digressioni gastro - filateliche
a cura della
Brigata di Cucina del Postalista

ostriche di montagna
Nuova Zelanda , 16 marzo 2004, Stanley Gibbons 2689
 
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Ostriche di montagna… e chi non vorrebbe gustare almeno una volta nella vita il sapore delle ostriche di montagna?

Se poi l’assaggio avviene nel quadro di uno dei festival gastronomici più bizzarri del mondo, e questo festival gastronomico compie proprio quest’anno i 30 anni allora l’occasione diventa davvero (è proprio il caso di dirlo) una ghiotta occasione; e l’allegra Brigata di Cucina del Postalista non se l’è certo lasciata sfuggire.

Eccoci allora, in questa seconda settimana di marzo a Hokitika, sulle coste occidentali della Southern Island, la più selvaggia delle due isole che compongono la Nuova Zelanda per deliziarci con le specialità offerte negli stands dell’Hokitika Wildfood Festival… e già il nome ci fa capire che quello che andremo ad assaggiare sarà qualcosa di insolito, tale forse da sconcertare, prima ancora delle papille gustative, anche le idee di noi poveri visitatori europei.

Ecco dunque lo stand delle escargots, le grandi chiocciole grige della Nuova Zelanda… ma le escargots si mangiano anche in Francia; così come la coda e la testina di agnello alla brace si possono gustare un po’ dappertutto in Europa, anche se qui invece della griglia si usano gli hangi, buche scavate nella terra e rivestite di pietre roventi sulle quali cuoce, coperta da altre pietre arroventate, la carne.

E anche le animelle del maiale non sono poi insolite, soprattutto per chi ha avuto occasione di partecipare al “rito” dell’ammazzamento del maiale di famiglia nelle campagne toscane. Esattamente come le whitebait non risultano certo sconosciute a chi in Italia abbia assaggiato le frittelle di nannata (o di bianchetti, a seconda della regione).

E poi arrosto di possum, che da noi non c’è, ma in fin dei conti assomiglia molto alla lepre, maiale selvatico (cinghiale?) e altra selvaggina più o meno simile alla nostra.

Quello che invece da noi, almeno per ora, non è possibile trovare in nessun tipo di sagra paesana sono gli huhu grubs, le grosse larve biancastre di un grosso coleottero che, arrostite in un hangi, hanno un ottimo sapore… basta non pensare a cosa si sta mangiando. E insieme agli huhu grubs, anche altri vermi sulla cui origine non abbiamo ritenuto opportuno indagare oltre.

E poi crostacei e molluschi di varie fogge e dimensioni, alcuni simili alle capesante, altri alle cozze; i pipi, simili a grosse telline, e i paua, grosse conchiglie madreperlacee che possono anche produrre perle…

E per finire, visto che siamo in tema, le nostre ostriche di montagna… che ostriche non sono, perché ci vuol poco a capire che allevare ostriche in montagna è abbastanza difficile; e infatti quello che ci viene servito è un bello spiedino composto dai due testicoli di un agnello: davvero buono.

Un’esperienza per certi versi sconcertante, ma in grado di soddisfare sia la fame che la curiosità, resa ancor più piacevole dalla cordialità straripante dei kiwis e dai fiumi di birra che accompagnano le portate… un’esperienza senz’altro da ripetere.

 

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