro può stampare un solo colore per volta coprendo solo quella parte della vignetta che deve esser stampata con quel colore. Quindi ad ogni cilindro della macchina da stampa corrisponde una parte del disegno della vignetta per cui, per la produzione di un francobollo a 4 colori, sono necessari 4 cilindri diversi ma tra loro coerenti che ruotano contemporaneamente per rendere il processo produttivo continuo. Un tempo i cilindri portaimpronte erano di metallo inciso, ma attualmente, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, sono di materiale plastico pressofuso, molto meno costosi, più facili da produrre e più adatti alla lavorazione a cui sono destinati.

 

CIMELIO – Sostantivo - Oggetto in genere antico, appartenuto ad una persona nota o riferibile ad un fatto storico che ricorda il suo antico proprietario o l'avve-nimento. Talvolta i cimeli cartacei entrano nelle collezioni filateliche, servono per documentare meglio il fatto cui si riferiscono ma non migliorano la collezione, anzi possono esser considerati nocivi perché sottraggono spazio prezioso a francobolli e corrispondenze. E’ questo il caso di alcune collezioni dedicate a personaggi famosi (Garibaldi, Verdi, Cavour ecc.) che hanno lasciato allo studio e al collezionismo molti documenti cartacei la cui importanza storica può essere rilevante ma che spesso non dicono nulla per la storia postale e filatelica.

 

CINDERELLA – Nome proprio - E' una parola del mondo filatelico anglosassone che definisce quella categoria di francobolli rifiutati dalle classificazioni ufficiali ma che esistono e non hanno spesso paternità ed ufficialità definita. Sono ad esempio i francobolli telegrafici, quelli ferroviari, le emissioni semiufficiali, quelle dei governi ombra, e perfino i falsi, le imitazioni e i tappabuchi. Nel mondo anglosassone le emissioni cinderella hanno parti-colare seguito ed un collezionismo specializzato difficile da perseguire perchè non sono considerate dalla filatelia codificata e dai principali cataloghisti.

 

CINGHIA – Sostantivo - Nastro flessibile chiuso ad anello che serve per stringere qualcosa (i pantaloni) o per trasmettere il moto tra due meccanismi che devono muoversi coerentemente. La cinghia, oggi facilmente sostituita da ruote dentate o altri sistemi di trasmissione, connetteva sul loro asse i cilindri delle primitive macchine di produzione dei francobolli e di altri stampati in tempi ormai lontani, come si può vedere su fotografie e stampe del 1850/1920.

 

CIRCOLARE – Sostantivo - Foglio stampato contenente informazioni e avvisi, prodotto in numerose copie inviato a tutti gli iscritti ad una società o a chi è interessato ad un particolare settore delle attività umane. Dal punto di vista postale le circolari sono sempre state equiparate alle stampe e pagavano per la spedizione postale una tariffa inferiore alla lettera se la busta in cui erano contenute era aperta, aveva una data generica (data del timbro postale, mese di..... ecc.) e non conteneva comunicazioni personali. Ciò fu applicato dalle origini delle poste italiane fino al 1998, data in cui gli stampati sono stati eliminati o sistemati in altre voci tariffarie (in relazione allo scopo e alla quantità degli invii). Se fino al 1998 non venivano rispettate le norme suddette ed i verificatori postali accertavano qualche irregolarità, le circolari venivano pareggiate a lettere e tassate per il doppio della differenza tariffaria esistente.

 

CIRCONDARIO – Sostantivo - Territorio limitrofo ad una città, un paese, una località, non molto esteso, che ha dei confini naturali definiti da corsi d'acqua, sistemi montagnosi o collinari ma sopratutto da strade e da collegamenti pratici e veloci nonché da una forte comunità di interessi industriali, sociali e commerciali. Corrisponde abbastanza bene al nuovo termine internazionale "Hinterland" che indica appunto il territorio che circonda una grande città e che fa sempre capo a quella città. Un tempo esisteva il Circondario postale che era il territorio servito da un ufficio postale o era coperto da un sistema di distribuzione postale, ossia fino a dove arrivavano i postini che servivano quella zona. Questa divisione territoriale postale, nel corso dei decenni è stata infinite volte modificata per le varianti nate nelle strutture urbanistiche e per la nascita di nuove strade di comuni-cazione che per le Poste sono di grande importanza per la velocità di percorrenza e per la vicinanza ai centri di lavorazione e ai nodi dei principali mezzi di trasporto con cui inoltrare la posta (aeroporti, porti, stazioni, autostrade, ecc.). Per questi motivi il circondario postale non ha mai coinciso col circondario urbanistico o con altre suddivisioni del territorio. 

 

CIRCUITO – Sostantivo - Percorso chiuso e ripetitivo di qualsiasi genere (stradale, campestre, ferroviario, aereo ecc.) adatto ad un concorso di velocità. In filatelia solo i circuiti aerei hanno interesse poichè su percorsi chiusi anche piuttosto lunghi effettuati anche a tappe immediatamente successive è stata trasportata posta (considerata speciale) nell'occasione straordinaria dei concorsi. In questi speciali trasporti su un circuito lungo ed obbligato, ad ogni tappa veniva caricata e scaricata posta affrancata in genere con francobolli di posta aerea, in tariffa apposita. Uno degli esempi più importante per l'Italia  è il famoso Circuito delle Oasi, percorso aereo che unì nel periodo coloniale alcune oasi africane, di cui si ha ampia traccia postale per l'emissione di francobolli che furono utilizzati per lo speciale trasporto. Un altro circuito ricordato da molti documenti postali fu il giro aereo della Sicilia, ma esistono numerosi altri circuiti all’estero a cui parteciparono aerei e piloti italiani che sono ricordati da emissioni o da trasporti speciali di posta.

 

CIRCUMNAVIGAZIONE – Sostantivo - Viaggio per via di mare intorno alle coste di un continente o di un'isola. Un tempo, quando non esistevano ancora i canali di Panama e di Suez e l'aviazione era ancora da inventare, le circumnavigazioni lente e lunghe dei continenti americano ed africano erano preferite ad altre vie, ma condizionavano i tempi di trasmissione delle corrispondenze e delle merci dirette dall'Europa verso l’Africa, l'Asia e le Americhe occidentali o viceversa. Le rarissime lettere del periodo prefilatelico, degli antichi stati ed ancora alcune del regno oggi ritrovate che percorsero per via marittima la lunga strada delle circumnavigazioni, portano su di se le tracce del percorso effettuato per raggiungere le destinazioni (ad es. la Cina o il Perù). In questi rari casi le tariffe postali erano ovviamente molto elevate per la fatica ed il rischio della lunga navigazione, le affrancature erano spesso del tipo a staffetta per la mancanza di convenzioni postali tra nazioni troppo distanti fra loro e la storia che narrano sta al vertice degli interessi degli studiosi di storia postale.

 

CIUFFO – Sostantivo e nome proprio – Come sostantivo indica una ciocca di capelli che emerge dalle altre o che cade sulla fronte, come nome proprio in filatelia è il nome di un francobollo italiano di posta aerea che presenta il re d’Italia Vittorio Emanuele 3° con un ciuffo ribelle sulla fronte. Si tratta di pochi esemplari di uno dei 20 trittici dedicati alla trasvolata atlantica del 1933, esattamente quello sovrastampato “I-Borg”, in cui nella pala centrale c’è l’immagine del sovrano difettosa. Questo francobollo è ovviamente più raro dell’equivalente senza ciuffo ed è quindi particolarmente cercato dai collezionisti di Posta Aera.

 

CLASSE – Sostantivo - Gruppo di cose, persone, tipi ecc. tra loro affini. In relazione alle persone può anche indicare una affinità di censo, cultura, ideologia, edu-cazione, ricchezza, povertà ecc. e come conseguenza il mondo è, volente o nolente, suddiviso in classi. Anche la filatelia è suddivisa in Classi, non fondamentalmente in relazione al tipo di materiale, ma prevalentemente in relazione al modo con cui viene collezionato, assiemato e messo in sequenza. In altre parole non è in genere il collezionista ma il modo di collezionare che stabilisce la classe a cui una collezione appartiene. La divisone in classi delle collezioni filateliche non è importante perchè molti collezionano ciò che gli pare nel modo che vogliono ma è determinante per assegnare ad ogni collezione un posto coerente e paritario nei concorsi o semplicemente nelle definizioni. Le Classi filateliche sono numerose e sono caratterizzate ciascuna da un regolamento particolare che fornisce le regole di come deve esser realizzata una collezione da concorso. Le Classi Filateliche in Italia e nel mondo confederato sono: Filatelia tradizionale, Storia Postale, Tematica, Giovanile, Interofilia, Meccanofilia, Aerofilatelia, Astrofilatelia, Maximafilatelia, Letteratura filatelica, Fiscalistica. Ovunque non esiste la classe Posta Militare (che rientra nella storia postale) e non esistono in Italia altre classi invece considerate in altre nazioni (Heimatsammlung, Servizi generali ecc.). E bene qui dire che anche se ciascuno è libero di realizzare una collezione come meglio desidera, se volesse un giorno partecipare ad un concorso, deve stabilire nella domanda di partecipazione, in quale classe concorrere e sapere se la sua collezione possiede i requisiti per partecipare. Ciò si conosce esaminando i regolamenti federali che vengono inviati gratuitamente dalla Federazione Nazionale a chiun-que li richiedesse, che devono essere studiati possibilmente prima di realizzare la collezione e certamente letti prima di iscriversi, per evitare di esser respinto o di partecipare ad un concorso non adatto alla sua collezione. In alcuni casi nel linguaggio filatelico normale la classe può essere confusa con categoria che anche se non è sinonimo per molti è equivalente.

 

CLASSICO – Aggettivo e sostantivo – Lasciando da parte il significato sostantivato che indica prevalentemente un tipo di scuola o uno stile artistico, come aggettivo in filatelia è connesso con la definizione di uno dei periodi in cui tutta la filatelia è stata suddivisa. Il Periodo filatelico Classico italiano segue il periodo prefilatelico ed il periodo antico e va dalla emissione del primo francobollo dentellato all'emissione del primo francobollo commemorativo, ossia dal 1862 al 1910 (Garibaldi) comprese tutte le emissioni di servizio che videro la luce negli stessi anni. Un francobollo o una emissione c. appartengono sic et simpliciter al periodo classico.

 

CLASSIFICARE – Verbo - Distinguere per classi, categorie, emissione, numeri e valore il materiale filatelico che si esamina e che si ordina. Classificare è il lavoro dell'esperto, del commerciante, del professionista e del perito filatelico che in genere accompagna le sue note con delle classificazioni precise per evitare di confondere il materiale con altro simile.

 

CLASSIFICATORE – Sostantivo – In filatelia è un volume rilegato con copertina rigida e con poche pagine (talvolta mobili) in cartoncino spesso, contenenti strisce di materiale  trasparente o con pagine di plastica semirigida trasparente stampata (che non si piegano facilmente) nel cui spessore esistono delle tasche, in cui si possono conservare per periodi brevi e transitoriamente francobolli e buste. L'inserimento degli oggetti filatelici da conservare è effettuato nelle pagine rigide di cartone all'interno di strisce o tasche di cellofan, o similare trasparente, fissate in sequenza continua e secondo dimensioni variabili in relazione alle dimensioni degli oggetti postali da conservare. Esistono C. specializzati per francobolli (quelli con fogli di cartoncino) ed altri, di altra fattura e dimensione (con fogli e tasche di plastica), per buste e cartoline. Si differenzia dagli "Album" per il diverso sistema di fissaggio degli oggetti filatelici da conservare.

 

CLASSIFICAZIONE – Sostantivo - Ripartizione, suddivisione accompagnata spesso da una descrizione di materiali e/o di oggetti secondo schemi stabiliti. In Filatelia la classificazione di francobolli e di altri oggetti postali, per la maggioranza dei filatelisti è la ricerca da effettuare sui cataloghi e sui testi per individuarne l'origine, il tipo, l'emissione, la data, il valore necessari per realizzare delle descrizioni compiute e complete del materiale esaminato.

 

CLICHE' – Nome proprio - Lastra di zinco, di alluminio o di altro materiale, in genere metallico, su cui viene inciso con incisione o più facilmente con fotoincisione un disegno che deve essere riprodotto in più copie attraverso un metodo di stampa tipografico. La produzione di francobolli è stata spesso legata alle successive tecnologie con cui furono prodotti ed impiegati i clichè.

 

CLORURO/I – Nome proprio – E’ il nome generico di alcuni composti chimici binari del cloro che in parte interessano anche la filatelia per le combinazioni con altri elementi chimici che danno luogo a sostanze utili ai francobolli e alla posta. Ad esempio, i sali dell'acido cloridrico sono solubili in acqua e servono spesso come ossidanti per sbiancare e pulire, se aggiunti in ridotte proporzioni nell’acqua di lavaggio, la carta dei francobolli usati (Ipoclorito di Sodio, Sale da cucina ecc.). Se invece i cloruri sono combinati con elementi non metallici non sono più solubili in acqua, ed essendo solidi, possono esser plasmati in fogli sottili trasparenti, saldabili a caldo, abbastanza adatti alla conservazione di carta e documenti. Il Cloruro di polivinile infatti è stato per decenni il materiale base per realizzare le strisce trasparenti di molti classificatori, di classificatori a tasche e di taschine per francobolli e buste. Il processo di indurimento del materiale trasparente di questo tipo (polimerizzazione della plastica) rapido all’inizio, dura però molti anni dopo la realizzazione del foglio di plastica e sfortunatamente interagisce col tempo per il contatto stretto e lungo con i colori dei francobolli e delle buste (sottrae brillantezza e pigmenti alle superfici colorate = sanguinamento dei colori e della fluorescenza).

I nuovi materiali trasparenti impiegati in filatelia dopo il 1985 hanno invece percentuali di cloruri bassissime per evitare questi danni sui valori postali conservati in questo modo a lungo. Per una buona conservazione di francobolli e buste è bene utilizzare plastiche trasparenti realizzate appositamente per la filatelia, anche se più costose di quelle genericamente adatte alla conservazione di carta e documenti, più economiche, ma realizzate spesso con cloruri pericolosi per le superfici colorate. 

