digressioni gastro - filateliche
a cura della
Brigata di Cucina del Postalista

fish chowder
Terranova, 1° gennaio 1932, Yvert 168
 
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"Clam or cod?", vongola o merluzzo? Così Mrs Hussey apostrofa Ismaele e il suo compagno Queequeg, entrati nella locanda Try Pots in cerca di un piatto di minestra. O per meglio dire, di chowder, la densa zuppa di pesce, specialità culinaria della regione del New England, dove si trova il porto baleniero di Nantucket, base di armamento del Pequod di capitan Ahab. E' il quindicesimo capitolo del celeberrimo Moby Dick, che proprio dalla nostra chowder prende il titolo.

E la New England Clam Chowder, la versione con le vongole, addensata e resa cremosa dall'uso di latte e patate, è forse la più nota delle bandiere gastronomiche della zona intorno a Boston. Poco più a sud, a New York, si tinge del rosso dei pomodori (forse in omaggio alla componente etnica italiana, preponderante in città) e diventa Manhattan Clam Chowder, ma le origini di questo piatto vanno cercate molto più a nord, oltre il Quebec, davanti all'estuario del San Lorenzo.

La dieta dei pescatori di Terranova si basava nei secoli scorsi su una sorta di zuppa rustica e sostanziosa: tra gli ingredienti, irrinunciabile il lardo di schiena di maiale salato, affettato e messo a soffriggere con cipolle e erbe aromatiche (tra cui la santoreggia, comunissima sull'isola canadese), poi si aggiungeva il pesce e si faceva stufare il tutto, aggiungendo verso la fine i cosiddetti ship biscuits, le gallette secche, che a bordo dei pescherecci non mancavano mai.

Un piatto spartano, in origine chiamato semplicemente fish stew, stufato di pesce, che era adatto ad essere preparato in un unico grande calderone. E proprio a quel calderone la moderna chowder deve il suo nome. Nella sua diffusione verso sud, infatti, lo stufato di pesce di Terranova venne a contatto con le popolazioni del Quebec, di lingua francese, e fu il termine chaudière (calderone, appunto), distorto nell'inglese chowder, a battezzare per sempre la nostra zuppa.

Che cammin facendo si è arricchita anche di nuovi ingredienti, come vari tipi di pesce, vongole, frutti di mare, gamberi, latte, patate e cracker (lontana reminiscenza delle coriacee gallette di una volta), fino a diventare a poco a poco una raffinata specialità culinaria, ben lontana dall'originale stufato di merluzzo di Terranova.

A Terranova infatti il pesce usato era solo il merluzzo, di cui i banchi di pesca intorno all'isola sono ricchissimi, e che ha reso celebre nel mondo quest'isola canadese. A tal punto la fama di Terranova è legata al merluzzo, che a questo pesce sono state dedicate numerose emissioni filateliche, tra cui quella del 1° gennaio 1932 (Yvert 168, dentellatura 13) che vi proponiamo. Il francobollo esiste anche in verde e la stessa serie, con alcune varianti (che però non riguardano il nostro merluzzo) fu riemessa dieci anni più tardi.

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