digressioni gastro - filateliche
a cura della
Brigata di Cucina del Postalista

hot dog
Danimarca, 4 maggio 2005, Yvert 1408
 
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Icona del food street americano, e indissolubilmente legato a quella sorta di grossa fiera paesana che sono le partite di baseball, l'hot dog ha in realtà origini europee, e più esattamente tedesche.

L'idea di macinare finemente parti di scarto, ritagli e grasso di maiale per poi insaccarli in budella di agnello e cuocerli risale infatti al XIII secolo, ed è addirittura attestata nella cronaca di una incoronazione reale, quella di Massimiliano II, che nel novembre del 1562, per celebrare la sua ascesa al trono di Germania, volle offrirne al popolo di Francoforte.

Da allora, il nome di frankfurter non ha più abbandonato le salsicce di carne suina, mentre per veder nascere le wiener bisognerà aspettare ancora tre secoli, quando il consumo del frankfurter würstel si diffuse a Vienna, dove però all'impasto originale fu aggiunta una grossa percentuale di carne bovina.

Le nostre salsicce varcarono insieme l'oceano Atlantico nella seconda metà dell'800, sulle navi che trasportavano migliaia e migliaia di emigranti tedeschi, e alcuni di essi, per sbarcare il lunario, avviarono una attività di vendita ambulante. A quel tempo si diceva che in Germania la carne di cane fosse consumata con una certa regolarità. Probabilmente era solo una diceria, ma unita alla tradizionale diffidenza che accompagna gli usi e i costumi di ogni successiva ondata migratoria, fece sì che queste strane salsicce si guadagnassero in America il nomignolo di hot dog, alla lettera: cane caldo.

Benché infatti i würstel (questo il loro nome tedesco) siano già cotti, al momento di servirli vengono rapidamente riscaldati, mediante bollitura o arrostitura. A completare la preparazione senape, maionese, ketchup, cetrioli sottaceto, foglie di insalata, a volte formaggio fuso, cipolla e crauti. Il tutto, messo dentro a un panino dalla forma allungata, ideato appositamente per contenere la salsiccia più famosa del mondo.

Si dice che l'idea sia venuta nel 1880 a frau Feuchtwanger, moglie di un venditore ambulante di Saint Louis, nel Missouri, la quale era stanca di lavare le centinaia e centinaia di guanti bianchi che suo marito forniva ai clienti affinché non si sporcassero mentre consumavano la loro salsiccia. Fino a quel momento infatti, l'hot dog si serviva tra due fette di pane o dentro a panini rotondi, il che rendeva facile sporcarsi e peggio ancora bruciarsi.

A questo tipo di pane, che gli americani chiamano bun, è legato il record dell'hot dog più grande del mondo che, per quanto possa sembrare strano, non è stato servito negli Stati Uniti, ma in Giappone. Lungo 60 metri, fu preparato il 4 agosto del 2006 in occasione dei festeggiamenti per il cinquantenario della All-Japan Bread Association... star della serata era dunque non la popolare salsiccia, ma il panino destinato a contenerla.

Americanissimo è invece Joey Chestnut, vincitore del Nathan's Hot Dog Eating Contest, considerato il campionato del mondo dei mangiatori di hot dog, che si svolge ogni 4 di luglio a New York. Nell'edizione del 2013, Joey è riuscito a divorare ben 69 hot dog (ovviamente completi di pane e condimenti) in soli dieci minuti, battendo così anche il record mondiale, che peraltro già gli apparteneva.

Come abbiano reagito il suo stomaco e le sue arterie a tale impresa, non è dato sapere...

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