 

CLUB – Nome proprio di origine anglofona - Associazione di persone che si ritrovano in sedi proprie, in giorni ed ore stabilite per dare vita ad una attività sociale in genere tematica, di tipo sportivo, culturale, politico e quindi anche filatelico. La filatelia ha necessità della formazione di Club Filatelici per consentire ai collezionisti di incontrarsi, scambiare opinioni e materiale o di organizzare manifestazioni per pubblicizzare la loro attività e per estendere la base filatelica. In Italia nel 1995 esistevano oltre 600 club filatelici organizzati che, contro una quota associativa, fornivano servizi, luoghi di incontro, biblioteche, pubblicazioni e altre attività. Negli anni successivi i club filatelici sono diminuiti di numero riducendo anche i sevizi (nel 2003 sono scesi a circa 400) per varie cause tra cui l’aumento dei costi generali dei francobolli e del materiale filatelico, l’arrivo di nuovi interessi personali nati con le tecnologie informatiche, e la riduzione della voglia di associazionismo causata dell’alta conflittualità generata dall’arrivo di forti interessi economici e di potere.
 

COASSIALE – Aggettivo – Si associa ad un elemento rotante o fisso che ha con altri elementi, tutti tra loro isolati, un asse coincidente comune. Il cavo coassiale è un filo conduttore piuttosto spesso, contenete più fili tra loro isolati e paralleli,n che viene da qualche anno utilizzato per le comunicazioni in voce (telefono) e scritte (posta elettronica) a breve ed a lunga distanza. La recente tecnologia di produzione di Cavi Coassiali sempre più evoluti (fibre ottiche) ha consentito lo sviluppo della posta elettronica e le comunicazioni in tempo reale tra computer.
 

CODICE – Sostantivo - Antico manoscritto, ma anche un volume, un libro attuale, contenente la raccolta organica e sistematica delle leggi, delle norme o anche solo dei suggerimenti comportamentali, di una materia specifica, spesso giuridica. Anche le le regole postali sono contenute in un codice detto postale che nel tempo ha subito variazioni ed aggiornamenti successivi : contiene l'insieme delle disposizioni di legge sull' emissione dei valori postali, sulla vita del Ministero delle Poste, degli Enti nazionali e privati che si occupano del sistema postale pubblico, del personale addetto a questo lavoro, dei tipi di corrispondenze ammesse al trasporto pubblico, e delle norme fondamentali con cui il trasporto di posta deve avvenire. Non si occupa invece dei metodi e dei sistemi operativi con cui il trasporto deve essere effettuato, compito questo riservato ad un altro testo, ossia al Regolamento sui servizi postali. La raccolta delle leggi e dei decreti sul servizio postale pubblico e privato è sempre stato una specie di oggetto misterioso difficilmente consultabile poichè sempre superato dagli aggiornamenti e dai ritardi fisiologici della loro pubblicazione. L'ultimo Codice postale organico e sistematico fu pubblicato nel 1973 a cui devono essere però aggiunti tutti gli aggior-namenti avvenuti negli oltre 20 anni di attività legislativa e normativa successiva in cui le Poste italiane sono ancora dipese dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Dal 1995 in poi, dal momento dell’inizio della privatizzazione del sistema postale italiano, il codice postale è praticamente inesistente ed inefficace essendo cambiate totalmente le regole postali. Potrebbe corrispondere ad un testo che dovrebbe contenere tutte le leggi della repubblica in materia postale, le regole e i doveri reciproci tra Ministero delle Telecomunicazioni,  concedente, e Poste italiane Spa, esecutore, per effettuare in esclusività il servizio postale in Italia (fino ad un certo livello), integrato anche con tutte le norme operative, non più pubbliche ma private, stabilite dalla nuova gestione. Questo testo, per quanto conosciuto nel 2003, non esiste ancora e non è quindi disponibile per il pubblico postale. Per ora esistono soltanto delle leggi della Repubblica italiana pubblicate sulla G.U. ed una “carta di qualità del servizio”, pubblicato dalle Poste Italiane Spa, che è un insieme di promesse e di intenti dallo scarso controllo pubblico, violabile in relazione alla convenienza dell’utile aziendale.

 

CODICE DI AVVIAMENTO POSTALE – Nome proprio - Il CAP è un numero di 5 cifre codificato che deve precedere la località di destinazione sulle corrispondenze, che viene letto da macchine o da funzionari postali nei Centri Postali Meccanizzati (CPM) e che permette di dividere la posta in gruppi omogenei per destinazione o per direzione di spedizione, al fine di facilitare il lavoro e accelerare il loro viaggio. L'amministrazione postale italiana nel 1966 ha suddiviso l'Italia in ampie zone postali codificate con i primi due numeri (10  per il Piemonte, 20 per la Lombardia ecc.) a loro volta suddivise in più piccole aree interne a ciascuna di esse, codificate con la terza cifra,  ulteriormente ancora suddivise in parti sempre più piccole classificate con i due ultimi numeri(totale 5 numeri). In sostanza per individuare postalmente zone piccole, p.es.i quartieri delle grandi città e le cittadine più piccole, con i primi due numeri del Cap si individua la regione, con la terza cifra si individua la provincia e con le ultime  due cifre si individua la città e il quartiere nel suo interno (Ad Es. - Piemonte = 10---, Torino = --1--, Quartiere S.Salvario = ---25, totale 10125). L'obbligo di apporre il Cap risale in Italia al 1968 e deve esser ricordato come una tappa fondamentale della modernizzazione del sistema postale italiano. Fu celebrata anche con l’emissione di due serie di francobolli (nel 1967 e 1968). Chi non applica il numero di Cap o lo inventa, lo sbaglia o lo esprime in modo generico rischia il ritardo della consegna della corrispondenza.

 

COESISTENZA – Sostantivo - Contemporaneità di esistenza di persone o cose all'interno di un solo contesto o nello stesso periodo storico. In filatelia il termine è utile per esprimere l’esistenza sulla stessa corrispondenza di francobolli diversi nati anche in periodi lontani tra loro ma contenuti, anche per pochi giorni, nello stesso periodo di validità. In Italia il caso è attualmente molto frequente poiché francobolli nati dopo il 2000 possono convivere sullo stesso invio con francobolli nati quasi 40 anni prima, essendo quelli emessi dal 1967 in validità permanente.  In qualsiasi caso, molte affrancature improbabili per il tempo intercorso nell'emissione dei francobolli impiegati, possono assumere interesse e valore notevole se qualcuno è raro e viene dimostrata la possibilità di coesistenza, controllando i periodi di validità di ciascuno di essi.

 

COEVO – Aggettivo - Sinonimo di "contemporaneo". Un oggetto,una storia,un fatto, un avvenimento è coevo ad un altro se l'epoca di fabbricazione o il tempo in cui avvennero è lo stesso. In letteratura filatelica è ad esempio usato per indicare la contemporaneità di validità due o più francobolli o la contemporaneità di spedizioni postali o di bollature.

 

COLLA – Sostantivo - Materiale vischioso e tenace di vario tipo (animale, arabico, vinilico ecc.) utilizzato per unire tra loro oggetti diversi. La colla può anche essere secca ed essere adesiva allo stato latente, ossia può diventare adesiva sottoponendola ad una azione che la rende nuovamente vischiosa. Questo secondo caso è tipico per i francobolli in quanto al retro di essi durante la loro fabbricazione viene spalmato un tipo di colla idrosolubile e non velenosa che essicca e che a mezzo dell’umidificazione ridiventa vischiosa, e quindi collante, per consentire al francobollo l’applicazione alle corrispondenze. Anche se è equivalente, il termine  esatto più usato per definire questa sostanza in filatelia è "Gomma" (vedi perciò "Gomma"). Da qualche anno sono stati inventati nuovi collanti adatti all'uso sui francobolli per evitare che l‘umettamento venga effettuato, come accade spesso, con la saliva, metodo ormai considerato antiigenico. Per superare questo problema sono stati infatti utilizzati per francobolli ed etichette dei collanti autoadesivi, il cui potere adesivo è protetto da una superficie antitraspirante (carta siliconata), e che si attiva solo dal momento in cui la protezione viene eliminata e il collante può essiccare su una superficie porosa come in realtà è la carta degli involucri postali. (vedi anche le parole "Adesivo" e “Autoadesivo”). La colla o gomma sui francobolli nuovi è un elemento importante per determinare il valore commerciale dei francobolli da collezione. Secondo i canoni instaurati, qualsiasi difetto presente sulla gomma abbatte il valore degli esemplari, anche se i francobolli nuovi completa-mente privi di gomma hanno, specialmente nel caso di emissioni antiche, una loro quotazione ed un loro mercato. Non tutti i filatelisti sono comunque d’accordo che i francobolli nuovi devono possedere gomma integra per entrare degnamente nelle collezioni : ne esistono infatti altri che eliminano appositamente la gomma dagli esemplari  per evitare che col tempo possa degradare e innescare processi di imbrunimento che lentamente ma sicuramente li rendono impresentabili anche sul lato vignetta. Questo difetto, o meglio malattia del francobollo, la Ruggine filatelica (vedi “Ruggine” su questo stesso testo), si instaura infatti sulla gomma (di tipo animale ed arabico specialmente) di esemplari mal conservati o attaccati da funghi e batteri sottoposti involontariamente a stress termici e umidi. La colla quindi se da un lato è un elemento discriminatorio per stabilire valore ed interesse dei francobolli nuovi, dall’altro è un pericolo. Anche le gomme autoadesive possono presentare dubbi in quanto le protezioni siliconate che impediscono la rapida essiccazione del collante, col passare degli anni si essiccano ugualmente e col tempo i francobolli si staccheranno dai loro supporti. Questo è un problema del futuro in quanto l’impiego di francobolli autoadesivi è troppo recente per avere indicazioni precise. Si può dire per ora che i primi francobolli italiani autoadesivi (giornata della Filatelia 1992) se ben conservati sono ancora integri dopo più di 10 anni dall’emissione, ma si pensa che una crisi possa intervenire intorno al 20mo anno dall’emissione.

 

COLLATERALE – Aggettivo -  Viene aggregato a sostantivi che idealmente o praticamente possiedono qualcosa posizionata al loro fianco. In filatelia dal punto di vista pratico i bordi di foglio sono collaterali a qualsiasi francobollo di una qualsiasi delle file marginali. Dal punto di vista concettuale e ideologico l’aggettivo si può aggregare anche ad “emissioni” in quanto esistono emissioni derivate e quindi collaterali ad altre principali (p.es. Emissioni italiane per il Reddito, collaterali alla Siracusana).

 

COLLEGAMENTO – Sostantivo – Parola che possiede numerosi riferimenti settoriali. In filatelia viene riferita princi-palmente ai sistemi di comunicazione e di trasporti tra punti diversi di città, località, regioni, nazioni distanti fra loro. Lo sviluppo delle Poste è derivato direttamente dall’espandersi dei collegamenti postali e quindi sono il fulcro della loro storia. Sono dipesi ad esempio dall’espandersi delle reti stradali, dalla sicurezza e dall’efficienza dei mezzi di trasporto e possono esser stati realizzati con pedoni, ciclisti, auto, ferrovie, navi, aerei, elicotteri e più recentemente con razzi, navicelle spaziali o anche con l’informatica. Le Poste nazionali e alcuni corrieri privati nati da centinaia di anni di esperienza sui collegamenti, garantiscono il servizio postale disponendo di sistemi propri e continui che il pubblico conosce ed utilizza. Il costo delle spedizioni postali (tariffe) è in genere legato al costo e all'efficienza del sistema di collegamento tra le località interessate dal trasporto. Nel grande passato c'era molta cura nello stabilire le tariffe in relazione ai differenti sistemi di trasporto disponibili e queste erano calcolate in funzione al peso ed alla distanza da percorrere. Nel recente le tariffe si sono semplificate, essendosi semplificati i collegamenti postali che oggi dispongono di maggiori scelte sulle vie da percorrere e sui mezzi di trasporto da impiegare. L’ottimizzazione dei collegamenti, in perenne variazione e studio da parte delle amministrazioni postali, può quindi influire notevolmente sulle tariffe postali.

 

COLLETTORE – Nome proprio - Sinonimo di Raccoglitore, per-sona che raccoglie qualcosa. In gergo postale antico era l’incaricato della raccolta delle corrispondenze in un determinato territorio, denominato anche “procaccio” che si muoveva in continuità ma che doveva sempre riferirsi ad un ufficio postale fisso esistente ai margini del suo territorio. Ciò avveniva attraverso persone non dipendenti dalle Poste nel XIX secolo e in parte nel XX, su concessione e nomina delle Poste stesse, per coprire territori mal serviti dal sistema pubblico, ancora in fase di organizzazione, che affidava a privati, contro un corrispettivo, l'incombenza di ritirare e di consegnare le corrispondenze casa per casa all'interno di un territorio delimitato. Anche in epoche più vicine a noi (nel 1990 ne esistevano circa un centinaio) sono esistiti dei collettori che gestivano in nome delle Poste italiane la consegna ed il ritiro delle corrispondenze in territori non serviti direttamente dal sistema pubblico per disagi stradali o temporaneamente per mancanza di personale. Questa figura legalmente riconosciuta è praticamente sparita dall’ordi-namento postale italiano dopo il 1995 da quando l’organizzazione è stata devoluta alle Poste italiane spa, che hanno attrezzato il personale esterno di mezzi di spostamento sul territorio più pratici e veloci (piccole auto o motorette), anche se occasionalmente un lavoro simile può esser assegnato temporaneamente a qualcuno in occasioni straordinarie o in momenti particolarmente difficili. Il collettore anche se aveva una sua sede, non doveva disporre di un ufficio in cui trattare le corrispondenze movimentate. Soltanto eccezionalmente pochi collettori o procacci hanno avuto il diritto di marcare con bolli o sigle la corrispondenza passata nelle loro mani. Ricordiamo ad es. il Procaccio Bottaini che in Toscana nella metà del 1800 gestiva un grande territorio e disponeva di un grande bollo in cartella che applicava sul retro delle lettere trattate.

 

COLLETTORIA – Nome proprio – Alle origini del sistema postale italiano era un ufficio postale limitato nelle funzioni e negli orari che serviva un’area disagiata limitata, in genere di campagna o di montagna. Il conduttore era un concessionario delle Poste italiane ed era scelto tra gli abitanti locali che sapessero leggere e scrivere, che si muovevano bene nell’area e che disponessero una o più sedi di riferimento in diversi luoghi, aperte ad ore e a giorni fissi o anche solo occasionalmente per l'accettazione e la consegna delle corrispondenze. Costui contro garanzie e corrispettivi gestiva il sistema postale al posto dell'Amministrazione pubblica. Le collettorie dovevano avere una sede e disponevano di speciali e caratteristici timbri annullatori delle affrancature che permettono oggi il riconoscimento delle corrispondenze passate per questi uffici. Le impronte di questi timbri sono in genere lineari su una sola riga (raramente su due) che riportano, in corsivo minuscolo, la denominazione del paese, villaggio, piccola cittadina, da cui passò in partenza o in arrivo la corrispondenza. Per molti decenni del 1900 il collezionismo dei bolli di collettoria è stato molto frequentato ma recentemente è decaduto per la sua monotonia e per la difficoltà di reperimento di bolli di qualche microscopico ufficio e per i prezzi di alcune rare impronte che potrebbero chiudere le collezioni. Questo collezionismo marcofilo è suddiviso per aree o regioni, e non può avere altro sviluppo che il possedere tutte le impronte che nel tempo si sono alternate nell'area.

