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il postalista

La forza delle donne indice

Tutte le emissioni de "Il Postalista"

 

LA FORZA DELLE DONNE
MARIAM ABU DAGGA

Di
GIOVANNA

L'EMISSIONE DE "IL POSTALISTA" VALIDA PER "AFFRANCARE" LE DONNE DALLA VIOLENZA è DEDICATA A MARIAM ABU DAGGA
by
GENOVA-GRAFICHE ErreGi

LA VIOLENZA DI GENERE IL FEMMINICIDIO (1522)
DI
CLAUDIO A NOME DEL GRUPPO FILATELIA NELLE CARCERI DI MILANO OPERA

VIOLENZA CONTRO LE DONNE
di
FABRIZIO FABRINI

11 OTTOBRE 2025 - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE E DELLE RAGAZZE: ECHI DA GAZA
Di
LORENZO OLIVERI

L’ONU PER LA SICUREZZA DI DONNE E RAGAZZE
di
MARIA GRAZIA DOSIO

LE DONNE IN AFGHANISTAN
di
ALESSANDRO BLASI e SERGIO DE BENEDICTIS

PRATO - APERTURA MOSTRA MAIL ART: STOP VIOLANCE ON WOMEN
di
DEBORAH CECCHI

RICAMI POETICI
DI

CLAUDIO A NOME DEL GRUPPO FILATELIA NELLE CARCERI DI MILANO OPERA

MAIL POETRY PROJECT
STOP VIOLANCE ON WOMEN

di
GRAZYELLA (GRAZIELLA DI GREZIA)

GIORNATA INTERNAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE– QUESTO NON È AMORE
by
Emissione filatelica MIMIT

 

11 OTTOBRE 2025 - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE E DELLE RAGAZZE:
ECHI DA GAZA

 
di Lorenzo Oliveri

La Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze è stata istituita dall'ONU nel 2011 per mettere in evidenza alcune problematiche che le future donne devono già affrontare quando sono ancora bambine, dai matrimoni precoci alla violenza.

L'obiettivo ufficiale della giornata si può riassumere in poche parole: "promuovere i loro diritti, l'istruzione, la salute e un futuro in cui possano essere libere di scegliere e contribuire pienamente alla società".

Ecco cosa hanno affermato in vista della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze rispettivamente Paolo Ferrara, direttore di Terre des Hommes Italia e Miriam Ambrosini delegata di Terre des Hommes per la Palestina:

La situazione nella Striscia di Gaza ha assunto proporzioni intollerabili, da due anni siamo a fianco della popolazione palestinese e continuiamo a invocare il cessate il fuoco immediato e l’accesso degli aiuti umanitari. Oggi però vogliamo soffermare la nostra attenzione sulle bambine e sulle ragazze che stanno pagando un prezzo altissimo. Violenze sessuali, matrimoni forzati, privazioni estreme come l’accesso all’acqua, all’igiene e alle cure mediche. La loro dignità viene erosa giorno dopo giorno. I corpi di queste giovanissime sono diventati un altro campo di battaglia e l’impegno che abbiamo preso 14 anni fa con la campagna indifesa ci impone di denunciare e agire. Proteggerle è un dovere, non possiamo abbandonare la popolazione di Gaza, stiamo compromettendo la possibilità stessa di un domani diverso per l’intera regione”.

Solo nelle ultime settimane, a Gaza City sono state colpite 4 cliniche del nostro partner Palestinian Medical Relief Society. Erano tra gli ultimi centri sanitari ancora attivi che garantivano cure primarie, assistenza materno-infantile e supporto psicologico. Siamo davanti a gravi e ripetute violazioni del diritto internazionale. Chiediamo ai governi italiano ed europei di fare quanto in loro potere per assicurare i responsabili alla giustizia attraverso tribunali internazionali e meccanismi legali; garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e adottare misure adeguate a porre fine agli attacchi continui di Israele contro i civili, le strutture sanitarie e le infrastrutture vitali.”

Secondo le Nazioni Unite donne, bambine e ragazze rappresentano oltre il 67% delle vittime.

La scarsità d’acqua aggrava ulteriormente la condizioni: nove famiglie su dieci affrontano una vera emergenza idrica, che costringe, tra le altre cose, donne e ragazze a gestire le mestruazioni in condizioni di totale precarietà. A Gaza sarebbero necessari oltre dieci milioni di assorbenti ogni mese, ma meno di un quarto di questa quantità è effettivamente disponibile. Circa 700mila donne e ragazze in età fertile non dispongono nemmeno di acqua pulita, di sapone né della privacy necessaria a gestire il ciclo mestruale. Nei rifugi sovraffollati molte sono costrette a ricorrere a stracci o tessuti di fortuna senza poterli lavare adeguatamente, con conseguenze gravi: infezioni del tratto urinario, dolori cronici e complicazioni ginecologiche destinate a lasciare segni a lungo termine. (Terre des Hommes)

Lorenzo Oliveri
25-11-2025