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Rubrica tematica
a cura di
Odino Grubessi

 
minerali preziosi: l'oro



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Fatta eccezione per i gas liberi nell'atmosfera, solo poco più di 20 elementi si ritrovano in natura allo stato nativo, cioè non legati ad altri elementi a formare composti; tra questi elementi troviamo metalli, semi-metalli e non metalli, con l'oro a rappresentare uno tra i metalli nativi più preziosi.


La prima emissione filatelica, con la scritta oro,
su un francobollo del 1887, ormai introvabile,
di una posta privata della Terra del Fuoco.
Museo del Fin del Mundo – Ushuaia, Argentina

L'oro, simbolo chimico Au, è la principale fonte del metallo commerciale, utilizzato soprattutto in gioielleria. Cubico. Durezza 2.5-3; densità 15.5-19.3; colore da giallo oro a biancastro; lucentezza metallica; polvere giallo oro o argentea.

Molti sono gli stati che hanno emesso francobolli con miniere d'oro, immagini dell'oro come minerale, come simbolo o come gioiello, dalla Groenlandia all'Australia.

Oro

Congo, Repubblica Democratica, 2012 – Yvert 1681

1 - Aspetto e caratteristiche.
L'oro si presenta generalmente in massa; assai raramente in cristalli ben formati mostrando generalmente rozzi abiti ottaedrici, dodecaedrici, cubici o più spesso aggregati dendritici, foliari, pepite e gruppi di cristalli arborescenti.

Oro massivo

Romania,2010 - Scott 5178
Oro dendritico

Canada, 1992 – Scott 1438
Oro

Niger, 2012 Scott n.c.
Oro con abito foliare

Messico, 2005 – Scott 2474e

L'oro viene generalmente distinto a partire dal colore, dal peso specifico e dalla evidente settilità. Il colore è tipicamente giallo in campioni puri, mentre diventa sempre più bianco all'aumentare della percentuale di argento contenuto nella struttura, oppure più rosso-arancio in campioni contenenti rame.

2 - I giacimenti
L'oro in natura si può trovare in due tipi principali di giacimenti: primari e secondari. I giacimenti primari si sono formati entro rocce eruttive in filoni quarzosi di origine idrotermale di alta temperatura o come ricche incrostazioni. I giacimenti primari vengono coltivati in Miniere a cielo aperto o in Miniere sotterranee, spesso ad elevate profondità come quelle dell'India e del Sud Africa.

Miniera a cielo aperto in Uzbechistan

Uzbekistan, 2001 – Scott 301a
  Sud Africa, miniera sotterranea
TauTona Mine - Western Deep Level 3°

Sud Africa, 1991 – Scott 806
India, miniera sotterranea
Kolar Gold Fields

India, 1980 – Scott 883

In Sud Africa il Western Deep Level della miniera Tau Tona si spinge fino a 3900 m. In India la miniera d'oro Kolar Gold Fields si spinge fino a 3200 metri di profondità. Queste miniere hanno molti problemi per lo sfruttamento dovuti all'elevato gradiente termico che si deve mitigare con il condizionamento.

I principali distretti auriferi si trovano in Sudafrica, ma miniere d'oro sono sfruttate anche in altri stati del continente africano, come Namibia, Zaire e Zimbabwe.

Oro nativo

Namibia, 1991 – Scott 688
Oro nativo

Zaire, 1983 Scott 1104
Oro nativo

Zimbabwe, 1993 – Scott 680

Sin verso la metà del sec. 19°, prima della scoperta dell'oro californiano e australiano, l'America Centro-Meridionale era la principale regione produttrice d'oro. Nel 16° sec. essa dava oltre un terzo del quantitativo mondiale, grazie soprattutto ai giacimenti della Colombia e della Bolivia.


Colombia, 1933

Colombia, 1933

Colombia – Busta diretta a Parigi, affrancata con 10 centavos "Mining Gold"

L'oro alluvionale - giacimenti secondari - è quello che si ritrova in concentrazioni di origine sedimentaria (placers) e nelle sabbie di alcuni fiumi, proveniente dall'erosione e dalla dilavazione che le acque hanno prodotto sulle rocce che hanno attraversato. Viene raccolto in pepite che si trovano nelle ghiaie e nelle sabbie. Questi depositi sono sfruttati mediante setacciamento o dragando su vasta scala.

Dragaggio su vasta scala

Nuova Zelanda, 1940 – Scott 240
Oro alluvionale

Guyana Britannica, 1934 – Scott 212

Gli attrezzi più usati per la ricerca dell'oro alluvionale sono la Canaletta, costituita da un asse di legno lungo e stretto, leggermente inclinato, provvisto di sponde laterali, e intervallato da scanalature trasversali, utilizzata con una tecnica denominata "sluicing", e la Batea.

Cercatore d'oro alluvionale

Canada, 1958 – Scott 377
Cercatore d'oro alluvionale

Finlandia, 1983 – Scott 675
Cercatore con Canaletta

Isole Falkland, 1999 – Scott 763
Cercatori con Batea

Isole Falkland, 1999 – Scott 764

La Batea consiste in un piatto abbastanza largo e leggermente svasato che viene usato per estrarre pagliuzze d'oro dalle sabbie aurifere dei fiumi utilizzando una tecnica che prende il nome di Padellaggio, con la quale, attraverso movimenti rotatori, si sfrutta la caratteristica dell'oro di essere più pesante degli altri materiali. La Batea si può vedere ancor oggi utilizzata da cercatori amatoriali in alcuni fiumi italiani, dove vengono anche organizzate delle gare di ricerca dell'oro con batea.

3 - Paesi grandi produttori d'oro. 
La Cina attualmente è il più grande produttore del mondo con una produzione di 260 tonnellate di oro.
Il Sud Africa ha perso il suo posto come numero 1 nella produzione d'oro ed è al secondo posto con una produzione di 250 tonnellate.

Gli Stati Uniti sono terzi con una produzione di 230 tonnellate di oro. L'Australia è il quarto più grande produttore di oro al mondo, con 225 tonnellate di oro. Seguno la Russia, il Canada e l'Indonesia.

4 – Usi dell'oro
Si ritiene che l'uomo abbia iniziato ad estrarre oro circa 6000 anni fa; inizialmente l'oro si usava esclusivamente come ornamento, sia femminile che maschile, e svolgeva anche una funzione di simbolo di potere e ricchezza. Antiche popolazioni come gli etruschi e gli Sciiti già fabbricavano splendidi oggetti d'oro. L'oro ha caratterizzato intere civiltà: Maya, Aztechi, Incas.

Metallurgia precolombiana Inca, Tuhuanacu

Bolivia, 1999 – Scott 792A

Circa 4000-4500 anni fa l'oro cominciò ad assumere funzioni primitive di scambio e solo dopo 2500 anni apparvero le prime monete d'oro. Nel 49 A.C. iniziò con Cesare la coniazione della famosa moneta chiamata aureo.

Anche quando la circolazione della moneta aurea fu sostituita da quella cartacea, si faceva comunque sempre riferimento all'oro per quanto concerne la sua convertibilità.

Lingotti

Sud Africa, 1986 – Scott 677

L'oro fuso in lingotti è stato posto a garanzia della moneta cartacea emessa in sostituzione di quella aurea. Un terzo di tutto l'oro del mondo è conservato nelle Banche Centrali dei vari Stati, a garanzia della moneta.