 

COLLEZIONE – Sostantivo - Insieme organico e sistematico di oggetti, cose, documenti, cimeli ed anche francobolli e posta realizzato da una persona o da un ente, sistemato o presentato in modo gradevole, commentato da diciture e scritte apposite, talvolta esposto al pubblico. Le Collezioni filateliche possono essere realizzate in qualsiasi modo piaccia all'autore, ma se vengono destinate alle esposizioni ed ai concorsi devono essere realizzate su fogli di carta spessa dal peso (200 gr./mq circa) e dalle dimensioni stabilite (23 x 29 cm.+0 -1 cm.), devono avere un titolo per individuare la parte di materia trattata e devono contenere quanto più materiale filatelico (non vario) possibile inerente l'argomento. Ogni pezzo deve essere brevemente descritto con frasi in cui non possono essere contenuti dati sul valore economico del materiale mostrato, e deve essere sistemato in modo da seguire un filo logico che consenta, a spettatori sprovveduti e non, ed eventualmente anche a giurie, di comprendere la vicenda o la storia filatelica sviluppata. Anche se le collezioni vengono in genere realizzate per un gioco culturale, il materiale sistemato in Collezioni organiche e spiegate ha maggior valore della somma dei singoli valori degli oggetti contenuti. Esistono infiniti tipi di collezioni dalle pipe alle lattine di birra, dalle farfalle ai carri armati, ma le collezioni di francobolli e posta, forse grazie alle dimensioni e all’ampia disponibilità di materiale, sono quelle che nel mondo hanno avuto maggior successo e perciò, in valore assoluto, sono le più numerose.

 

COLONIA – Sostantivo - Insediamento pacifico o coatto di una nazione o di una popolazione su un territorio di altri o di nessuno, anche molto lontano. Nei secoli scorsi le maggiori potenze europee si espansero militarmente e commercialmente verso altri continenti ove con la forza o con il potere economico imposero il loro dominio sulla popolazione locale fondando imperi e dominii talmente estesi che in alcuni casi su di essi non tramontava mai il sole (Spagna,Inghilterra). Anche l'Italia ebbe il suo momento coloniale (1880/1945) e ottenne, contro pagamento, alcuni territori lontani (in Africa – Somalia, Eritrea, ecc.). Altri li conquistò con le armi o con i trattati postbellici (Egeo), altri ancora li volle soggiogare con l'influenza politica ed economica (Albania), ma, con la sconfitta derivata dall'ultimo conflitto mondiale, tutte  le colonie ci furono tolto. In qualsiasi caso il colonialismo non esiste più nemmeno per le potenze vincitrici poichè la crescita sociale, culturale ed economica delle popolazioni soggiogate, nonché le rivendicazioni sulla proprietà e la disponibilità del territorio in cui la popolazione locale nacque, sfociato in molti casi in guerre sanguinose, impedisce ormai a chiunque ogni ingerenza di tipo colonialista. In molti casi, però il vecchio colonialismo si è trasformato in influenza economica o in una serie di accordi di alleanza che unisce ancora gli ex dominatori con gli ex dominati. Il periodo coloniale ha per le nazioni che lo ebbero, una grande importanza filatelica, essendo stati prodotti infiniti francobolli e sovrastampe per le corrispondenze che partivano dalle colonie e dai possedimenti. Attualmente il collezionismo delle emissioni coloniali ha avuto in Italia un rinvigorimento legato al chiarirsi di molte storie chiuse nella discrezione cinquantennale degli archivi di Stato, ma sopratutto dal correre del tempo.                            

In un altro intendimento filatelico Colonia non solo è una grande città della Germania con una sua importante storia postale, ma è anche un edificio dislocato in qualche località amena di mare e di montagna ove venivano e vengono tuttora portati in vacanza giovani e bambini da scuole, enti aziendali ed organizzazioni religiose. Nel passato (1930/45) alcune di queste colonie ebbero a disposizione un ufficio postale proprio attrezzato di bollo annullatore proprio che contiene nelle scritte della corona la parola Colonia. Le corrispondenze con questi bolli sono pregiate e ricercate dal collezionismo marcofilo e storico postale.

 

COLORE – Sostantivo – Nome di una caratteristica di quasi tutti gli oggetti esistenti che, se colpiti da luce, appaiono colorati, ossia riflettono una luce diversa da quella che li illumina. La teoria della Luce, non spiegabile in questa sede, afferma che i corpi luminosi (sole, lampadine ecc.) emettono particelle chiamate fotoni che si muovono nello spazio ad altissima velocità in treni di onde che seguono la linea retta e che colpiscono gli oggetti. La frequenza di ondulazione dei treni di onde, che è misurabile, determina i colori recepiti dall’occhio umano che distinguendo anche le minime differenze di frequenza, riconosce anche le minime sfumature cromatiche degli oggetti illuminati. Quando i fotoni diversamente ondulanti colpiscono un oggetto si selezionano e rimbalzano verso l'occhio degli osservatori solo quelli che ondulano secondo la frequenza del colore dell'oggetto. I colori vengono distinti da una scala, detta cromatica definita dall’uomo che corrisponde, in fisica, a ben precise misure delle ondulazioni dei fotoni. I colori degli oggetti fabbricati dall'uomo, o naturali, sono prodotti da caratteristiche sostanze naturali ed artificiali chiamate Pigmenti che, miscelati fra loro o usati singolarmente, provocano la colorazione degli oggetti. Dipinti, disegni, stampe, i diversi prodotti dell'arte ed i francobolli sono realizzati con accurate ed artistiche miscele e combinazioni di aree diversamente colorate che rendono la grafica un'arte difficile e complessa, spesso da interpretare. Gli inchiostri di stampa sono liquidi contenenti pigmenti di varia origine e tipo che servono per colorare le vignette dei francobolli e per renderli gradevoli e riconoscibili tra loro. Il colore ed il valore di facciale, distinguono in molti casi francobolli emessi in serie con lo stesso disegno ; in passato molti francobolli italiani di un certo colore emessi in successione avevano lo stesso valore di facciale o lo stesso potere di affrancatura (vedi p.es. azzurro = 1° porto per l’estero), ma col tempo e con il miglioramento delle tecniche di stampa e con l’evoluzione del gusto grafico, la policromia ha reso indipendente la produzione filatelica da questa abitudine. A questo proposito ricordiamo che, in moltissimi casi, il primo francobollo emesso da molte nazioni aveva colore nero e consentiva l'affrancatura di una lettera semplice per la breve o brevissima distanza.

 

COLPIRE – Verbo - Raggiungere qualcuno o qualche oggetto con un colpo inferto con un’arma o uno strumento. In filatelia il verbo si usa per indicare l'azione del bollo postale che colpisce se usato bene, con precisione l'affrancatura per annullarla.

 

COMBINAZIONE – Sostantivo - Caso imprevisto, spesso legato alla sorte o alla fortuna, ma anche conseguente ad una concatenazione successiva di eventi. Nel linguaggio storico postale indica solitamente l’accostamento volontario o casuale di francobolli di diversa emissione, specialmente importante quando gli esemplari sono rari e/o non coevi. Le combinazioni filateliche possono essere numerose, talvolta sono obbligatorie quando non esiste un solo francobollo che possa coprire isolatamente la tariffa ma non sempre sono possibili perché specialmente in passato i francobolli erano rapidamente posti fuori corso e poche erano le emissioni in contemporanea validità. Le più rare combinazioni di francobolli di uno stesso stato sta nell'accostamento di esemplari usati negli ultimi giorni di validità con francobolli appena emessi o, in caso di corrispondenze internazionali, anche con l'uso corretto di francobolli di due stati diversi sulla stessa corrispondenza (affrancatura staffetta). Attualmente in Italia le combinazioni sono infinite in quanto sono utilizzabili francobolli emessi dal 1967, stampati i quantità ingenti, di scarso valore filatelico, non ancora del tutto consumate, e francobolli prodotti in situazioni politiche e monetarie diverse. Se nel passato collezioni filateliche dedicate alle combinazioni erano più rare e difficili, attualmente non hanno più senso, non solo perché sono infinite, ma perché non possiedono nemmeno un interesse documentario.

 

COMMEMORATIVO – Aggettivo -  Si annette a sostantivi per indicare che sottintendono una commemorazione. In filatelia è prevalentemente riferito a francobolli o a bolli che nelle vignette onorano, ricordano, fatti rilevanti del passato o personaggi illustri ormai defunti. I Francobolli commemorativi sono la maggior parte dei F. riportati nei cataloghi, hanno una sola tiratura (raramente una seconda), realizzata in un tempo solo e contenuta in una quantità stabilita e dichiarata di pezzi. I bolli commemorativi  vengono preparati dalle Poste per bollare le corrispondenze presentate agli sportelli o agli uffici predisposti nel luogo ove avviene la commemorazione per un tempo limitato (nel passato 1/2 giorni, attualmente anche un mese) e contengono diciture supplementari, talvolta disegni, adatti a ricordare il personaggio o il fatto storico commemorato. I F. commemorativi hanno lo stesso potere di affrancatura degli ordinari ma talvolta per il loro acquisto sono necessari più denari di quelli poi utilizzabili nell’af-francatura (francobolli di beneficenza con sovraprezzo). I bolli Commemorativi hanno lo stesso potere di annullamento degli ordinari e sono ricercati sopratutto dai collezionisti tematici, raramente dagli storico postali.

 

COMMESSO – Nome proprio - Impiegato di secondo ordine di un ufficio o di un negozio. Un tempo gli impiegati postali erano per la maggioranza commessi, ma con le rivendicazioni sindacali susseguitesi negli ultimi decenni e la differenziazione degli incarichi con denominazioni sempre più specifiche degli incarichi ha reso obsoleta la definizione e la parola commesso per le questioni postali è andata gradualmente in disuso.

 

COMMISSIONE – Sostantivo - Parola dai molteplici significati. In filatelia ed in storia postale la parola ha senso se indica un gruppo di persone che esprime un giudizio (commissione giudicante = giuria) o che effettua uno studio (commiss. di studio) e che propone soluzioni su un problema da risolvere. In un altro intendimento, anche riferibile a questioni postali, indica un ammontare di denaro, percentuale di un'altra quantità di denaro, che deve esser pagata per usufruire di qualche servizio. Si usa per es. nel settore del bancoposta quando per effettuare operazioni a denaro le Poste richiedono una percentuale per effettuarle, denominata commissione o diritto di commissione.

 

COMPAGNIA – Sostantivo – Oltre a significati comuni e correnti, anche di interesse militare, è il nome generico di società di persone e capitali a scopo commerciale o terziario. Nel campo filatelico e storico postale italiano ha diretti riferimenti a Compagnie che nel tempo si sono occupate di trasporti postali. Le compagnie di navigazione marittime ad esempio ebbero notevole importanza prima dell'uso della via aerea poichè ad esse furono spesso affidati i sacchi postali da trasportare nelle isole, nelle Colonie o anche verso destinazioni continentali lontane ove le Poste pubbliche non giungevano. I rapporti tra le C. di Navigazione private e l'Amministrazione postale pubblica erano regolate da vere e proprie convenzioni che obbli-gavano i contraenti a regole fisse molto severe. Famose furono in periodo prefilatelico diverse compagnie di navigazione sarde, napoletane, toscane, francesi (1830/1860 circa) ecc. che lavoravano nel Mediterraneo per il trasporto di posta tra sud e nord, e viceversa, senza percorrere strade insicure e superare numerosi confini con costi superiori.  Nel primo periodo del Regno Italia, quando le poste nazionali erano ancora in fase organizza-tiva, furono effettuate convenzioni per es. con la Compa-gnia di navigazione Rubattino e Florio che si occupò di trasporti postali marittimi nel Mediterraneo per conto delle Poste italiane per decenni ed altre, minori, che ser-virono aree più ristrette (coste della Sicilia). In altre culture diverse dalla nostra, alcune "Compagnie" ebbero importanza postale rilevante ancora oggi riscontrabile sulle corrispondenze del passato poiché, in alcuni casi, ad aziende di importanza strategica denominate Compagnie, fu affidata la gestione  commerciale, politica ed amministra-tiva di ampie regioni o di nazioni intere come ad es. la Compagnia delle Indie che dirigeva i traffici inglesi con l’oriente e la Compagnia del Mozambico che, come una nazione, emise anche francobolli propri riconosciuti da altre amministrazioni postali con questa dicitura.

 

COMPARTIMENTO – Sostantivo – Nel significato più comune è l’unità di  suddivisione di un territorio in aree più piccole (ma non piccolissime) con capacità decisionale indipendente da altre unità simili ma coordinata da un Centro direzionale che le presiede tutte, realizzata da alcune amministrazioni in genere di interesse nazionale o per fini amministrativi o operativi. L'Italia è stata sempre suddivisa in compartimenti di vario tipo, ferroviari, fiscali ed anche postali che non corrispondono alla suddivisione regionale politica riportata sulle carte geografiche ma che segue un criterio organizzativo, pratico e gestionale del denaro e dei mezzi disponibili, che tiene conto dell’economia dei trasporti postali connesso con strade, disponibilità del personale, comodità e rapidità delle forniture e con la convenienza generale dei costi. L’ampiezza dei compartimenti postali è stata sempre variabile ed in continuo movimento perché era frutto delle diverse situazioni locali e territoriali. In passato ogni compartimento aveva una propria Direzione detta Compartimentale che rispondeva direttamente ma indipendentemente da altre simili, alla direzione centrale. La situazione nel 1995 si è modificata per la trasformazione dell' Amministrazione postale pubblica in Società per Azioni e il Compartimento è stato  sostituito con denominazioni e fun-zioni di tipo industriale (Filiali, Direzioni decentrate ecc.).

