digressioni gastro - filateliche
a cura della
Brigata di Cucina del Postalista

caldeirada de polvo
Portogallo, 20 luglio 2015, Michel 4059
 
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Per quanto, vista la sua posizione geografica, possa sembrare strano il Portogallo rivendica da sempre le proprie radici gastronomiche come appartenenti alla cultura mediterranea. E in effetti, nonostante il paese non abbia nemmeno un chilometro di costa mediterranea, gli elementi che danno colore e sapore ai piatti della cucina portoghese, a cominciare dal pane e dall'olio di oliva, sono quelli della tanto celebrata dieta mediterranea, comuni a tutti i paesi che, da nord o da sud, si affacciano su quello che gli antichi romani chiamavano mare nostrum.

Anche quando, e basti pensare al baccalà che i marinai dell'impero portoghese andavano a pescare al largo di Terranova ed è oggi considerato il piatto nazionale del Portogallo, la materia prima è di origine atlantica, le sue innumerevoli declinazioni (si dice che a Lisbona si possa mangiare baccalà tutti i giorni dell'anno senza mai gustare due volte la stessa ricetta) portano in tavola gli aromi della cucina mediterranea.

Nell'agosto del 2015, CTT-Correios de Portugal hanno voluto ricordare questa vicinanza culturale addirittura con un libro, Viver Portugal com o Mediterrâneo à Mesa, che come è tradizione per le imprese editoriali delle poste portoghesi, propone al lettore anche alcune emissioni filateliche. In questo caso 2 francobolli dell'emissione Centenario delle Regioni Riconosciute del Vino (2008), 6 dell'emissione L'Olio d'Oliva (2008), 2 dell'emissione Pane Tradizionale Portoghese (2009 e 2010), e i 4 francobolli e il foglietto usciti solo un mese prima per la serie Dieta Mediterranea.

Ed è proprio il francobollo contenuto in questo foglietto che ha fatto venire l'acquolina in bocca all'allegra Brigata di Cucina del Postalista... perché in effige c'è una sontuosa caldeirada de polvo, un morbido e saporito stufato di polpo, e nel foglietto è riportata la relativa ricetta.

E non è una ricetta a caso, ma la summa della sapienza gastronomica dei pescatori di Tavira, paesino che si affaccia su quel tratto di costa atlantica portoghese che già volge a oriente, una cinquantina di chilometri da Palos, punto di partenza di Cristoforo Colombo, e poco più di un centinaio dalle mitiche Colonne d'Ercole, che del Mediterraneo segnano i limiti. Tavira, e in particolar modo il villaggio di Santa Luzia, sono considerati la "capitale portoghese del polpo".

E Manuel Melita è un vecchio pescatore tavirense che oggi collabora con il locale museo della cultura portoghese; sua è la ricetta riprodotta nel foglietto, ed è una preparazione che solo alla freschezza degli ingredienti, al vigore degli aromi e alla sapienza del cuoco deve il suo successo.

Valeva la pena di spingersi oltre le Colonne d'Ercole per assaggiare questo piatto talmente mediterraneo da rendere incredibile la sua origine atlantica.

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