 

COMPLEMENTO – Sostantivo – Il complemento indica in genere una parte che completa un tutto. In storia postale è parola riferita ad una piccola parte di una affrancatura realiz-zata con uno o più francobolli di maggior valore ma che non coprono esattamente la tariffa e che deve essere completata con uno o più francobolli o loro surrogati, di piccolo taglio. Per es., se la tariffa fosse 2,60 E. e l'affrancatura fosse composta da un esemplare da 2,58 E. + un 2 cent., il complemento di affrancatura è l'esemplare da 2 cent. che è stato aggiunto in complemento e che perciò è detto complementare.

 

COMUNICAZIONE – Sostantivo – Definizione generica di qualsiasi tipo di trasmissione verbale o scritta che ha bisogno di una specificazione per avere un significato preciso (p.es. verbale, telefonica, scritta, postale, informatica ecc.). Le comunicazioni postali sono quelle scritte, affidate alle Poste pubbliche o private e recentemente anche quelle informatiche scambiate via rete informatica tra enti e persone. A parte l’accelerazione realizzata con la posta elettronica, le comunicazioni scritte non si attuano in tempo reale perchè hanno necessità di un trasporto fisico di materiale. Al contrario le comunicazioni telefoniche, radio o altro mezzo sono realizzate in viva voce e, a parte infinitesimi ritardi connessi con la velocità dei suoni, vengono trasmesse in tempo reale. Esistono comunque altri tipi di comunicazioni scritte che non sono posta (telex, fax, ecc.) di più recente acquisizione, che essendo equiparate alla trasmissione di scritti o di voce sono sempre regolate dal Ministero delle Telecomunicazioni e/o dalle Poste italiane. Per “Comunicazione” si può anche intendere una breve Relazione scritta recitata ad un congresso da un relatore autorizzato a parlare.

 

CONCENTRAMENTO – Sostantivo - Movimento di più persone o cose che, provenienti da più direzioni, si raggruppano in un solo luogo. E' anche il nome di alcuni uffici postali chiusi al pubblico in cui si raggruppano le corrispondenze raccolte in buca o provenienti dagli uffici postali di accettazione per essere lavorate ed inoltrate. I concentramenti postali si attuano in edifici entro cui, con macchine e personale, la posta viene bollata divisa e avviata a destino sia in partenza che in arrivo e sono meglio definiti come Centri di meccanizzazione postale (CPM, vedi voce apposita). Esistono molti concentramenti postali che sono tanto più grandi ed importanti quanto più l'area che servono è estesa o ricca di persone, aziende ed attività.

 

CONCESSIONARIO – Sostantivo - Persona, azienda, ente che ha ottenuto un consenso ufficiale o ha stipulato un contratto con una autorità costituita o riconosciuta per gestire in esclusiva in nome e per conto dell'autorità stessa, un servizio, un lavoro, una attività in un’area limitata e ben definita. Nel campo postale l'istituto della concessione è stato sempre utilizzato dall'Amministrazione postale italiana, ma a partire dal 1999 non lo può più fare in quanto da autorità concessionaria è passata a titolare di concessione che non può più effettuare subconcessioni. Dal 1928 al 1999 i Concessionari postali delle Poste Italiane hanno avuto il compito di portare a destino un volume di corrispondenze valutato intorno al 25/30 % del totale, composto dal trasporto postale dei corrieri privati su tutto il territorio nazionale e dal recapito delle corri-spondenze cittadine da parte delle Agenzie del Recapito Autorizzato. Nel passato le Poste hanno concesso a molti l’esclusività parziale o totale del trasporto postale in piccole aree o per necessità laddove il servizio non era ancora organizzato (procaccia nel periodo prefilatelico e primigenio) o per convenienza (nelle grandi città) per rispondere ad esigenze locali o ancora per eliminare dai propri trasporti materiale poco redditizio (stampe e affini). Dal 1999 i concessionari postali, a parte pochi casi occasionali o i corrieri merci che trasportano anche qualche corrispondenza pareggiata a pacchi, non esistono più. 

 

CONCORSO – Sostantivo - Oltre ad altri significati affini, in filatelia si riferisce a particolari Competizioni filateliche che secondo speciali regolamenti (uno per ogni classe o Categoria filatelica) giudicano le collezioni esposte di molti filatelisti che desiderano una valutazione delle proprie collezioni e indirettamente delle proprie capacità filateliche. Ciò si effettua attraverso un esame approfondito effettuato da numerosi esperti (giurati) sulle le collezioni presentate (in modi stabiliti) nei concorsi che sfociano in giudizi espressi secondo parametri matematici uguali per tutti ed in alcuni riconoscimenti tanto più importanti quanto più il concorso è di grado elevato. I concorsi filatelici sono indetti da associazioni ed enti che si assumono le spese organizzative, hanno diversi livelli di importanza (regionali, nazionali, internazio-nali, mondiali) e classificano le collezioni secondo canoni e sistemi universali, al fine di consentire ai loro realizzatori di migliorare i loro elaborati e le loro conoscenze filateliche. I concorsi giudicano le collezioni e non le persone che le hanno realizzate, non sono obbligatori ma aiutano la maturazione del collezionista che, attraverso il confronto con altri ed il giudizio ottenuto, gli permette di migliorare il sistema collezionistico e/o o lo induce a cercare materiale più adatto o più importante per qualità e tipo. Nei concorsi inoltre non avviene un confronto diretto fra collezioni simili, ma viene dato un giudizio singolare, assoluto ed insindacabile a mezzo di un punteggio (somma di almeno 5 diverse caratteristiche) che indica i difetti dell'elaborato e la direzione verso cui lavorare per migliorarlo. La valutazione viene espressa in punti (max.100) traducibile in livelli di medaglia ossia in premi di valore crescente (Diploma di partecipazione, Medaglia di bronzo,d'argento,di vermeille,d'oro e altri livelli intermedi). L'ottenimento della medaglia di vermeil (con punteggi variabili in relazione al livello di concorso) permette alla collezione di salire di categoria nei successivi concorsi.

 

CONDANNATO/A – Sostantivo e aggettivo. Al di la del significato del sostantivo che non interessa questa trattazione, come aggettivo fu parola usata in prefilatelia sui frontespizi delle lettere per indicare un pagamento condizionato del porto. In altre parole dato che il porto si pagava prevalentemente in arrivo, il pagamento che il destinatario doveva pagare era condizionato al prezzo concordato in partenza e al tempo di consegna, ed era pagato se l’invio giungeva in tempi stabiliti. Se giungeva in ritardo, il porto era decurtato o addirittura non pagato. Le lettere che sul frontespizio presentano la frase “condannata a lire, soldi ecc.. (specificazione del costo del trasporto)”, erano accettate da corrieri postali  che garantivano la consegna in tempi ragionevoli, piuttosto rapidi, ma condizionati all'ora e al giorno di arrivo concordato col mittente. Le lettere Condannate che si trovano prevalentemente tra le corrispondenze dell’area veneta e pontificia non sono comuni, sono ricercate dai collezionisti ed hanno un discreto valore commerciale.

 

CONDIZIONAMENTO - CONDIZIONATO/A – Sostantivo e Aggettivo derivato – Come aggettivo è in genere aggregato a sostantivi il cui sigificato o effetto è sottoposto a condizioni. In gergo postale è riferito in genere ad invii e corrispondenze che vengono accettate e/o spedite sub condicione, ossia soltanto se sono stati rispettati i regolamenti postali. Le assicurate ad esempio vengono accettate solo se possiedono i sigilli di sicurezza e quando dirette all’estero se hanno subito, ove richiesta, la denuncia doganale. Questo aggettivo ha particolare significato nella trasmissione dei pacchi che devono avere chiusure sicure effettuate con legacci, nastri adesivi e se assicurati anche sigilli (o equivalenti), senza i quali non vengono accettati. Al ricevimento la condizione di consegna è definita come rispettata se il destinatario appone la firma di ricevuta. Il condizionamento quindi corrisponde per la posta al rispetto dei sistemi di chiusura che impediscano ai ladri postali la subdola e facile sottrazione dei contenuti di lettere e pacchi assicurati.

 

CONDIZIONE – Sostantivo – Normalmente indica una circostanza da cui dipende un evento o indica uno stato di essere. In filatelia si può facilmente riferire allo stato di conservazione di francobolli e posta. L'indicazione  di buona o cattiva condizione spesso riportata sui cataloghi d'asta modifica sostanzialmente il valore ed il prezzo del materiale filatelico scambiato e venduto. La "perfetta condizione" indica uno stato di conservazione massimo, simile a quello originario, mentre tutti i livelli inferiori (ottima, buona, discreta,fino alla "pessima condizione") riducono proporzionalmente il valore del francobollo o dell'oggetto postale. E' chiaro però che la rarità condiziona ulteriormente il valore ed il prezzo poichè un oggetto filatelico estremamente raro ha una sua alta quotazione anche se si trova in cattive condizioni non esistendo molte alternative possibili per il collezionismo.

 

CONDUTTORE – Sostantivo -  Persona che conduce, guida un veicolo o una attività e che possiede una autorità e una responsabilità. Il conduttore del treno, il conduttore del gregge, il comandante di una nave o di una aereo sono esempi tra i più comuni. Nel passato esisteva anche il conduttore delle diligenze postali che era il guidatore dei cavalli e della carrozza, il responsabile del viaggio ed anche del trasporto della posta affidatagli. Conduttore è anche un oggetto o anche uno strumento che conduce o trasmette il calore, il freddo, l'elettricità o altro con il chiaro significato di poter trasmettere e/o trasferire qualcosa da un posto ad un altro.

 

CONFEDERAZIONE – Nome proprio - Unione di più Stati Federali aventi in comune interessi politici, economici e militari o anche dall’unione di organizzazioni o enti pubblici e privati per unire le forze ed ottenere risultati comuni (Conf. dei lavoratori). La C. si ha quando più federazioni si uniscono tra loro. In Filatelia la Confederazione tra le Federazioni filateliche nazionali si chiama FIP (Federazione Internazionale di Filatelia); ha sede in Svizzera, regola le attività filateliche delle Federazioni delle nazioni affiliate e produce i regolamenti per giudicare le collezioni.

 

CONFEZIONE – Sostantivo - Sistema di preparazione e di protezione delle merci. I francobolli, oggetti delicati e fragili, per non rovinarsi devono passar di mano in mano con protezioni adeguate e devono quindi esser confezionati per esser consegnati, venduti, spediti in buste, involucri, taschine, in cartoncini che li proteggano da urti, traumi, pieghe ed altri incidenti. Alcuni francobolli vengono emessi fin dalla loro nascita in formati diversi e in confezioni diverse : p. es. possono esser realizzati in pratiche confezioni portatili/tascabili (vedi libretti), che vengono studiate apposta dall’Ente di emissione per indurre gli utilizzatori ad averli sempre nelle loro tasche.

 

CONFIDENZIALE – Aggettivo – E’ riferito spesso a speciali comunicazioni e documenti riservati che devono essere letti solo dal destinatario. Sul fronte di alcune lettere prefilateliche si possono trovare formule come "Strettamente confidenziale", che si contrapponeva a “strettamente ufficiale” o simili che indicavano che l'apertura di queste corrispondenze doveva esser riservata al solo destinatario e non ad esempio ad una segreteria o all’ufficio del destinatario.

 

CONFINE – Sostantivo - Linea di divisione tra due Stati, territori, proprietà o anche separazione tra ideologie e teorie. Le linee di confine possono passare anche all'interno di città e villaggi, separando parenti ed amici vicini, che hanno perciò difficoltà amministrative,talvolta politiche ed anche postali nella gestione della vita corrente. In genere nei pressi dei confini nazionali, nelle città di confine, esistono uffici particolari per il controllo delle merci e delle persone che entrano ed escono tra cui anche alcuni uffici postali per lo scambio delle corrispondenze internazionali. Specialmente in tempi passati (1920/40), gli uffici postali così dislocati avevano un bollo contenente la parola "confine" che su corrispondenza sono pregiati e ricercati dal collezionismo. In qualche caso esistono anche uffici postali di una nazione all'interno dell'altra, nella prima cittadina estera che possa permettere per la sua ampiezza e disponibilità di servizi, gli uffici adatti al lavoro doganale e postale (sopratutto per i pacchi postali) della nazione confinante. Ad esempio l'Italia possiede un ufficio a Modane (confine con la Francia) e uno a Chiasso (confine con la Svizzera) con bolli postali italiani che contengono i nome della cittadina francese o svizzera (Modane oppure Chiasso-Poste Italiane). Le prime conven-zioni postali degli Stati Sardi con le nazioni confinanti (Austria, Svizzera, Francia) considerarono la necessità di non applicare la tariffa internazionale tra località vicine o vicinissime ai confini ; nacquero così le tariffe di Raggio Limitrofo che ebbero validità fino alla stipula delle nuove convenzioni del Regno d'Italia con gli stessi stati.

 

CONFRONTO – Sostantivo - Accostare due cose o più idee o concetti, per rilevarne facilmente anche le più minute differenze o somiglianze. In filatelia, conoscendo quale è il francobollo tipo, il confronto è determinante per decidere la normalità o l'anormalità di altri francobolli della stessa emissione e dello stesso taglio. Se le differenze di un esemplare rispetto al francobollo normale sono notevoli, il confronto stabilisce che l'esemplare  è una varietà. Se le differenze sono modeste o insignificanti l'esemplare può essere considerato solo curioso, difettoso, imperfetto, che non è varietà e non possiede particolare valore ed interesse. Questo è un concetto relativamente nuovo in quanto, grazie alle grandi tirature prodotte negli ultimi decenni dall’Italia, la possibilità che esistano francobolli leggermente diversi sono aumentate molto e quindi per definire un francobollo varietà è necessario che le differenze siano piuttosto rilevanti e non minuscole. Il lavoro dei periti filatelici o di chi classifica materiale filatelico e postale può solo essere effettuato col metodo del confronto disponendo di un archivio contenente mate-riale sicuramente originale.

 

CONFUSO/A – Aggettivo – E’ riferito in genere a cose o soggetti disposti senza ordine. In filatelia è spesso riferito alla stampa di francobolli prodotti con più passaggi, che in qualche caso può essere poco chiara per un disallineamento del disegno o dei colori (caso ripetitivo) o per lo spandimento degli inchiostri di stampa (caso occasionale). In tali casi la stampa si dice confusa perchè il francobollo appare diverso dagli altri. A parte lo spandimento dei colori che può esser minimo o ampio e che quindi definisce la varietà in relazione alla dimensione della macchia colorata presente, i francobolli con un disallineamento del disegno o dei colori prodotto da una inesatta sovrapposizione delle stampe successive, possono esser considerati varietà se lo spostamento supera i 2 mm. di ampiezza.

 

CONGRESSO – Sostantivo - Riunione di più persone aventi gli stessi interessi ed obiettivi, convocata ufficialmente da un ente o una associazione per discutere di problemi tecnici o associativi. Anche la filatelia ha avuto i suoi congressi : in Italia non sono stati moltissimi e negli ultimi anni accusano un momento di stanca. Dalle origini della filatelia codificata in Italia si sono avuti 34 congressi (l’ultimo si tenne a Torino nel 1994) : alcuni sono passati inosservati, altri hanno invece lasciato tracce indelebili perché oltre agli argomenti trattati, durante lo svolgimento nacquero francobolli e bolli ad esso dedicati. I congressi vengono indetti per discutere problemi tecnici  o organizzativi e normativi di categoria. I relatori iscritti a parlare, in genere specialisti della materia, pongono questioni o soluzioni per impostare o risolvere qualche problema e si concludono spesso con delle votazioni e quindi con delle decisioni che possono modificare la vita associativa successiva. Gli ultimi due Congressi filatelici trattarono dell’aspetto fiscale del collezionismo e della possibile sorte del francobollo e del collezionismo negli anni successivi. Ogni congresso alla fine dei lavori richiede la stesura degli "Atti del congresso", ossia la stampa di un volume contenente i testi delle relazioni presentate dagli oratori e dei possibili dibattiti che sono seguiti alle relazioni stesse.

 

CONSEGNA – Sostantivo - Atto che consiste nel dare qualcosa a qualcuno. In linguaggio postale la Consegna è l'atto finale del trasporto della posta, ossia l'immettere nelle buche domestiche le corrispondenze o anche il consegnare personalmente (sono i postini o gli uffici postali che lo fanno) le corrispondenze pregiate ai destinatari contro una firma di ricevuta su un particolare registro che scarica l'Amministrazione postale dalle responsabilità del trasporto dell' oggetto affidato. Nel periodo prefilatelico e nell'iniziale periodo filatelico (Stato Pontificio, Granducato di Toscana) fu inventato un bollo lineare che imprimeva sul frontespizio di alcune lettere la dicitura "Per Consegna" : tale bollo indicava che il porto era totalmente pagato in partenza e che la lettera doveva esser portata a destino senza più pretendere nulla dal destinatario.

 

CONSERVARE/VAZIONE – Verbo e sostantivo. Tenere con cura oggetti, al fine di mantenerli nel migliore stato e modo nel tempo. La conservazione di francobolli e di posta non è sempre facile poichè dipende, oltre che dalla qualità del materiale di fabbricazione della carta, dalle caratteristiche degli ambienti di conservazione e dalle materie prime impiegate per il loro contenimento. Ambienti caldi ed umidi o anche molto freddi in armadi o scaffali senza sportelli non facilitano la conservazione di materiale cartaceo anche di buona qualità. Ambienti polverosi e sporchi permettono la trasmigrazione sugli oggetti conservati di materiali che possono interagire chimicamente con carta e stampa. Carta di cattiva qualità originaria si conserva male in qualsiasi ambiente, mentre carta di buona qualità resiste molto meglio e più a lungo anche in ambienti non dedicati alla conservazione. La carta acida (quella di cattiva qualità o di periodi di emergenza o derivata da riciclaggio) imbrunisce facilmente (fenomeno del Foxing) specialmente se colpita da luce anche minima (fenomeni di fotochimica) o se viene a contatto con acqua o ancora se assorbe umidità acida, quella che facilmente esiste nelle nostre città dopo le piogge (piogge acide). La carta antica o di buona qualità realizzata con cotone, prodotta anche in anni difficili, è basica e quindi resiste bene all'acidità degli ambienti moderni e si conserva meglio anche in condizioni non del tutto favorevoli. Il caldo umido favorisce l'insorgere delle muffe (Ruggine filatelica) sulle carte acide. Per conservare francobolli e posta sui quali non si può più far nulla per modificare la loro acidità o basicità è bene tenerli al buio, fuori polvere, ossia in armadi chiusi con sportelli a buona tenuta di polvere, in ambienti a temperatura media ideale di 18/20 °C (possibilmente mai maggiore di 32 °C) e ad umidità relativa non superiore al 50 %. Le differenze rispetto ai parametri suddetti, alla lunga modificano la consistenza della carta, permettono l’attecchimento delle muffe e nel minore dei mali attivano il processo di Foxing, ossia di imbrunimento naturale.

 

CONSIGLIO – Sostantivo – Spesso indica un suggerimento, un’opinione, un parere che può anche valere come esorta-zione fornito da qualcuno ad altri. In altro intendimento “il Consiglio" è un organo istituzionale di società ed enti che aiuta il Presidente a dirigerle e che nelle società democratiche decide, insieme al Presidente la conduzione dalla vita sociale. La Federazione Filatelica italiana e tutte le associazioni filateliche del nostro paese demandano al "Consiglio", composto da un numero pari di consiglieri (per la Federazione sono 8) più il presidente, eletti dall'assemblea pubblica dei soci nelle persone di alcuni soci particolarmente attivi, ogni decisione per la migliore conduzione della vita associativa. Ovviamente, dopo il Presidente, che è il massimo responsabile della società, il Consiglio è secondo corresponsabile delle azioni e decisioni prese. Il Presidente dell'associazione, eletto ugualmente e contemporaneamente dalla stessa assemblea dei soci che elesse i consiglieri, è anche il presidente del Consiglio, ha la possibilità della decisione finale in caso di parità di opinione del consiglio ed ha responsabilità maggiori dei consiglieri essendo l'unico che può agire in giudizio e che risponde di persona di fronte alla legge.

 

CONSOLARE – Verbo e aggettivo – Come verbo non ha interesse nella presente trattazione, mentre come aggettivo, derivando dalla parola Console/consolato e non da consolazione, interessa una particolare e poco conosciuta sezione storico postale. Si tratta dei Vaglia consolari ossia di spedizioni di denaro o di denaro equivalente, effettuate dai consoli italiani all’estero in nome e per conto di connazionali residenti nella nazione estera in cui esistono appunto i consolati. Queste spedizioni già nel periodo degli antichi stati e successivamente nel primo periodo del regno d’Italia, richiedevano la redazione di documenti consolari che dovevano esser affrancati con francobolli per poter esser inoltrati in patria. Tali documenti appartengono solo al periodo antico e classico, non sono comuni e fanno parte di un collezionismo particolare, difficile per la scarsa esistenza di questo materiale e quindi molto costoso.

 

CONTIGUO – Aggettivo - Sinonimo di "Vicino" "confinante". Si usa in letteratura filatelica o nelle descrizioni per per indicare francobolli tra loro vicini spesso ancora tra loro uniti dalla dentellatura. La contiguità di un esemplare con un'altro può avere solo 4 posizioni, due verticali (dx. e sin.) e due orizzontali (sopra e sotto).

 

CONTO CORRENTE POSTALE -  Nome proprio - Deposito di denaro fruttifero effettuato da cittadini (detti correntisti) presso le Poste. Il correntista può disporre del proprio denaro per versamenti e pagamenti attraverso appositi modulari e libretti di assegni, in similitudine ai sistema bancario, ma con procedure più complesse e lente. In molti casi il sistema del c/c con la posta facilita e rende più sicura la trasmissione di denaro se i corrispondenti sono ambedue correntisti postali. Inoltre è il sistema favorito negli scambi postali fra corrispondenti che non si conoscono personalmente a causa delle garanzie che offre.  Il c/c postale, per le facilitazioni attualmente apportate dall'informatica anche nelle Poste, può essere utilizzato in tempo reale.

 

CONTRABBANDO – Sostantivo - Traffico illegale di merci e cose protette dallo Stato, effettuato da persone in violazione delle norme imposte dal regime politico/commerciale della nazione. A parte la spedizione di valuta estera o altri beni cartacei proibiti (tra cui anche i francobolli da o per alcune destinazioni) in storia postale il contrabbando si riferisce quasi esclusivamente al trasporto ed allo scambio di posta fuori del canale pubblico, senza autorizzazione specifica delle autorità postali, che fin dal 1720 nell'area Italiana fu rivendicato dallo Stato. La privativa dell'Amministrazione pubblica sul trasporto della posta fu motivata all'origine dal controllo da effettuare su coloro che sapevano scrivere e quindi su coloro che potevano scambiare idee ed ideologie, ma poi si trasformò, nel corso del 1800, in un vero e proprio lavoro al servizio della comunità. Nessuno poteva trasportare posta al di fuori dell'Amministrazione pubblica senza una autorizzazione o una concessione (salvo piccole eccezioni occasionali) e chi lo faceva, era considerato contrabbandiere postale ed era perseguito a norma di legge. Se nel 1720 i contrabbandieri di posta erano la maggioranza in quanto il servizio pubblico era insufficiente, con l'andare del tempo e con l'incremento degli addetti postali e delle vie postali coperte dal servizio pubblico, il contrabbando andò gradualmente scemando fino all'inizio del nostro secolo. Dopo il 1910, in conseguenza a gravi attriti con piccole imprese di trasporto, lo stato ammise trasporti di posta effettuati da privati autorizzati (Recapito Autorizzato - Regolarizzato tra il 1913 ed il 1926) che in buona parte risolse il problema della posta cittadina, la più contrabbandata fra tutte. Anche la posta trasportata dai corrieri merci, più veloce e sicura di quella movimentata dal sistema pubblico durante il secolo scorso ha nel tempo un nuovo assetto. Oggi il contrabbando postale praticamente non esiste più, ma le vicende che accaddero nel corso del tempo per trovare un sistema regolamentato, sono l'oggetto di numerose collezioni di storia postale e di studi filatelici. Oggi la tendenza generale è ovunque nel mondo, quella di trasformare il trasporto postale al servizio delle comunità in una impresa privata ma di interesse pubblico quindi difesa da leggi dello stato, che produce utili e che, per eliminare e combattere il contrabbando ancora residuo o le eccezioni sempre possibili, deve lavorare in regime di concorrenza con i migliori prezzi, con un’ottima qualità media del servizio e con un grande ventaglio di servizi offerti.

 

CONTRAFFARE – Verbo - Riprodurre un oggetto in modo da farlo somigliare all'originale e rendere cosi' difficile il suo riconoscimento. La contraffazione in filatelia è stata per molti un'arte ed i trucchi ed i falsi, creati anche da persone geniali, hanno sempre reso difficile la vita alle Poste e ai collezionisti e fatto fiorire l'industria della perizia. Le Contraffazioni di francobolli, inizialmente destinate ad imbrogliare la posta per evitare o ridurre il costo delle spedizioni postali, sono poi state studiate e scoperte dai filatelisti e dalle autorità postali e sono oggetto continuo di attenzione da parte della polizia po- stale, e degli specialisti di filatelia. I falsari di francobolli, essendo i francobolli equivalenti a denaro, sono perseguiti dalla legge come se stampassero moneta falsa ; recentemente, proprio per ridurre i rischi legati alla circolazione di F. falsi, le contraffazioni sono state realizzate più per la filatelia che per il consumo postale. I falsi per frodare la posta passati regolarmente nelle maglie dei verificatori postali e non scoperti, sono oggetto di attivo e pregiato collezionismo. Si conoscono pochi casi in cui la contraffazione non sia stata scoperta per la perfezione della falsificazione (De Sperati); nella stragrande maggioranza dei casi i falsi sono stati sempre scoperti in quanto nelle contraffazioni esistono sempre piccoli errori o varianti dall'originale che permettono a periti e specialisti di scoprire l'inganno (o anche il pregio del falso). Le attuali contraffazioni realizzate con tecnologie fotostatiche moderne sono molto frequenti, tanto da far perdere interesse a questi francobolli in quanto sono  definibili più come imitazioni che falsi. Se però il falsario introduce nella realizzazione di falsi metodi di stampa aggiornati e carte filigranate prodotte in similitudine a quelle filateliche esitensti o del passato, scoprire le contraffazioni è un’impresa anche da parte degli specialisti. Per far comprendere meglio questo concetto, ricordiamo ad esempio che la falsificazione del Gronchi rosa è seriamente avvenuta dal 1961 in poi almeno 10 volte ma se le prime contraffazioni sono facilmente scopribili, le più recenti, prodotte successivamente al 1992, sono in alcuni casi così ben fatte da indurre molti periti a rinunciare alle analisi e da indurre molti commercianti a non garantire gli esemplari venduti. Per questo motivo le perizie su questo francobollo effettuate prima del 1992 sono considerate sempre accettabili, mentre quelle successive contengono sempre qualche dubbio.

 

CONTRASSEGNARE – Verbo - Apporre dei segni convenzionali dal preciso significato su documenti, scritti, posta, oggetti, in modo che colui che appone il segno o altri, a conoscenza del significato dei segni, possano ritenersi avvisati di qualche fatto o riconoscere più facilmente e velocemente gli oggetti contrassegnati (sigle di proprietà, correzioni di bozze, tipi di corrispondenze divisi a gruppi ecc.). Nel lontano passato postale era uso contrassegnare la posta anche presso gli uffici postali, in modo da riconoscere ad esempio quella che aveva il porto già pagato da quella che doveva ancora pagarlo. In periodo prefilatelico quando non esistevano ancora i bolli, si usava contrassegnare le lettere anche con diciture di provenienza o con altre sigle per inoltrale con precisione.

 

CONTRASSEGNO – Nome proprio - Spedizione di merci, documenti, lettere o altro da consegnare ai destinatari solo contro un pagamento immediato in denaro da incassare attraverso il corriere o il latore dell'invio. Il servizio postale pubblico ha istituito il servizio di contrassegno per lettere e pacchi fin dal 1890, contro il pagamento di una serie di tariffe particolari, e si occupa di incassare l'ammontare della cifra scritta dal mittente sull'involucro (se il destinatario paga) e di far pervenire dopo qualche tempo l'incasso al mittente in genere a mezzo vaglia postale o se possiede un conto con la posta, sul c/c a lui intestato (tariffe postali differenziate). Gli invii postali contrassegno contengono in genere valori o prestazioni di lavoro e sono perciò considerati invii pregiati che devono essere descritti ad ogni passaggio. La posta contrassegno ha sul frontespizio segnalato a chiare lettere l'ammontare che il postino deve incassare, ha una speciale etichetta triangolare che la contraddistingue ed etichette di raccomandazione (fino al 1998 di colore giallo tratte da un bollettario particolare - attualmente sono identiche a quelle delle raccomandate) che indicano al sistema di ricerca delle corrispondenze tardate o perdute la numerazione della spedizione. Gli invii di questo tipo non sono molti ed il servizio si sta lentamente spegnendo per la lentezza dei rimborsi e la fiscalità delle Poste : in conseguenza gli invii contrassegno sono particolarmente ricercati dai collezionisti. Per incrementare l’uso del servizio e velocizzare i trasferimenti di denaro, dal 1.6.1995 è stato anche istituito il servizio Contrassegno celere (Postacelere Interno Contrassegno) con tariffa apposita.

 

CONTRATTO – Sostantivo - Accordo in genere scritto ma anche verbale concluso fra due contraenti in relazione ad una cessione di beni o ad un lavoro, le cui clausole devono essere rispettate da ambo le parti, pena la sua decadenza. Anche le spedizioni postali definiscono tacitamente un contratto : lo speditore si impegna a pagare le tariffe vigenti e le Poste devono portare gli invii a destinazione. Se questo contratto viene violato sono previste sanzioni  per ambedue i contraenti (tassazioni, distruzione, rimborsi ecc.). Tale situazione è stata resa palese su alcune corrispondenze connesse ai nuovi servizi accelerati che richiedono speciali garanzie tariffarie e di velocità di consegna : sulle prime etichette adesive da applicare alle lettere ed ai pacchi del Cai post, esisteva la dicitura "Contratto n...." che indicava che contro il pagamento di una tariffa piuttosto elevata doveva verificarsi una consegna certa entro un’ora o una data stabilita. Se ciò non avveniva, dimostrando il mancato arrivo o il ritardo, o interveniva un’assicurazione (caso di perdita dell’invio) o veniva effettuato un rimborso dell’ammontare tariffario detratto della tariffa dell’invio come se fosse stato effettuato per via ordinaria. Questa situazione è tuttora valida anche se da tempo le etichette non contengono più la parola “Contratto” perché queste spedizioni sono tuttora condizionate al pagamento di tariffe elevate contro certezza e tempi stabiliti di consegna.

 

CONTRAVVENZIONE – Sostantivo – Sinonimo di multa, pagamento  di un ammontare per aver violato una norma pubblica, secondo le disposizioni di un regolamento. Il mancato rispetto di norme e divieti, se rilevato dall'autorità pubblica, è perseguito con u verbale e con una punizione, la contravvenzione, in genere assolta in denaro. La tassazione postale quando esisteva (fino al 1998), equivaleva ad una contravvenzione alle regole postali in quanto prevedeva il pagamento del doppio del mancante, non solo il mancante.  Oltre a questa osservazione che riguarda gli utenti postali esistono numerosi motivi per elevare contravvenzioni postali che interessano i gestori e i lavoratori della Posta. Le contravvenzioni postali espresse in modulari appositi sono elevate per irregolarità nella conduzione del servizio e vengono in genere risolte con l'applicazione di segnatasse sugli speciali moduli dell'amministrazione postale che la descrivono, pagati dai funzionari colti in difetto. In mancanza di segnatasse sono anche stati applicati francobolli correnti, creando così numerosi oggetti postali insoliti, adatti al collezionismo. Il loro ritrovamento è possibile se gli impiegati postali puniti hanno fatto uscire dalle Poste le contravvenzioni da loro pagate o se gli archivi postali sono stati depredati o eliminati. Il possesso di questo materiale poneva fino a qualche tempo fa  qualche problema perché si tratta di materiale riservato la cui responsabilità di conservazione era delle Poste, ma da quando le Poste sono state privatizzate non ha più senso in quanto la nuova gestione non ha mantenuto gli archivi ereditati e non ha tempo da perdere per correr dietro a piccole ed insignificanti cose di un passato ormai morto. In conseguenza nel recente sono comparsi sul mercato molti documenti di questo tipo che hanno abbassato il livello della loro rarità e che quindi interessano sempre meno.

 

CONTROLLORE – Nome proprio - Persona addetta al controllo e/o alla verifica di lavori, pagamenti, biglietti, esecu-zioni, doveri ecc. Nell’attuazione del servizio postale sono sempre esistiti alcuni impiegati addetti ai controlli ed alle verifiche sull'applicazione delle norme e dei doveri postali che abitualmente sono denominati Verifica-tori. Queste figure professionali raramente entrano in contatto col pubblico perché lavorano all’interno del sistema esaminando il lavoro del personale, la posta (a campione) e l’applicazione delle norme ; hanno l'autorità di applicare sanzioni alle corrispondenze in difetto ed il potere di censurare e punire il lavoro imperfetto o errato di altri addetti alle poste. Il lavoro dei verificatori si effettua specialmente nei centri di raccolta delle corrispondenze in partenza ed in arrivo o anche visitando a turno i vari uffici postali. Nel passato (1890/1920) i verificatori avevano anche l’uso di un bollo lineare con la dicitura “Il verificatore” che poteva esser utilizzato come annullatore e in tempi più recenti (fino al 1980) disponevano anche di un bollo circolare all’interno di un proprio ufficio ove giungevano a campione corrispondenze già lavorate provenienti da vari uffici operativi. Negli ultimi anni il lavoro dei verificatori è più riservato, è stato ridotto il loro numero e si occupano prevalentemente di questioni normative e amministrative interne alle Poste.

 

CONTROPUNZONE – Nome proprio – Parte meccanica delle vecchie macchine da stampa dei francobolli che si contrapponeva al punzone per permettere un sicuro contatto della carta con la matrice di stampa.

 

CONVALIDARE – Verbo -  Dichiarare valida, avvalorare qualcosa, p.es. un documento, una affrancatura, una dichia-razione attraverso un controllo ed eventualmente con l’emissione di un altro documento. Su alcune corrispondenze prefilateliche tassate e successivamente ritassate o detassate, i segni delle modifiche o del ripristino della tassazione originaria effettuate con barrature a penna è il segno del controllo avvenuto e quindi della convalida della tariffa o delle variazione apportata per il giusto paga-mento del trasporto della corrispondenza. Le convalide hanno applicazione anche in documenti postali più recenti come ad es. la Tessera postale di riconoscimento o altri simili. Sono effettuate soprattutto nel caso di documenti di riconoscimento e amministrativi dalla durata temporanea e nel caso di pagamenti che devono esser controllati.

 

CONVEGNO – Sostantivo – Luogo e tempo deputato all'incontro di persone per scambiare idee, scritti, o anche per far mercato di oggetti inerenti una specifica materia. I convegni filatelici indetti in qualche luogo per breve tempo sono le più frequenti possibilità di incontro tra filatelisti, tra mercanti e collezionisti per scambiare opinioni e materiale. Affiancano spesso altre manifestazioni filateliche (mostre e concorsi) che avrebbero minore interesse se non presentassero anche la possibilità di comperare e vendere materiale. A parte casi speciali di mostre straordinarie o di concorsi internazionali, i convegni che le accompagnano sono liberamente aperti al pubblico e rappresentano in Italia l'espressione più viva della vita filatelica nazionale poiché attirano molti filatelisti che spesso si incontrano solo in quelle occasioni. In molte regioni e città vengono indetti a cadenze fisse  (p. es. ogni domenica, una volta al mese o all’anno) convegni commerciali, senza altre manifestazioni annesse, solo per incrementare incontri e scambi locali.

 

CONVENZIONALE – Aggettivo - Conforme a quanto convenuto tra due o più parti. In campo storico postale è riferibile ad un tipo di assicurazione di recente adozione e di ancor più recente abrogazione in Italia, detta appunto "convenzionale" , adatta a contenere documenti e non valori, che, contro una tariffa relativamente modesta forniva ai corrispondenti la certezza di un trasporto postale protetto e garantito, essendo ogni passaggio di mano dell'invio "descritto", ossia registrato. Vedi "Assicurata convenzionale".

 

CONVENZIONE – Sostantivo - Accordo scritto tra due parti che accettano clausole e condizioni per ottenere uno scopo comune. Nel campo postale le Convenzioni postali interstato obbligano le due nazioni firmatarie allo scambio delle corrispondenze secondo determinate regole concordate. Nel corso dei due ultimi secoli molte nazioni si sono accordate attraverso le Convenzioni per trasferire da una amministrazione postale all'altra le corrispondenze internazionali, dividendosi secondo regole precise l'ammontare dell'incasso delle affrancature e degli altri diritti postali pagati in una sola ma lavorate in parte anche in altre e nella nazione ricevente, ciascuna delle quali deve avere il pagamento proporzionato al lavoro eseguito. L'epoca delle convenzioni postali iniziato tra il 1830/40 fu per l'Italia importantissimo, poichè pose i Regni ottocenteschi esistenti sul nostro attuale territorio in rapporto con tutte le grandi potenze europee nel momento della formazione degli stati moderni (1800 - 1875). Il terreno comune su cui dal 1875 si studiarono e si stipularono le convenzioni postali interstato è il Consesso delle Nazioni Unite, in una delle sue sezioni più antiche, l'UPU con sede a Berna, Svizzera. A parte accordi interstato particolari risolti anche in passato direttamente tra controparti amiche, l’Upu ha facilitato l’incontro di parti distanti o nemiche tra loro, ha dipanato controversie, appianato irregolarità negli scambi postali e ha  stabilito le regole generali sovrannazionali, da tutti accettate, per lo scambio delle corrispondenze internazionali. A partire dal 1990 con la trasformazione di molte amministrazioni postali pubbliche in società per azioni private, l’importanza dell’UPU è certamente scemata, ma  restando le amministrazioni postali così trasformate dipendenti dai ministeri delle Telecomunicazioni dei singoli stati, le questioni generali sono ancora trattate dall’UPU stessa.

 

CONVERSIONE – Sostantivo - Trasformazione di una cosa in un'altra dallo stesso significato concettuale ma sopratutto del medesimo valore. A parte la conversione delle unità di misura che ha spesso contrapposto civiltà e culture, la conversione più importante nel settore postale e filatelico è riferibile alla trasformazione di una moneta in un'altra. Ciò è specialmente importante nel caso di invii postali assicurati con valore dichiarato normalmente espressi in moneta della nazione speditrice (ove accettati). La conversione convenzionale riconosciuta uni-versalmente in regime internazionale si attua con una unità di conto teorica detta D.T.S. (Droit de Tirage Special) che per ogni moneta ha un equivalente, frutto di un calcolo fatto dalle banche centrali delle nazioni economicamente più forti, in relazione al cambio ufficiale delle loro stesse monete, seguito giorno per giorno da speciali uffici finanziari in ogni nazione e che viene periodicamente aggiornato. In tempi precedenti (fino al 1950 circa) la trasformazione era effettuata con gli stessi criteri ma in Franchi Oro, avendo allora questo metallo un prezzo convenzionato da accordi internazionali. Questo sistema fu superato perchè i paesi produttori di questo metallo prezioso condizionarono fortemente il valore convenzionale. Per maggiori dettagli vedi la voce "Assicurata Internazionale".

 

COPERTA – Sostantivo -  Panno soffice e caldo che serve per coprire o proteggere. In similitudine, in gergo postale e collezionistico è un foglio di carta piegato idoneamente che avvolgeva molte lettere del periodo prefilatelico, quando le buste non erano ancora state inventate. Sulla Coperta era scritto l'indirizzo, i dati di destinazione e le annotazioni di viaggio e su di essa si compivano le operazioni di chiusura ; raramente serviva per le comunicazioni scritte. Moltissime lettere spedite da persone ricche del passato (la carta costava proporzionalmente di più di oggi) erano così "coperte" e protette alla vista ed all'apertura e solo su di esse si possono trovare, ma non sempre, le tracce postali della spedizione. Essendo nate prima dell’invenzione dei bolli il problema che spesso pongono allo studioso è la loro datazione in quanto in molti casi le coperte sono state separate dai contenuti epistolari che invece erano abitualmente datati. La data può però esser talvolta ricostruita o conoscendo l’archivio di provenienza o per la presenza di qualche annotazione presa dai destinatari, in arrivo, che appare talvolta sui risvolti delle coperte.

 

COPIA – Sostantivo - Riproduzione simile ad un originale con il quale però non si può confondere per qualche caratteristica fisica palese (p. es il materiale). Se la copia è talmente simile all'originale e non è dichiarata tale, colui che l'ha prodotta è un falsario che può spacciarla per l'altra. I francobolli falsi sono copie quanto più possibilmente simili agli originali che ingannano facilmente i non esperti e coloro che non dispongono di originali di confronto. Si intende come copia conforme una copia firmata da persona di legge che garantisce l’assoluta identità con l’originale. Il miglioramento delle macchine fotostatiche di riproduzione tende oggi a produrre copie perfette anche a colori di documenti e di francobolli, ma si tratta sempre di copie in due dimensioni e non in tre perché è assai poco probabile che anche il materiale (spessore - terza dimensione) su cui viene effettuata la fotocopia sia esattamente identico a quello dell’originale.

 

COPPIA – Sostantivo – Insieme di due cose unite in qualche modo tra loro. In filatelia indica due francobolli ancora uniti per uno dei lati. Le coppie possono quindi essere verticali od orizzontali. L'importanza delle coppie sta nel fatto che due francobolli uniti, ancora con l’unione integra, mostrano come furono prodotti e possiedono se non tutti i lati almeno uno ancora in perfetto stato originale.

 

COPRIRE – Verbo - Mettere una cosa sopra un'altra o per proteggerla o per nasconderla. Alcuni francobolli sono stati coperti con altri o per ignoranza (p. es nell’uso degli interi) o per aggiornare la validità di quelli superati dal tempo o anche per nascondere qualche errore. Quest’ultimo caso in genere è fatto d’ufficio dalle Poste per coprire un francobollo sbagliato come accadde per il famoso Gronchi Rosa nel 1961. La copertura di valori superati da regimi politici servì in momenti delicati e difficili della nostra storia per utilizzare supporti postali andati fuori corso. La copertura di francobolli con altri nasconde in genere qualcosa ed è sempre bene sollevare il francobollo applicato sopra per vedere che cosa c'è sotto ; spesso si scopre qualche bella storia da raccontare nelle collezioni.

 

CORICATO/A – Aggettivo – Sinonimo di sdraiato.  Utilizzato in filatelia per indicare una posizione di filigrana nei francobolli, quando lo stesso francobollo fu prodotto sulla stesa carta ma inserita nella macchina da stampa in modo diverso. Se ciò avvenne, esistono francobolli con filigrane  i cui disegni sono disposti in posizioni diverse rispetto al dritto delle vignette. In genere i francobolli italiani con filigrana coricata sono più rari dei normali, ma in qualche raro caso alcuni francobolli furono stampati tutti appositamente con filigrana coricata. Ciò avvenne per produrre lo stesso francobollo con un altro tipo di macchina da stampa, avente altre caratteristiche di accettazione della carta, o per creare nuove confezioni di vendita (francobolli per macchinette). In quest'ultimo caso i francobolli con filigrana coricata sono del tutto normali.

 

CORNICE – Sostantivo – Contorno contenitivo di una figura, di un quadro, di un disegno ecc.. Nei francobolli è quella parte del disegno che delimita la vignetta e che si trova più vicina alla dentellatura. Può mancare ma normalmente esiste e impegna una piccola parte della superficie del francobollo. Se decorata può assumere dimensioni ragguar-devoli, ma quando esiste, ha in genere lo spessore di un filetto che delimita la vignetta. Alcuni francobolli non la possiedono affatto, nemmeno sottintesa, poichè il disegno è ad esempio disteso su due o più francobolli contigui (Dittici – blocchi mosaico ecc.) o perché la grafica non impone una linea di contenimento del disegno.

 

CORNO – Nome proprio – Protuberanza di materiale biologico duro sulla testa di alcuni animali talvolta usata per manufatti umani. In forme modificate e non reali il corno è divenuto il simbolo della Posta essendo stato utilizzato come strumento sonoro per segnalare con grande strepito l'arrivo del corriere postale nelle città in periodo prefilatelico e antico. Il corno di posta è ricordato su molti francobolli e su moltissimi bolli postali italiani e del mondo intero. Oltre ad esser divenuto uno strumento musicale complesso, era all’origine una specie di trombetta ricurva, ricavata da un corno animale, monotonale, tenuta a tracolla dal corriere postale o dal conduttore delle diligenze postali che la suonavano lungo il percorso per annunciare il loro passaggio o il loro arrivo e per radunare la gente in qualche luogo di fermata (piazze lungo il percorso o poste di cambio cavalli) per consegnare o caricare merci e posta e, in relazione al mezzo di trasporto, per far salire o scendere passeggeri.

 

CORONA – Nome proprio – Cerchio decorato talvolta prezioso da porre in testa, abitualmente scelto come simbolo del potere regale. Come tale in Italia nel periodo monarchico fu anche scelto, in forma stilizzata, come disegno della filigrana per la carta filatelica e per altre carte di stato. A parte eccezioni involontarie (bordi di foglio) tutti i francobolli italiani dal 1863 al 1947 hanno filigrana a tappeto di Corone (una per esemplare) detta “Corona”, poi sostituita da filigrana a tappeto di ruote prodotta in tre tipi, detta “ruota alata” e successivamente (dal 1955/6) dalla filigrana a tappeto di stelle nata in quattro tipi, detta “stelle”.

 

CORPO – Sostantivo - Parte centrale e principale di una unità composta da più parti secondarie Il tronco di un uomo), ma è anche una unità complessiva comprendente ogni appendice o derivazione ad essa collegate (un uomo completo di tronco e arti). In altri intendimenti il Corpo, o alla latina, un “corpus”, è anche una massa di oggetti o di persone che formano una unità o ancora, nel caso della dell’arte, della filatelia, della letteratura ecc, è una collezione di francobolli o di quadri, libri, pubblicazioni ecc. dedicate ad un argomento unico che rappresentano il complesso o la parte principale della collezione stessa. Parola multisignificato e poliedrica usata anche in filatelia per indicare fondamentalmente la parte centrale, più importante di una collezione. Se riferita ad un solo francobollo indica la parte centrale del quadrettino di carta (escluse le propaggini, ossia i dentelli).

 

CORRIERE – Nome proprio -  Persona o impresa che trasporta qualcosa per conto terzi. Ancora oggi ma sopratutto nel passato, quando la posta non era in privativa di Stato, i corrieri postali erano numerosi ed attivissimi e percorrevano a rischio della vita le insicure ed incerte strade del mondo. I corrieri espressi erano quelli inviati appositamente da un mittente ad un destinatario per consegnare una sola lettera. Col passare del tempo, a partire dal 1500, alcuni corrieri trasformarono l'occasionalità in professione e crearono imprese di trasporto postale composte da più corrieri in successione per andare sempre più lontano con sicurezza, passando di mano in mano e senza sosta le corrispondenze su percorsi stabiliti. Le Famiglie italiane dei Torre e Tasso ebbero il primato europeo di questi trasporti organizzati e per questo merito ebbero anche il riconoscimento di possedere uno stato e di emettere francobolli in proprio fino alla fine del secolo scorso. Solo col 1700 la privativa di stato si sostituì lentamente ma sicuramente il libero agire dei corrieri postali e laddove ebbero ancora esistenza, dovevano disporre di una apposita autorizzazione dallo stato e pagare diritti di privativa per poter fare i professionisti del trasporto postale. Attualmente in Italia i corrieri postali privati non esistono più, non ci sono più diritti di privativa se non quelli dello Stato che lo vantano nei riguardi delle Poste Italiane spa. I corrieri ancora esistenti, molti in verità, si occupano prevalentemente di trasportare pacchi e merci e, occasionalmente ma non professionalmente, anche comunicazioni scritte pareggiabili a posta solo se sono al di sopra dei limiti di peso (oltre i 349 gr.) stabiliti per la concessione in esclusiva dal Ministero delle Telecomunicazioni alle Poste Italiane spa.

 

CORRISPONDENZA – Sostantivo – Termine generico per indicare delle comunicazioni scritte. Qualsiasi messaggio scritto, aperto o chiuso trasmesso per corriere postale o con la Posta è definibile come corrispondenza. E' un termine che non specificando il genere di invio effettuato può esser molto utile in letteratura per indicare "qualsiasi tipo di invio".

 

CORRISPONDENTE – Aggettivo e sostantivo – Come aggettivo non ha particolari significati filatelici o postali ma come sostantivo indica una persona che corrisponde o che è in relazione in qualche modo con un'altra. I corrispondenti nell’intendimento postale e filatelico sono persone lontane che si scrivono per scambiarsi opinioni, notizie e merci. Se sono filatelisti si scambiano corrispondenze anche per inviare materiale da vendere o barattare o si scrivono solo per affrancare le corrispondenze con francobolli da conservare su busta, avviando quel filone di corrispondenze, dette provocate, altrimenti introvabili nella posta quotidiana.

 

CORRUGATO/A – Aggettivo - In genere si riferisce ad una superficie non liscia, segnata da pieghe e/o righe che creano delle asperità. La superficie della carta in relazione al risultato voluto dal fabbricante ha rughe o delle pieghe più o meno minuscole, talvolta invisibili ad occhio nudo, che stabiliscono l’adattabilità a certi impieghi o ad altri. La carta di buona qualità senza difetti, molto rugosa e spessa è per esempio adatta alla pittura mentre quella molto liscia è più adatta alla stampa. La carta dei francobolli sia filigranata che patinata deve trovare un equilibrio tra rugosità e perfetta planarità in quanto se per la stampa è meglio che sia molto liscia e piana, per la bollatura deve esser lievemente rugosa. Questo equilibrio è difficile da ottenere e le sue piccole variazioni hanno sempre fornito sorprese filateliche : infatti se la carta è troppo liscia e la superficie è lucida (p.es. carta patinata a grana fine o finissima, gli inchiostri di bollatura non possono penetrare ed è sufficiente sfiorare i francobolli con della carta o con le dita per far scomparire le impronte dei bolli ; se invece è troppo rugosa o realizzata con granatura più grossa (comunque non percettibile dall’occhio umano), la penetrazione degli inchiostri di bollatura è buona, ma la stampa risulta non troppo precisa perchè i dettagli più piccoli delle vignette si possono perdere. Attualmente si è trovato un sistema per favorire ambedue le esigenze : la carta viene prima lisciata molto e le superfici dei fogli vengono resi complanari, poi la superficie da stampare viene raschiata per renderla lievemente opaca e più ricettiva sia della stampa che degli inchiostri di bollatura. Tale carta è denominata “Matt” ed è in uso nella produzione filatelica italiana dal 1993.   In qualsiasi caso piccole rughe, pieghe, righe, avvallamenti della superficie di stampa invisibili alla vista possono provocare della carta filatelica piccoli difetti di stampa (piccole mancanze di stampa, scomparsa o modificazione delle minuscole scritte ai piedi delle vignette) mentre grandi rugosità e pieghe, sfuggite ai controlli provocano difetti non voluti ma importanti di stampa (p.es. pli d’accordeon) che rendono i francobolli varietà pregiate.

 

CORSA – Sostantivo - Parola dai molti significati prevalentemente sportivi, ma se connessa con trasporti (anche postali), indica viaggi ripetitivi su percorsi fissi  spesso di andata e/o ritorno. Per le ferrovie per le linee di navigazione e di conseguenza per la posta che utilizzò quei mezzi di trasporto, la corsa ascendente indicava  l’andare e la corsa discendente il tornare dei treni o delle navi tra due località capolinea. Per il servizio postale furono nel passato importanti i bolli utilizzati durante i viaggi degli ambulanti : la corsa ascendente o discendente è riconoscibile sui bolli postali ambulanti in relazione alle sequenze dei nomi delle località collegate, contenute nelle diciture nel bollo stesso. In questi la località di partenza della corsa precede sempre quella di arrivo mentre nel viaggio di ritorno il bollo viene sostituito con un'altro con diciture invertite. Il bollo ambulante Torino - Aosta, indica una corsa ascendente che parte da Torino (o da una località tra Torino ed Aosta), mentre il bollo Aosta - Torino, corsa discendente, dice che la corrispondenza partiva da Aosta (o da una località tra Aosta e Torino). In altri casi meno recenti, i bolli utilizzati portavano nelle scritte della corona anche un numero (sovente tra parentesi) che aveva riferimenti sulla direzione della corsa (se dispari la corsa era ascendente, se pari discendente) e in casi alle origini del sistema anche delle lettere maiuscole (A - andata e B - ritorno). In qualsiasi caso la corsa ferroviaria o marittima postale per tradizione è detta ascendente quando parte dalla località da cui fu originariamente istituito il servizio (in genere la località di maggiore importanza tra le due o le tre riportate nel bollo) o che fa per il mezzo di trasporto da centro logistico e di comando. Viceversa e' per la corsa discendente.

 

CORSIVO – Nome proprio o aggettivo. Si riferisce quasi esclusivamente ad un modo di scrivere e definisce una scrittura caratterizzata dall'assenza quasi totale di lettere maiuscole (solo nei capoversi). La scrittura a mano in genere è corsiva, o come si dice sostantivando l’aggettivo, in corsivo inclinato o diritto. In un altro significato “Il Corsivo”, che deriva da una scrittura affrettata, è il nome di uno scritto compilato all’ultimo minuto da un giornalista, in genere un opinionista, o anche un breve articolo che propone opinioni su fatti recentissimi e che apre il giornale o precede in posizione fissa gli altri articoli. Anche i giornali filatelici hanno “il corsivo” che apre il giornale o la rivista e presenta l’opinione del direttore, solitamente un filatelista attento ed informato. 

 

CORSO – Sostantivo – Oltre ad altri significati che non interessano, in gergo postale è sinonimo di movimento. In genere i francobolli e le corrispondenze hanno corso quando possono muoversi rispondendo alle prerogative del contratto postale e non hanno corso quando uno degli elementi del contratto postale non è rispettato. Possono anche non avere corso quando è impossibile, per qualsiasi causa, il loro inoltro. I francobolli sono in corso quando sono autentici e sono usati nel periodo di validità. La possibilità di porre fuori corso le corrispondenze è riservata all'auto-rità postale per motivi noti e importanti (guerre disastri ecc.) e si attua in genere apponendo un bollo lineare con dicitura "Fuori corso" "Tolta di corso" o similare che spiega il ritorno al mittente ma non specifica il perché. Se la dicitura “in corso” è riferita a francobolli, significa che gli esemplari sono validi per l'affrancatura delle corrispondenze. I Francobolli fuori corso sono esemplari la cui validità è terminata con decreto ministeriale e che non possono più esser utilizzati nelle affrancature. Chi li utilizza ugualmente incorre nelle sanzioni previste dal regolamento postale : in passato il destinatario doveva pagare una tassa pari al doppio del valore dei francobolli fuori corso applicati, attualmente non esistendo più la tassazione (dal 1998), la corrispondenza può esser inviata al macero senza spiegazioni.

 

CORSO PARTICOLARE – Nome proprio – E’ il nome di un istituto postale risalente al 1845 circa nel regno di Sardegna ed ereditato dal regno d’Italia che consente ai privati autorizzati di trasportare, non professionalmente, piccoli quantitativi di posta in proprio. E’ stato eliminato nel 1998 con la trasformazione delle Poste in spa. Chi fino ad allora voleva trasportare la propria posta fino a destino, doveva presentarsi all’ufficio postale più vicino alla sua abitazione, pagare il porto della lettera e richiedere l’immediata restituzione, specificando la sua volontà di trasportarla in proprio. Le poste applicavano il bollo lineare “in corso particolare” per indicare che il porto era pagato, che non si sarebbe occupata del trasporto e che quindi non sarebbe stata responsabile della possibile perdita o scomparsa dell’invio. L’origine di questo modo di dire risale al 1819, con l’invenzione dei Cavallini nel regno di Sardegna sui quali, in filigrana, si poteva leggere “carta postale bollata in corso particolare per pedoni ed altre occasioni” che consentiva a chiunque di portare lettere  scritte su questa carta venduta dalle poste ad un prezzo che comprendeva il costo della carta stessa + il diritto regio sul trasporto della posta. Tra il 1845 ed il 1855, le poste sarde inventarono anche un bollo (Corso particolare – Genova) utilizzato solo a Genova che consentiva a tariffa di 5 c. (contro i 20 delle lettere fuori distretto) di trasportare in proprio le corrispon-denze dirette all’estero per via di mare, raggiungendo le navi all’ormeggio che stavano per partire. Questo secondo riferimento innescò l’avvio del corso particolare su tutta la nazione che fu recepito anche dal regno e dalla repubblica d’Italia fino al 1998. L’istituto del corso particolare, ossia la concessione di una autorizzazione a trasportare posta in proprio pagando un ammontare pari alla tariffa postale corrente (trasporto in proprio) o a un diritto (trasporto in proprio di grandi quantità o per conto terzi) è all’origine dell’istituto del Recapito autorizzato che per decenni (dal 1913 al 1999)trasportò quantità enormi di posta fuori del canale pubblico.

 

CORTO – Aggettivo – Riferito a corpi e oggetti indica  genericamente una breve misura di lunghezza. In filatelia in genere è riferito ai margini o ai dentini di francobolli che sono più corti del normale e che privano l'esemplare della sua completezza e perfezione. Un francobollo corto o con qualche dente corto, non è perfetto e vale meno di uno completo o con i denti perfetti.

 

COSMONAUTICA – Nome proprio -  Scienza che studia e permette i voli spaziali di macchine ed uomini, divenuta realtà a partire dal 1957 e che è in attuale sviluppo. Originata sopratutto per motivi bellici in Germania, è stata sviluppata dall'Unione Sovietica, dagli Stati Uniti, dalla Francia, dall'Unione delle nazioni Europee, dalla Russia e dal Giappone per la conquista umana dello spazio esterno, del satellite naturale della terra e per tentare di raggiungere qualche pianeta del nostro sistema solare. Anche se l'interesse militare è sempre sottinteso, oggi la conquista del vuoto cosmico ha carattere scientifico spe-cialmente nel settore delle comunicazioni, dell'astronomia e dell'industria in genere e propone sviluppi ogni giorno nuovi e insospettati. Ha interesse filatelico poichè spesso le imprese spaziali sono state ricordate con francobolli da molte nazioni (alcune direttamente interessate ai voli spaziali, altre no), e perché talvolta gli uomini sospesi nel vuoto per tempi prolungati scrivono e ricevono posta, la cosi detta posta spaziale, rara e collezionabile che è stata inserita in una classe filatelica a se stante nata nel 1985, denominata Astrofilatelia.

 

COSMOGRAMMA – Nome proprio –  Busta appartenente ad un nuovo genere di posta, quella spaziale, che ha viaggiato su navicelle spaziali da e per il cosmo. I Cosmogrammi rappresentano il sistema di comunicazione scritta tra le persone residenti sulla terra e i cosmonauti in volo spaziale a centinaia di chilometri dalla superficie terrestre e viceversa ; arrivano, partono o devono per forza transitare da una base spaziale a terra nella quale si attrezzano i razzi e le navette da e per i satelliti artificiali e le stazioni spaziali abitate da uomini e donne per lunghi periodi, e portano su di se le tracce postali della loro partenza, arrivo o passaggio nello spazio (bolli speciali, firme dei cosmonauti o degli scienziati a bordo delle stazioni orbitanti, garanzie o dichiarazioni di autenticità ecc.). Anche in tempi come i nostri in cui la tecnologia delle comunicazioni ha raggiunto perfezione e sicurezza, la privacy di una lettera chiusa in una busta è insuperabile ed è quindi è stato reso possibile per rispondere ad una delle esigenze primarie dell’uomo, lo scambio di lettere alle persone che restano per settimane o mesi sui satelliti artificiali con amici e familiari a terra. La posta spaziale non è frequente in quanto può partire e tornare solo in coincidenza di lanci o di rientri di navette spaziali di rifornimento o di sostituzione degli equipaggi di bordo che non avvengono frequentemente. Non è nemmeno molto numerosa in quanto si tratta delle lettere di 2/4 persone per volta che, tra l’altro, non devono nemmeno pesare molto per non variare troppo i parametri dei lanci e dei rientri. Anche se alcuni cosmonauti hanno scritto per motivi privati o per incarichi ufficiali, altri hanno spedito o ricevuto posta anche per motivi filatelici, ossia per ottenere un ritorno economico dalla posta ricevuta o spedita cedendola a caro prezzo al mercato filatelico specializzato. In qualche caso, in conseguenza alla richiesta filatelica, perfino le strutture postali delle nazioni responsabili dei programmi spaziali hanno organizzato spedizioni postali (anche con francobolli appositi) per il collezionismo filatelico che rappresentano più un souvenir che una vera spedizione postale. Il mercato ed il collezionismo dei cosmogrammi non è grande, ma ha affascinato numerosi collezionisti che hanno pagato molto denaro pur di inserire in collezioni specializzate qualche busta spaziale. I souvenirs postali che spesso sono stati realizzati dai cosmonauti con o senza il permesso degli Stati che attrezzarono il volo, hanno comunque la loro importanza documentaria e grande rarità e quindi entrano nelle collezioni di astrofilatelia insieme ai veri cosmogrammi

 

COTONE – Nome proprio - Pianta erbacea che cresce in climi caldi ed umidi il cui frutto è avvolto da una abbondante lanuggine le cui fibre opportunamente lavorate possono esser trasformate in tessuti e in carta pregiata. La carta dei francobolli filigranati, in tempi normali, è principalmente o esclusivamente composta da fibre di cotone sminuzzate finemente, tenute assieme da collanti animali o sintetici secondo antiche formule e tecniche inventate dai mastri cartai del passato. Vedi anche la voce "carta".

 

COUPON REPONSE – Nome proprio – Speciale oggetto postale stampato dall'UPU e non dalle Amministrazioni postali sovrane per territorio, che si acquista agli sportelli delle Poste in qualsiasi localita' del mondo e che da diritto all’affrancatura di una lettera ordinaria 1° porto per l’estero presentata agli sportelli postali nel momento del suo inoltro. Il suo nome deriva dal linguaggio ufficiale dell'Unione Postale Universale che ha adottato il francese come lingua ufficiale e la traduzione italiana è "Buono risposta internazionale". Se qualcuno desidera ricevere una risposta da un corrispondente estero senza fargli pagare l'affrancatura della lettera di risposta, acquista un Coupon Reponse e lo allega all'interno della sua corrispondenza. Se il destinatario risponde, scrive la risposta e consegna la lettera allo sportello postale più comodo nel suo paese insieme al Coupon ricevuto, senza bisogno di affrancare. Le Poste ritirano il Coupon, affrancano la lettera secondo la tariffa del primo porto semplice verso il paese destinatario, addizionali aeree comprese, se necessarie, e la inoltrano. Le Amministrazioni postali interessate al trasporto postale, successivamente, a scadenze stabilite, aggiustano i conti del dare ed avere scambiandosi i Coupon ricevuti e compensando reciprocamente le differenze.

 

C.P.M. - Vedi "Centro Postale Meccanizzato".

 

CREDENZIALE – Sostantivo – In genere si congiunge alla parola “lettera” per indicare un documento contenente il titolo e le cariche di chi la trasporta e la presenta al destinatario. Speciale lettera o involucro che contiene i documenti di riconoscimento del personale diplomatico di una nazione presso un altro stato. Non trattandosi di lettera postale, difficilmente le (lettere) credenziali sono oggetto di collezionismo.

 

CREDITO – Sostantivo - Parola dai molti significati in relazione al settore in cui si inserisce e alle parole con cui si congiunge. In campo postale ha alcuni significati importanti in diversi settori. Le Lettere di Credito p. es. erano particolari scritti che venivano emessi da banchieri medioevali e rinascimentali molto noti al mondo economico dell'epoca, affidate a uomini d'affari o a persone conosciute per presentarle come garanzia dei pagamenti sull'acquisto di merci in città diverse da quella del portatore o per ottenere denaro fresco da spendere. Erano trasportate spesso nel bagaglio di mercanti nei loro giri di acquisti, ma talvolta venivano anche spedite con corrieri appositi e fidati per le improvvise necessità urgenti di viaggiatori che nelle loro città disponevano di credito. Il secondo aspetto che ci interessa si riferisce a un particolare bollo lineare postale applicato su pochissime corrispondenze dirette all'estero nel periodo 1860 - 1900 che contiene la dicitura "Credito" accompagnata dalla parola "italiano" oppure "francese". Il lineare "Credito italiano" veniva apposto negli uffici di confine con la Francia in cui avvenivano gli scambi postali sulla prima corrispondenza del pacchetto giornaliero consegnato, se le lettere italiane erano inferiori di numero e di costo di trasporto (e/o peso e distanze) rispetto al pacchetto consegnato dai francesi agli italiani. Se il conto era negativo, ovviamente il lineare impiegato segnalava "Debito italiano". Le lettere che presentano questi bolli non sono comuni, hanno buon valore commerciale e sono ricercate dal collezionismo storico postale. Un terzo aspetto che interessa postalmente la parola “Credito” si riferisce ai Conti di Credito. Questi conti sono gestiti dal servizio di bancoposta, sono accesi da clienti postali che spediscono notevoli quantità di corrispondenze e che preferiscono pagare il servizio postale utilizzato a scadenze fisse, in genere mensili. Dal 1998, dal momento dell’abolizione delle franchigie, i conti di credito postali sono aumentati di numero in quanto tutti gli uffici di Stato e del Parastato che utilizzano la posta sono obbligati a far addebitare giorno per giorno le loro spese postali su conti di questo tipo.

 

CRITTOGRAFIA – Nome proprio  - Sistema di comunicazione scritto o verbale codificato, non comprensibile a tutti ma solo a coloro che possiedono il codice segreto, convenzionale, inventato per non far comprendere agli altri le comunicazioni. Il codice è realizzato da segni, parole, numeri, simboli ecc., da spostamenti di lettere o parole e da altri artifici anche molto complessi adatti a nascondere il vero significato dello scritto anche se la loro sequenza ha un significato compiuto. Sistema largamente usato nelle guerre passate, fonte di grandi drammi o di incredibili successi se il codice segreto del nemico era o no conosciuto, ma anche motivo di gioco tra persone tra loro associate da qualche particolare  interesse. Dato che la Crittografia tende a nascondere ad altri le comunicazioni parlate o scritte, è sempre stata vista dal potere pubblico come sospetta e le persone che se ne sono servite, se scoperte, furono sempre indagate e  controllate.

 

CRITTOGRAMMA – Nome proprio - Corrispondenza postale o privata scritta in crittografia ossia con caratteri e senso non comprensibile alla maggioranza delle persone o, seppur chiari, con significato diverso da quanto esprimono. In genere i crittogrammi sono stati spediti al coperto, ma sono stati trovati anche documenti postali aperti o a vista, come le cartoline,che mostravano apertamente l’uso della crittografia. La polizia postale ha sempre indagato su di essi per scoprire movimenti sovversivi o attentati alla pubblica quiete ma ha sempre solo evidenziato giochi di innamorati o esercizi studenteschi senza particolari pericoli pubblici. I veri Crittogrammi hanno raramente percorso le vie postali pubbliche, se lo hanno fatto furono sempre spediti al coperto o hanno utilizzato canali di trasmissione molto più riservati.

 

CROCE – Sostantivo – Segno grafico, spesso simbolico o velato, composto da due o tre linee più o meno spesse incrociate tra loro in modo ortogonale e/o diagonale. La croce cristiana è ad es. composta da due linee di diversa lunghezza incrociate ortogonalmente mentre la croce di Lorena è composta da tre linee di diversa lunghezza  incrociate due ortogonalmente ed una diagonalmente. Segni di questo tipo sono stati apposti sui frontespizi di numerose lettere prefilateliche o per invocare la benedizione di Dio sul trasporto della lettera o per indicare l’appartenenza ad un casato o a una casta. La croce nell'intendimento più comune indica sopratutto un interesse religioso o umanitario spesso anche presente su francobolli e annullamenti, ed è oggetto di collezionismo filatelico tematico specializzato (Croce Rossa, Religione, Santi ecc.).

 

CROCETTA – Nome proprio - Denominazione convenzionale del francobollo luogotenenziale d'Italia da 1/2 tornese emesso il 6 dicembre 1860 a Napoli dopo l'occupazione di Garibaldi, molto raro allo stato di nuovo con gomma, con o senza linguella, alquanto più comune su giornale. Il disegno mostra una croce bianca in campo azzurro contenuta in un cerchio con le diciture “Bollo della posta Napoletana”.

 

CROCIERA – Sostantivo - Navigazione marittima o aerea su un percorso stabilito fatta a scopo di piacere (da turisti) o di esercitazione (per compiti addestrativi da militari) o dimostrativi (dal potere pubblico). Molti storici viaggi di tipo addestrativo e dimostrativo effettuati da personale e mezzi militari italiani del passato, sono stati definiti Crociere Aeree o Marittime (C.Nordatlantica, C.della nave Italia ecc.) e i alcuni casi sono stati anche ricordati dalle nostre Poste con emissioni filateliche apposite. I francobolli così nati furono in genere utilizzati per l'affrancatura delle corrispondenze trasportate con i mezzi stessi con cui si effettuò la crociera e furono utilizzati prevalentemente dagli uffici postali di bordo. Molte altre crociere aeree e marittime italiane e di altre nazioni non ebbero emissioni filateliche proprie, ma furono ricordate con bolli creati per l'occasione e la posta trasportata ebbe segni particolari di riconoscimento che la rendono preziosa, ricercata e oggetto di collezionismo specializzato. La più famosa C. è quella compiuta dal Gen. Balbo che portò 30 idrovolanti italiani da Roma negli Stati Uniti in formazione di stormo nel 1933 (impresa colossale per il tempo). Per ricordare l’impresa furono creati ed utilizzati particolari francobolli in tre sezioni, detti trittici,che servirono solo per affrancare le corrispondenze tra-sportate con gli stessi velivoli. 

 

CRONOLOGIA – Nome proprio - Ordine di successione di fatti  e vicende in relazione al trascorrere del tempo. E' uno dei sistemi più frequenti e più corretti per seguire la filatelia nel tempo e quindi per realizzare elaborati filatelici di tipo tradizionale e storico postale. Ha minore interesse nella tematica in quanto questa classe filatelica è libera, fantasiosa e spesso indipendente dal tempo che passa.

 

CUMULATIVO/A – Aggettivo – Associabile a numerose parole come valore, prezzo, numero ecc. e quindi anche a tariffa. La tariffa postale cumulativa è quella che in un ammontare solo contiene tutte le frazioni che la compongono. P.es. la tariffa di una lettera raccomandata per via aerea per l’estero, corrisponde ad un cifra unica cumulativa che è la somma del porto ordinario per l'estero, più il diritto di raccomandazione, più l'addizionale aerea. In un intendimento più specifico la parola può anche essere riferita ad "affrancatura" in quanto talvolta un solo francobollo permette di assolvere il porto di una lettera pregiata o con servizi aggiunti, cumulando tutte le addizionali ed i diritti richiesti per il trasporto (vedi ad es. il Gronchi Rosa e altri francobolli di posta aerea o anche i tagli spesso emessi per affrancare con un solo valore le raccomandate 1° porto per l’interno).

 


 

 

il postalista